[Panasonic VT60-ZT60] Tecnica e calibrazione

Sto guardando Star Trek, uno dei miei riferimenti post calibrazione (ieri ho guardato M.I. Ghost Protocol con le scene in IMAX :eek:), l'impatto di 120 candele al buio è tosto, l'immagine è davvero pop, punch, nulla da dire... certo che bisogna farci l'abitudine...

(con questo approccio nulla vieta di scendere col picco eh, però perde un po' di senso...)
 
Magari ci si puó abituare con 120 candele ma a fine visione hai gli occhi molto stanchi, dopo dipende da cosa guardi.... Sicuramente si ha una visione tutt'altro che rilassante. Sicuro che più luce si dà e più precisione si ha nelle componenti ma ha mio parere è solo un metodo da grafici e abbattere il Delta E.
 
Ultima modifica:
Grafici e dE non c'entrano e quando calibro non parto col presupposto di abbassare i dE a tutti i costi, in ogni caso raggiungo gli stessi risultati anche con 100 candele se è per questo, la differenza non sta lì.
Sono d'accordo invece che la visione sia più affaticante anche se per certi versi più affascinante...
 
Ultima modifica:
nn vediamo l'ora di gustarci un film in HDR insomma =P
e cmq sta storia della visione affaticante a me onestamente pare una sonora cavolata visto che di giorno all'aperto in certe situazioni altro che 120 candele...eppure nn e' diventato cieco nessuno.
Certo che se si passa in stanza buia da 10 candele a 1000 qualche problemino potrebbe pure crearsi ma con quella soglia luminosa vedere un film al buio totale diventa pura pazzia.
 
Pensate all'immagine ottenuta quando si alza l'ABL su un Kuro ... :D 100 cd/m2 su 100 IRE full field!

WWtJgkZ.jpg
 
Ultima modifica:
e cmq sta storia della visione affaticante a me onestamente pare una sonora cavolata visto che di giorno all'aperto in certe situazioni altro che 120 candele...eppure nn e' diventato cieco nessuno.
Certo che se si passa in stanza buia da 10 candele a 1000 qualche problemino potrebbe pure crears..........[CUT]
Ma infatti è esattamente quello il punto, quindi mica puoi eliminarlo dall'equazione come se niente fosse.
Si parlava di Isf Night, quindi visione in stanza oscurata (o meglio visione al buio...), per cui se intorno hai il buio totale guardare un film (2 ore...) su un display con un picco di Y di quel tipo affatica per forza, non si scappa. Poi può anche piacere, ci mancherebbe, ma affaticante lo è. Punto.
Di giorno puoi anche avere 140 candele, ma sei in ambiente completamente illuminato e gran parte di quelle candele servon solo per compensare (passami il termine) la luce diffusa tutt'intorno al display. Quindi... situazioni del tutto differenti, e per assurdo di giorno sarebbe molto più affaticante guardare un display con un picco di Y molto basso, per le stesse ragioni (invertite...).
Personalmente comunque apprezzo un quadro con più punch anche al buio, da tempo ormai (da quando ho il VT60, o poco dopo...) ho abbandonato la preferenza per un quadro Night con picco di Y intorno alle 80/90 candele, ma credo che (il mio) optimum si fermi intorno a un picco di 105-107 candele al massimo.
Ettore
 
No, non ho detto più piccoli possibile, ho detto che avevo utilizzato i 6,5% perchè i 10% accentuano troppo l'apertura a 10 IRE. Basta tenerne conto in fase di calibrazione... :)
Stefano, correggimi se sbaglio, giusto per vedere se ho capito tutto: la scelta della diversa temperatura di partenza serve per ottenere gli stessi risultati di cui hai parlato in queste settimane, nel caso in cui però si volesse ottenere un picco di Y superiore. Quindi per un'eventuale Isf Day, o comunque per una Night con molto punch. Se invece ci si accontenta di un picco di Y più standard (per una Night), oppure la Day non interessi, resta valido tutto quanto detto in precedenza, quindi anche il partire dalla temp. colore Calda. Dico bene?
Il punto però è che non ricordo quale fosse la discriminante da questo punto di vista: quale era il picco di Y massimo che hai raggiunto partendo da Calda? Se eri appunto al massimo intorno alle 90 candele sono d'accordo anch'io che sarebbe limitante...

Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, ossia la dimensione dei pattern, se però per tutte le ragioni discusse in passato si continuasse a ritenere preferibili pattern più piccoli, per esempio i 6,5%, basterebbe fissare il picco di Y desiderato in precalibrazione con i classici 10-11%, verificare immediatamente - quindi senza modificare nulla - la corrispondente Y con i pattern più piccoli (presumo superiore) e tenere quella come target durante la calibrazione, svolta appunto con i pattern piccoli. No?
Ettore
 
P.S. A quest'ora ... siamo tutti OT

Comunque, se proprio vogliamo fare un'analisi, l'ABL del VT60 non è assolutamente così aggressivo come quello del kuro a default. Se non ricordo male con 10% a 120 candele (che non è il massimo raggiungibile), il full screen sta intorno alle 70 candele, quindi è ben più vicino alla situazione del kuro con ABL a 254 (che dal grafico sta intorno a 85 candele) che non con ABL default... ;)
Detto questo confermo che con i picchi menzionati dal tanto sbandierato HDR per visione al buio ci vogliono gli occhiali da sole...
 
la scelta della diversa temperatura di partenza serve per ottenere gli stessi risultati di cui hai parlato in queste settimane, nel caso in cui però si volesse ottenere un picco di Y superiore. Quindi per un'eventuale Isf Day, o comunque per una Night con molto punch. Se invece ci si accontenta di un picco di Y più standard (per una Night), oppure la Day non interessi, resta valido tutto quanto detto in precedenza, quindi anche il partire dalla temp. colore Calda. Dico bene?

Assolutamente SI', dici bene. Ieri sera durante Star Trek (ma anche quella precedente con Mission Impossible) ho spesso switchato in real time dall'una all'altra e sono risultate davvero sovrapponibili per gamma in ordine di marcia, gradienti di grigio, saturazione colori, incarnati. Temevo una risposta differente sugli incarnati che sono la prima cosa che "salta" quando si cambia approccio e invece sono rimasto sorpreso dalla loro coerenza nonostante il picco luminoso molto differente (su pattern 10%, e rispondo alla tua domanda, siamo a 96cd/mq vs. 119cd/mq per l'esattezza e con contrasto a 70 si superano le 130cd/mq!!).
Ora, le uniche due differenze che ho notato, ma che si possono scorgere solo in situazioni particolari, sono:
- near black: partendo da "caldo" con l'approccio Bum si ottiene davvero una neutralità ragguardevole come vi dicevo l'altra volta, ma raggiungere questo risultato comporta davvero un lavoro di bilancino (ricordate anche le osservazioni di Maverick sul 50"...) e con il limite appunto del contrasto. Partendo invece da "normale" è tutto molto più semplice ma dopo aver visto come si comporta il pannello è anche ovvio: da 0 a 40 IRE è già tutto a posto SENZA TOCCARE I CUT e il near black è già di suo neutro.
Confrontando il risultato finale sul near black a livello di neutralità (osservando le barre fino alla 25 del classico pluge low) l'approccio con normale vince di misura, ossia sono entrambi neutri ma se dovessi dare un voto direi con caldo 9 e 1/2 e con normale 10.
- altissime luci: ora, potrebbe essere un'impressione data dal maggior picco luminoso ma pur avendo ovviamente raggiunto lo stesso target (6500K) e con dE davvero simili (post 10p - sempre in manuale - 0,87 con caldo vs. 0,53 con normale) la zona diciamo 90-100 IRE appare più.... "pura". Non so come spiegarti, il pannello pare riesca a mantenere meglio la purezza del bianco in ordine di marcia (dal grafico non si rileva!). E' come se partendo da normale si annulli in modo "più naturale" la tendenza del VT di spingere sul rosso, non so se riesco a spiegarmi, ma è un "feeling" che dalla rilevazione strumentale non emerge... (può essere poi che il mio occhio sbagli e in realtà questa differenza non esista, non posso escluderlo)
Anche qui in ogni caso parliamo di una differenza sottile però mi pare proprio di percepirla e l'impressione l'ho avuta sia con Mission Impossible che con Star Trek, a anche con alcune immagini campione che uso come riferimento.

Tradotto: se devo dare un consiglio direi di partire da "normale" sia per la Night che per la Day e modulare il contrasto a seconda del picco che vogliamo raggiungere.



Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, ossia la dimensione dei pattern, se però per tutte le ragioni discusse in passato si continuasse a ritenere preferibili pattern più piccoli, per esempio i 6,5%, basterebbe fissare il picco di Y desiderato in precalibrazione con i classici 10-11%, verificare immediatamente - quindi senza modificare nulla - la corrispondente Y con i pattern più piccoli (presumo superiore) e tenere quella come target durante la calibrazione, svolta appunto con i pattern piccoli. No?
Ettore

Perfettamente d'accordo, anzi ti dirò di più. Domenica, quando mi sono messo a fare queste prove, volevo proprio fare così... ho buttato dentro il disco Mascior per prendere la misura del picco su pattern 10% per poi passare ai 6,5%. Il fatto è che poi ho iniziato a prendere misure e quando mi sono accorto dei risultati di cui sopra mi sono scordato di switchare ai 6,5%.... :p
In ogni caso, come detto prima, la differenza sta nella regolazione dei fatidici 10 IRE (lato gamma), basta sapere che i 10% aprono di più. Per il resto l'RGB tracking fra 4%, 6,5% e 10% come più volte sottolineato è davvero molto simile...
Partendo dal presupposto che il disco Ted è quello fatto meglio, il più professionale e quello che contiene davvero tutto (near black, saturazioni a diversi punti, sequenza dei pattern corretta rispetto a Calman etc.) sarebbe un peccato non usarlo. Ergo, si potrebbe fare così (ossia l'inverso di quello che hai proposto): si prende la misura del gamma a 10 IRE coi 6,5% (o coi 4%) e, a parità di impostazioni (qualunque), si rileggono i 10 IRE con gli 11% di Ted. Al che troverete, giusto per fare un esempio, che con i 4% state a 2,16 e con gli 11% a 2,11. Bene, a questo punto avrete che il delta sul gamma è circa 0,05 e ne potete tenere conto calibrando tranquillamente con gli 11%. Spero sia chiaro quello che intendo...... :)
 
Ultima modifica:
Dunque, pannello su alto lo usa per la Day, per la Night usa medio come di consuetudine, black level su light è l'impostazione corretta sui modelli USA...... cosa rimane?

Bravo Filippo, sei sempre uno dei più attenti! ;)

Cosa rimane?
Potresti uploadare i settings su devicecontrol? Giusto per dare un occhiata alle varie impostazioni.
 
Temperatura colore normale l'avevo già scritto per questo mi chiedevo cosa mancasse.
Nei settings di D-Nice per vt60 (modello USA) ci sono 2 costanti non comuni e cioè Color Temp=Normal e Black level=Light, inoltre per una day utilizza anche Panel Brightness=High. ... è anche vero che sono settings che divulga e non quelli che tiene segreti.
 
Ci siamo fraintesi..... con "cosa rimane" intendevo che scartati due aspetti su tre di quelli che hai elencato rimaneva PROPRIO temperatura su normale. :)
 
Comunque, se proprio vogliamo fare un'analisi, l'ABL del VT60 non è assolutamente così aggressivo come quello del kuro a default. Se non ricordo male con 10% a 120 candele (che non è il massimo raggiungibile), il full screen sta intorno alle 70 candele, quindi è ben più vicino alla situazione del kuro con ABL a 254 ...[CUT]

Stefano, penso che tu abbia fatto confusione fra Full field e scacchiera ANSI.
Con 120 cd/m2 su window 10%, avrai circa 40 cd/m2 su Full field e circa 70 cd/m2 su ANSI.
 
Top