Microfast ha scritto:
Se ne e' parlato mille volte, l'analogico e' analogico in teoria, nel senso che esaminando in modo troppo facilone il problema si potrebbe dire: non c'e' campionamento, quindi analogico=risoluzione infinita,dinamica infinita, risposta in frequenza perfetta .........
Ma quando mai ?
Per limiti dei trasduttori, sia di ripresa che di riproduzione, delle elettroniche, addirittura del rumore termico dei componenti passivi piu' semplici come un buon resistore a strato metallico, nella realta', non si arriva nemmeno all'equivalente di 20 bit ( in definitiva lo stesso limite nella realta' del miglior digitale ) e questo parlando del miglior analogico, ossia nastro magnetico da 1/2 pollice a 38 o 76cm/sec..
Per ottenere l'Lp bisogna poi riversare, comprimere dinamicamente ed equalizzare, insomma fare i conti con le limitazioni meccaniche imposte da testine e solchi etc etc
Ed alla fine quando riproduci ti ritrovi pure tutti i difetti dovuti all'usura alla polvere, al rumore di fondo ...........
Inoltre i master analogici si deteriorano ed alla fine per salvarli altro non si puo' fare che traslarli in digitale.
Quindi che c'e' di meglio di registrare direttamente in PCM a 24/96 o in DSD e riportare direttamente il tutto ( o quasi ) su DVD o SACD ?
Moltissime registrazioni e' da molto tempo che vengono fatte in PCM 24/96 e quasi mai sono state fatte registrazioni a 16 bit/44Khz., quindi il cd e' praticamente sempre stato un sottoprodotto della registrazione originale, anche se trattasi dei costosi HDCD o XRCD.
Saluti
Marco