Blu-ray a rischio sottoproduzione
Gli analisti lanciano l'allarme: la produzione di Blu-ray Disc per il 2008 non sarà in grado di stare al passo con la crescente domanda e potrebbero esserci conseguenze allarmanti
La scomparsa dell'HD DVD dal fronte della "Format War" per la successione del DVD, quale supporto principe per la distribuzione di materiale cinematografico, ha spianato la strada al consorzio Blu-ray verso il successo. Ma al tempo stesso ha creato alcune "grane" al formato vincitore.
Abbiamo già avuto modo di riportarvi dell'allarme lanciato da Pricegrabber.com sul rialzo del prezzo medio d'acquisto di un dispositivo Blu-ray Disc per via della riduzione delle promozioni (in questa notizia) che hanno caratterizzato i mesi della format war. Il motivo andrebbe ricercato nella crescente domanda da parte dei consumatori di tali dispositivi, non seguita per necessità di cose, da un incremento adeguato della produzione.
Il problema inerente i lettori blu-ray rischia di estendersi anche ai supporti. Alcuni analisti, infatti, sostengono che la domanda si triplicherà nel corso dell'anno, raggiungendo quota 43 milioni di unità contro una produzione che riuscirebbe a spingersi fino a poco più di 35 milioni di pezzi. Parlando in termini percentuali, solo il 70% della domanda rischia di poter essere soddisfatta. Tutto ciò si ripercuoterebbe, ovviamente, sul prezzo finale di vendita.
Fonte: Times Online Blog
Commenti (21)
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Originariamente inviato da: gattapuffinaEsattamente come, dopo il fallimento del DVD-A e SACD, le major musicali (che in molti casi, es. Sony, Warner e Universal, sono le stesse del cinema) si sono buttate su Internet e i formati compressi, non certo con dei nuovi DVD-A/SACD ANCORA più fedeli...
le cose stanno in modo un po' diverso: l'alta fedeltà è un concetto più complesso, soprattutto in un modo dove la musica classica ed il jazz (tipologie musicali in cui il concetto di fedeltà dell'evento sonoro è molto più radicato) fanno piccoli numeri rispetto alla musica pop, di cui la fedeltà, tranne rarissimi casi non è contemplata nemmeno all'origine.
Quindi ad adolescenti che ascoltano schifezze varie la musica compressa, con qualità inferiore non solo ai SACD ma anche ai normali CD, va più che bene scaricarsi la musica da internet.
Nel video invece, ora che il plasma ce l'ha anche la casalinga di Voghera, che percepisce come brutte le immagini della De Filippi, che prima si vedevano bene con il 28 pollici CRT credo sia impossibile retrocedere ad un formato peggiore del DVD... Quindi, caso mai, il futuro dell'alta definizione passa per altre idee, quali il download su reti internet sempre più veloci, non certo su film compressi di qualità più bassa del DVD.
Resta valido il concetto generale: se la qualità resta relegata solo agli appassionati, la qualità è destinata a soccombere