LP Vs. Digitale

  • Autore discussione Autore discussione igor
  • Data d'inizio Data d'inizio

LP Vs. Digitali a parità di registrazione e di riproduzione

  • LP migliore di CD/SACD/DVDA

    Voti: 22 33.8%
  • CD/SACD/DVDA migliore dell'LP

    Voti: 32 49.2%
  • Parità

    Voti: 4 6.2%
  • non so

    Voti: 7 10.8%

  • Votatori totali
    65
igor ha detto:
piuttosto sulla Repubblica c'è un bell'articolo in cui si intervista Bob Dylan il quale spara a zero sul cd, dicendo che da 20 a questa parte le registrazioni a causa dell'avvento del CD suonano una chiavica
igor

A me sembra che costoro, siano ben poco specializzati a trattare un argomento del genere, e che poi la qualita' scadente piu' che al cd sia dovuta all'icapacita' di chi produce musica, siano Lp, Cd o quant'altro.

Anche al tempo dell'LP ricordo che i titoli scadenti erano comunque la maggioranza ...

Che adesso poi la qualita' interessi, commercialmente parlando, sempre meno ( e questo puo' anche dipendere dal consumatore attuale e prossimo futuro ) lo sappiamo tutti, ma voler legare questo trend al media su cui viene diffusa la musica mi sembra quantomeno fazioso.

Saluti
Marco
 
Io mi astengo in quanto il Dat non è presente fra i supporti.

Avrei votato vinili salvati su DAT a 96KHZ!
Stessa qualità a vita!
E se scricchiolano troppo ripiegare su CD
Ciao!
 
Highlander ha detto:
Ma dai ....... siamo seri !!! :p

:D :D dai dai....si fa per ridere!!!!!!!!

Highlander ha detto:
La diatriba poi..... IMHO, e' intrinseca nei limiti strutturali, fisici e organolettici del supporto.....
...qua mi spiace ma non sono d'accordo...
sono molte le case produttrici che stanno riscontrando dei problemi con i supporti digitali (CD)registrati 10-15 anni fa...pare che si ossidino causando la perdita tot/parziale delle info contenute...
è un rpoblema che sta colpendo anche i cdr dati mettendo in crisi non poche persone...
su audioreview (o fedeltàds non ricordo) di qualche tempo fa c'è anche l'elenco delle case produttrici incriminate ed i relativi titoli...
trascurando questi che possono esser considerati eccezioni rimane il fatto che la durata nel tempo dei cd è ancora una incognita....:O
se invece analizziamo comodità/praticità allora non c'è storia...
ciaoooooooooooooo

PS: essendo il tutto variabile in base al criterio analizzato forse sarebbe opportuno scindere la classifica in base al criterio medesimo...qualità assoluta, praticità assoluta, reperibilità, durata nel tempo ecc,ecc...
PPS: non so se mi sono capito...scusate ma sono or ora tornato da un matrimonio ed ho appena finito di pranzare:hic:
 
Se per "durata nel tempo" intendiamo la durata senza che il supporto venga mai usato è molto probabile che il vinile sia superiore, ma bisognerebbe vedere se i problemi riscontrati sui CD siano limitati a certe lavorazioni o sia un male intrinseco, particolarmente con quelli realizzati in tempi recenti.

Se invece intendiamo con tale definizione la durata anche utilizzandoli, allora, per usare, una frase in voga, non c'è storia.

Anche utilizzando i migliori bracci e le migliori testine il vinile si consuma.

Il guaio è che si consuma già dopo pochi ascolti.

Quando esisteva solo il vinile, esistevano anche i dischi di test, contenenti segnali di prova, tipo sweeppate di frequenza, toni vari, onde quadre, ecc, per effettuare controlli nel montaggio braccio-testina, controllo dell testina, antiskating e così via.

Be', già dopo pochi passaggi le bande a frequenza più elevata cominciavano a deteriorarsi visibilmente (forma d'onda), proprio in quelle frequenze in cui si parla di sfumature, di suoni cristallini, ecc. ecc..

Questi dischi erano anche molto costosi, io da anni l'ho buttato via, anche perchè per molte cose era diventato inservibile ed anche perchè, per intervenire sui giradischi su cui operavo era superfluo.

Per cui, per tornare a bomba, la durata, usandoli, è veramente limitata (gli audiofili del tempo molte volte si facevano la copia su nastro, non cassette, bobina da 27 cm. e Revox, che duravano un po' di più).

Ciao
 
premessa che io sono amante del digitale,per una serie di motivi,però devo dire che quando ascolto un vinile ,a casa di qualche appassionato,oppure al top audio ...
riconosco un suono molto naturale e dinamico......
perciò a malincuore ho votato lp.....
 
nordata ha detto:
.....Be', già dopo pochi passaggi le bande a frequenza più elevata cominciavano a deteriorarsi visibilmente (forma d'onda), proprio in quelle frequenze in cui si parla di sfumature, di suoni cristallini, ecc. ecc..
.......

Ciao
Ma infatti, il problema IMHO, più che digitale/analogico sta nel metodo di lettura !! LA LETTURA OTTICA NON E' Abrasiva !!!

Anche un segnale digitale letto ad es. da DAT, ( musica o dati che siano ), a furia di subire l'abrasione delle testine che sul tamburo ruotano a velocità elevate e finiscono per "rovinare" il supporto, penalizza il tutto.
Spesso, oltre al problema dei dropout, si aggiungono perdite di informazioni che inficiano sulla qualità e in certi casi sulla fruibilità del supporto. :rolleyes:
;)
 
Highlander ha detto:
Ma infatti, il problema IMHO, più che digitale/analogico sta nel metodo di lettura !! LA LETTURA OTTICA NON E' Abrasiva !!!

Anche un segnale digitale letto ad es. da DAT, ( musica o dati che siano ), a furia di subire l'abrasione delle testine che sul tamburo ruotano a velocità elevate e finiscono per "rovinare" il supporto, penalizza il tutto.
Spesso, oltre al problema dei dropout, si aggiungono perdite di informazioni che inficiano sulla qualità e in certi casi sulla fruibilità del supporto. :rolleyes:
;)

Veramente il dat al momento è molto più longevo del cd.... I cd tendono a sciuparsi nell'ambiente molto più dei nastri... quando fai un back up ancora il mezzo più sicuro è il nastro... Ci sarebbe una macchina fantascientifica capace di leggere i Vinili con sistema ottico, non ho mai avuto il piacere di sentirla, ma penso possa essere molto interessante.
Ciao...
 
GianlucaG ha detto:
Veramente il dat al momento è molto più longevo del cd.... I cd tendono a sciuparsi nell'ambiente molto più dei nastri... quando fai un back up ancora il mezzo più sicuro è il nastro... Ci sarebbe una macchina fantascientifica capace di leggere i Vinili con sistema ottico, non ho mai avuto il piacere di sentirla, ma penso possa essere molto interessante.
Ciao...

Assolutamente non vero: i nastri magnetici del tipo a particelle metalliche di ferro, come lo sono quelli dei dat, hanno la tendenza, perdendo per usura o deterioramento chimico della protezione, a trasformare le particelle metalliche in ossidi, perdendo cosi' quasi del tutto la magnetizzazione ....

Saluti
Marco
 
Sono intervenuto spesso in precedenti discussioni sullo stesso argomento, sempre in difesa dei supporti più attuali. Senza ripetermi, dico che condivido pressocchè in toto i concetti espressi da Nordata, soprattutto sulla necessità di dividere chiaramente ciò che può essere piacevole alle nostre orecchie da ciò che più somiglia al suono reale degli strumenti musicali, quelli acustici in particolare.

Sulla delicatezza del vinile ed il suo inevitabile degrado nel tempo non penso si possa seriamente obiettare. Ricordo anche io il problema dei CD stampati dalla OPTI.ME.S ma si trattò di un difetto alla produzione che nulla toglie alle caratteristiche di durata nel tempo dei CD prodotti nella maniera corretta. Personalmente, non ho mai avuto problemi di degrado dei CD nel tempo, nè conosco persone che ne abbiano avuti.

Per quanto riguarda la fedeltà di riproduzione aggiungo solo che se è vero, come ha detto qualcuno, che non bisogna giudicare solo sulla base di aridi dati e caratteristiche tecniche, è altrettanto vero che le caratteristiche di un segnale, uno standard, un supporto, ecc. non possono essere ignorate. Non ricordo esattamente i valori ma le storiche analisi dello spettro dei vinili originali riportate su Suono una ventina di anni fa (non so se ne vengano pubblicate ancora) mostravano dei limiti in termini di risposta in frequenza e di dinamica piuttosto evidenti. Abbiamo tutti presente la dinamica "dal vivo" di un colpo secco di rullante o dell'attacco di una sezione di trombe? Sono transienti che mettono in crisi tutti i sistemi di riproduzione, compresi i più recenti, ed è difficile pensare che possano invece essere riprodotti correttamente da un sistema di riproduzione dipendente da un accoppiamento meccanico tra un solco modellato ed un equipaggio mobile.

Ciao, Marcello.
 
Per quanto riguarda la risposta in frequenza, questa è una cosa il cui controllo, una volta, era possibile solo tramite strumenti di misura costosissimi, tipo il primo analizzatore di spettro in tempo reale della Bruel & Kjaer o analoghi, ora la cosa è alla portata di tutti a costo zero molto limitato.

Basta infatt una normale o buona scheda audio, magari esterna, ed un programma di analisi RTA, che si trovano in rete, anche gratis o shareware.

Si collega il tutto ad una uscita di linea dell'ampli, si attiva la funzione di blocco dei picchi e si ascolta qualche disco, alla fine si vedrà qual'era la gamma presente nel disco, oltre che la dinamica.

Avendo la stessa versione anche su CD si può fare un paragone tra le due.

Anzi, se qualcuno lo vuol fare, sarebbe interessante vedere poi grafici.

Ciao
 
ragazzi:confused:...qui non si tratta (solo) di verificare la correttezza della risposta in frequenza, la possibilità di raggiungere gli estremi banda e via dicendo...
io quando ascolto musica non lo faccio con analizzatore di spettro o fonometro alla mano ma lo faccio con le orecchie... e le mie orecchie seppur limitate mi dicono che il vinile, benchè sia deteriorabile, benchè sia scomodo, benchè quello che volete, mi emoziona spesso e volentieri...
il risultato è di una naturalezza che difficilmente ho trovato su altri supporti (discorso a parte andrebbe fatto per registratore bobine) e questo con dischi anche logori e con 50 anni alle spalle...
Mi chiedo ma avete mai fatto un paragone tra due impianti ottimizzati rispettivamente per l'uno e per l'altro tipo di sorgente?
se sì non ditemi che il risultato vi ha lasciti indifferenti...non ci credo:)
che poi ognuno di noi faccia le proprie scelte in base alla reperibilità, durabilità, praticità, comodità, e quant'altro dell'uno o dell'altro supporto per carità è legittimo e ci mancherebbe altro!
sempre IMHO s'intende:D
ciaoooooooo
 
Ultima modifica:
Microfast ha detto:
Assolutamente non vero: i nastri magnetici del tipo a particelle metalliche di ferro, come lo sono quelli dei dat, hanno la tendenza, perdendo per usura o deterioramento chimico della protezione, a trasformare le particelle metalliche in ossidi, perdendo cosi' quasi del tutto la magnetizzazione ....

Saluti
Marco
Niente da obiettare se non altro che io mi riferisco non ad uso intensivo, ma ad un uso normale e "praticone" dei supporti. A mio avviso i cd sono molto più sensibili all'ambiente.
Per esperienza i cd tenuti sotto il sole sul cruscotto della macchina sono da buttare dopo un anno di vita, le cassette Dat no. Ho imparato che per conservarli occorre piazzarli sotto i sedili, nonostante la temepratura sempre elevata, si conservano molto meglio.
Ammesso che sia possibile arrivare ad usurare una cassetta, il tuo discorso non fa una piega, Con l'ascolto la cassetta si consuma... Tuttavia penso sia alquanto remota la possibilità di giungere a tale decadimento... il problema è la resistenza del supporto all'ambiente, a mio avviso se il cd non è conservato con cura si sciupa prima delle cassette. Io consiglio di conservarli nelle scatoline rigide, in ambiente asciutto e con temperature non superiori ai 40 gradi, senza esposizione alla luce diretta.
Un Dat regge molto di più. Per lo meno le cassette che usavo con l'Alpine, nonostante il caldo, il freddo, l'esposizione alla luce, mantenevano sempre un suono dignitoso... i cd che uso attualmente hanno un deterioramento incredibile, si graffiano con facilità e iniziano a saltellare se dimenticati sul curscotto... Sto parlando di supporti masterizzati che hanno un minor strato protettivo, anche perchè non mi azzarderei mai a portare un originale in auto. Per le cassette Dat come tutti i supporti incisi su nastro sono estremamente vulnerabili di fronte a intensi campi magnetici.
Comunque in caso di multilettore, ho visto molte persone con cd Graffiati anche se originali... insomma non son i vinili, ma per conservarli integri occorre usare le dovute precauzioni!
Ciao
 
Votato LP :)

Pink Floyd - The dark side of the moon in CD, LP (in versione original master recording) e SACD (traccia stereo come riferimento ovviamente).

Il digitale è leggermente ( ma leggermente ) più pulito come rumore di fondo, ma a livello di sensazioni "godo" molto di più ascoltandolo in vinile. :)

Chiaramente ho preso in considerazione solo la qualità pura di ascolto. Se parliamo di praticità o altro cambia tutto ;)
 
EdoFede ha detto:
Votato LP :)

Pink Floyd - The dark side of the moon in CD, LP (in versione original master recording) e SACD (traccia stereo come riferimento ovviamente).

Il digitale è leggermente ( ma leggermente ) più pulito come rumore di fondo, ma a livello di sensazioni "godo" molto di più ascoltandolo in vinile. :)

Chiaramente ho preso in considerazione solo la qualità pura di ascolto. Se parliamo di praticità o altro cambia tutto ;)

Ma non hai il dvd audio ..... ;)
 
Top