Parliamo di HI-FI....la qualità dov'è...?

il VU meter... meraviglioso.. al buio, con le lancette.. che nostalgia! :)
adesso non più.. :confused:
tra il vu meter e il telecomando, mi tengo il primo! adesso ho anche io il telecomando, ma senza VU level non è più la stessa cosa! :O
 
Certo che fenomeni di psicoacustica ed effetti placebo influiscono tantissimo sulla percezione della qualità di un impianto o di uno o più dei suoi componenti cavi d'alimentazione, fusibili ed accessori vari compresi ma non tutti i sistemi per la riproduzione di musica la rendono con la stessa fedeltà a parità d'ambiente d'ascolto e di altre ed eventuali condizioni al contorno, compresi gli stati soggettivi.
Ciao, Enzo
 
Sì, è una cosa molto particolare che dà da pensare....
Personalmente penso (anzi sono sicuro) che sia meglio avere un componente della catena di alta qualità con fusibili normali che un componente di qualità leggermente minore su cui sono stati montati fusibili "hi-end" :D ;)
Ciao, Enzo
 
Certo che fenomeni di psicoacustica ed effetti placebo influiscono tantissimo sulla percezione della qualità di un impianto o di uno o più dei suoi componenti cavi d'alimentazione, fusibili ed accessori vari compresi ma non tutti i sistemi per la riproduzione di musica la rendono con la stessa fedeltà a parità d'ambiente d'ascolto e di altre ed eve..........[CUT]

Il problema reale è che non si tratta né di fenomeni di psicoacustica né tantomeno di effetti placebo, il reale problema che è affrontato in quel discorso è legato alle onde elettromagnetiche che influenzano la percezione del campo sonoro e di conseguenza causano la distorsione dell'immagine sonora e della sua qualità.
Certamente il lato Hardware (casse-ampli-sorgenti) hanno la loro importanza ma solo per ciò che riguarda la qualità costruttiva non certo per la tipologia di emissione; onde sonore vengono emesse sia da un impianto di 20.000 € sia da un impianto da 2.000 € e se questa onde emesse sono influenzate negativamente prima di raggiungere l'orecchio umano, suonerà male sia l'uno che l'altro l'impianto, hai voglia di cercare fusibili hi-end.
 
il reale problema che è affrontato in quel discorso è legato alle onde elettromagnetiche che influenzano la percezione del campo sonoro e di conseguenza causano la distorsione dell'immagine sonora e della sua qualità.[CUT]
Aspetta, perché scritta così pare che le onde elettromagnetiche agiscano non sulle apparecchiature (peraltro ormai, se di qualità, perfettamente schermate) ma sulla nostra percezione. Occhio che onde elettromagnetiche ed onde acustiche sono due cose completamente diverse: le prime si propagano per induzione anche nel vuoto, le seconde sono onde di pressione meccaniche che si propagano, necessariamente, in un mezzo. Le onde elettromagnetiche, ad esclusione di certe lunghezze d'onda (luce e calore), noi non siamo in grado di percepirle, al limite le microonde possono creare surriscaldamenti. Effetti delle onde elettromagnetiche di frequenza minore dell'infrarosso e maggiore del visibile sulla percezione umana dei suoni ed eventuali perturbazioni sul mezzo di propagazione del suono (liquido, solido o gassoso che sia) non risulta che siano mai stati dimostrati.
Ciao, Enzo
 
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P.S.
Per dirla sempre alla Catalano (quelli della notte 1985), anche ammesso che le onde elettromagnetiche abbiano una qualche misteriosa influenza sulla percezione umana, sono sicuro del fatto che, a parità di disturbi nell'etere, è meglio ascoltare un impianto di buona qualità, ben schermato, dimensionato, progettato, e di ottime prestazioni, che un impianto di qualità mediocre. Quanto sopra vale anche a parità di altre condizioni oggettive e soggettive (ambiente, umidità, temperatura, umore, ecc.): ad esempio, ho tutte le ragioni di ritenere che, quando, ad esempio, si è inç@zzati, sia meglio ascoltare musica da un buon impianto piuttosto che da un cattivo impianto.
Ciao, Enzo
 
Ho letto una parte della discussione linkata, ma quando ho letto che non si possono applicare le regole delle fisica classica, ma ne va usata una nuova, ho smesso.

Siamo alle solite, c'è qualcuno molto bravo con le parole, magari con tanto di citazioni latine, e di fervido ingegno, nonchè parlantina loquace, che inanella tutto un discorso basato sul nulla, senza dare alcuna indicazione, senza dare un minimo di spiegazioni se non frasi buttate lì.

E' semplice scrivere che le "onde elettromagnetiche influenzano l'ascolto", bello, fa anche colpo, tutti a dire "e sì, ma guarda, è proprio vero, ci sono le onde elettromagnetiche", ma se uno fa la domanda, semplice tutto sommato, tipo: "come/perchè?" non si ottiene risposta, non dico con tanto di formule, ma anche solo una spiegazione semplice, divulgativa, alla Piero Angela, senza rifugiarsi in altre affermazioni create apposta.

Tecnica che si vede applicata ogni giorno nel marketing, nelle brochure, nelle frasi pubblicitarie, che si vendano detersivi o dentifrici, non cambia nulla.

Non molto tempo fa un iscritto ha riportato una frase relativa ad un cavo, in cui il costruttore diceva che la guaina trasformava il flusso disperso dal cavo stesso e lo riimmetteva nel segnale, per cui.... bla, bla, bla.

Ho semplicemente chiesto che mi si spiegasse in che modo, in base a quale meccanismo una guaina di plastica o altro materiale passivo, riusciva a trasformare un'onda elettromagnetica in un segnale elettrico e, compiuto questo primo miracolo, riusciva a sommarlo perfettamente in fase.

Certo che il mondo dell'audio e pieno di Premi Nobel per la Fisica, che però. modestamente, non ci tengono a far conoscere al mondo le nuove mirabolanti scoperte, che farebbero fare un passo avanti immenso alle nostre conoscenze e modo di intendere l'universo, altro che il Bosone di Higgs.

Ciao
 
Forse guru e santoni che propongono soluzioni cabalistiche o fanno riferimento ad effetti di non si sa quali leggi fisiche ancora ignote e ad influenze quasi paranormali, trovano un qualche seguito per il fatto che la musica ha un ché di magico e stuzzica sentimenti e percezioni filtrati da psicoacustica, suggestioni ed altre variabili soggettive.
Tuttavia la qualità dei componenti di un impianto è basata su "dure" leggi fisiche "note", vere e, senza dubbio alcuno, funzionanti. La conoscenza di tali leggi fisiche permette di giungere a soluzioni tecnologiche concrete frutto sia di elaborazione di teorie che di sperimentazioni pratiche di leggi di causa ed effetto che niente hanno a che fare con la magia.
Una certa parte di mercato penso possa essere fondabile sul fatto che una parte di appassionati non addetti ai lavori può essere facilmente portata a pensare che tutto influisca su tutto in modo sensibile, pertanto, possa essere facilmente suggestionabile da paroloni e cabale riferite a fenomeni di cause e di effetti un po' strampalati e molto discutibili.
Per riprodurre la magia di un evento musicale, in sintesi, penso che la magia non serva così come non serve per costruire componenti di qualità elevata.
Ciao, Enzo
 
Aspetta, perché scritta così pare che le onde elettromagnetiche agiscano non sulle apparecchiature (peraltro ormai, se di qualità, perfettamente schermate) ma sulla nostra percezione[CUT]

Ciao
è proprio questo il punto, non è scritto male, ma è quanto è trattato in quel discorso.
Onde elettromagnetiche (colori) sono alla base della discussione, non metto in dubbio che la qualità di base di un impianto debba essere presente, ma i fattori che influenzano il nostro "orecchio" sono ben più importanti.
A tal proposito vi invito a fare un esperimento semplice (io l'ho fatto e voi direte suggestione, ma ripetuto in giorni differenti e ad ore differenti ho avuto lo stesso risultato), poggiate sulle casse (modo stereofonico) fogli colorati (es due fogli rossi poi due gialli etc.) e ditemi se avete "sentito" variazioni.
Ciao Mauro
 
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