la scelta della diversa temperatura di partenza serve per ottenere gli stessi risultati di cui hai parlato in queste settimane, nel caso in cui però si volesse ottenere un picco di Y superiore. Quindi per un'eventuale Isf Day, o comunque per una Night con molto punch. Se invece ci si accontenta di un picco di Y più standard (per una Night), oppure la Day non interessi, resta valido tutto quanto detto in precedenza, quindi anche il partire dalla temp. colore Calda. Dico bene?
Assolutamente SI', dici bene. Ieri sera durante Star Trek (ma anche quella precedente con Mission Impossible) ho spesso switchato in real time dall'una all'altra e sono risultate davvero sovrapponibili per gamma in ordine di marcia, gradienti di grigio, saturazione colori, incarnati. Temevo una risposta differente sugli incarnati che sono la prima cosa che "salta" quando si cambia approccio e invece sono rimasto sorpreso dalla loro coerenza nonostante il picco luminoso molto differente (su pattern 10%, e rispondo alla tua domanda,
siamo a 96cd/mq vs. 119cd/mq per l'esattezza e con contrasto a 70 si superano le 130cd/mq!!).
Ora, le uniche due differenze che ho notato, ma che si possono scorgere solo in situazioni particolari, sono:
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near black: partendo da "caldo" con l'approccio Bum si ottiene davvero una neutralità ragguardevole come vi dicevo l'altra volta, ma raggiungere questo risultato comporta davvero un lavoro di bilancino (ricordate anche le osservazioni di Maverick sul 50"...) e con il limite appunto del contrasto. Partendo invece da "normale" è tutto molto più semplice ma dopo aver visto come si comporta il pannello è anche ovvio: da 0 a 40 IRE è già tutto a posto SENZA TOCCARE I CUT e il near black è già di suo neutro.
Confrontando il risultato finale sul near black a livello di neutralità (osservando le barre fino alla 25 del classico pluge low) l'approccio con normale vince di misura, ossia sono entrambi neutri ma se dovessi dare un voto direi con caldo 9 e 1/2 e con normale 10.
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altissime luci: ora, potrebbe essere un'impressione data dal maggior picco luminoso ma pur avendo ovviamente raggiunto lo stesso target (6500K) e con dE davvero simili (post 10p - sempre in manuale - 0,87 con caldo vs. 0,53 con normale) la zona diciamo 90-100 IRE appare più.... "pura". Non so come spiegarti, il pannello pare riesca a mantenere meglio la purezza del bianco
in ordine di marcia (dal grafico non si rileva!). E' come se partendo da normale si annulli in modo "più naturale" la tendenza del VT di spingere sul rosso, non so se riesco a spiegarmi, ma è un "feeling" che dalla rilevazione strumentale non emerge... (può essere poi che il mio occhio sbagli e in realtà questa differenza non esista, non posso escluderlo)
Anche qui in ogni caso parliamo di una differenza sottile però mi pare proprio di percepirla e l'impressione l'ho avuta sia con Mission Impossible che con Star Trek, a anche con alcune immagini campione che uso come riferimento.
Tradotto: se devo dare un consiglio direi di partire da "normale" sia per la Night che per la Day e modulare il contrasto a seconda del picco che vogliamo raggiungere.
Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, ossia la dimensione dei pattern, se però per tutte le ragioni discusse in passato si continuasse a ritenere preferibili pattern più piccoli, per esempio i 6,5%, basterebbe fissare il picco di Y desiderato in precalibrazione con i classici 10-11%, verificare immediatamente - quindi senza modificare nulla - la corrispondente Y con i pattern più piccoli (presumo superiore) e tenere quella come target durante la calibrazione, svolta appunto con i pattern piccoli. No?
Ettore
Perfettamente d'accordo, anzi ti dirò di più. Domenica, quando mi sono messo a fare queste prove, volevo proprio fare così... ho buttato dentro il disco Mascior per prendere la misura del picco su pattern 10% per poi passare ai 6,5%. Il fatto è che poi ho iniziato a prendere misure e quando mi sono accorto dei risultati di cui sopra mi sono scordato di switchare ai 6,5%....

In ogni caso, come detto prima, la differenza sta nella regolazione dei fatidici 10 IRE (lato gamma), basta sapere che i 10% aprono di più. Per il resto l'RGB tracking fra 4%, 6,5% e 10% come più volte sottolineato è davvero molto simile...
Partendo dal presupposto che il disco Ted è quello fatto meglio, il più professionale e quello che contiene davvero tutto (near black, saturazioni a diversi punti, sequenza dei pattern corretta rispetto a Calman etc.) sarebbe un peccato non usarlo. Ergo, si potrebbe fare così (ossia l'inverso di quello che hai proposto): si prende la misura del gamma a 10 IRE coi 6,5% (o coi 4%) e, a parità di impostazioni (qualunque), si rileggono i 10 IRE con gli 11% di Ted. Al che troverete, giusto per fare un esempio, che con i 4% state a 2,16 e con gli 11% a 2,11. Bene, a questo punto avrete che il delta sul gamma è circa 0,05 e ne potete tenere conto calibrando tranquillamente con gli 11%. Spero sia chiaro quello che intendo......
