Plasm-on ha detto:
Sarebbe meglio avere garantite 25.000 ore ma con prestazioni migliori.
Certo. Nessuno si lamentava, già tanti anni fa, quando sapeva che il CRT gli sarebbe durato mediamente 15-18 anni (all'epoca si parlava di durata in anni).
Il problema nei plasma, è che non hanno ancora scoperto come fare per evitare il fatto che, quando il pannello è in "idle", i pixel si possano spegnere quasi del tutto (o del tutto) e poi riattivarsi correttamente e nei tempi soliti, il momento in cui devono fare il loro lavoro. Attualmente, al di sotto di un certo voltaggio applicato, il pannello è come se fosse defunto e non si rianima più (detta volgarmente).
Quello ritengo sia il motivo per il quale, a titolo precauzionale, e tenendo conto di una usura di un certo tipo che avviene nel tempo, alcuni produttori (LG e Samsung) hanno probabilmente scelto la strada più sicura di usare, sin dall'inizio, una tensione più alta a scapito del livello minimo del nero e della ritenzione. Ritengo inoltre che quello sia il punto che dove ci possano essere margini di miglioramento futuri dei plasma (tutti), magari con nuovi tipi di fosfori, miscele di gas o quant'altro, e senza dover utilizzare una elettronica di controllo particolarmente sofisticata e costosa. E non usando i classici "contrasto dinamico" o "infinite black", che è la stessa opzione ma con nome diverso usata da panasonic in U.S. (da noi non so come l'hanno chiamata), che alla fine si tiene sempre disabilitata perchè son più i difetti che i pregi.
Pioneer era riuscita a fare meglio di tutti già 2 anni fa. Penso che fossero riusciti ad ottenere il loro superiore risultato complessivo lavorando ed affinando ogni singolo componente che riguarda quell'aspetto, dalle componenti del pannello all'elettronica che lo pilota. Il prototipo che avevano presentato nel 2008, che aveva prestazioni ancora superiori, sicuramente utilizzava qualcosa di innovativo. Però poi non è mai entrato in produzione, e mi sorge il sospetto che ciò fosse stato dovuto al fatto che forse il metodo utilizzato comportasse una elettronica dal costo giudicato veramente troppo elevato, e siccome i prezzi dei plasma Pioneer erano già elevati in assoluto (e di conseguenza il numero di pezzi venduti era molto più basso rispetto alla concorrenza) ed inoltre era sopraggiunta la grande crisi economica in U.S., avranno alla fine analizzato le proiezioni di vendita, e deciso che forse era meglio vendere tutto ed investire in altri settori. Lasciando poi magari la sorpresa al potenziale acquirente di scoprire solo in seguito le stesse cose che loro già sapevano il momento in cui quel nuovo prototipo divenne operativo. Il metodo degli step usato da panasonic, è invece una cosa a costo zero, ma così come pare l'abbiano implementata, anche i risultati effettivi non sembrano essere degli di nota, visti i recenti riscontri. Forse Pioneer aveva utilizzato in quel prototipo una elettronica capace di verificare in tempo reale lo stato dei fosfori/gas, usando chissà quale diavolo di sensori o metodo, e poi di adattare i voltaggi applicati anch'essi in tempo reale. Ma una simile elettronica deve sicuramente costare parecchio.
Per fortuna sono ripartiti i nano-tubi (FED, e forse anche i SED), e forse tra un paio di anni si potrà finalmente vedere qualcosa di veramente nuovo, e (combinazione) di "geneticamente CRT"

. Un motivo in più, secondo me, per non spendere adesso alte cifre in un plasma (o peggio ancora in un LCD) con l'idea di tenerselo per tanti anni. C'è poi anche sempre la speranza che chi sta lavorando sugli OLED, riesca nel contempo a risolvere il loro problema principale: la durata nel tempo.