Tempo fa un utente inglese ha provato due PB12nsd contro un PB12 Ultra (non il 13), quindi un paragone simile, e alla fine l'Ultra permetteva comunque di notare parti della colonna sonora che i due PB12 non riproducevano.
Non credo che il PB12-NSD non sia in grado di riprodurre delle note, ma quanto meno una risposta, una configurazione e un qualità costruttiva differente dal modello Ultra lo porta a suonare diversamente. Purtroppo non conosco il PB12-NSD a fondo per potermi esprimere sulla qualità costruttiva del cabinet, ma non è ai livelli del modello PB12-Plus o PB13-Ultra ed è probabile che sia questo a penare sulla resa, le vibrazioni generate dal cabinet vanno a sporcare la gamma medio-bassa.
Ti spiego come la penso io. I woofer, di qualsiasi fascia e con le stesse elettroniche, possono riprodurre qualsiasi dettaglio, e questo dettaglio e timbro è determinato dalla risposta in frequenza e dalla risposta all'impulso (detto anche fattore di merito totale o Qt) che caratterizzano il woofer. La maggior parte dei prodotti economici, oltre a non avere cabinet e porte reflex adeguate che provocano frequenze spurie, non sono lineari, non raggiungono frequenze ultra basse senza distorcere, e non hanno una Qt ottimale. Ed è infatti questo che distingue un diffusore di classe da uno da pochi soldi. I produttori di altoparlanti lo sanno e sanno come catalogare e conferire un timbro a un diffusore per distinguerlo da tutti gli altri.
Detto ciò l'SVS SB12-NSD è diverso dal PB12-NSD, il problema del cabinet si riduce drasticamente perché è costruito in cassa chiusa e le frequenze spurie sono contenute all'interno della cassa al contrario del reflex dove escono dal condotto. I parametri del modello Peerless XXLS (woofer utilizzato nel PB12-NSD e SB12-NSD) sono ottimi e questi woofer sono utilizzati da molti autocostruttori e venditori OEM in tutto il mondo. L'unico limite che possiamo trovare è un cattivo progetto, amplificazione insufficiente per la massa mobile e cabinet non adeguatamente rinforzato, ma consideriamo che SVS utilizza un cabinet completamente chiuso e ben rinforzato con un ampli da 400w e considerando che in camera anecoica ha una risposta flat fino a 30Hz (e non lo fanno tutti i produttori), io credo abbia riprodotto uno dei sub più musicali attualmente disponibili sul mercato. Da aggiungere un equalizzatore parametrico per limare i picchi in frequenza nel proprio ambiente ed il gioco è fatto, il sub sarà in grado di riprodurre ogni microinformazione che gli viene richiesta esattamente come l'SB13-Ultra. Se non sono solo il fattore di merito totale (che determina la risposta all'impulso e la risposta base), la qualità costruttiva del cabinet, la distorsione armonica totale e la risposta in frequenza che abbiamo nel nostro ambiente a determinare, nel complesso, il suono di un altoparlante allora cosa mi sono perso?
Aggiungo che oramai faccio fatica a credere alle opinioni, maggiormente sui sub, dove possono essere influenzati da una miriade di eventi. Un mese fa ho ascoltato un Velodyne DD18+ con una traccia che conosco benissimo e che ho sempre usato per testare i sub, e questo al contrario del mio SB13-Ultra, non ha riprodotto diverse microinformazioni, il che mi lasciava perplesso nonostante dalla misurazione era lineare (ho guardato il grafico tramite il sistema di EQ proprietario Velodyne). Considera che il Velodyne costa 8000 euro ed era pilotato da un Krell HTS 7.1 mentre io ho solo un Marantz SR5007. La differenza tra il suo sub e il mio è che non era in fase con il resto dei diffusori (credo abbia un buco che si crea solo quando frontali e sub suonano assieme, quindi parte delle informazioni in quella zona si perdono), basta solo perderci un po' e cercare di regolarlo al meglio, ma non credo che sia un limite del woofer.