Vedo che ora la questione si è spostata sulle misure.
Lo ripeto per l'ennesima volta: nessuno mette in dubbio che vi siano differenze fisiche tra un cavo e l'altro, tanto per rimanere terra terra: qualsiasi cavo presenta tra i due conduttori, una Capacità, piccola, ma esiste (così come esistono le Resistenza e l'Induttanza), questa Capacità viene a trovarsi in parallelo al carico (ovvero il diffusore) ed in serie alla Resistenza del cavo stesso, tutte cose reali ed innegabili, in qualsiasi cavo, quello Rosso/Nero e persino quelli da 1000 €/metro.
Questa accoppiata R/C forma un filtro passa-basso, ovvero attenua le frequenze superiori alla sua frequenza di taglio, in ragione di 6 dB per ottava, nessuno lo mette in dubbio, è fisica di base (settore elettricità e magnetismo), lo si studia già al Liceo, la frequenza di taglio è data anche dal valore della Capacità, se aumenta si abbassa come frequenza, indubbio ed innegabile, esiste anche una banalissima formula con cui calcolare il tutto.
Quindi un cavo molto lungo e con Capacità molto elevata può ridurre un pochino la gamma alta, però siamo al solito punto: di quanto? Pochissimo, frazioni di dB a frequenze che probabilmente solo i più giovani e vispi di noi riescono a percepire (ed il cavo deve essere molto lungo, o fatto apposta per aumentare questo effetto).
le La cosa è misurabile, vedasi grafici di AR, detto questo, ripeto: nessuno mette in dubbio che misurando, sapendo come fare fare misure (e non è cosa banale), oltre che saperle poi interpretare, la domanda base, che ripeto ancora una volta è: queste differenze (ed altre legate alla fisica dei cavi) sono percepibili?
Io e molti altri diciamo di no, io l'ho provato, risparmio un sacco di soldi e vivo felice ascoltando la musica e non l'impianto, altri dicono che i cambiamenti sono "fantasmagorici ed epocali" (letto sul forum, più di una volta).
Benissimo, allora sta a loro fornire l'onere della prova ed esiste un modo solo valido e veritiero: il doppio cieco (se fatto bene anche un semplice cieco).
Mi dispiace, fuori da questo ambito le chiacchiere stanno a zero, lasciamo da parte misure o altro, la prova, l'unica valida, è quella.
Come va eseguita? Descritto mille volte, si trova materiale in quantità anche in rete.
Il dire "io mi siedo ed ascolto", "io conosco bene il mio impianto", "il mio orecchio distingue tutto", "io non mi lascio ingannare", sono solo chiacchiere (senza distintivo

), non dimostrano assolutamente nulla e la loro valenza è zero, si faccia questo test e poi si parla.
Perchè alcuna rivista lo ha mai fatto? Risposta semplice: tengono pure loro famiglia e devono pur vivere, che è un po' il motivo per cui molto raramente, quasi mai si trovano recensioni negative, al massimo qualche "difettuccio" (certamente dell'esemplare in prova e che sarà sicuramente eliminato nel prodotto in commercio o con il prossima firm).
In effetti qualche volta si è riusciti a fare qualche test cieco, con risultati, come era prevedibile, scontati, nessuna prova che effettivamente ci fossero differenze udibili, le sensazioni riportate erano puramente casuali, senza conoscere a priori cosa stava suonando tutte le certezze crollavano.
Lo so qualcuno sosterrà che la prova non è valida, non so che farci, ma viviamo in un mondo che non è governato dall'alchimia, ma da ferree regole, fisiche, matematiche, chimiche, non si scappa, cade tutta la poesia del provare un cavo, girando la spina in un certo modo, abbinandolo al connettore del tal colore, magari provando a sollevarlo di 6 cm. e 1 quarto dal pavimento e vedere se cambia dal sollevarlo 10 cm.
Ve ne regalo una, anzi, mi sembra starno che nessuno ancora l'abbia tirata fuori, appena troveranno il modo di vendere le contromisure (a caro prezzo) magari...
Dunque: tutti sappiano che esiste il campo magnetico terrestre, le cui linee di forza ci avvolgono in ogni dove, sappiamo anche che i nostri diffusori funzionano in base all'elettromagnetismo: una bobina percorsa da una corrente se immersa in un campo magnetico si sposterà a seconda del verso della corrente, ecc. ecc.
Orbene, il campo magnetico terrestre dove lo mettiamo? Influenza sicuramente il comportamento del sistema magnete/bobina, magari spostando l'orientamento del magnete in base alla località si possono ottenere miglioramenti nella risposta.
Magari con strumentazione ultra sofisticata (ma hanno misurato le onde gravitazionali, quindi non credo esistano difficoltà) si può anche misurare questa influenza, quindi perchè non prenderla in considerazione?
Il punto è sempre il solito: il fenomeno esiste, non è negabile, ma influenza effettivamente l'ascolto?
Prima o poi salterà fuori il guru che venderà un apparecchietto tipo i magneti che si installavano dietro ai vecchi cinescopi proprio per corregerere il campo magnetico attorno a loro, sostenendo che il suono cambia completamemnte (in meglio ovviamente) e molti diranno: "è vero, io ho provato e lo sento".
In effetti ad uno degli ultimi TAV era in vendita un "tappo" tipo lucetta notturna, che si infilava nella presa e serviva a "a ripulire l'aere congesto" (sic) che, come tutti i veri audiofili sanno bene, è deleterio nell'ascolto della musica, era anche un venditore conosciuto.
Chissà quanti hanno sentito differenze dopo aver ripulito l'aere del proprio ambiente? Altro che Dyson.