Ciao Giampy,
grazie dell'esperienza che ci hai raccontato, e di cui non mi permetto di dubitare nel modo più assoluto, anzi personalmente ne farò tesoro quando si tratterà di arrivare agli affinamenti più sottili.
Permettimi però di farti notare che lo spirito e il succo di quanto ci hai scritto potrebbe essere facilmente travisato, mal interpretato. Mi riferisco all'ordine di grandezza degli effetti di questi trattamenti della corrente, soprattutto alla luce poi del tuo criptico accenno ai crossover realizzati con i DSP.
Forse ho letto io male tra le righe, ma sembrerebbe quasi che io, che ho nominato i crossover digitali, ho scritto un bel po' di fesserie, ed i condizionatori di rete invece servono parecchio perché sennò l'Aloia senza sembra quasi rotto. D'accordo, un po' si simpatico colore nel raccontare un aneddoto ci vuole, e ci sta bene. Ma hai letto di cosa discutevo prima con Antonio Leone? Un condizionatore di rete Accuphase da 9.000€!!! Diconsi novemila!
Io sono dell'idea che con quella cifra si accede ad un meraviglioso mondo fatto di pregiatissimi DAC professionali, trasduttori sopraffini, e soprattutto software che consentono di realizzare automaticamente crossover tramite filtri FIR con tutti i driver allineati temporalmente, e saltando a piè pari la marea di vincoli di progettazione che da sempre i crossover passivi hanno imposto.
Per me, e per tantissimi altri, tutto ciò ha effetti (potenziali) sulla qualità del suono di svariatissimi ordini di grandezza superiore ad un condizionatore di rete, e con una cifra forse perfino inferiore. Sei d'accordo? Beh se sì, visti i messaggi precedenti, forse sarebbe meglio precisarlo, non credi?