[BD 4k] Dune di Denis Villenueve

Nonostante i rigiri che hanno fatto io la trovo una scelta azzeccata se volevano ottenere una resa più analogica mantenendo la versatilità del girato digitale.
Basta però che bandiscano l’affermazione che la pellicola è nostalgica ;)

Per essere precisi hanno detto che Dune in pellicola sembrava troppo nostalgico, non in generale. Tanto è vero che ci hanno provato.
 
La settimana prossima dovrebbe arrivarmi e lo proietterò, per ora mi astengo da commenti nello specifico.

Francamente però alcune cose scritte qui sopra nel 2021 (quasi 22) mi danno da pensare...e non in bene...

Ok, non si tratta di un film di catalogo del 1980 e posso capire che le aspettative da un film contemporaneo con effettistica digitale avanzata possano essere altre da parte di un determinato tipo di utenza, che magari è nata negli anni 90 o 2000 (per dire)...ma bisognerebbe comunque sempre tenere a mente che un film non è una demo e che la fotografia di un film è innanzitutto stilisticamente dettata da scelte artistiche, piaccia o meno.
Abbiamo fatto "battaglie" negli anni passati sulle pagine di questo forum, per evitare che master anche bellissimi, venissero rovinati in fase di messa su disco con filtri vari; leggere adesso queste cose non è piacevole.

Quindi si, una scelta indubbiamente "sui generis" ma che in ogni caso va rispettata. Il film è quello, prendere o lasciare.
 
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Quello che mi ha deluso molto è stato il video, pensavo ad un blu-ray 4k da riferimento visto la presenza del DV ma ahimè così non è stato. Mi riferisco in particolare alla presenza di questa maledetta grana che ancora nel 2021 i registi si ostinano ad aggiungere. Perché???

premesso che un disco non è che diventa da riferimento solo quando c'è il DV, che può certo apportare qualche miglioramento (quando usato bene - e non sempre accade) ma di sicuro non stravolge la fotografia e/o la bontà del master sottostante. mi lascia invece basito leggere ancora discorsi da grain haters che questi sì nel 2021 non pensavo di dover trovarmi ancora a sentire. fuori dal caso specifico che ancora non ho visto, qual è il problema se il regista ha deciso di dare alla SUA fotografia del SUO film un tocco analogico? che sull'ultimo fiammante oled da 77'' bisogna vedere tutto come se fosse un Marvel qualsiasi? strano che non si siano tirate in mezzo anche le bande nere allora giusto per tornare a discorsi di 10 anni fa che speravo ormai sepolti. la grana fa parte del cinema, anzi è il cinema, da oltre un secolo e se anche con il digitale è possibile eluderla, se un regista decide che la vuole io lo rispetto e va bene così. che amarezza leggere ancora questi commenti, e poi ci chiediamo come mai le major usano i filtri digitali...
 
Fuori da "bolle" di appassionati i discorsi sono sempre gli stessi, non cambia mai niente. Che poi anche qui, ad esempio, inciampiamo sempre sulle solite cose.
 
Concordo con barrett ovviamente ma approfitto per dire che un amico mi ha segnalato una inesattezza tecnica nel mio post precedente dove ho cercato di descrivere il workflow.

In realtà non si trattava di un interpositivo ma di un negativo non stampabile, ottimizzato per questo processo specifico e utilizzato come dispositivo di archiviazione dei dati, scansionato a 4K successivamente per riportare l'immagine in Log-C di ARRI.
 
Visionato ieri sera.
Tutti concordiamo sul reparto audio di pregevole fattura.
Per quanto riguarda il video personalmente l'ho trovato molto buono, forse qualcosina nelle scena con scarsa luminosità perde leggermente, ma per il resto non c'è molto da obiettare.
Segnalo un problemino al minuto 1 ora e 41 minuti ( più o meno ) .... Si è bloccato per un secondo e poi è ripartito ( con qualche pesante problema legato alla compressione) ... Effetto che è durato meno di un secondo.
 
Tra l'altro mi pare che spesso ci si dimentichi che un film è fatto per essere visto al cinema e non sulla TV di casa, in particolare questo (come espressamente dichiarato dal regista stesso). Per quanto mi riguarda sono felice di averlo fatto, se poi lo comprerò in home video lo farò quando uscirà anche la seconda parte.
 
Per la cronaca diversi appassionati di cinema hanno attrezzato salette in casa con schermi importanti e per giudicare la qualità video a confronto con altri contenuti sono sicuramente valide
 
Beh se è per questo ci sono film su Amazon o netflix,quindi streaming con falso 1080i che come resa video gli danno 10-0 a questo!quindi se devo valutarlo su una scala globale dico:
Audio 9,5
Video 6-
Trama ,soggettiva ,per me 5 film lento e a tratti noioso
 
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nessun dubbio ma qui si sta discutendo della qualità del supporto ottico…

Io ho fatto una copia del mio film e ho confrontato tra zappiti (file 1:1)oppo versione disco,sicuramente migliore quella con zappiti,con più luminosità e dettaglio ma sempre lontano da film che hanno una buona resa video
 
Beh se è per questo ci sono film su Amazon o netflix,quindi streaming con falso 1080i che come resa video gli danno 10-0 a questo!quindi se devo valutarlo su una scala globale dico:
Audio 9,5
Video 6-
Trama ,soggettiva ,per me 5 film lento e a tratti noioso

de gustibus. Per me video 10, si mangia qualsiasi cosa apparsa negli ultimi 10 anni.
 
Il film in BD 4K l’ho visto e, mai come in questo caso, sono importanti le istruzioni d’uso . Essere consapevoli che questo film ripreso con cineprese digitali ALEXA ha subito per precise scelte fotografiche , passatemi il termine, un “processo di sviluppo e stampa” davvero particolare ,al momento unico, che ha caratterizzato in maniere evidente la resa finale. Si potrebbe discutere all’infinito e obiettare sul risultato ottenuto in termini di resa immagine. Alcuni la considereranno deludente; altri si riterranno soddisfatti. Per cui mi limito a dire che il riversamento su BD 100 è fedele alle scelte fotografiche volute da Denis Villeneuve. D’altronde, ci piaccia o no, i registri hanno carta bianca e sensibilità tecniche diverse. Ridley Scott ha ritenuto le qualità visive delle Alexa idonee a raccontare una storia medioevale, quella di “The last Duel”, che si svolge nella Francia del 1386 elaborando le immagini digitali native con una accorta color correction. Per “Dune” Villeneuve ha ritenuto di no . Riguardo al comparto audio abbiamo una pregevole traccia italiana in Dolby Atmos e una, altrettanto buona, in DTS HD master audio 5.1 sul Blu ray che aggiungono valore, spettacolarità e coinvolgimento a questa edizione in BD 4K.
 
Concordo con quanto esposto da Mario.
Le opinioni personali sono sempre legittime. D'altra parte, però, che cosa si intende per disco da "riferimento"?
Trovandomi in una sezione tecnica, ritengo semplicemente un "riferimento", il trasferimento che ripropone, in modo più fedele possibile, le caratteristiche della fonte. Qualunque essa sia.
Un trasferimento impeccabile di un girato 16mm è pure un trasferimento da "riferimento". Nulla importa se sarà caratterizzato da molta grana e da una definizione deficitaria, se mi si passa il termine.

Rimarchiamo, dunque, a scanso di equivoci, che il disco in questione ripropone fedelmente le scelte fotografiche personali di Villeneuve e del suo DOP.

Le aspettative e le considerazioni individuali relative a queste scelte, sono altra cosa. Forse, sarebbe più appropriato discuterne all'interno di una sezione dedicata all'analisi dei film, come "Cinema al cinema" (vabbè, di questi tempi, purtroppo...), o altre. Ma va bene lo stesso, per carità!
Personalmente, ritengo l'approccio fotografico del regista davvero molto interessante, direi una specie di "uovo di Colombo" che mi intriga molto. Poi, grazie alla segnalazione di un amico, ho pure scoperto esistere pellicole da 1 (uno!) ASA! Ovviamente, si tratta di negative speciali e specifiche per il processo di post produzione digitale, ma tant'è. Fantastico :D
 
Concordo con quanto esposto da Mario.
Le opinioni personali sono sempre legittime. D'altra parte, però, che cosa si intende per disco da "riferimento"?
Trovandomi in una sezione tecnica, ritengo semplicemente un "riferimento", il trasferimento che ripropone, in modo più fedele possibile, le caratteristiche della fonte. Qualu..........[CUT]

Concordo pienamente con ciò che dici,però su un forum penso che ognuno (pertinente al discorso)possa dire la sua senza ovviamente offendere o voler imporre ciò che pensa lui agli altri,purtroppo il regista farà le sue scelte e ci mancherebbe altro,ma se analizzo ciò che ho visto,la mia opinione rimane la stessa,ieri ho visto un film italiano sul 34 è devo dire che audio video 4 ma la trama 10,qui purtroppo se non per il Dolby Atmos non trovo niente di interessante ribadisco per me!ho comprato la steelbook perché sono un collezionista ma per il resto penso che sarà uno di quei film che non guarderò mai più
 
Trovo simpatico che nell' esprimere un proprio parere personale senza nulla imporre, ci sia ancora qualcuno che nel 2021 possa provare "tristezza" per qualcuno a cui non piace la grana in un film. Ma tante'...
L' effetto (difetto) grana potrei capirlo in un film Western ma non in un film di fantascienza moderno dove, A MIO PARERE, per rendere al massimo più l'immagine è pulita e meglio è. D'altronde quando i dettagli vengono affogati che senso ha avere tv o proiettori 4k se poi non li si può apprezzare in questo genere di film?
E cmq in una saletta cinema dedicata si vede e si sente molto meglio che al cinema ed il perche' è facilmente comprensibile...
In ogni caso ripeto che il film a me è piaciuto molto e l'audio in DA in italiano è eccezionale.
 
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Secondo me bisogna anche spiegare l'amore viscerale per la grana, è un po' come notare le tecniche di pittura di certi quadri, non si devono mettere in concorrenza con le foto dicendo che la fonte è migliore perché è più reale. Non si deve accostare la foto ad un film, la scultura ad un quadro. Il legno ed il marmo hanno le loro bellissime venature, il vetro i suoi riflessi, ogni opera d'arte, ogni materiale ha una sua caratteristica.

Personalmente dopo aver visto migliaia di fotografie ed averle amate, ritengo che quella trama elegante, l'insieme di cristalli di alogenuro d'argento, la grana della pellicola, rappresenti l'inizio del viaggio in un film e lo accompagni per tutto il tempo della proiezione. Il film non è realtà e non deve esserlo, la grana non è disturbo, ma una trama elegante tramite la quale si compone l'immagine del cinema, le dona ricchezza, complessità, riempie lo sguardo, si muove, danza insieme ai protagonisti del film, agli oggetti di scena. È un filtro tramite il quale inizia un sogno, un viaggio, un riquadro su un mondo alternativo che non deve avere lo stesso realismo che si vede quando ci affacciamo alla finestra.

Chi non apprezza manca forse un'educazione e quindi una sensibilità a questo elemento, non è una critica, io sicuramente non sono educato a molti altri aspetti della vita e non sarebbe giusto per questo ritenermi deficitario, ma sarei grato a chi mi facesse notare che c'è di più. Come per tutti i sensi che abbiamo, l'olfatto e il gusto che ci fanno distinguere le sfumature tra un vino ed un altro, comprendere magari cosa è successo quando lo producevano, ci regalano la complessità e quindi le emozioni di quello che stiamo vivendo, l'udito, il tatto, tutto più essere sempre portato ad un livello successivo contribuendo ad arricchire l'esperienza dalla propria vita... anche se tutto passa poi dal nostro cervello e viene quindi inevitabilmente elaborato in modo soggettivo (e qui mi fermo per non andare nel filosofico).

Detto questo, ascoltavo Alfonso Cuarón su Roma (nel BD Warner) che ha girato interamente in digitale e per lui era importante che questo film non avesse la grana in quanto (semplifico sperando di non snaturarne il pensiero) non ritiene quel film un film, ma un ricordo reale, un viaggio che ha fatto nella sua infanzia. Quindi se c'è un perché, perché no, ma non può essere questo il caso di Dune.

Insomma ognuno si faccia le esperienze che vuole, ma non si può considerare la grana un difetto, il cinema non è un videogioco 3D, il proiettore non è una scheda grafica che elabora 2000 frame al secondo, un'immagine senza grana non è migliore di una che ce l'ha, è solo una cosa molto diversa.
 
Si certo tutto può essere.
Alla fine però può piacere o non piacere tutto qui.
E a chi non piace non può essere considerato come uno da educare alla grana. Il concetto è molto semplice.

Forse è meglio parlare della traccia Atmos in italiano che è emozionante, se vogliamo trovare il pelo nell'uovo ho notato chi ci rimette in alcune scene è il canale centrale che viene sovrastato dal resto, però per me è tanta roba.
 
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