Mazza 86 pagine
Non mi sono letto tutto il thread, quindi scusate se ripeto qualcosa che è già stato detto.
Non sono un audiofilo montato ma ho una discreta esperienza nel campo musicale, audio (sia home che professionale) e mastico abbastanza di elettronica.
Vorrei porre qualche punto di riflessione.
Questioni generali sui cavi
Un cavo deve essere sempre visto come una interfaccia tra due apparati, non come qualcosa che trasporta un segnale e basta.
Con questo voglio dire che
NON bisogna pensare che l'apparato A esce con un segnale e il cavo lo porta all'apparato B con più o meno perdita di segnale e basta. Altrimenti sarebbe tutto molto più semplice e non ci sarebbero in giro quintali di modelli diversi di cavi (e quintali di roba "esoterica" che vale un infintiesimo di quanto costa).
Il cavo può influenzare anche (e soprattutto, in molti casi) il comportamento dell'apparato A (che invia il segnale).
Quindi il comportamento del medesimo cavo può variare a seconda delle caratteristiche circuitali o fisiche degli apparecchi che si va ad interconnettere.
Cavi di alimentazione
Parliamo di un cavo di 1 o 2 metri che interconnette un apparecchio ad un impianto elettrico costituito da decine e decine di metri di normalissimi cavi in rame non schermati di varia sezione.
Non ho mai fatto un confronto serio sui cavi di alimentazione, ma solo qualche prova al volo che non mi ha dato risultati tangibili, quindi evito commenti in merito ma invito a riflettere su quanto scritto sopra prima di gridare al miracolo per un cavo di alimentazione (nel senso che il risultato potrebbe variare enormemente a seconda degli apparecchi usati e dell'impianto elettrico a monte del cavo).
Cavi di potenza
L'interfaccia tra amplificatore e cassa acustica è quanto di più complesso si possa trovare nell'impianto.
Gli altoparlanti contenuti nella cassa (escludendo gli elettrostatici) sono dispositivi dinamici che non si limitano a muoversi a seconda della tensione applicata, ma restituiscono quasi la totalità dell'energia all'amplificatore in controfase e sfasata nel tempo di una componente variabile a seconda della frequenza del segnale.
Per fare un esempio terra terra.
Prendete in mano un peso legato e tenuto in sospensione da elastici e spostatelo avanti e indietro davanti a voi.
Provate a spostarlo lentamente e velocemente, variando la frequenza del movimento continuamente.
Voi siete l'amplificatore, le vostre braccia sono i cavi di potenza e il peso è il cono dell'altoparlante e gli elastici sono la sospensione dello stesso.
Cosa succede se tenete le braccia più o meno rigide?
se la massa è più o meno pesante..
se supponete di sovrapporre centinaia di frequenze di spostamento...
se consideriamo che la musica non è quasi mai in regime statico ma è tutto un transitorio, e quindi non prevedibile istante dopo istante...
se pensate che di altoparlanti ce n'è più di uno con in mezzo un filtro che limita le frequenze...
E' quindi facile capire che un cavo di potenza può influenzare molto il comportamento di una catena audio.
Consideriamo, inoltre, che la maggior parte degli amplificatori è costruita con cirtuitazione in push-pull con controreazione negativa, quindi tutto il segnale che ritorna dall'altoparlante (sfasato ed in controfase) viene in parte risommato all'ingresso con il segnale audio della sorgente. (questo effetto è stato documentato e dimostrato qui:
http://www.royaldevice.com/controreazione.htm#TERZA PARTE)
Teniamo quindi presente queste cose ed il fatto che non esiste il cavo di potenza "buono" in assoluto, ma esiste solo quello che interfaccia meglio il vostro ampli con le vostre casse. Può benissimo succedere (e non è la prima che sento, anzi) che il cavo esoterico da migliaia e migliaia di euro nel vostro impianto suoni peggio del cavo comune da impianto elettrico.
Per quanto sia contro a questi cavi che sono tutta estetica e prezzo ma poca sostanza, mi limito ad un consiglio: provateli nel vostro impianto prima di comprarli!
Sui cavi di potenza ho fatto diversi esperimenti, quasi totalmente di autocostruzione, e devo dire che le differenze, seppur non abissali, ci sono state. E tra l'altro quasi mai tutte positive valutando i vari parametri di ascolto.
Cavi di segnale
Qui i concetti erano semplici e chiari, ma il mercato ha voluto incasinare tutto.
Un cavo di segnale interfaccia due apparecchi che comunicano tra loro a bassa tensione e potenza (CD e amplificatore, ad esempio).
Fare un'interfaccia semplice, standardizzata e con impedenza controllata, come succede da sempre in trasmissione dati, era troppo complicato (frase ironica, ovviamente

) e quindi eccoci qua in questo mercato di elettroniche con caratteristiche differenti di ingresso e uscita (impedenza, capacità parassita, sensibilità, ecc..).
Ciò significa che, oltre a dover sudare per trovare il giusto abbinamento di elettroniche (il suono lo da l'intera catena -stanza compresa- e non un'elettronica), potremo notare differenze non trascurabili tra i vari cavi utilizzati.
Il cavo di segnale commerciale nasce quindi a causa di queste differenze tra i vari apparecchi e purtroppo anche qua non esistono i cabi buoni in assoluto, ma solo quelli che meglio interfacciano i vostri apparati.
Per cui, stesso consiglio dei cavi di potenza. Non comprate mai cavi (specialmente se costosi) senza prima averli ascoltati e
confrontati con altri sul vostro sistema.
Anche sui cavi di segnale ho avuto un'esperienza abbastanza vasta. Le considerazioni sono più o meno le stesse rispetto ai cavi di potenza. Le differenze ci sono e l'udibilità delle stesse varia da esemplare ad esemplare (così come le differenti caratteristiche).
Ho fatto anche un confronto al negozio hifi sotto casa tra un cavo transparent da poco meno di 800€ ed un mio autocostruito. Le differenze erano nette e udibili da chiunque (con il cavo autocostruito sembrava di alzare il volume dell'impianto, ad esempio). Nel mio impianto, invece, questa differenza era molto meno marcata.
Per concludere
Ogni cavo ed ogni impianto hanno la loro storia e il loro comportamento specifico.
Trovo totalmente inutili le recensioni dei cavi o le valutazioni degli stessi fatte da altre persone su altri impianti.
Non si tratta di un'elettronica o una cassa acustica con una certa caratteristica sonora (che poi pure qua ce ne sarebbe da dire, una volta inserita in una catena..), ma di una interconnessione tra due apparati che deve essere provata caso per caso.
Un cavo (di qualsiasi tipologia) trovato strepitoso da me, in una catena differente potrebbe avere risultati deludenti o comunque quasi sicuramente diversi.
Spero di aver dato un contibuto positivo alla discussione.
Ciao,
Edo.