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AMC Theatres, la maggiore catena di cinema al mondo, non proietterà più d'ora in avanti i film Universal. Il comunicato è giunto appena dopo che gli studi hanno annunciato l'arrivo in contemporanea di film in formato digitale e nei cinema alla loro riapertura. Dietro la decisione c'è il successo riscontrato da Trolls World Tour, disponibile in video on demand dal 10 aprile scorso. Il sequel, in sole tre settimane, ha fatto incassare a Universal Pictures la stessa cifra di Trolls nei suoi cinque mesi di programmazione cinematografica. Una delle cause è che Universal trattiene circa l'80% delle entrate retail, contro il circa 50% del botteghino.

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Gli studi hanno incassato circa 95 milioni di dollari dal noleggio di Trolls World Tour, disponibile a 20$ per 48 ore tramite piattaforme come Apple TV (iTunes), Google Play Movies o Vudu, Secondo il Wall Street Journal è stato noleggiato da 5 milioni di account. Il risultato è stato talmente sopra le aspettative da indurre Universal a ripensare il modello della finestra cinematografica, su cui l'industria ha puntato per oltre un secolo. AMC si trova in gravi difficoltà economiche, tanto da dover richiedere un prestito di 500 milioni di dollari con un tasso d'interesse annuo del 10,5%.

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La crisi innescata dal coronavirus ha suggerito anche a Warner di annunciare la distribuzione di Scoob, nuovo capitolo della saga di Scooby Doo, su piattaforme VOD premium. AMC ha sottolineato che i film Universal saranno esclusi senza eccezioni, aggiungendo che la stessa politica si applicherà a ogni altro studio che contesterà il modello tradizionale. Universal da parte sua ha risposto di sentirsi "delusa" da quella che appare un'iniziativa coordinata di AMC e dell'associazione americana dei proprietari di cinema (N.A.T.O).

Fonte: Flatpanels HD