DRC, PAC equalizzatori e altro..

Quindi immagino che sia uno stadio di processamento inserito tra la sezione di preamplificazione e quella di amplificazione del Denon.

Michele
 
Mike5 ha detto:
Quindi immagino che sia uno stadio di processamento inserito tra la sezione di preamplificazione e quella di amplificazione del Denon.

Michele

No nei pre/decoder ampli integrati ovviamente e' nella sezione DSP quindi quando si lavora su flussi compressi DD/DTS o SPDIF dall'esterno e' fatto direttamente in digitale.

Io mi riferivo al prodotto stand alone Audessy.

Saluti
Marco
 
Che l'Audyssy fosse solo in analogico (versione stand alone) lo sapevo mentre non lo so negli ampli Denon.

OPS: mi hai risposto mentre scrivevo...OK nel DENON è digitale
 
Microfast ha detto:
No nei pre/decoder ampli integrati ovviamente e' nella sezione DSP quindi quando si lavora su flussi compressi DD/DTS o SPDIF dall'esterno e' fatto direttamente in digitale.

Hmmm....Marco, ne sei sicuro o lo ipotizzi?
Se il processamento Audissey è applicabile anche a quanto transita dall'ingresso 7.1 dell'integrato, ho idea che debba necessariamente avvenire in analogico, no? A meno che anche tutto quanto fluisce attraverso l'input 7.1 analogico sia comunque riconvertito in digitale (ma che senso avrebbe?).
Mai analizzato sufficientemente da vicino un Denon in questo senso, se qualcuno ha info precise è benvenuto.

Ciao,
Andrea
 
andrea aghemo ha detto:
Hmmm....Marco, ne sei sicuro o lo ipotizzi?
Mai analizzato sufficientemente da vicino un Denon in questo senso, se qualcuno ha info precise è benvenuto.

Ciao,
Andrea

Andrea sono sicuro, che puoi fare in analogico ?

Ovvio che se il processamento degli ingressi analogici e' possibile ( e non e' detto che lo sia, va verificato apparecchio per apparecchio ) deve necessariamente esserci una conversione A/D ......., in tal caso e' come per l'apparecchio stand alone, infatti io parlavo di flussi DD/DTS o provenienti da SPDIF o comunque digitali.

Saluti
Marco
 
Microfast ha detto:
....... deve necessariamente esserci una conversione A/D .......,
E' quello che mi viene da ipotizzare; suppongo che se la versione stand alone dispone di una certa circuitazione, questa sia stata inserita nell'integrato in modo analogo, solo leggermente snellita.
Ad ogni modo, pareri certi sono benvenuti.

Ciao,
Andrea
 
Posto anche qui la foto (fatta col palmare quindi di pessima qualità) della mia stanzetta per rendersi conto del lavoraccio che dovrà fare il PAC.



PS: Aghemo riesci a rispondere alla mia ultima Mail ? :D
 
Ho letto sull'ultimo AF Digitale la prova del Copland DRC205.

Devo dire che sono rimasto deluso, sia dalla prova che dal Copland. In merito alla prima non vengono spiegati in alcun modo i principi di funzionamento (ad esempio si basa su DRC come dice il nome oppure no??) e alcuni commenti mi sembrano parecchio superficiali.

Per quanto riguarda il Copland direi che abbiano cercato di puntare alla semplicità di utilizzo, a scapito però della funzionalità.

Ad esempio che senso ha avere unicamente 2 canali e non poter equalizzarli singolarmente? Molto spesso è proprio l'asimmetria dei canali a creare problemi...

Il tutto per 2350 Euro di listino.....:O
 
Ultima modifica:
Ciao Antani,

antani ha detto:
funzionamento (ad esempio si basa su DRC come dice il nome oppure no??) e alcuni commenti mi sembrano parecchio superficiali.

assolutamente no. Si basa su un'altro algoritmo, di cui è noto ben poco. Dalle poche informazioni disponibili dovrebbe essere una correzione a fase minima basata su filtri WFIR (Warped FIR), ma siamo veramente alle estrapolazioni.

antani ha detto:
Ad esempio che senso ha avere unicamente 2 canali e non poter equalizzarli singolarmente? Molto spesso è proprio l'asimmetria dei canali a creare problemi...

Uh? Sei sicuro? Se è vero è effettivamente una notevole limitazione.

Saluti,
 
Denis Sbragion ha detto:
...Uh? Sei sicuro? Se è vero è effettivamente una notevole limitazione...
Mah dall'articolo non è chiarissimo, sembra che la correzione automatica sia su ogni singolo canale, però non sia possibile agire manualmente su di essi.

Cito dall'articolo: "Emerge una notevole differenza tra i due canali in gamma bassa, anche dopo la compensazione, la correzione manuale in questo senso si dimostra impraticabile a causa dell'indisponibilità di filtri indipendenti per i due canali."
 
antani ha detto:
Cito dall'articolo: "Emerge una notevole differenza tra i due canali in gamma bassa, anche dopo la compensazione, la correzione manuale in questo senso si dimostra impraticabile a causa dell'indisponibilità di filtri indipendenti per i due canali."

Uhhhm, effettivamente un po' sibillino. :(
 
WillyWonka ha detto:
Si, avete visto poi che schedina che c'è dentro ?...
Non sono in grado dare un giudizio sulla componentistica (peraltro ben descritta), certo che il colpo d'occhio mi ricorda i lettori DVD cinesi da 50 Euro.
 
antani ha detto:
Non sono in grado dare un giudizio sulla componentistica (peraltro ben descritta), certo che il colpo d'occhio mi ricorda i lettori DVD cinesi da 50 Euro.

Diciamo che l'alimentazione e' piuttosto ala buona, mentre ci sono due bei DSP AD tosti.

Certo ADC e DAC sono piuttosto alla buona, decisamente peggio di un DEQ.

Poi mancano i collegamenti digitali e bilanciati.

Saluti
Marco
 
Certo che 2350 euro per mettere degli adc/dac alla buona mi sembrano proprio un furto (sorvolando sul fatto che non si possono correggere manualmente i canali separatamente).

Ciao.
 
Sarà, ma io non ho ancora capito come fa un'EQ a correggere la frequenza nel tempo.
Sarei curioso di paragonarla con una misura AQT per vedere se effettivamente corregge i problemi seri della stanza, ovvero oltre a livellare una determinata frequenza riesce anche a non farla eccedere più del dovuto nel tempo eliminando il mascheramento sonoro.
 
Ciao Danik,

Danik ha detto:
ovvero oltre a livellare una determinata frequenza riesce anche a non farla eccedere più del dovuto nel tempo eliminando il mascheramento sonoro.

ma allora sei de coccio! :D In realtà è relativamente semplice. Considera la trasformata di Fourier. Per un detrminato segnale hai una e una sola corrispondente risposta in ampiezza e in fase. Ora, supponi di mantenere fissa la risposta in ampiezza. Idealmente supponi che sia piatta. Come unico parametro che puoi variare ti rimane la fase. Siccome ad una determinata risposta in ampiezza e in fase corrisponde uno e un solo segnale nel tempo hai che variando la fase deve variare il comportamento temporale del segnale. In sostanza a parità di risposta in ampiezza si può dire che la risposta in fase ti rappresenta la risposta temporale e giocando con quella controlli la risposta nel tempo. Riuscendo ad ottenere una risposta in fase lineare avresti un comportamento temporale perfetto.

Il vero problema non è tanto questo. Il problema principale sta nel fatto che ottenendo una risposta perfetta questa funziona solo su un'area piccolissima, pochi mm^2. Quindi si è costretti a ridurre moltissimo la correzione nel tempo per renderla utilizzabile. Tale riduzione come al solito è tanto più marcata tanto più si sale in frequenza, per cui in gamma bassa si riesce veramente a controllare anche la risposta temporale, salendo in frequenza si controlla sempre meno e sopra 1-2 KHz in condizioni tipiche di fatto si controlla solo la risposta temporale del diffusore, la stanza finisce fuori dalla correzione.

Saluti,
 
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