Hai perfettamente ragione.
Non esiste nessun impianto capace di riprodurre la musica come dal vivo, non importa quanto ci spendi. Al ritorno da un concerto di musica sinfonica dal vivo se ascolti l'impianto più fedele del mondo ti sembrerà soltanto un lontano eco di ciò che hai sentito. Ma giustamente basta avere un pianoforte a casa per capire la differenza.
Lo stesso si può dire della registrazione, non c'è modo di incidere su un supporto (non importa quanto HD sia) con la stessa quantità e qualità che sentiresti a orecchio, dal vivo. Anche perchè dal vivo non sentiresti così tanta direzionalità degli strumenti e dettaglio come piace tanto agli audiofili. La musica dal vivo è un insieme di suoni per lo più amalgamato nell'ambiente. Ovvio ci sono più dettagli, più armoniche, più dinamica ma noi non andiamo con le orecchie sopra agli archi, agli ottoni, ai timpani per sentirne precisamente i dettagli. Mentre invece nella registrazione si è soliti usare più microfoni posti sopra alle varie sezioni e poi mixati secondo il gusto dell'ingegnere del suono in un modo che ricordi la riproduzione dal vivo o che sia molto bello da ascoltare su un impianto HI-FI.
Faccio questo esempio sulla musica orchestrale perchè è la più complessa, ma vale anche per tutto il resto (va da sè che registrare una chitarrina solista è molto più semplice, incidere musica elettronica ancora di più ecc.)
Per tutte queste ragioni l'ascolto HI-FI non è altro che un artificio, è un modo diverso di ascoltare la musica. Proprio per questo anche un cavo può fare la differenza in campo del MY-FI (cioè quello che piace soggettivamente).
Azzardando una classificazione, in realtà le tipologie di audiofili si riducono fondamentalmente a due: chi predilige il dettaglio analitico, la pulizia del suono, l'ipercontrollo del basso o l'epurazione totale (altrimenti sporca) e chi invece cerca dal proprio impianto una sensazione musicale calda, piacevole con anche un basso d'ambienza.
Infatti i produttori di altoparlanti cercano di venire incontro a queste due filosofie, ovviamente c'è anche chi propone e apprezza delle vie di mezzo. Ma in questo mondo sembra la minoranza, di solito le persone hanno una preferenza tra le due filosofie del suono. E penso che ognuno di noi saprebbe collocarsi all'interno di queste macrocategorie.