Sony e Samsung: prezzi minimi sui TV

Gian Luca Di Felice 25 Maggio 2012, alle 12:15 Display e Televisori

Per cercare di arginare il fenomeno dei prezzi dei TV sempre più al ribasso e le varie offerte sotto-costo, Sony e Samsung avrebbero concordato di imporre un prezzo minimo ai loro TV sotto il quale i rivenditori non dovranno mai scendere

La guerra dei prezzi al ribasso sui TV andata avanti per anni, ha ridotto i margini di profitto all'osso, mettendo diverse aziende del settore in crisi. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Sony e Samsung avrebbero concordato un cambio di strategia: imporre un prezzo minimo di vendita per i propri TV, sotto al quale nessun rivenditore potrà andare. Da una parte questo consentirà di fissare prezzi tali da assicurare utili e, dall'altro, proteggerà i punti vendita dalla concorrenza a volte spietata da parte dei rivenditori online.

Una mossa sicuramente intelligente, ma che non potrà non tenere conto delle strategie dei concorrenti quali LG, Sharp o Panasonic, per non parlare delle politiche di prezzi dei produttori cinesi. Se questa mossa fosse accolta favorevolmente anche da altri produttori, sarebbe indubbiamente un bene per tutto il mercato. Vedremo cosa succederà, nel frattempo sia Sony che Samsung hanno confermato il cambio di strategia.

Fonte: Wall Street Journal

Commenti (60)

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  • karletto_

    27 Maggio 2012, 11:43

    Max, invece il problema per il produttore e' proprio questo.

    Vorrei ancora sottolineare questo, copio & incollo da wikipedia: La commodification accade quando beni o servizi di un determinato mercato perdono la loro differenziazione. Spesso questo avviene quando c'è una diffusione della conoscenza per offrire efficientemente quel determinato prodotto o servizio.Alcuni esempi di commodification possono essere medicine non più protette da brevetto o microprocessori la cui tecnologia è diventata pubblica e la cui produzione esclusiva non è più garantita da contratti.

    Se tu vendi il prodotto X a 100 quando il prezzo di listino e' 200, ci sara' cmq qualcuno che nella sua testa registrera' 100 come prezzo, infischiandosene se quel 100 era una promozione o altro.

    Siccome il valore percepito di un prodotto e' qualcosa che va costruito col tempo nella testa della gente, appena il prezzo crolla, la reazione e' del tipo Ach, ho fatto un affare, piuttosto che mi han fregato fino ad ora.

    Quindi, il prezzo di listino, inteso come valore, per certi prodotti va difeso piu' che per altri, perche' una volta che la fiducia cade ach mi han fregato ci rivuole tempo a riguadagnare il valore percepito.

    Il prezzo di listino, e' una maniera come un'altra di segmentare l'offerta.
    Se stiamo parlando di commodity, il prezzo di listino e' LA maniera di segmentare l'offerta

    quando un prodotto Z nasce, non nasce dicendo ok, facciamo il prodotto Z, vediamo quanto costa, ci aggiungiamo margine X, ok questo sara' il prezzo, ma bensi' il prodotto Z dovra' avere le seguenti caratteristiche, e un prezzo di listino di X

    Quindi , se siam bravi, possiamo tentare di affiancare ad un prodotto del concorrente il nostro che pero' costa a farlo la meta'.

    Quindi, e' importante per la segmentazione mantenere un prezzo di listino consono, per difendere il proprio segmento, leggete qua, ad esempio, come si sono incazzati... http://www.ladige.it/node/173443

    Esistono poi mercati dove il prezzo di listino non vale una ceppa, perche' e' tutto un inseguirsi di promozioni, l'esempio migliore che vi posso fare sono i pneumatici.... ditemi una marca che non sia private label che si vende a listino.... dappertutto lo sconto minimo e' del 20%....

    Chi tra noi e' sempre stato fedele ad una marca, invece che farsi guidare dal gommista o dal prezzo?
    Ricordo quando qualche anno fa montai come gomme estive le Hankook Ventus S1 Evo, trovate ad un prezzaccio, tutti i miei amici giu' a ridere, tranne poi che Hankook e' salito come marchio anche in Europa, e il mese scorso che le ho dovute cambiare.... ma ho cambiato marca!

    Che io sappia, funziona cosi', lasciando stare le cognizioni di economia a chi ha studiato di piu'.
  • petshopboy

    27 Maggio 2012, 12:47

    Originariamente inviato da: FabrizioA;3537362
    Definire qualcuno azionista (ho delle azioni di una SpA ) o venditore non è schernire


    Se viene utlizzato per quantificare il patrimonio di una persona, sono in accordo con te, non è schernire ma un dato di fatto. Ma siccome tu lo hai fatto adducendo ad eventuali tornaconti personali sul motivo per il quale ero, sono e rimango della mia idea, è un inelegante caduta di stile.

    E per quanto mi darete del venditore o dell'azionista di Sony rimarrò della mia opinione, ma rispetterò la vostra senza schernire.

    E come sono arrivato in questa discussione, dato che continuano gli attacchi personali, mi defilo lasciandovi soli alle vostre elucubrazioni.

    Buona domenica.
  • gattapuffina

    27 Maggio 2012, 12:50

    Originariamente inviato da: max161;3536324
    Purtroppo però Apple vende un sacco di telefoni e tablet tramite abbonamento degli operatori, che gli utenti vedono come finanziamento; di 10 possessori iPhone che conosco, potrei affermare che 7\8 sono stati acquistati in questo modo. Quanto potrebbe vendere Apple ai suoi prezzi se t..........[CUT]


    Apple vende così solo i telefoni, per il fatto di essere inutilizzabili senza un operatore, ma anche se esistono offerte ad acquisto sovvenzionato per l'iPad, la maggioranza degli utenti lo acquista a prezzo intero, e la quota di mercato che Apple ha nei tablet è MOLTO più alta di quella che ha nei telefoni. Senza dimenticare l'iPod, nessun acquisto sovvenzionato, nonostante questo la Apple ha percentuali bulgare anche nel settore dei lettori mp3.
  • Neros22

    27 Maggio 2012, 17:54

    Il prezzo minimo garantito serve a tutelarsi da eventuali approvvigionamenti da forniture parallele o import che intaccano le quote di mercato del brand nazionale. Allo stesso modo se molti venditori si vanno a cacciare in una corsa al ribasso, perchè siti di price listing ti catalogano in base al prezzo di vendita e perchè ormai non c'è più alcuna fidelizzazione del cliente verso, questo va ad intaccare il valore di mercato di un bene e alla lunga anche ai rivenditori la ditta sarà costretta in modo che quelli che prima erano prezzi offerta o sottocosto possano essere prezzi di vendita con margine per il venditore finale.

    Questa politica deve pervadere non solo questo settore, ma tutti... perchè produrre perdendo danneggia solo noi stessi, alla fine porta licenziamenti nei paesi più sviluppati e arricchisce quei paesi dove si lavora per 2 lire al giorno, in condizioni che qui nessuno si sognerebbe.
  • Onslaught

    27 Maggio 2012, 21:39

    Danneggia tutti: non può esistere un mercato che sta in piedi a malapena e solo con i sottocosto od i volantini.
    E' chiaro che basta che qualcosa vada storto (numero di pezzi prodotti, quantità di venduto per il negozio eccetera), per andare a finire gambe all'aria, se non si è molto, molto grossi e con basi molto, molto solide.
    Non va bene nemmeno per i consumatori, perché anzitutto, se continuassero così, rimarrebbero pochissimi a produrre tv, probabilmente con collaborazioni sempre più strette (quindi comunque il rapporto qualità-prezzo si assesterebbe in modo peggiorativo), in secondo luogo si investirebbe sempre meno in R&D (e anche qui dei passi indietro ne abbiamo già fatti, vedi LCD Full LED, LCD con LED RGB, local dimming 3D eccetera, quindi parliamo di tutto fuorché di ipotesi), ed in terzo luogo si rischia che gli unici negozi a resistere siano le grandissime catene.
    Sarebbe anche ora di valorizzare l'intera gamma di prodotti, invece di svendere anche i top di gamma, che non dovrebbero essere modelli per tutti, e non mi riferisco tanto al costo, ma anche alle caratteristiche: un utente medio non dovrebbe puntare prodotti che difficilmente è in grado di sfruttare, motivo per cui sarebbe ora di cambiare anche il modello di vendita dei prodotti più alti in gamma; non serve a niente piazzarli nella grande distribuzione, buttandoli in mezzo a mille altri modelli, senza fare nulla per farne emergere il valore aggiunto, è gioco-forza che la massa non potrà mai comprendere le motivazioni dietro al maggiore costo, e di conseguenza la maggioranza continuerà ad inseguire le offerte volantino, altro modello di vendita poco sostenibile, secondo me.
  • grezzo72

    28 Maggio 2012, 11:17

    Originariamente inviato da: karletto_;3537369
    Max, invece il problema per il produttore e' proprio questo.

    Vorrei ancora sottolineare questo, copio & incollo da wikipedia: La commodification accade quando beni o servizi di un determinato mercato perdono la loro differenziazione. Spesso questo avviene quando c'è una diffusione della conoscenza per offrire efficientemente quel deter..........[CUT]

    Karletto, definire una TV una commodity è una forzatura bella e buona se non addirittura una castroneria!

    anche io faccio un copia incolla da wikipedia: ....Commodity è un termine inglese che indica un bene per cui c'è domanda ma che è offerto senza differenze qualitative sul mercato ed è fungibile, cioè il prodotto è lo stesso indipendentemente da chi lo produce, come per esempio il petrolio o i metalli....
    http://it.wikipedia.org/wiki/Commodity
    Direi che differenze tra i deversi prodotti dei vari produttori sono innegabili, sia in termini di circuitazioni interne che in termini di fuzionamento dei prodotti stessi!

    Poi concordo con te che il prezzo, in un regime di concorrenza perfetta, lo fa il consumatore con le sue scelte di acquisto sulla base di prezzo, qualità e necessità di un prodotto e non il produttore.

    Il problema, secondo me come ho detto prima, è che per anni Sony & Samsung si sono fatti guerra a suon di numeri di vendita e fatturato anzichè guardare all'ultima riga di bilancio che è l'Utile.
    Ora invertire la rotta è possibile e anzi assolutamente necessario ma, come ho detto prima, l'impatto sui numeri di vendita e sul fatturato non sarà una passeggiata e le possibili conseguenze sulla produzione per l'inevitabile contrazione dei consumi potrà essere molto impattante!

    Dovranno necessariamente sviluppare linee entry-level e mid dal prezzo molto molto aggressivo con una discreta qualità per poter salvaguardare le loro linee top e mid-high da possibili speculazioni di prezzo della GDO con volantini e sottocosti, se non addirittura uscire dal canale GDO per le linee top.

    Dovranno poi necessariamente ridurre le linee di prodotto e probabilmente anche i polliciaggi (probabilmente, sapariranno uno o anche 2 formati tra 37, 40, 42, 46, 50" per cercare di semplificare la produzione e fare economie di scala!

    E' la strategia giusta?

    potrebbe, ma sarà solo il mercato a dirlo nei prossimi anni!
  • karletto_

    28 Maggio 2012, 12:26

    I televisori sono considerati commodity, il prosciutto cotto e' considerato commodity (esempio non a caso quello del prosciutto, ricordando quel famoso signore di qualche anno fa, che riusci' a dare un marchio al suo prosciutto, facendo in modo che la gente non lo chiamasse cotto, ma gran biscotto...), tutto cio' che compri chiedendo il nome generico, usualmente e' una commodity

    ti copio wikipedia in inglese, che e' piu' completa dell'italica
    There is a spectrum of commodification, rather than a binary distinction of commodity versus differentiable product. Few products have complete undifferentiability and hence fungibility; even electricity can be differentiated in the market based on its method of generation (e.g., fossil fuel, wind, solar). Many products' degree of commodification depends on the buyer's mentality and means. For example, milk, eggs, and notebook paper are considered by many customers as completely undifferentiable and fungible; lowest price is the only deciding factor in the purchasing choice. Other customers take into consideration other factors besides price, such as environmental sustainability and animal welfare. To these customers, distinctions such as organic-versus-not or cage-free-versus-not count toward differentiating brands of milk or eggs, and percentage of recycled content or forestry council certification count toward differentiating brands of notebook paper.

    Quando un prodotto e' considerato innovativo // fashion // la gente vuole quella marca li', il produttore e' colui che detiene il potere (un buon esempio e' la moda, dove sono molto presenti le distribuzioni dirette e/o monomarca), quando il prodotto inizia a diventare commodity, il potere passa al distributore.

    Onslaught poco sopra scrive, Sarebbe anche ora di valorizzare l'intera gamma di prodotti, invece di svendere anche i top di gamma, che non dovrebbero essere modelli per tutti, e non mi riferisco tanto al costo, ma anche alle caratteristiche: un utente medio non dovrebbe puntare prodotti che difficilmente è in grado di sfruttare, motivo per cui sarebbe ora di cambiare anche il modello di vendita dei prodotti più alti in gamma; non serve a niente piazzarli nella grande distribuzione, buttandoli in mezzo a mille altri modelli, senza fare nulla per farne emergere il valore aggiunto, è gioco-forza che la massa non potrà mai comprendere le motivazioni dietro al maggiore costo, e di conseguenza la maggioranza continuerà ad inseguire le offerte volantino, altro modello di vendita poco sostenibile, secondo me.

    e c'entra il punto!

    Qua siamo in un foro di appassionati//esperti quindi cerchiamo di capire e carpire le differenze, l'uomo medio invece mo vuole la TV piu' grossa perche' ci sono gli europei, va dal mediamondo o dall'esperto, e cerca di comprare cio' che costa meno consigliato dal commesso di turno, che cerca di spingere il modello dove il distributore ha piu' margine.
    Questa e ' la realta'.

    Recentemente discutei con un collega, che vuole comprarsi un tv nuovo, appunto per gli europei, e mi tesseva del lodi di un led da 37 a 1000 euri, e io gli fo, ascolta un pirla, prendi un plasma, su amazon, e spendi pure molto meno.... l'ho persino invitato a casa mia a vedere come si vede un plasma, ma lui mi dice eh, ma se il commesso mi ha consigliato sto led, allora il led e' meglio... eppoi oh, mo producono tutti a led, il plasma lo fanno in pochi, tecnologia superata
    Ad uno cosi' cosa gli dici??? Sei davvero convinto che i TV non siano percepiti come commodity?
  • grezzo72

    28 Maggio 2012, 12:47

    Originariamente inviato da: karletto_;3538249
    I televisori sono considerati commodity, il prosciutto cotto e' considerato commodity (esempio non a caso quello del prosciutto, ricordando quel famoso signore di qualche anno fa, che riusci' a dare un marchio al suo prosciutto, facendo in modo che la gente non lo chiamasse cotto, ma gran biscotto...), tutto cio' che compri chiedendo il nome generi..........[CUT]

    scusa, sono considerati una commodity da chi????

    ma hai letto bene la definizione di commodity? perchè in base a quello che scrivi tu, tutto potrebbe essere considerato una commodity!
    la commodification anche su wikipedia english, che tu hai copiato, è spiegata benissimo (Few products have complete undifferentiability and hence fungibility).
    Quindi secondo te andare a comprare una TV è uguale ad andare a comprare latte, uova o block notes (milk, eggs, and notebook paper).
    Quando vai al super tu chiedi giustamente 2 etti di prosciutto ma quando vai da MW (esempio) cosa fai? chiedi mi dia 3 kg di TV? oppure c'è una differenziazione tra tecnologia, grandezza dello schermo e altro, che va al di là della marca!
    tra l'altro l'hai scritto pure tu: plasma e LED, se poi ci mettiamo anche LCD (non LED), OLED, full HD e HD ready e in futuro anche 4k e chissà quale altra diavoleria, mi sembra che tu non abbia ben compreso il significato di commodity!

    Poi se vuoi aver ragione a tutti i costi anche davanti all'evidenza: OK, hai ragione!
  • karletto_

    28 Maggio 2012, 21:04

    Many products' degree of commodification depends on the buyer's mentality and means
    Ovvero dipende da chi compra.
    Per il mio collega di cui ti parlavo sopra, una TV vale l'altra, o meglio, cambia solo piu' grosso, piu' piccolo

    Per il resto non mi interessa che tu mi dia ragione, resta pure con le tue solide certezze.
  • Neros22

    29 Maggio 2012, 07:57

    Esattamente quello che Sony e Samsung vogliono o penso vogliano fare... distinguere tra ciò che può essere semplicemente un TV, su cui il popolo... inteso come consumatore non accorto, ce ne sono ed io ogni giorno passo a svegliare parenti e amici consigliandoli e acculturandoli... può ragionare in termini solo di denaro e quello che è qualità.

    Io concordo sicuramente che ci dovranno essere una fascia entry e mainstream da GDO e una fascia top i cui ricavi andranno protetti.

    Per chi parla di quantità di vendita, inutile produrre milioni di tv in perdita, togliamo un 20% e facciamolo guadagnandoci... il guadagno lo investiamo in miglioramento del prodotto, aumento della manodopera specializzata e ricerca.
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