Kirin ha detto:
No, in realtà stai facendo confusione tra "gamma" e "gamut".
Onestamente non credo proprio. E non capisco cosa c'entri il gamut con il discorso che ho fatto. Io ho sempre e solo parlato di controlli di luminosità/contrasto del display, in relazione a livello del nero, del bianco e curva del gamma. Di componenti cromatiche, loro saturazione o luminanza non ho mai parlato. Mai. Quindi non capisco il riferimento al gamut...
Kirin ha detto:
non è sul fattore di correzione in input che devi agire. Devi agire sui controlli di luminosità, contrasto e bilanciamento dei colori in output
Anche qui non capisco bene (immagino a cosa tu ti stia riferendo, ma preferisco che sia tu a precisarmelo), quindi ti chiedo di spiegarmi esattamente a cosa ti riferisci con
input/
output. Sempre tenendo bene a mente il discorso che stavamo facendo, ossia l'uso dei due controlli di
Luminosità e
Contrasto che ogni display ha, lo scopo per cui vengono usati e l'influenza che hanno sulla curva del Gamma (quindi non sul gamut, che ripeto ancora una volta mai è entrato nei miei pensieri).
Kirin ha detto:
Se si vuol alterare la resa in base alle condizioni di luce ambientali si può tranquillamente agire in base ai gusti personali
Qui dissento decisamente, almeno tenendo a mente il discorso che stavo (stavamo) facendo. Ovvio che ognuno può fare ciò che vuole, ci mancherebbe. Ma se parliamo di
calibrazione strumentale di un display, io considero solo due opzioni: o non si considera necessario (o corretto) prevedere una calibrazione specifica per ogni condizione ambientale (quindi si calibra il display secondo i target precisi quali gamma
2.2,
D65, Triangolo CIE etc. etc.) oppure si vede la necessità di (per esempio) un profilo
Day (per locale luminoso) e uno
Night (theater room), ma in questo caso - trattandosi di calibrazione strumentale, appunto - non ci si basa certo sui propri gusti (conosco forumer che amano il classico setting
Dinamico, ma questo non significa che tale setting possa essere considerato un corretto profilo
Day in una calibrazione strumentale...). E qui si inserisce il discorso che ho fatto dall'inizio, dal quale tu e luctul sembrate dissentire: in ambito di calibrazione di un display, le indicazioni che si trovano quasi ovunque parlano di impostazioni del gamma specifiche per ogni condizione ambientale, che sono appunto quelle che io ti ho indicato, o comunque di target da raggiungere assai più elastici di quanto dici (tipo target accettabile fra
2.2/
2.4...). Poi è ovvio che si può anche non voler seguire quella strada (cosa che, per chiarezza, io stesso non ho seguito: il mio V20 è calibrato con target per il gamma di 2.2 perché i BD, che sono il segnale che mi sta più a cuore, io li guardo in stanza buia, quindi non mi interessa avere un profilo
Day, così come non mi interessa averne uno specifico per i segnali SD...) ma far intendere che il principio stesso sia errato è cosa diversa, ed è quello che, appunto, mi sembra sosteniate tu e luctul.
Kirin ha detto:
ma in nessuno dei due casi deve variare il gamma.
Qui torniamo al punto precedente. Per esempio,
qui si consiglia un gamma il più possibile vicino al riferimento di 2.2 senza parlare di locale buio o luminoso, indicando però come dibattuta fra i calibratori la diatriba fra gamma 2.2 e 2.5 come target da raggiungere e consigliando di provare entrambe le soluzioni; nel manuale stesso del Calman (scaricabile dal sito Spectracal), invece, si indicano chiaramente i tre target di
2.0/2.2/2.4 per le tre diverse condizioni ambientali (così sono stato politically correct, visto che il primo link si riferisce all'uso di HCFR, che con Calman è il più diffuso sw per la calibrazione dei display), che è quello che scrivevo io...
Insomma, sono due approcci un po' diversi, ma entrambi mostrano una strada meno dogmatica di quella che traspare dalle tue parole...
Kirin ha detto:
Come spiegato in precedenza, non è il gamma che varia.
Qui invece secondo me sei tu a sbagliare. Non voglio certo convincerti, e sono sicuro che tu ne sappia nel campo ben più di me (lo dico senza ombra di ironia: parlo di teoria colorimetrica in generale, e nei tuoi post hai parlato di concetti che davvero io non conosco...), ma da quello che so variare i controlli di
Luminosità e
Contrasto di un display porta a una variazione (fra le altre cose) anche della curva del gamma. E la spiegazione sarà chiara leggendo il punto seguente...
Kirin ha detto:
Qui c'è un po' di confusione: si preferisce partire dalla regolazione della luminosità e contrasto per impostare la cosiddetta scala di grigi
Ancora una volta non sono d'accordo, o meglio: dalle tue parole si capisce che tendi a trascurare un particolare, ossia cosa significhi impostare la scala dei grigi in riferimento alla curva del gamma. Fissare il nero assoluto al livello 16 della scala dei grigi e il bianco assoluto a quello 235 (per il segnale di natura video), quindi appunto
impostare correttamente la scala dei grigi, significa
fissare gli estremi (inferiore e superiore)
della curva del gamma. Per questo tali operazioni vengono fatte prima della regolazione del gamma stesso. Se vengono fatte dopo, si spostano inevitabilmente gli estremi della curva del gamma, e se questo per te non significa che anche il gamma varia non so proprio cosa aggiungere...
Tanto è vero che, come dicevo chiaramente, una buona calibrazione prevede diversi passaggi ripetuti di tutte le fasi, perché ogni volta che in una fase si va a ritoccare - nello specifico - lum/contrast si deve poi anche verificare l'impatto che tale variazione ha avuto (fra le altre cose) anche sul gamma.
Kirin ha detto:
La calibrazione, alla fin fine, è il metodo per eliminare le dominanti di colore, ovvero è il metodo per rendere lo schermo il più possibile "neutro"
Mah, secondo me quella che hai dato non è la definizione più corretta (nel senso di completa) del termine
calibrazione. Eliminare le dominanti di colore è
solo una parte della calibrazione di un display, ossia quella relativa ai livelli RGB nell'ambito del
white balance. Fissare gli estremi della curva del gamma (con i controlli di luminosità e contrasto), regolare il valore del gamma e la sua linearità, il triangolo CIE nei suoi estremi o la luminanza dei primari/secondari vanno ben al di là del solo "eliminare le dominanti cromatiche", e sono tutti passi di una corretta calibrazione di un display...
Kirin ha detto:
Variare l'intensità e la luminosità dei colori è un'operazione che varia il profilo colore, non il gamma
Qui invece mi ricollego al primo punto: io ho mai parlato direttamente di variare la luminosità/intensità dei colori?
Quello, dal poco che so nel campo, si fa attraverso specifici menu di regolazione (che non tutti i display hanno) delle componenti cromatiche, non certo attraverso i controlli
Luminosità e
Contrasto generali che ogni tv ha,
e io di quelli ho sempre e solo parlato. Che poi, ovviamente, agire su controlli generali come i due in oggetto, così come avviene anche per i controlli generali di
Colore o
Saturazione tipicamente presenti in ogni display all'interno del menu
Immagine (quindi non i controlli specifici di controllo colore/saturazione separati per componente cromatica) comporti anche una variazione nella luminanza delle varie componenti cromatiche (primari e secondari) credo sia abbastanza scontato, ma è un altro discorso. Dubito infatti che qualcuno sano di mente, durante una calibrazione, agisca sui comandi di
Contrasto e
Luminosità con l'obiettivo di variare la luminanza dei primari (per esempio) durante lo step di calibrazione del gamut... In quella fase della calibrazione, per raggiungere lo scopo si agisce sugli specifici comandi del menu di controllo colore, se ci sono, altrimenti si prova con il menu di servizio... e se nemmeno lì tali strumenti ci sono... si lascia perdere l'obiettivo.
Ettore