Guida allo Spyder 2 + Tripod Mounter con Colorimetro HCFR

Riker ha detto:
Tieni presente che il bianco D65 tende un pò al giallino (non è un bianco freddissimo)...
Veramente il D65 è abbastanza freddino e tende all'azzurro.
Il bianco neutro è il D50, corrispondente alla luce solare diretta. Al di sotto di questo valore il bianco vira verso il giallo poi al rosso, al di sopra verso l'azzurro.

Il problema di Actarus però credo sia un altro, anche se non ho capito quale.

Ad ogni modo un consiglio: queste sondine hanno bisogno di scaldarsi prima di avere delle letture stabili.
Proprio ieri parlavo con un tecnico X-Rite, per altre questioni, e mi suggeriva almeno un'oretta.
Altra cosa. Ho studiato un po' HCFR in questi giorni e credo che una buona cosa da fare, prima di calibrare una qualunque sorgente, sia collegare il vp o il display direttamente al computer e fare una prima calibrazione direttamente con i pattern di HCFR.
Questo sia per dare una prima"sgrossata" e secondo per verificare il corretto funzionamento della sonda.


Ciao.
 
Questa volta non ti seguo.

Dici di fare una prima regolazione usando il PC invece del lettore stand alone usando comunque il loro DVD test ?

Anche se, come dici tu, serve a dare una prima sgrossata, si fa comunque una taratura basata principalmente sulla scheda video del PC, taratura che, sicuramente, andrà abbastanza ritoccata quando si userà il normale lettore.

A qual pro tale consiglio ?

Se incomincio direttamente con il lettore ed inizio a fare qualche verifica e qualche passata di prova mentre la sonda intanto va a regime e nel frattempo mi faccio qualche idea di come va il tutto cosa cambierebbe ?

O non ho afferrato il nocciolo della questione ?

Ciao
 
Dopo aver letto due volte l'ottima guida di Riker ed aver letto buona parte dei messaggi di questa discussione ho tentato di calibrare anch'io (usando l'ultima versione del software).
Ho un nec Ht1000 collegato via Hdmi ad una PS3.
In due nottate di lavoro ho raggiunto dei risultati strumentali molto soddisfacenti almeno per il sottoscritto (il gamma è quasi perfetto) e mi sono divertito parecchio:)
Il risultato visivo però risulta deludente:( e sono a chiedervi un aiuto, per risolvere o quantomeno per capirne di più.
Non so se sbaglio qualche procedura (altamente probabile) o se la sonda in mio possesso non funziona bene (quasi impossibile) ma una volta tarato ho una immagine piuttosto scura (molto contrastata con neri affogati, con il disco test Merighi nella seconda schetmata non si distingue la barra 14) e tendente al rossiccio (la scala dei grigi tende al rosino e gli incarnati in immagini poco luminose tendono al rosso).
La macchina di default presenta un gamma molto basso (circa 2) ed un livello del rosso ancora più basso (sulla griglia RGB il rosso è parecchio distante - verso il basso - dagli altri due primari).
Uno dei primi problemi che ho incontrato nella taratura è che l'Ht1000 inspiegabilmente quando si usa l'ingresso DVI disattiva i controlli di luminosità e contrasto. Fino ad oggi per regolare questi parametri sono stato costretto ad entrare nel menù gamma e a regolare alzando od abbassando contemporaneamente i tre controlli RGB luminosità oppure RGB contrasto (in questo modo riuscivo al leggere la barra 16 del Merighi).
Secondo voi l'assenza dei controlli luminosità e contrasto pregiudica la possibilità di tatare il proiettore con la sonda?
Quale verifica devo fare sulla procedura o sulla sonda per tentare di ottenere una buona immagine?
Grazie
 
Ultima modifica:
Girmi ha detto:
Veramente il D65 è abbastanza freddino e tende all'azzurro.

A me sembrava che il D75 fosse freddino mentre il D65 più caldo e leggermente giallo rispetto all'altro... (il D50 non l'ho mai settato e non so se è ancora più caldo).
 
nordata ha detto:
Questa volta non ti seguo.
Ne avevo già accennato in altre discussioni e qui sono forse stato un po' troppo sintetico.
Ampliamo.

Dici di fare una prima regolazione usando il PC invece del lettore stand alone usando comunque il loro DVD test?
Esatto. I pattern generati da HCFR in modalità "View Image" sono gli stessi contenuti nel loro DVD Test quindi una "passata" sul PC può servire a determinare le prestazioni non solo del vp ma anche del player.
Oltre a questo ci sono però due importanti differenze: la compressione MPEG2 e la compressione dinamica che ne consegue.
I pattern generati direttamente da HCFR riempono il range RGB 0-255 e corrispondono esattamente ai dati in etichetta, li ho misurati, mentre quelli sul DVD sono ricompressi nel range tipico del MPEG2, cioè 1-254, cosa che determina una rimappatura di tutti i pattern ed uno spostamento rispetto ai valori di etichetta che io ho misurato da 0,4% a 0,8%.
Generalmente uno spostamento del genere non determina grossi problemi, ma in rilevamenti critici, tipo il "Near black" o Near white", può vanificare il risultato.

Ad esempio il valore 04 IRE sul DVD, corrisponde in realtà a 3,5% RGB, uno scarto assoluto di -0,5% ma del -12,5% relativo. Non poco.

Avere la rilevazione del valore esatto sul PC può aiutare a valutare meglio il rilevamento sul player.

Questi sono due rilevamenti che ho fatto sul portatile, utilizzando i pattern di HCFR ed il DVD.

Pattern generati da HCFR in modalità "View images"


Pattern da DVD (non so perché non mi ha salvato la saturazione del magenta, ma c'era)


Ovviamente fra i due rilevamenti non ho toccato nulla nelle impostazioni del monitor (comunque scarso).
Se le apri e sovrapponi le due immagini noterai che il DVD presenta un gamut leggermente più stretto.

La stessa cosa si nota usando il PC solo come rilevatore ed utilizzando un player come sorgente.
In questo caso ho usato lo stesso portatile con un monitor CRT collegato e ne ho fatto i rilevamenti usanti i pattern di HCFR.

Con questo risultato.


Poi ho collegato il monitor ad un altro computer che ho usato con un player DVD ed il DVD test di HCFR.

Questo è il risultato


Anche qui se sovrapponi le due immagini vedrai che le differenze sono nell'ordine di quelle dell'esempio precedente.

In pratica un rilevamento preventivo tramite PC ti può dare una lettura più precisa delle reali capacità del vp o dispaly. In caso contrario procedersti al buio e con più tentativi.

Il risultato finale può essere lo stesso, ma nel frattempo non si rischia, soprattutto i meno esperti, di cadere in confusioni generate da qualche errore di rilevamento, male interpretabile senza un riferimento sicuro.

È quello che è successo a Stazza ad esempio.
Con un punto paragone, gli sarebbe stato subito chiaro che in questo suo rilevamento c'è un errore nella lettura del magenta, che personalmente credo sia stata erroneamente attribuita come complementare puro anche se il colore letto non lo era.



È capitata una cosa simile anche a me e mi sono reso conto che dipendeva dal fatto che il monitor non era ancora caldo.

…si fa comunque una taratura basata principalmente sulla scheda video del PC, taratura che, sicuramente, andrà abbastanza ritoccata quando si userà il normale lettore.
Questo è parzialmente vero, nel senso che differenze possono essercene, ma possono anche essere facilmente minimizzabili.
In generale, fra diversi PC è molto semplice. Basta fare un profilo ICC del display e trasferirlo su qualunque altro PC debba connettersi a quel display.
Come ho fatto io nel rilevare il monitor CRT collegandolo a due Mac diversi ed ottenendo così la stessa uscita video da due schede molto diverse.

Ma anche fra player stand-alone e PC le differenze possono essere minime.
In particolare, vista la maggiore duttilità dei controlli di un PC, si possono allineare i livelli di uscita della scheda video a quelli del player.

Basta poi usare il solito DVD di Luciano o simili sul player tarando clipping e blanking e poi, senza più toccare il vp o dispaly, sul PC si regoleranno le uscite di conseguenza.
Bada bene, non sto parlando dei controlli dei vari software per player DVD, ma proprio dell'uscita video da sistema.

Nel caso che il player DVD stand-alone li prevedesse, si possono emulare anche il punto di bianco, del gamma e l'eventuale uscita compressa o espansa (ma credo siano pochissimi i modelli stand-alone ad esserne forniti).

In parole povere, basta effettuare la normale routine di pre-taratura sul player stand-alone e riprodurne il risultato sul PC. Cosa che dovrebbe essere possibile con molti drive di controllo delle schede video o tramite piccole utilities di terze parti.

Fatto questo, differenze grosse non dovrebbero essercene.

A breve mi deve arrivare un nuovo mostro di monitor con certificazioni di tutti i tipi e tolleranze medie inferiori a 1 DeltaE.
Proverò a collegarlo al Toshiba e se lo vede (è un 1920x1200 quindi non so come si comporterà su un uscita a 1080) farò una serie di test per capire se è possibile riprodurre esattamente l'uscita di un player stand-alone da PC con scarti più che minimi.


Ciao.
 
Riker ha detto:
A me sembrava che il D75 fosse freddino mentre il D65 più caldo…
Il D75 è sicuramente più freddo del D65 e viceversa, ma il D50, Daylight 5000° K, è quello convenzionalmente corrispondente alla luce solare diretta e quindi è quello dove le componenti cromatiche sono più equilibrate.
Il D65 corrisponde al North Day Skylight, cioè alla luce solare, alle nostre latitudini, non diretta ma riflessa dal cielo. In pratica all'ombra in una giornata soleggiata.


Ciao.
 
@ actarusfleed

anch'io ho un problema analogo al tuo, solo che spyderII legge con una netta dominante verde i pattern che ai miei occhi sembrano rosa.
Purtroppo ho anche notato che le curve RGB-levels si incrociano parecchio, per non parlare di quelle RGB del gamma che hanno andamenti molto variegati.
Sono del parere che se non c'è linearità di risposta su tutti i livelli IRE diventa molto difficile evitare "colorazioni" di alcune zone della scala dei grigi.
Allora mi fido dei miei occhi e guardo solo la curva del gamma.

Ultima nota: se uso D65 come temp colore tutto diventa rosa. So che è un difetto di alcuni esemplari del panny700.
Allora uso D75 come riferimento e riesco comunque a realizzare al meglio una temp colore di 8-9000 °K.
Ai miei occhi risulta forse leggermente fredda, ma è l'unico modo per avere bianchi che sono "bianchi".
 
Girmi ha detto:
In particolare, vista la maggiore duttilità dei controlli di un PC, si possono allineare i livelli di uscita della scheda video a quelli del player.

Io ho avuto un po' di problemi nel fare questo.
Ho fatto un po' di prove tempo fa e pur riuscendo a fare delle "ottimizzazioni" sul pc che avevano alcuni beneifici analizzando, poi, per bene le cose mi sono accorto che le modifiche su pc creavano "buchi" nell'emissione RGB o delle relative componenti di luminosità sul gamma. In pratica l'intervento era troppo invasivo.

Dal mio punto di vista è preferibile settare direttamente il display sfruttando l'elettronica dopo che ha fatto il supersampling dei bit di colore e non il PC che (per via della catena di trasmissione) lavora con un range più stretto.
 
Grazie Mau per l'intervento.
Nel mio precendete post c'è un errore riguardo le barre del disco test Merighi, i valori esatti sono questi, prima della taratura leggevo la barra 18 (sotto a questo valore non ho mai visto nulla) e dopo la taratura leggevo solo la barra 24.
Nel we ho tentato nuovamente (posizionando meglio la sonda, impostato su Pal/Secam, installato la versione 2,01 del software) ed il risultato è migliore, almeno per quanto riguarda la linearità perchè ora a vpr tarato leggo nuovamente la barra 18, a fatica ma si vede ed anche il risultato visivo lo conferma.
Resta però la dominante rossa sulle alte luci, sino a 50 ire "occhimetricamente" il risultato è perfetto in quanto non vedo domainati di nessun tipo, sopra i 50 ire comincia a tingersi tutto di rosa e la conferma visiva è purtroppo impietosa (le nuvole di una giornata di pieno sole ad ore 12,00 assomilgiano a quelle di un inizio tramonto, le barre tra 60 e 90 ire tendono al rosa).
La situazione al termine di una taratura di circa 2 ore è questa e lavorando ancora riusicrei ad affinare di più:




Ho tentato di rimediare agendo sul rosso dei controlli colore ma ho notato (come già detto in precedenti messaggi) che questo comando non ha nessun effetto sul grafico RGB.
Anche nel mio caso impostando la temperatura colore di default a 6.500 °K l'immagine è ricca di dominanti blu (infatti prima dello Spyder tenevo il controllo stettato a 7.500 °K) evidentemente anche nel mio caso il vpr non è molto lineare.
Proverò a partire da una temperatura di 7.500 e faccio una nuova taratura sino ad oggi sono sempre partito dai 6.500, nell'ipotesi peggiore seguo il tuo suggerimento tengo il rosso alle alte luci un poco sotto al riferimento e miro ad ottenere una linearità perfetta.
Anche se nel mio caso il risultato non è stato pienamente soddifacente, considero molto positiva l'esperienza perchè lo Spyder ha educato il mio occhio a vedere dominanti di cui prima manco mi accorgevo.
 
Ultima modifica:
Il punto basilare (secondo me) é ....

Marco ha detto:
Anche nel mio caso impostando la temperatura colore di default a 6.500 °K l'immagine è ricca di dominanti blu (infatti prima dello Spyder tenevo il controllo stettato a 7.500 °K) evidentemente anche nel mio caso il vpr non è molto lineare.


... capire se lo spyder 2 è affidabile.
Ci può stare che impostando sul display determinate temp.colore il risultato reale non coincida con ciò che si è impostato.
Però un punto di riferimento sicuro ed oggettivo dobbiamo averlo!

La mia piccola esperienza mi spinge a mettere in discussione la veridicità delle letture fatte dal mio spyder.

Nei prossimi test installo il nuovo HCFR. Se anche con il nuovo software la situazione rimane invariata allora, per esclusione, rimane da verificare la sonda.

L'unica prova che mi viene in mente è provarne 2 contemporaneamente x mettere a confronto i risultati.

Il massimo sarebbe mettere insieme sul banco di prova 2 spyder II e un'altra sonda di marca differente.
Questa prova sarebbe eccezionale!

X questo lancio quest'appello: organizziamo (in PM) un incontro!
Io abito a milano.

Fatevi sentire.
acta.
 
antani ha detto:
Ma allora perché si prende normalmente a riferimento il D65?
Perché è l'illuminante, cioè il punto di bianco, di quasi tutti gli spazi colore RGB utilizzati in ambito video digitale.
È quello previsto per gli spazi HDTV, PAL/SECAM ed in generale gli spazi RGB destinati alla visualizzazione tramite display, monitor, ecc….
Il NTSC invece prevede un illuminante C, che è leggermente più freddo del D65, cioè 6774°K.
Il D50 invece è usato negli spazi destinati alla conversione in CMYK, o altri, o comunque destinati alla lavorazione di materiale per la stampa.
CIE RGB, ProPhoto RGB, Lab, WideGamut, ecc…

Ciao.
 
Actarusfleed ha detto:

... capire se lo spyder 2 è affidabile.

Prima di andare a fare queste prove io proverei a guardare se c'è qualche dominante ambientale che vi fa sballare i risultati.
Mettendo la sonda nella posizione di massima lettura questa tende a leggere tutto il telo + un po' di ambiente riflesso.

Io ho pareti bianche e a me questo non crea problemi di dominanti strane riflesse ma ho un problema di uniformità nell'angolo in alto a destra e sinistra e la sonda legge anche questo contributo "scorretto" inficiando a volte i risultati.

Potreste provare ad usare le schermate di test in finestra (riposizionando opportunamente la sonda) provando a vedere se in questo modo la sonda legge dati meno "sporchi".
Nota: non so però, per chi ha l'iris dinamico, come influisca la lettura in finestra sul gamma analizzato.
 
Actarusfleed ha detto:


Nei prossimi test installo il nuovo HCFR. Se anche con il nuovo software la situazione rimane invariata allora, per esclusione, rimane da verificare la sonda.

il software HCFR si limita a leggere i valori che lo spyder fornisce. Sono gli stessi che si possono leggere usando una funzione del software originale della sonda.
Viene quindi semplicemente automatizzata la scrittura degli stessi nelle tabelle apposite, non credo quindi che ci siano differenze usando le varie versioni di HCFR.
 
Ultima modifica:
ciuchino ha detto:
Dovrebbe essere lo standard usato in produzione
Non proprio.
Quando si gira in pellicola, quello che conta è la temperatura colore a cui è tarata la pellicola.
Le pellicole per riprese diurne sono di solito tarate a 5400°K, ma ci sono pellicole per riprese in luce artificiale e queste possono avere temperature colore molto diverse, dai 2300°K fino a 7500°K.
Le luci di scena sono quasi sempre tarate su queste gradazioni, anche in fotografia.
Quando ci sono discrepanze incontrollabili fra temperatura colore della luce naturale e la pellicola, si usano delle gelatine (fogli colorati) sulle luce o filtri correttivi sulle ottiche.

Per le riprese digitali invece si può calibrare il punto di bianco sulla telecamera, come si fa nelle normali macchinette fotografiche digitali.
Ma anche in digitale si usano gelatine e filtri in quasi tutte le riprese esterne.
Questo perché i soggetti in primo piano sono quasi sempre mascherati dalla luce solare diretta, che darebbe immagini troppo dure e contrastate, ed illuminati artificialmente con luci tarate alla stessa temperatura colore della luce naturale di quella scena.
Lo stesse succede per le riprese notturne o dove la luce naturale è insufficiente alle riprese. anche in questo caso le luci di scena saranno filtrate per adeguarle alle luci esterne.

Tutto questo, ovviamente, a meno che non si vogliano ottenere particolari effetti cromatici in ripresa.

Lo strumento che si usa in tutti questi casi è il colorimetro.

Il D65 a cui fa riferimento il link che hai messo, riguarda solo la taratura dei monitor utilizzati in postproduzione.
Non c'entra con la volontà del regista.

Ciao.
 
Riker ha detto:
Io ho avuto un po' di problemi nel fare questo.
Come ho scritto, quando mi arriva il nuovo monitor farò delle prove più approfondite.
Per ora sia col MacMini che col MacBook Pro mi sembra che sia possibile farlo.
Ad ogni modo, almeno la rilevazione dei primari dovresti poterla fare senza discrepanze, dato che questi dipendono dai fosfori/filtri/subpixel/ecc… del display (ovviamente a patto che i controlli colore su player e PC siano a 0).

Ciao.
 
MauMau ha detto:
Sono del parere che se non c'è linearità di risposta su tutti i livelli IRE diventa molto difficile evitare "colorazioni" di alcune zone della scala dei grigi.
Giustissimo.
La linearità e la corrispondenza ai valori di etichetta delle tre scale di intensità dei primari sono l'obiettivo da perseguire.
Da questo deriva tutto il resto.

Ciao.
 
Girmi ha detto:
Il D65 a cui fa riferimento il link che hai messo, riguarda solo la taratura dei monitor utilizzati in postproduzione.
Non c'entra con la volontà del regista.

Hai ragione ma noi vediamo materiale creato in postproduzione.

Ciao
 
Top