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TV microLED a diagonale fissa in arrivo?

di Riccardo Riondino, pubblicata il 21 Febbraio 2020, alle 16:56 nel canale DISPLAY

Grazie alla tecnologia sviluppata da VueReal, una procedura di stampa rapida, versatile e con una resa del 100%, i display microLED potrebbero trovare presto applicazione in diversi campi, compresi gli schermi di grande formato come i televisori


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VueReal è una azienda canadese all'avanguardia nella ricerca sui microLED. Nel corso di una recente intervista, il fondatore e CEO Reza Chaji ha fatto il punto sull'attuale livello di sviluppo tecnologico, apparentemente ad uno stadio molto avanzato. Per la produzione dei microLED è necessario trasferire rapidamente sui substrati grandi quantità di micro diodi con un'elevata efficienza. VueReal ricorre ad una procedura di stampa che non necessita di selezionare i LED per ogni trasferimento, impiegando una cartuccia che li rilascia selettivamente sul substrato. Il vantaggio è di poter ottenere con lo stesso equipaggiamento display di varie dimensioni e risoluzioni, oltre a poter stampare su vari dispositivi (LED, sensori, flip chip e altri) e con dimensioni variabili da 1 a 1000 µm.


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Il procedimento è applicabile anche nella costruzione di televisori, potendo stampare oltre un miliardo di microLED alla volta in meno di 10 minuti su substrati di generazione superiore alla 4,5 (730 x 920 mm). VueReal ha sviluppato in aggiunta una procedura per ispezionare a livello di cartuccia e wafer ogni singolo diodo. In questo modo è possibile eliminare i microLED difettosi prima del trasferimento. VueReal dichiara negli ultimi test è stata raggiunta ripetutamente una resa del 100%. La struttura dei microLED raggiunge inoltre un valore di EQE (External Quantum Efficiency) paragonabile ai LED convenzionali anche per dimensioni sotto i 10µm. VueReal nel 2017 ha realizzato un microdisplay da 6000PPI con luminosità di 10.000 cd/m2, ma nel maggio 2019 ne ha annunciato un altro da 30.000 PPI e 100.000 cd/m2.


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Sono stati sviluppati anche dei prototipi trasparenti, che offrono una densità superiore ai 200 PPI e una trasparenza maggiore del 60%. Il piano di business prevede di continuare nello sviluppo della piattaforma di micro-stampa (microLED ad alte prestazioni, strumenti di ispezione e micro-stampanti), vendendo ai partner gli strumenti e le cartucce per la stampa. L'azienda punta ai settori automotive, AR, smartphone (dove i microLED potrebbero raddoppiarne o triplicarne l'autonomia) ma anche ai display grande schermo come i TV. La soluzione di stampa su substrati in vetro di ampie dimensioni viene considerata "essenziale" e potrebbe portare a TV microLED con diagonale fissa alternativi a quelli modulari Samsung. Chaji ha dichiarato che alcuni display sono stati già venduti ai partner interessati e che la compagnia sta avviando una linea pilota  i cui lavori sono stati completati nel 2019.

Fonte: AV Forums, MicroLED-Info



Commenti (13)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Commento # 1 di: ellebiser pubblicato il 21 Febbraio 2020, 16:57
Sperem !
Commento # 2 di: AlexHRider pubblicato il 22 Febbraio 2020, 10:26
Oooh bella quindi sono già a buon punto con il processo produttivo...
Commento # 3 di: Cappella pubblicato il 22 Febbraio 2020, 17:53
Credo sia ancora presto per poter vedere un tv con questa tecnologia entro il 2020. Però non si sa mai per l'IFA a settembre!
Commento # 4 di: IukiDukemSsj360 pubblicato il 24 Febbraio 2020, 05:30
Prima della primavera 2021, sarà difficile vederli sugli scaffali dei negozi, è ipotizabile che, se tale tecnologia funzionerà bene e sarà scalabile nei costi in tempi accettabili, nel giro di un paio danni potrebbe essere abbastanza abbordabile, per lo meno nei tagli sotto i 60', quindi per il 2022-23, per allora dovrebbe esserci gli Oled RGB di LG, tra i quali anche quelli fatti col precesso produttivo Ink-Jet, che dovrebbe ridurre ulteriormente i costi anche su tagli superiori a 65', a quel punto, o Samsung ha pronti i MicroLed, o in quel segemento, avrà un crollo vertigionose delle vendite, non potendo più competere con i soli lcd nella fascia medio-alta, con tutto ciò che ne consegue, devono per forza darsi una mossa trovare una soluzione, visto che oramai hanno accantonato i loro Oled RGB.
Commento # 5 di: pace830sky pubblicato il 24 Febbraio 2020, 06:35
Non dico spiegare perché la diagonale fissa sia un tema di cui parlare, ma almeno accennare nell' articolo se sia un plus o un minus?
Commento # 6 di: Riccardo Riondino pubblicato il 24 Febbraio 2020, 08:27
Originariamente inviato da: pace830sky;5031066
Non dico spiegare perché la diagonale fissa sia un tema di cui parlare, ma almeno accennare nell' articolo se sia un plus o un minus?


Vale la pena parlarne in primo luogo perché è una tecnologia alternativa a quella di Samsung, la cui modularità presenta ovviamente dei vantaggi.

D'altra parte sembra che le mattonelle abbiano tutte lo stesso pixel pitch.

Quindi la risoluzione aumenta con la diagonale, non proprio il massimo per applicazioni domestiche come guardarsi un Blu-ray 4K
Commento # 7 di: pace830sky pubblicato il 24 Febbraio 2020, 10:37
Se ho ben capito quindi è un minus, perché se (per fare un esempio) un 55 avesse risoluzione 4K il 65 pollici fatto con la stessa tecnologia dovrebbe avere necessariamente più pixel di un 4K ma non arriverebbe a 8K...... è così?
Commento # 8 di: clapatty pubblicato il 24 Febbraio 2020, 13:44
La definizione diagonale fissa secondo me non è felicissima, forse bisognerebbe specificare numero di pixel sulla diagonale (o, meglio, risoluzione) fisso, per evitare fraintendimenti. Il realtà il vero dato a cui si fa riferimento è la distanza tra pixel, che nella soluzione modulare di Samsung è fissa, mentre in questi display e in tutti i display in genere è variabile al variare della dimensione del display. Nei display realizzati con i moduli samsung, avendo densità di pixel fissa, la risoluzione aumenta all'aumentare delle dimensioni (come ovvio, si aggiungono nuove aree contenenti pixel), mentre in tutti gli altri tipi di display l'aumento delle dimensioni è compensata dalla riduzione della densità dei pixel perciò la risoluzione rimane costante. La modularità di samsung a me pare più un limite che un vantaggio. La vedo utile per display da usare in ambito commerciale o informativo, ma non per intrattenimento personale.
Commento # 9 di: pace830sky pubblicato il 24 Febbraio 2020, 15:43
Vabbé ma se tirano fuori un 55 4K con quello coprono il 50% abbondante del mercato...
Commento # 10 di: Emidio Frattaroli pubblicato il 24 Febbraio 2020, 15:44
Se si tratti di un minus o un plus non è certo un aspetto oggettivo. Nel titolo, che deve essere opportunamente sintetico, secondo me Riccardo ha trovato un'ottima soluzione.

Il TV tradizionale è a diagonale fissa, nel senso che le sue dimensioni sono quelle e basta.

Nel campo dei microled invece la diagonale può essere decisa e anche cambiata in futuro perché il display è l'unione di più moduli. Questo plus dei microled tradizionali non credo sia un elemento chiave per i consumatori tradizionali. Non solo.

Anche io sono interessato alla risoluzione nativa poiché, secondo me, avrebbe poco senso scalare risoluzioni ben precise del mondo consumer ad alcune molto distanti dal denominatore comune che esporrebbero l'immagine ad artefatti di ricampionamento.

Del resto neanche i microLED tradizionali a mattonella sono immuni da questo perché, dato il pixel patch, alla fine saranno sempre tre le dimensioni compatibili con visioni senza artefatti di ricampionamento, ovvero quelle per cui la risoluzione nativa sia full HD, UHD 4K oppure UHD 8K. Per fare un esempio, la soluzione CLEDIS di Sony oppure quella ONYX di Samsung, hanno solo una densità. Ergo non c'è libertà nella decisione della diagonale: il 4K cinema Onyx DCI è di 10 metri di base e basta. Quello 2K è da 5 metri.

La modularità della soluzione Samsung per i microLED a diagonale fissa ha un obiettivo: il contenimento dei costi. Fare display microLED con diagonale diversa e tutti con risoluzione UHD 4K, vuole dire che i costi di produzione sarebbero innegabilmente più elevati. Almeno per il momento.

Sarebbe bello avere produzioni di pannelli microLED come per quelli LCD oppure OLED ma al momento sembra difficile.
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