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Pagina 1 - Introduzione: la rivoluzione di TCL
TCL ha origine nel 1981 ed è oggi tra i più grandi produttori di elettronica di consumo a livello mondiale, sopratutto nel settore dei display. La crescita del gruppo a livello globale è tra le più rapide che mi sia capitato di osservare: la sua storia di produttore di televisori a livello mondiale è infatti molto più breve e inizia negli anni 2000, prima con alcune joint-venture e poi con l'acquisizione di alcuni marchi, soprattutto europei, come quello Thomson. Già nel 2009 TCL era l'azienda cinese al primo posto per numero di TV esportati; nel corso del 2019, TCL ha venduto 32 milioni di televisori ed è uno dei tre principali produttori a livello globale, mentre è al secondo posto in Nord America, sempre per TV venduti. Essere primi come numero di pezzi però non si traduce direttamente in volumi di fatturato, anche perché TCL non è mai stato il marchio più attivo nelle fasce più alte del mercato... Tra i punti di forza di TCL c'è la possibilità di produrre direttamente la stragrande maggioranza dei componenti di un TV, anche il pannello e la retro-illuminazione . In particolare, TCL può contare su linee produttive GEN 11, con substrati "Mother Glass" di 9,91 metri quadrati, con cui è possibile produrre - a scelta - fino a 8 pannelli da 65" oppure 6 pannelli da 75" contemporaneamente e senza scarti, con immaginabili vantaggi sull'efficienza e sui costi produttivi rispetto alla concorrenza che invece acquista i pannelli da altri fornitori. TCL produce pannelli con tecnologia LCD VA (Vertical Alignment) e retroilluminazione anche con tecnologia Quantum Dots, caratterizzata da gamut esteso fino al oltre quello DCI-P3 ed elevata potenza luminosa. Mentre fino a ieri TCL era "relegata" nella fascia media del mercato, con prodotti caratterizzati da un elevato rapporto qualità/prezzo, ora la situazione è destinata a cambiare molto rapidamente perché da quest'anno l'azienda cinese ha preso di mira anche la fascia più alta con un progetto che punta tutto sui mini-LED, ovvero sulla tecnologia LCD e retroilluminazione ibrida con elementi LED + Qualtum Dots molto piccoli e con un elevato numero di zone indipendenti. Il progetto "Vidrian" di TCL prevede di utilizzare una matrice attiva per il pilotaggio di un numero sempre più elevato di zone. Il primo step della tecnologia Vidrian è previsto entro la fine del 2021. Per il momento, TCL utilizza ancora la tecnologia passiva che consente di pilotare fino a 768 zone in un pannello con diagonale da 65". Il nuovo TV con pannello LCD-VA da 65" può contare su una retroilluminazione con più di 15.000 LED, elementi Quantum Dots, 768 zone discrete di local dimming e viene montato sul nuovo modello X10, annunciato lo scorso anno e arrivato nei punti vendita nel corso del mese di gennaio. Sul mercato italiano arriverà soltanto il taglio da 65" mentre per il mercato locale è previsto anche il taglio da 75" con più di 1.100 zone di local dimming. Il nuovo X10 arriva con una soundbar disegnata in collaborazione con Onkyo, è basato su sistema operativo Android 9, ha una potenza luminosa dichiarata di ben 1.500 NIT, copre completamente lo spazio colore DCI ed è compatibile sia con il Dolby Vision che con HDR10+, il tutto ad un prezzo di listino al pubblico di 2.499 Euro IVA inclusa. Entro la fine del 2021, grazie alla matrice attiva e a nuovi controller, verrà garantita la gestione fino a 5.000 zone per un pannelllo da 75", con eccellenti risultati, almeno stando ai prototipi che abbiamo potuto ammirare a Lase Vegas lo scorso gennaio 2020. Pochi giorni fa siamo stati a Żyrardów, nello stabilimento TCL che fu inaugurato da Thomson nel 1997 e che si trova a circa 45 minuti da Varsavia e dall'aeroporto internazionale. Lì abbiamo visitato le linee di produzione e abbiamo potuto analizzare con relativa calma il nuovo X10 con diagonale da 65".
Pagina 2 - Lo stabilimento europeo di Żyrardów
Uno dei punti di forza di TCL in Europa è proprio questo stabilimento che ora permette a TCL di assemblare fino a quattro milioni di TV in un anno, rismarmiando i dazi europei e in una posizione geografica decisamente strategica. Nel grande stabilimento vengono ancora assemblati TV per il mercato nord-americano da quando è iniziata la "crisi" commerciale tra la Repubblica Popolare Cinese e il Governo Trump, crisi di fatto in via di risoluzione. Nella fabbrica di Żyrardów i TV arrivano completi quasi all'80%: il pannello è già montato nel telaio e anche all'interno dell'imballo originale. Dentro però c'è solo il pannello e manca tutto il resto, dagli altoparlanti a tutta l'elettronica e l'alimentazione. A Żyrardów rimangono quindi le ultime fasi di produzione, con il montaggio e la misura di alcuni parametri delle immagini per la programmazione del gamma e del bilanciamento del bianco per tutti i TV. Il lotto di produzione si avvia alla spedizione soltanto dopo alcune verifiche a campione, con una percentuale che varia a seconda del grado di difettività che viene riscontrato. Le analisi che vengono effettuate sono davvero tante e prevedono anche test in camere climatizzate fino a -20 gradi, test di vibrazioni per la simulazione del trasporto e anche test di caduta, sempre all'interno dell'imballo. I test approfonditi prevedono uno stress-test con il TV che rimane acceso per giorni in una sala con temperatura costante di 45 gradi e non manca neanche un test "umano" con verifica delle principali funzioni che dura un'ora e mezza.
Pagina 3 - Caratteristiche e funzioni principali
Il modello X10 con diagonale da 65" ci è stato presentato in una zona perfettamente attrezzata dello stabilimento, completamente oscurabile e con alcuni prodotti della concorrenza con cui sarebbe stato possibile fare delle comparazioni se il tempo a disposizione fosse stato maggiore. In più, TCL ci ha fatto trovare un set-up di misura spettacolare, con spettrometro Minolta CS-2000, generatore Murideo SIX-G e computer con Calman 2019 installato, il tutto per poter verificare le prestazioni del TV, quasi da ogni punto di vista e con una gran quantità di segnali statici a disposizione, con e senza HDR: Come ho già anticipato, il nuovo TCL X10 è un TV con pannello con tecnologia LCD VA (vertical Alignment) a risoluzione nativa UHD 4K (3840x2160), con un buon angolo di visione e un ottimo rapporto di contrasto nativo, pari a circa 4.600:1 con la calibrazione. La retro-illuminazione può gestire attualmente 768 zone sul display da 65" e più di 1.100 zone su un pannello da 75". Qui in alto possiamo vedere la differenza di risoluzione del local dimming a 150 zone, 480 zone (Samsung Q90R), 768 zone (TCL 65" 2019) e 5.000 zone (TCL 75" 2021). La retroilluminazione è invece basata sulla tecnologia ibrida, con mini-LED di colore blu e quantum dots di colore verde e rosso. Ricordiamo che i quantum dots sono caratterizzati da un'efficienza molto elevata e uno spettro colore molto stretto che permette di riprodurre un gamut colore molto ampio. Il nuovo TCL X10, utilizza un DSP abbastanza sofisticato per scaling e frame interpolation, è basato su Android 9 e sarà aggiornato alla versione 10 durante il 2020 e può battersi ad armi pari con i prodotti più blasonati. Per essere più precisi, il nuovo TCL utilizza praticamente la stessa tecnologia su cui è basato il Samsung Q90R, ovvero LCD + Quantum Dots, con la differenza che Samsung ha solo 480 zone mentre TCL ne ha 768, oltre a vantare la compatibilità con Dolby Vision e HDR10+. Link alle caratteristiche del TCL X10: tcl.com/it/it/new-product-list/serie-x10
Pagina 4 - Misure in REC BT.709 e calibrazione
Per il test ho utilizzato il set-up preparato da TCL che comprende uno spettrometro ad alta risoluzione ed alta sensibilità Minolta CS-2000 con risoluzione di 5 nm, angolo di campo di 1 grado e incertezza di misura molto bassa già a partire da 0,003 NIT. Come generatore ho utilizzato il Murideo SIX-G, il tutto controllato da Calman 2019. Per iniziare ho effettuato qualche misura sulle impostazioni predefinite in REC BT.709, scartando come al solito l'impostazione standard perché praticamente inguardabile: gamma altissimo, luminanza eccessiva, bilanciamento dei bianco con dominanti blu e colori deviati su tinte verdi e blu. La modalità "film" è quella più vicina al riferimento ma in condizioni predefinite la luminanza è ancora troppo elevata (arriva fino a quasi 1.000 NIT) con gamma che è troppo alto e l'intervento del local dimming troppo aggressivo. La riproduzione dei colori invece è molto buona ma con qualche incertezza sulla luminanza che è un po' deficitaria, specialmente sui colori a saturazioni più basse. Estensione del gamut, tinta e saturazione dei colori primari e secondari, sono già molto buone. Per la calibrazione, ho abbassato la retroilluminazione fino a raggiungere 300 NIT, ho selezionato il "local dimming" meno aggressivo e ho effettuato un bilanciamento del bianco a due punti, con eccellenti risultati. Il gamma è decisamente più addomesticato ma sulle bassissime luci permane una tendenza a scurire un po' troppo. Dopo la calibrazione a due punti, i colori sono già ottimi e il "Delta E" infatti è estremamente contenuto. In particolare, dopo la calibrazione del bilanciamento del bianco e del gamma, la luminanza dei colori è praticamente perfetta.
Pagina 5 - Misure in HDR10, calibrazione e conclusioni
In HDR10 il risultato è già ottimo in condizioni predefinite e nella modalità "Film" si arriva addirittura a 2.000 NIT, con un bilanciamento del bianco già molto corretto e "Delta E" estremamente contenuto con APL al 10%(a sinistra) e che sale appena di più con APL al 18% (a destra) a causa di un intervento del local dimming troppo aggressivo. Anche in questo caso, seleziono l'impostazione del local dimming meno agressiva e il picco di luminanza scende a 1.500 NIT, esattamente come dichiarato nelle caratteristiche del TV. Il gamma anche in questo caso ne giova enormemente anche se l'aggressività di intervento del local dimming è comunque ancora troppo elevata. Il clipping avviene all'85%, appena più in alto secondo il riferimento. Il risultato complessivo è comunque molto buono. Ottime notizie anche per i colori. Il Gamut è tra i più ampi mai misurati e le coordinate cromatiche sono molto precise, con Delta E sempre molto contenuto (Il risultato peggiore è 5). Nella schemata qui in alto potete osservare il risultato con i colori a saturazioni crescenti al 25% confrontato con il Gamut REC BT.2020. Per un errore non ho salvato le misure nel gamut DCI-P3, rese in maniera spettacolare. Sfidando la pazienza dei miei ospiti, dopo l'intensa sessione di misure ho trovato il tempo anche per una visione di contenuti di riferimento, sia a risoluzione HD e in SDR che in 4K, sia in HDR10 che in Dolby Vision. Le prestazioni in SDR sono ottime e la potenza luminosa a disposizione è così elevata che il nuovo X10 potrebbe funzionare egregiamente anche in soggiorni estremamente luminosi. Al buio ho preferito spegnere completamente il local dimming, anche perché il rapporto di contrasto nativo del pannello è più che adeguato, in attesa che TCL aggiorni l'algoritmo di funzionamento del local dimming che, secondo me, è ancora troppo aggressivo. In HDR le cose vanno decisamente bene. La potenza di 1.500 NIT è più che adeguata per la stragrande maggioranza delle necessità anche se, con alcune scene più scure, l'aggressività del local dimming finisce per far perdere troppi particolari sulle basse luci che si fa fatica a recuperare anche con la calibrazione. Anche in questo caso TCL dovrebbe migliorare le prestazioni con un aggiornamento firmware che "addolcisca" l'intervento degli algoritmi che illuminano le varie zone. La bella notizia è che l'effetto di alone è praticamente assente e può essere osservato soltanto lascianto il TV in modalità predefinita e con il local dimming al massimo. Anche i colori vengono riprodotti correttamente, con incarnati molto precisi e colori saturi ben luminosi. Le uniche perplessità, oltre all'aggressività del local dimming, riguardano la potenza di calcolo del SOC utilizzato oppure l'ottimizzazione delle risorse. Le principali applicazioni (ho avuto tempo di controllare solo Netflix, Amazon Prime Video e Youtube), funzionano correttamente e la partenza è abbastanza veloce. D'altra parte, attivando il menu di controllo dell'immagine, si notano scatti evidenti che - probabilmente - potrebbero essere risolti con una ottimizzazione del sistema operativo. Nei prossimi mesi dovrebbe arrivare anche la compatibilità con l'autocalibrazione di Calman, con generatore di segnali integrato nel TV. Appare quindi molto chiaro come TCL sia ormai entrata a pieno diritto anche nella fascia più alta del mercato, con un prezzo di listino che è allineato con lo "street-price" dei principali concorrenti, Samsung Q90R in testa. La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,0
Per maggiori informazioni sul TV X10 di TCL: tcl.com/it/it/new-product-list/serie-x10
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