Yamaha RX-V6A HDMI 2.1 8K HDR10+
Yamaha annuncia i due nuovi sintoampli RX-V4A ed RX-V6A, rispettivamente con 5.1 e 7.1 canali, compatibili con segnali video 8K fino a 60Hz, Dolby Vision e HDR10+
Yamaha inizia il rinnovo della sua gamma di sintoamplificatori con l'annuncio di due nuovi integrati multicanale di fascia media con estetica e contenuti completamente rinnovati, tra cui pulsanti a sfioramento e un'imponente manopola centrale per il controllo volume. I due modelli, rispettivamente con 5.1 e 7.1 canali, sono aggiornati con interfacce HDMI 2.1 con banda passante da 48 Gbps, sono compatibili con segnali video 8K/60p e 4K/120pla, oltre ad alcune delle modalità più utili per i gamers più accaniti, come la modalità auto low latency (ALLM), il variable refresh rates (VRR), il quick frame transport (QFT) e il quick media switching (QMS).
A sinistra RX-V4A; a destra RX-V6A
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Entrambi i modelli offrono il pieno supporto a tutte le funzionalità MusicCast e al controllo app, inclusi Wi-Fi, AirPlay 2, Spotify Connect, servizi musicali in streaming integrati, audio multiroom e controlli vocali tramite i dispositivi compatibili Alexa, Google e Siri. Inoltre, sia RX-V4A, sia RX-V6A dispongono di MusicCast Surround, per consentire di sincronizzare e utilizzare gli speakers wireless MusicCast opzionali come canali surround di una configurazione 5.1 canali senza bisogno di collegare cavi di potenza al sintoamplificatore. Tutti gli ingressi di RX-V4A e RX-V6A supportano il Dolby Vision.
A sinistra RX-V6A; a destra RX-V4A
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Il modello RX-V4A si limita alla configurazione a 5.1 canali con 80W massimi per canale. Oltre a supportare il DTS:X e il Dolby Atmos, RX-V6A si spinge ancora più in là grazie all'ingresso "phono" alla compatibilità Dolby Atmos Height Virtualization (con futuro aggiornamento firmware) che permette di simulare l’esperienza d’ascolto sopra la testa, per una scena sonora immersiva e a 360 gradi con qualunque configurazione diffusori. Il modello RX-V6A è dotato di 7 canali amplificati e doppia uscita subwoofer per configurazioni 7.2 oppure 5.2.2.
RX-V6A – caratteristiche principali:
• Sintoamplificatore AV 7.2 canali, 100 watt con Zone 2
• 8K/60Hz e 4K/120Hz, HDMI 2.1 con HDCP 2.3 ed eARC (7 in/1 out)
• Dolby Atmos, DTS:X e Dolby Atmos Height Virtualization
• Calibrazione audio automatica YPAO Multi-Point
• Controlli vocali con Amazon Alexa, Siri (tramite AirPlay 2) e Google Assistant
• MusicCast multi-room app control con surround wireless opzionali
• €749, A partire da fine settembre 2020
RX-V4A – caratteristiche principali:
• Sintoamplificatore AV 5.1 canali, 80 watt
• 8K/60Hz e 4K/120Hz, HDMI 2.1 con HDCP 2.3 ed eARC (4 in/1 out)
• Calibrazione audio automatica YPAO
• Controlli vocali con Amazon Alexa, Siri (tramite AirPlay 2) e Google Assistant
• MusicCast multi-room app control con surround wireless opzionali
• €549, A partire da fine settembre 2020
Per maggiori informazioni: Yamaha RX-V6A - Yamaha RX-V4A
Commenti (26)
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Andateci piano col definire sciocchezze certe cose.
La correlazione tra la qualità della sezione di alimentazione e le ripercussioni sulla qualità alle misure e all'ascolto di un componente audio, sia questo una sorgente oppure un ampli, è cosa su cui c'è una letteratura piuttosto corposa.
Ed è anche statisticamente verificabile che i prodotti di fascia più alta hanno spesso trasformatori toroidali, decisamente più costosi e pesanti a parità di potenza rispetto a quelli a lamierini oppure di tipo switching. Chi pensa che sia solo fuffa, dovrebbe studiare un po' di più.
È altrettanto vero che non basta un trasformatore per qualificare il suono di un componente audio.
Emidio -
Non controbatto perché non ho le competenze.
A questo punto però mi chiedo che differenza porta all’atto pratico montare un toroidale o meno? -
Grazie Emidio,
la tua risposta chiarisce tutto -
Non ho intenzione di stare ad elencare le basi di elettrotecnica sui trasformatori o sulle tipologie degli stadi di alimentazione (che non è solo il trasformatore ), in fondo tu stesso poi scrivi
È altrettanto vero che non basta un trasformatore per qualificare il suono di un componente audio
E questa è la realta , es. classico trasformatore toroidare sottodimensionato allo scopo , però siccome è toroidale la musica sarà celestiale .....
Saluti -
Scusa mauro-1966,
se metto il motore di una 500 su una Ferrari è evidente che le prestazioni saranno quello che saranno.
A parità di apparecchio e di componenti, avere un buon toroidale, la qualità sarà certamente meglio che avere un buon normale trasformatore.
Se non si vuole ammettere questo
non proseguo più nella discussione.
Quindi continuo
a sperare che Yamaha torni al toroidale. -
Ciao, personale opinione, che sia toroidale o a lamelle, la differenza è nella qualità di costruzione dello stesso.
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Originariamente inviato da: oceano60;5077140Ciao, personale opinione, che sia toroidale o a lamelle, la differenza è nella qualità di costruzione dello stesso.
Senza dubbio la qualità di costruzione è importante, nessuno lo mette in discussione, ma tra due costruzioni di massima qualità, il toroidale ha la meglio sul risultato finale.
Certamente tutta la catena dei componenti influisce sulla qualità del suono, questo non si mette in dubbio.
Questo però vale per tutto e non solo x il toroidale. -
Anche io ho letto da persone competenti proprio in costruzione di amplificatori, che la tipologia del trasformatore ha praticamente nessuna rilevanza
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Originariamente inviato da: marklevi;5077153Anche io ho letto da persone competenti proprio in costruzione di amplificatori, che la tipologia del trasformatore ha praticamente nessuna rilevanza
Competenti?
Forse interessati ad investire di meno e guadagnare di più. -
La stessa Yamaha oggi per i suoi ampli stereo top non usa lamellari ma il toroidale e scrive:
Trasformatore toroidale
Solitamente riservato ai componenti Hi-Fi di punta, l'A-S1200 beneficia della competenza tecnica e dell'assoluta musicalità di un trasformatore toroidale.