AVplay - La cosa
John Carpenter nel 1982 aveva stupito e impaurito tutti. La storia ispirata al libro Who Goes There? viene ripresa in un prequel diretto dall'esordiente Matthijs van Heijningen Jr.
No, non stiamo riproponendo trailer di vecchi film. Se leggendo nel titolo della news La cosa avete pensato al capolavoro di John Carpenter avete sbagliato film. O quasi...
Ennesimo prequel made in Hollywood (con co-produzione canadese), La cosa è un nuovo film sempre ispirato al libro Who Goes There? di John Wood Campbell Jr., come l'illustre predecessore. Le nuove vicende sono ambientate tre giorni prima del film di Carpenter, nella base norvegese che appare distrutta all'inizio del film originale. La regia è affidata all'esordiente Matthijs van Heijningen Jr., con lo script curato dalla coppia Eric Heisserer (Final Destination 5, Nightmare del 2010) e Ronald D. Moore (Star Trek - Primo contatto, Battlestar Galactica).
Ennio Morricone, autore della strepitosa colonna sonora del film di Carpenter, cede la bacchetta ad un altro italiano, ormai in pianta stabile negli Stati Uniti. La colonna sonora è stata infatti affidata a Marco Beltrami, autore ormai di numerosi score come Terminator 3 e la serie Scream. Distribuzione italiana Universal Pictures a partire dal 2 Dicembre 2011.
Commenti (24)
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Mio dio non rovinatemi la cosa!!!!! Ormai è troppo tardi!!!
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Originariamente inviato da: stazzatletadiamogli tempo di andare in sala per distruggerlo
Per i miei gusti è nato già distrutto, e non lo scrivo dopo aver visto il trailer ma semplicemente dopo aver letto la notizia. Non ho problemi ad affermare che scelte così imho rappresentano la rovina del cinema...
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Dalla news pensavo peggio...cioè rimetter mano a un film del genere, di quasi 30 anni fa...invece il trailer non è malaccio, ovviamente non faccio paragoni ma pensavo peggio
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La differenza sta nell'originalità...anni fa un film come La Cosa fece inorridire le platee di mezzo mondo (avrebbe fatto di meglio, se non fosse sceso sulla terra un extraterrestre tanto buonino che risponde al nome di E.T.), e non soltanto per gli incredibili, truculenti effetti speciali di un esordiente Stan Winston (Rob Bottin accreditato, ma nei titoli di coda i ringraziamenti speciali vanno a lui), bensì proprio per l'originalità (seppur non proprio tutta farina del suo sacco) del soggetto, diretto da un Carpenter in stato di grazia. E le menti creative degli sceneggiatori di 30 e più anni fa avevano ancora molto da cui attingere dal calderone. Oggi purtroppo bisogna ammettere che siamo tutti un pochino viziati e palesemente criticoni. Oggigiorno difficilmente qualche pellicola (densa di effetti speciali) dona coinvolgimento come capitava una volta. Anni fa se usciva un kolossal capitava si e no una volta ogni 1/2 anni, adesso li sparano nelle sale come palline da tennis. Siamo assuefatti, di conseguenza sin troppo critici, e generalmente sempre in negativo. E' un po' come mangiar lasagne tutti i giorni, per quanto buone dopo un po' chi le regge più?
Certo é che lanciarsi in un prequel di un film dell'82 é una bella responsabilità (oltretutto pare vi sia stata la benedizione da parte di Carpenter). Si spera perlomeno in qualcosa di dignitoso. Va tenuto conto poi, che sovente in un trailer vengono proposte diverse scene che non di rado non anticipano quasi nulla anzi, spesso mettono quasi fuori strada lo spettatore.
Io nell' 82 vidi La Cosa al cinema. Ero ovviamente regolare fruitore di riviste di cinema. Ebbene, sapete cosa disse la stampa specializzata sulla Cosa di Carpenter? Più o meno Un mediocre tentativo di copiare un capolavoro originale. Che forse erano un po' troppo di parte (Howard Hawks) i signori redattori? E' un po' la storia che si ripete. Inoltre il film di Carpenter (si vede che i signori redattori il racconto non l'avevano letto) é alla lunga molto più fedele al libro, anzi, a quanto pare si é ancora trattenuto, poiché La Cosa della novella é decisamente peggiore di quella che appare nel film. Io vedo l'uscita del film positivamente. Mi spiace solo di un fatto...gli sforzi che nel gestire gli effetti speciali del film di Carpenter sono immani, probabilmente il massimo che per l'epoca era possibile ottenere dalle tecnologie (e gli artigiani) dell'epoca. E mi mancano. Tanto. Adesso é tutto digitale, tutto artefatto. E nella loro perfezione, poco convincenti.