Cavi diffusori - lunghezza e spessore

mimmosena

New member
Uso cavi Monster Standard da 1,6mm ,vorrei sapere cosa comporterebbe se userei cavi piu' spessi ,diciamo 2,5mm. In merito alla lunghezza invece ho letto altrove che i cavi "devono" essere uguali.....perche' che succede se non lo sono e uno e' piu' lungo (1 mt.) dell'altro :oops: ??
 
Che io sappia la lunghezza dei cavi deve essere uguale a prescindere dalla distanza diversa tra i due diffusori,
Lo spessore è da calcolare in base la lunghezza e la potenza da gestire!
Con un 2.5 mm non ti sbagli mai,poi dipende tutto dai costi.
E qui vorrei l'intervento di enzo66 .
Ciao
 
se il cavo è lungo >10 mt, ed è veramente scadente e schermato male, possono
verificarsi interferenze, disturbi e/o attenuazioni
Più il cavo è lungo, più è meglio avere una sezione grande
 
Per prima cosa, una precisazione: con i cavi non si parla di "spessore", ma di diametro o, meglio, di sezione.

Nel caso di 2,5 si intende solitamente un cavo con due conduttori di cui ognuno ha una sezione di 2,5 mm.q. (millimetri quadri).

Ovviamente ci si riferisce alla sezione del conduttore in rame, non a quella totale dei cavo con guaina isolante compresa.

Ritengo che tu stia parlando di cavi per segnali di potenza, ossia quelli che dall'ampli vanno ai diffusori, in questo caso, teoricamente, sarebbe meglio che fossero di lunghezza uguale, in pratica la differenza di resistività tra le due diverse lunghezze sarebbe dell'ordine di qualche centesimo di Ohm, irrilevante ai fini pratici (elettroacustici) ed all'ascolto.

Anche perchè non so se, teoricamente, è meglio avere un cavo più corto dell'altro oppure una matassa di 7 o 8 m. di cavo arrotolati dietro a un diffusore.

Per quanto riguarda la schermatura ha sicuramente una grande importanza nei cavi di segnale, ancor più se di grande lunghezza, sui cavi di potenza, la ritengo personalmente completamente inutile, se non in qualche raro caso molto particolare, ad esempio se abiti a fianco ai trasformatori di una centrale elettrica o altri casi simili; già in ambienti radio, con la presenza di trasmettitori anche di una certa potenza, non mi è mai capitato avvertire o misurare/vedere la presenza di disturbi sui cavi di potenza, anche se molto lunghi.

Tra l'altro mi sembra che il 99% degli ampli non preveda un terminale cui fissare tale schermatura dei cavi di potenza, segno che anche i più estremisti dei costruttori Hi-End non hanno mai preso in considerazione tale ipotesi. (Su questo accetto info).

Ciao
 
non so se, teoricamente, è meglio avere un cavo più corto dell'altro oppure una matassa di 7 o 8 m di cavo arrotolati[CUT]
In effetti in un cavo di potenza è più deleteria la componente induttiva della componente resistiva e della componente capacitiva e, nonostante nei due o più conduttori del cavo ("positivo" e "negativo" che, se non nei casi di amplificatori a ponte, positivo e negativo non sono) il moto delle cariche sia in versi opposti, quindi, in via teorica, la componente induttiva dovrebbe essere trascurabile anche in caso di spire, in pratica, non lo è. Per cui, in linea di massima, dovrebbe essere preferibile accettare una resistenza del cavo un po' maggiore nel collegamento con il diffusore più lontano piuttosto che avere una componente induttiva maggiore sul canale più vicino rispetto all'altro. Poi però, alla fine, un arredamento asimmetrico come abbiamo un po' tutti e/o un orecchio con risposta diversa rispetto all'altro come abbiamo un po' tutti, vanificano tutti i nostri pensieri sui cavi e non solo.
Ciao, Enzo
 
Enzo quando leggo le tue impeccabili recensioni mi fa male la testa,
ma mi sono accorto adesso delle foto del tuo impianto e il mal di testa è aumentato! :muro:
 
personalmente ho trovato una differenza tangibile tra una coppia di 6m di g&bl HP2LB (2,8mmq twistato) e un VDH 352 (4mmq).
sicuramente i bassi sono più precisi e i medi meno strillanti.
la cosa che mi domando sempre però è che effetto possa fare tanto rame di quella lunghezza (come effetto capacitivo), anche considerato che non uso ampli potentissimi (come i krell) e se dunque potrebbe essere meglio ridurre la sezione con cavi tipo audioquest type 2 o 4...
 
Non è tanto la "quantità" di rame che influisce sul valore della capacità quanto la geometria del cavo e la natura del dielettrico.

Purtroppo sono pochissimi quelli che dichiarano la capacità/metro, prassi normale per i produttori di cavi per uso professionale, in campo esoterico si preferisce scrivere mille aggettivi più o meno fantasiosi al posto di un paio di dati numerici (però direttamente confrontabili).

Comunque la capacità di un cavo normale non è certo tale da impensierire un ampli serio.

Se poi si realizza appositamente un cavo con capacità alta per colorare in qualche modo il suono allora è un altro discorso, ma si dovrebbe parlare di cavi che non alterano il segnale.

Ciao
 
Però i numeri, che sono descrittivi del "comportamento" elettrico di un cavo, sono oggettivi e variano in funzione di poche variabili oggettive mentre le sensazioni sono soggettive, quindi, variabili in funzione di un sacco di altre variabili soggettive ed oggettive.
Ciao, Enzo
 
E allora come la mettiamo con uno come me? che non capisce quasi niente di Valori e di Numeri? io li conosco e conosco il loro comportamento perchè ne ho provati una Caterba.....ma se mi chiedi che differenza hanno in Valori, non te lo so dire minimamente.
 
Semplice: i valori numerici oggettivi sulle confezioni, sulle riviste e sui siti di fabbricanti e di rivenditori; le sensazioni d'ascolto sulle riviste specializzate, sui i forums e, eventualmente, riportati sui siti di fabbricanti e di rivenditori. In questo modo si possono fare un'idea sia coloro per i quali sono significativi i dati tecnici oggettivi sia coloro che preferiscono conoscere le sensazioni soggettive d'ascolto.
Ciao, Enzo
 
Ultima modifica:
coloro per i quali sono significativi i dati tecnici (me ad esempio) sia colo..........[CUT]
Apriamo un negozio Artigianale di Cavi.....:yeah: :)
E volevo anche condividere la tua esperienza......tu in base ai valori riesci a capire come si possa comportare un cavo?
Me lo puoi spiegare? Grazie,
 
Ultima modifica:
Per i cavi di potenza cerco di minimizzare la resistenza massimizzando la sezione e riducendo al minimo la lunghezza. A breve lunghezza corrisponde anche minore componente induttiva dell'impedenza (a parità di cavo). La componente induttiva è minore su cavi intrecciati rispetto a cavi paralleli. Per i cavi di potenza la componente capacitiva non ha grande importanza nella maggior parte dei casi.
Riguardo i cavi di segnale di un giradischi con testina MM occorre che la capacità parassita sia tale da rispettare, quando sommata a quella dell'ingresso o del pre fono, i requisiti forniti dal produttore della testina.
Riguardo gli altri cavi di segnale, ritengo fondamentale abbiano capacità parassita minore possibile.
Riguardo i cavi digitali, devono rispettare l'impedenza standard di 75 ohm se single ended, di 110 ohm se bilanciati.
Questi requisiti dovrebbero garantire le minori alterazioni del segnale da parte dei cavi.
Ciao, Enzo
 
Qualunque componente di una catena non migliora il segnale che gli arriva dal componente precedente, pertanto, quale più o quale meno, tutti i cavi corrompono un po' il segnale per quanto bene possano essere realizzati. Qualunque cavo è, per forza di cose, caratterizzato da:
- componente resistiva;
- componente capacitiva;
- componente induttiva.
Ciao, Enzo
 
Vorrei vedere ad occhi bendati quanti di noi riconoscerebbero la differenza di ascolto tra un cavo da 100 € e un cavo da 3 € !
:D
 
Vorrei vedere ad occhi bendati quanti di noi riconoscerebbero la differenza di ascolto tra un cavo da 100 € e un cavo da 3 € !
:D

quindi tu sei un " cavoscettico" ? parli per esperienza o per sensazioni....? a se.sensazione sono " cavoscettico" anch'io e credo che per immpianti entry bastino i semplici cavi di serie......sbaglio??
 
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