Nordata
Moderatore
Questo è vero, ma uno stabilizzatore/condizionatore/regolatore di tensione, chiamatelo come volete, non deve essere necessariamente digitale, anzi, solitamente non lo sono mai, al più sono "ad onda corretta" (se ti riferivi a questo).Comunque da un apparato digitale non uscirà mai una sinusoide perfetta...
Per rendere il tutto economico, specialmente a grandi potenze, il circuito viene fatto lavorare in commutazione, ovvero pilotato con una onda quadra, in questo modo la dissipazione dei transistor che operano la commutazione è minima, con conseguente riduzione di costi e ingombro, la tensione in uscita viene poi filtrata con un passa basso per elminare le armoniche generate dall'onda quadra, un po' di armoniche rimarranno comunque a sporcare la tensione.
L'altro metodo è quello di usare già in partenza un'onda sinusoidale perfetta che piloterà un vero e proprio "ampli Hi-Fi" di grande potenza e con tensione di uscita di 230 V.
La distorsione sarà minima, ma occorrerà dimensionare tutto il circuito in modo opportuno, pensate ad un ampli mono da 1KW ed avrete una idea abbastanza chiara di costi ed ingombro.
Moltissimi anni fa, ad un S.I.M. (predecessore ormai scomparso da tempo del T.A.V. scomparso invece di recente) come demo delle caratteritsiche di un loro finale, nello stand della McIntosch era esposto un ingombrante TV a colori americano (in Italia novità per i tempi) quindi con alimentazione di 110 V/60 Hz che veniva pilotato da un generatoree di B.F. che usciva a 60 Hz ed il cui segnale veniva amplificato alla tensione necessaria tramite appunto un ampli mono scelto tra la gamma dei loro prodotti. il tutto funzionava perfettamente.
Ciao