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Secondo The Elec, Samsung Display sta cercando di sviluppare QD-OLED più sottili e potenzialmente flessibili, che potrebbero essere usati per uno schermo arrotolabile come quello del televisore LG OLED Signature R. Il progetto mira a ridurre da due a uno il numero di substrati in vetro dei pannelli QD-OLED, equipaggiati dal monitor Dell AlienwareAW3423DW, dai TV Sony A95K e Samsung S95B. L'architettura attuale prevede diversi strati: substrato TFT in vetro, anodo, strato emettitori OLED blu, catodo, incapsulamento OLED blu, filtro, incapsulamento strato QDCC (Quantum Dot Color Conversion), strato QDCC e substrato in vetro QDCC.

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L'obiettivo è quello di rimuovere il substrato in vetro dei QDCC in cima al pannello, applicando le nanoparticelle Quantum Dot rosse e verdi tramite stampa a getto d'inchiostro sopra lo strato di incapsulamento OLED blu, prima che vi venga applicato lo strato di incapsulamento QDCC. Verranno mantenuti gli strati di incapsulamento dei composti organici OLED e dei Quantum Dot per proteggerli dagli effetti dell'esposizione all'aria e dall'umidità. Oltre a produrre un pannello più sottile, Samsung Display dovrebbe riuscire a ridurre anche i costi dei materiali, semplificando al contempo il processo di produzione.

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Si ritiene che il procedimento per la costruzione dei QD-OLED sia attualmente più complesso rispetto a quello degli OLED WRGB di LG Display. L'attuale OLED arrotolabile LG Signature R utilizza un solo substrato in vetro con architettura "bottom emission", mentre Samsung Display usa un'architettura 'top emission' che trasmette la luce ad un piano sensibilmente più elevato, praticamente allo stesso livello della superficie.

Fonte: HDTVTest, HD Guru