Digital Video ha compiuto 15 anni

Era prevedibile, meglio incorporare e continuare ad uscire piuttosto che avere più testate ma cessare poi le pubblicazioni.

Comunque ora è stato fatto anche il cambio di proprietà, con nuovo nome.

Probabilmente ora staranno cercando dei finanziamenti.
 
Ho appena comprato l'ultimo numero ed all'inizio spiegano che implementeranno anche dvht nella rivista...perchè loro vogliono bene al cliente!!!!
E ce credo con quello che costa mi devo sorbire sia il car che l'autocostruzione che non me frega na cippa e poi sfogliare delle pagine in carta super riciclata...
Si vabbè mi diranno che è per risparmiare, che se vuoi leggere la rivista autorevole di hi-fi, cosi è.
Voglio ricordare che ci sono altre due riviste non autorevoli ma che escono tutti i mesi con carta lucida ed anche con materiale interessante.
 
Se loro vogliono bene al cliente, è certo che molti clienti vogliono bene alla rivista.

In effetti per leggere le pagine che ci interessano bisogna "subirsi" molto contento che non ci appartiene.

Però.......visto il particolare momento non facile, viste le molteplici chiusure del settore, vista la soppressione della Top Audio/Video, etc... bisogna aiutare! Pertanto sono contento di ritrovare la mia testata in edicola anche se non più sola. Questo però lo accetto visto ilparticolare momento, in un futuro non lontano, la mia rivista la voglio SOLA. Anche perchè sono "straconvinto" che questo paese si riprenderà e non solo! Raggiungerà i migliori livelli internazionali. Questa vittoria della Germania ai mondiali, mi dispiace per loro ma sarà l'ultima.

Sono un imprenditore e so quello dico
 
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Personalmemnte non mi dà alcun fastidio avere più sezioni dedicate ad argomenti ben precisi, anzi, può essere interessante.

Ad esempio, personalmente mi interessa poco o nulla del car-audio e mai avrei comprato ACS o qualsiasi altra rivista del settore, ma avendo ora alcune pagine sottomano le sfoglio dandoci una occhiata, qualcosa di interessante si trova (specialmete se si ha un interesse tecnico per il settore audio/video) e va sempre a far parte di quel bagaglio di conoscenze che male non può certo fare.

Sono (ero) un autocostruttore appassionato, ma non acquistavo Audio Costruzione per mero problema di spazio (ho la casa piena di riviste accumulate in decenni) ed anche per il costo che sarebbe andato a sommarsi a quello di altri libri/riviste tecniche, il trovarmela ora, anche se in misura ridotta, all'interno di AR non può che farmi piacere, il tutto ad un prezzo che è inferiore a quanto sarebbe il costo delle singole riviste, discorso valido anche DV.

Per quanto riguarda la carta riciclata direi che in un mondo che cerca di salvare un po' del proprio abitat la carta patinata la si può lasciare tranquillamente alle riviste di moda, anzi imporrei comunque a tutte le pubblicazioni di utilizzarla.

Ciao
 
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Personalmemnte non mi dà alcun fastidio avere più sezioni dedicate ad argomenti ben precisi, anzi, può essere ineressante.

Ad esempio, personalmente mi interessa poco o nulla del car-audio e mai avrei comprato ACS o qualsiasi altra rivista del settore, ma avendo ora alcune pagine sottomano le sfoglio dandoci una occhiata, qualcosa di interessante ..........[CUT]

In effetti questo ragionamento è più che giusto, crea un arricchimento ed è un' occasione per conoscere cose nuove e scoprire che parte di queste potrebbero piacerci e servirci. Il discorso poi della carta riciclata e di conseguenza fare del bene a questo pianeta (che l'uomo sta trattando in modo sconsiderato), non può che farmi quotare al 100% tutto quanto è stato scritto da nordata.
 
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Per quanto riguarda la carta riciclata direi che in un mondo che cerca di salvare un po' del proprio abitat la carta patinata la si può lasciare tranquillamente alle riviste di moda, anzi imporrei comunque a tutte le pubblicazioni di utilizzarla.
[OT]
Da tipografo dico che stampare su carta riciclata non serve a preservare l'ambiente, anzi rischia di inquinare di più a causa delle alte dosi di sbiancanti (cloro) e di energia (petrolio) che occorrono per renderla utilizzabile: secondo me la carta DEVE essere riciclata ma per farci, ad esempio, il cartone grezzo ma non altra carta da stampare.

Molto più ecologico è stampare su carta, anche patinata, con certificazioni PEFC o FSC che garantiscono la sostenibilità dei boschi da cui proviene la cellulosa utilizzata, pratica ampiamente diffusa fra i produttori di carta del nord europa dove la difesa dell'ambiente è motivo d'orgoglio.

Scusate l'OT :)
 
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Ciao a tutti, confermo che il nuovo numero di DIGITAL VIDEO HOME THEATER (156) è uscito integrato con AUDIO REVIEW di AGOSTO (354)
Anche se sono poche pagine rispetto a come eravamo abituati direi che è un buon segnale!!!
 
Bene, ritengo che vista la situazione sia la soluzione più logica, meglio una solo rivista corposa che, probabilmente, riesce a sopravvivere, che due o più striminzite acquistate da un numero di lettori non sufficiente a garantirne la sopravvivemza.

Ciao
 
Io l'ho preso oggi, infondo dentro ho trovato anche ACS e la rivista di GPM oltre a DVHT.
Letto quasi tutto d'un fiato con articoli come sempre interessanti.

Devo dire che spero questo sia il viatico giusto per tenere in piedi quelli che sono stati i compagni di informazione (le riviste) e di lavoro (le persone della Redazione), perché sicuramente si meritano un grande in bocca al lupo a titolo personale e soprattutto un buona fortuna per tornare ai fasti di un tempo. Si meritano tutto ed anche di più :)
 
Direi che con le arie che tirano è già tanto avere un rivista che raccoglie, dividendoli in settori ben precisi, i vari argomenti di interesse per l'appassionato di A/V, speriamo continui così'.

Ci sono alcune riviste straniere.

Ciao
 
proprio ieri rientrando dalla Francia mi sono fermato in un mega-autogrill sull'autostrada svizzera... all'interno in realtà tutto il primo piano è un centro commerciale con, fra gli altri, una mega edicola dove ho contato non meno di 6 differenti riviste di cui almeno 2 specifiche per l'HT, le altre di hi-fi etc... nelle edicole francesi la situazione non è diversa, anzi forse vi è ancora maggiore scelta...

certo che l'aria che tira in italia è brutta ma vi garantisco che in francia sono almeno 2 anni che la crisi morde parecchio... che le riviste continuino ad uscire regolarmente perchè hanno la capacità di pubblicare contenuti interessati? cosa questa che io nell'ultimo periodo in Italia non ho più riscontrato passando da 2 riviste/mese comprate con regolarità negli ultimi ani a zero :(

non so, non ho comprato e verificato i contenuti delle riviste estere (non leggo il francese o il tedesco, leggo nel web e faccio prima)... certo che ricordo alcune di quelle italiane con tristezza... specialmente, ultimamente, HC... imho davvero tremenda :(
 
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In quelle estere (FR-DE-UK) c'è una valanga di pubblicità, idem per quelle made in USA, con tutti i pro (soldi che entrano) ed i contro (condizionamenti più o meno pressanti), c'è ache da dire che in quei Paesi il parco dei potenziali lettori è molto più ampio che non in Italia, che è un po' il discorso valido anche per il parco clienti dei prodotti A/V, con influenza sul prezzo.

Per quanto riguarda HC ho sempre detto che non è certo una rivisa per appassionati di HT e/o Hi-Fi, ma una bella rivista patinata per arredatori e simili, si vedono installazioni che gridano vendetta da come sono state collocate negli ambienti, però molto belli ed accattivanti, magari poi con diffusori con intere pareti libere messi lontani e negli angoli. :D

Ciao
 
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Va anche detto che Stereophile mi ha offerto 12 mesi di abbonamento "elettronico" a 12$ dopo che avevo esaurito il primo offertomi di ben 24 numeri ad una 20 di $

C'è si un mare di pubblicita, ma anche articoli interessanti ad un costo direi irrisorio.

Se vendono così a poco un abbonamento vuol dire che anche la non sono rose e fiori e sopratutto che l'editoria cartacea piaccia o no è in declino irreversibile.

Saluti
Marco
 
...si vedono installazioni che gridano vendetta da come sono state collocate negli ambienti..........[CUT]

è esattamente quello che ho pensato tutte le volte che ho visto realizzazioni con schermi vpr a 20cm da soffitto in ambianti tutti interamente bianchi (mobili inclusi)... una realizzazione che è una schifezza apocalittica (ma però mooolto stilosa... bah) e una rivista che in quel frangente è veicolo di disinformazione tecnica proponendo un esempio di applicazione che non può che svilire il potenziale dei prodotti impiegati

hai detto bene... una rivista da arredatori ed archietti, di quelli che non hanno neanche la curiosità/astuzia di farsi supportare da chi ne capisce e/o il coraggio di rifiutare le richieste di un cliente quando queste si sa fin dal principio sono assurde

e infatti ne ho comprati due numeri e poi amen
 
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In quelle estere (FR-DE-UK) condizionamenti più o meno pressanti)
Quando mi capita di comprare What hifi, noto pero' che ci sono moltissime inserzioni di negozi, oltre ai soliti importatori, marchi diretti. Qui da noi solo audiogamma e mpi, non sono cosi' sicuro che le possibilita' di pressione siano piu' alte con una marea di inserzionisti diversi. Se poi sono negozi, direi ancora meno.

c'è ache da dire che in quei Paesi il parco dei potenziali lettori è molto più ampio che non in Italia
Questa credo sia una questione culturale e termica (fa caldo, stiamo all'aperto ed esibiamo il telefono e gli abiti firmati). Gli abitanti sono circa simili, il mercato e' mostruosamente ridotto qui da noi.
 
Oggi in edicola ho trovato il numero 357 di novembre di Audio Review che include una ventina di pagine di Digital Video HT.
 
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