L'importanza della 220 v casalinga nel suono di un impianto hi fi

Comunque da un apparato digitale non uscirà mai una sinusoide perfetta...
Questo è vero, ma uno stabilizzatore/condizionatore/regolatore di tensione, chiamatelo come volete, non deve essere necessariamente digitale, anzi, solitamente non lo sono mai, al più sono "ad onda corretta" (se ti riferivi a questo).

Per rendere il tutto economico, specialmente a grandi potenze, il circuito viene fatto lavorare in commutazione, ovvero pilotato con una onda quadra, in questo modo la dissipazione dei transistor che operano la commutazione è minima, con conseguente riduzione di costi e ingombro, la tensione in uscita viene poi filtrata con un passa basso per elminare le armoniche generate dall'onda quadra, un po' di armoniche rimarranno comunque a sporcare la tensione.

L'altro metodo è quello di usare già in partenza un'onda sinusoidale perfetta che piloterà un vero e proprio "ampli Hi-Fi" di grande potenza e con tensione di uscita di 230 V.

La distorsione sarà minima, ma occorrerà dimensionare tutto il circuito in modo opportuno, pensate ad un ampli mono da 1KW ed avrete una idea abbastanza chiara di costi ed ingombro.

Moltissimi anni fa, ad un S.I.M. (predecessore ormai scomparso da tempo del T.A.V. scomparso invece di recente) come demo delle caratteritsiche di un loro finale, nello stand della McIntosch era esposto un ingombrante TV a colori americano (in Italia novità per i tempi) quindi con alimentazione di 110 V/60 Hz che veniva pilotato da un generatoree di B.F. che usciva a 60 Hz ed il cui segnale veniva amplificato alla tensione necessaria tramite appunto un ampli mono scelto tra la gamma dei loro prodotti. il tutto funzionava perfettamente.

Ciao
 
Faccio ammenda per i 9000 euro, non l'avevo visto ....accidenti! Se è quello che genera di suo una sinusoide a 50 Hz e la amplifica fino a 230 Vac va da se che parliamo di un circuito abbastanza costoso. Io però faccio sempre il paragone con la cravatta a farfalla, quella di Marco Benedetti, tanto per intenderci. Ha un senso? Mah, ha un senso su un vestito elegantissimo, con delle scarpe eleganti ed il fisico curato. Sul mio jeans, con la maglietta, le scarpe di ginnastica e la barba di due giorni fa semplicemente ridere. Tocca vedere che abito indossi per giudicare l'esistenza degli accessori. La chiudo qui ribadendo che la filtratura attiva digitale non rappresenta affatto la panacea, è afflitta da quasi tutte le problematiche del filtro passivo ed ha bisogno, per essere messa a punto finemente, delle stesse misure. Nel 2005 ho lavorato ad un progetto di line array con filtratura digitale singola per ogni unità. Allineamento temporale? Sicuro? Come si allinea temporalmente un passa basso sperando che abbia la stessa fase del passa alto? Quanto vale e dove si misura l'offset? Il filtro non ha sfasamenti? Ma gli altoparlanti si, e tanto. Magari qualcuno che ha una esperienza di prodotti realmente costruiti e sentiti o da far sentire ci può illuminare. Va notata in fine la differenza tra condizionatore di rete (pulitore e disaccoppiatore) e stabilizzatore di rete, che è dotato di un circuito di correzione elettronica che muove una sorta di "potenziometro" che in realtà è un variac. Tempo reale? No! Velocissimo ma non in tempo per reagire su un impulso stretto e veloce. L'unico veloce è realizzato con i triac che aprono porzioni di secondario differenti, ma che immettono schifezze da commutazione che poi vanno ancora filtrate. Mah!
 
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La chiudo qui ribadendo che la filtratura attiva digitale non rappresenta affatto la panacea, è afflitta da quasi tutte le problematiche del filtro passivo ed ha bisogno, per essere messa a punto finemente, delle stesse misure. Nel 2005 ho lavorato ad un progetto di line array con filtratura digitale singola per ogni unità. Allineamento temporale? Sicuro? Come si allinea temporalmente un passa basso sperando che abbia la stessa fase del passa alto? Quanto vale e dove si misura l'offset? Il filtro non ha sfasamenti? Ma gli altoparlanti si, e tanto.


Filtri digitali, sì ma di tipo FIR a fase lineare, parlavo di quelli, l'ho scritto in uno dei post precedenti, colpa mia non averlo ripetuto a aver dato adito probabilmente ad un po' di confusione.

In basso qualche link per chiunque volesse approfondire, ma sappiate che la materia è estremamente ostica e "conviene" prendere per buone le affermazioni e le conclusioni tirate dopo una raffica di equazioni.

https://ccrma.stanford.edu/~jos/filters/ (indice)
https://ccrma.stanford.edu/~jos/filters/Linear_Phase_Really_Ideal.html (filtri linear phase per l'audio)
https://ccrma.stanford.edu/~jos/fp/Linear_Phase_Filters_Symmetric_Impulse.html (i filtri linear phase devono essere necessariamente FIR)

Un link poi ad un'implementazione di quanto sopra in un sistema a 3 vie basato su JRiver e Acourate

http://www.computeraudiophile.com/c...e-alignment-driver-linearization-walkthrough/




Qualche considerazione.... questi filtri FIR a fase lineare non sono diffusi nel pro-audio perché introducono inevitabilmente livelli di latenza elevati e del tutto inaccettabili per la maggior parte delle applicazioni professionali, quindi il consumer non ha mai potuto beneficiare di travasi di tale tecnologia dal ben più serio settore pro, inoltre ci vuole tanta potenza di calcolo per generare i filtri, ovvero solo quella che riescono a dare i pc.
Ma oggi grazie a software come Acourate e Audiolense, e al player JRiver tutto ciò è a portata di mano, perfetto allineamento temporale del centro acustico dei driver(tramite ritardi sui driver), linearizzazione della risposta, e soprattutto filtri che diventano verticali e che azzerano il rischio di mandare frequenze di break-up al midwoofer, o al contrario tirar fuori troppa distorsione da un tweeter tagliato troppo basso e con poca pendenza, etc. etc.... Ci sarebbe qualche piccolo problema di pre-echo, ma è ampiamente bilanciato dai vantaggi.

P.S.
la frase più importante estratta dall'inizio del secondo link:
It is generally accepted that zero or linear phase filters are ideal for audio applications. This is because such filters delay all frequencies by the same amount, thereby maximally preserving waveshape. Mathematically, all Fourier-components passed by the filter remain time-synchronized exactly as they were in the original signal.
 
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Ribadisco: gli sfasamenti degli altoparlanti all'incrocio sia in asse che fuori asse devono essere stabiliti a priori, e lì o sai cosa stai facendo, misure alla mano, o vai a casaccio. Il DRC non corregge la fase relativa tra gli altoparlanti. La fase di ogni singolo altoparlante esiste perchè la risposta di un woofer, anche senza filtro è sempre un passa basso mentre quella di un tweeter è sempre un passa alto, almeno nelle frequenze di interesse. La fase (stiamo parlando di fasi acustiche) inizia a "deperire" ovvero a staccarsi dallo zero, ad un decimo della frequenza a -3 dB, così che un woofer che "finisce" naturalmente a 4000 Hz vede la fare in ritardo sin dai 400 Hz. L'idea che una fase relativa tendente a zero rappresenti la panacea è una teoria abbastanza bislacca perchè non tiene conto di quello che succede fuori asse e quindi nemmeno dell'apporto del campo riverberato. Allora: dove lo facciamo questo allineamento in asse? E fuori asse che diventa? O il contrario, ma la domanda è sempre la stessa: come lo allineate l'offset? col calibro, all'inizio dell'impulso o sulla fase acustica relativa? Si fa presto a dire fase zero.....
 
Ribadisco: gli sfasamenti degli altoparlanti all'incrocio sia in asse che fuori asse devono essere stabiliti a priori, e lì o sai cosa stai facendo, misure alla mano, o vai a casaccio. Il DRC non corregge la fase relativa tra gli altoparlanti. La fase di ogni singolo altoparlante esiste perchè la risposta di un woofer, anche senza filtro è sempre u..........[CUT]

Buonasera caro Gian Piero,

Hai perfettamente ragione, però noi oltre al DRC che ben conosci siamo in grado di agire in digitale sul singolo trasduttore, ovviamente poi serve il manico ( e qui che servono esperti come sei tu e pochi altri ) per settare il tutto, ma il nostro sistema lo consente senza problemi: basterebbero per un sistema 7.1 a quattro vie 32 canali ( ma anche più se mai servissero ) trattabili indipendentemente e poi a gruppi DRCcizzabili?

Saluti
Marco
 
@ Giampy

@ Microfast


L'argomento è interessantissimo e sono sicuro che può interessare a molti iscritti e pertanto andrebbe semza alcun dubbio continuato ed approfondito, però non in questa discussione poichè si sta andando troppo OT rispetto al titolo della discussione.

Pertanto il primo di voi che volesse continuare nell'approfondire questo nuovo argomento dovrebbe essere così gentile da aprire una discussione dedicata espressamente allo stesso, nella Sezione "Audio".

Appena lo fate sposterò poi io questi ultimi interventi in modo che il dibattito sia tutto in una discussione sola.

Grazie ad entrambi.
 
Come dice Nordata, se GPM è disponibile ( io lo sono ) ed ha un po' di tempo da dedicarci, possiamo senza dubbio aprire un thread su questo interessante argomento ...

Tornando in topic, a mio avviso, curare l'alimentazione può sicuramente servire in caso di problemi costanti ed evidenti.

Nel mio caso, dove disgraziatamente la rete presenta un disturbo in bassa frequenza ( 5KHz. fondamentale ricco di armoniche ), ho dovuto intervenire pesantemente schermando tutti i cavi di alimentazione e degli altoparlanti e studiare un filtro di rete idoneo per migliorare la situazione.

Situazione che poi ho risolto completamente semplificando l'impianto e poco a poco trovando componenti di loro immuni ai disturbi provenienti dall'alimentazione.

Per conto mio migliorare la resa di un impianto agendo sull'alimentazione quando non palesemente necessario serve a poco o niente o addirittura può essere dannoso, visto che filtri troppo spinti possono limitare l'afflusso istantaneo di corrente per gli apparati di potenza, mentre come diceva Nordata, spesso e volentieri le sorgenti ed i pre sono già filtrati di loro in modo efficace.

Insomma non esiste una ricetta che va bene in ogni caso e spesso non serve niente.

Saluti
Marco
 
Sarebbe davvero interessante aprire un nuovo thread dedicato, "restituendo" questo ai problemi sull'alimentazione, e magari arricchendolo di consigli come quelli di nordata e Microfast su cosa comprare nel mondo del professionale per risolvere eventuali problemi e ad un costo ragionevole...

Gian Piero, invito te ad aprirlo e a dargli un titolo, perché soprattutto riguardo il titolo io non saprei proprio cosa scrivere visto che non ho capito dove tu volessi andare a parare. Io ho cominciato l'OT per far notare che con 9.000€, prima di pulirci la corrente, si possono fare tantissime cose, (e aggiungo ora) compreso acquistare il Digifast e farsi configurare l'impianto da un tecnico del suono.

Tu invece dove volevi arrivare?
Volevi forse dire che i crossover passivi in fondo sono migliori dei filtri FIR? Il contrario? Oppure che il filtri FIR non sono perfetti e visto ciò li scartiamo a priori? Ma perché allora, i crossover passivi sono meno "imperfetti" dei filtri FIR? E tutti i benefici della maggiore liberta di scelta nei driver grazie ai ripidi FIR, dove lo mettiamo? Vedi tu se vuoi aprire questo nuovo thread e come chiamarlo...
 
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Penso che volesse dire, che improvvisarsi progettisti di diffusori non è una buona idea.

E che la correzione DRC in se non può certo sostituire un crossover, che sia passivo, attivo elettronico o digitale che sia realizzato in DSP.

In digitale, oltre alla correzione DRC puoi fare tutto, puoi realizzare filtri e crossover di ogni tipo con reti di delay ed attenuazione etc etc ma bisogna sapere cosa e come fare, esattamente come in passivo, la musica non cambia ...

Quanto alla rigenerazione della 220V direi che oggi, grazie al fotovoltaico su larga scala che ha ridotto drasticamente i prezzi, è percorribile a prezzi concorrenziali la strada maestra, ossia servirsi di un inverter stabilizzato ad onda pura sinusoidale ( quindi a bassa distorsione ) di adeguata potenza, se ne trovano sotto il migliaio di Euro da 3 e più KW.

Saluti
Marco
 
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Quanto alla rigenerazione della 220V direi che oggi, grazie al fotovoltaico su larga scala che ha ridotto drasticamente i prezzi, è percorribile a prezzi concorrenziali la strada maestra, ossia servirsi di un inverter stabilizzato ad onda pura sinusoidale ( quindi a bassa distorsione ) di adeguata potenza, se ne trovano sotto il migliaio di Euro da 3 e più KW.
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Tipo questo??

http://www.kert.it/prodotto/KSTA300...-isolati-e-collegati-alla-rete-elettrica.aspx

Sarebbe ottimo per la mia tavernetta in campagna (purtroppo mio padre non ha mai voluto installare i pannelli solari) .....non ci sono più le oscillazioni fortissime di anni fa, poichè sono state effettuati lavori sulla linea, ma avere una 220 pura ed eliminare lo stabilizzatore attuale sarebbe davvero una bella possibilità..
 
Questo interviene solo per mancanza di rete, se serve rigenerare l'inverter deve essere sempre attivo, anche in presenza di rete.

Quindi di tipo ONLINE in luogo del tipo SWITCH

Saluti
Marco
 
Ok allora come per gli stabilizzatori...

Il problema è che se vuoi svincolarti dai problemi della rete Enel, l'unica è generarsi da se la 230V e questo deve avvenire sempre ...

Condizionarla o stabilizzarla è una cosa differente rispetto a prodursela, non importa se da fotovoltaico, eolico, batterie o rigenerandola dalla rete mezzo inverter.

Saluti
Marco
 
Sto facendo un pò di prove "empiriche" di ascolto la mattina e la sera in tavernetta
Per qualche giorno, senza guardare prima (solo dopo un pò) i valori riportati dal voltamentro display dello stab, ho ascoltato sempre gli stessi brani...(lo stab l'ho da diversi anni perchè prima c'erano abbassamenti notevoli, poi forse l'enel ha fatto dei lavori e la situazione è migliorata)

Ho avuto l'impressione che la mattina suonassero meno dinamici e anche per così dire "rallentati"....tranne che sabato e domenica dove suonavano uguali...
Stamani, nuovamente più "piatto"....non so se ci sia correlazione (ci vorrebbero strumenti più adeguati che non il voltmetro dello stabilizzatore...oscilloscopio???) ma nelle mattine infrasettimanali ho una tensione in ingresso che oscilla tra i 222 e i 225 Volts circa, mentre la sera e nei weekend è sempre stabilmente tra i 230 e i 235 V...in uscita lo stab la riporta comunque sempre a 220

Ora non sono esperto, non credo che dipenda dalla tensione vera e propria, giusto??

Bisognerebbe vedere con un oscilloscopio cosa succede alla corrente in uscita dallo Stab, che penso sostituirò a breve con un Inverter Online da 3 KW...

Avete qualche modello da suggerire??
 
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