stealth82 ha detto:Ah, ma questo è molto semplice da spiegare, i cinici,
Se incominciamo a affibbiare etichette a chi scrive temo che questo thread andrà in vacca molto alla svelta..
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stealth82 ha detto:Ah, ma questo è molto semplice da spiegare, i cinici,
E questo è un errore imperdonabile certamente.elche99 ha detto:Insomma ragazzi, Avatar è la stessa storia di Balla coi lupi, del Piccolo grande Uomo, persino di Pocahontas (ma ce l'avete presente The New World?)... ma senza le emozioni che quei film riescono a darti.
Allora è un aspetto inutile da citare se non è il puntoBARXO ha detto:Io non andrò a vedere questo film...
Innanzitutto il bombardamento mediatico di TG, giornali etc. mi ha già ampiamente stancato...
Ma non è questo il punto...
Guarda, solo uno poco attento può dire una cosa simile. Passi che preferisci ancora i film vecchio stile fatti con i pupazzetti - i quali è vero trasmettono molto realismo perché sono poliuretano dipinto che si può toccare - ma non è proprio possibile dire che con questo film, dal punto di vista del realismo, si sia segnata una svolta consistende; non dico un salto nell'iperspazio ma la velocità è aumentata vertiginosamente.BARXO ha detto:A me queste immagini ricordano in maniera sfacciata la sensazione di gommosità della CG provata alla visione di star wars I....
Proprio non capisco questo gridare al miracolo su questa pellicola, somiglia veramente più ad un videogioco che alla realtà...
Su uno dei trailers c'è il passaggio dal mondo di pandora, al volto di Sigourney....Sfido chiunque, anche il più niubbo di cinema, ad affermare che non si noti lo stacco tra le immagini reali e quelle in CG..
Non è un'etichetta, è una constatazione. Tengo cmq a precisare il riferimento al solo ambito cinematografico. Io non vorrei argomentare il gusto artistico altrui, ma non ho letto alcuna critica veramente costruttiva sotto questo punto di vista se non le cose che tutti continuano a ripetere ovunque. Essere cinici significa mostra anche "insensibilità" ed io ho notato questo.elche99 ha detto:Se incominciamo a affibbiare etichette a chi scrive temo che questo thread andrà in vacca molto alla svelta..
elche99 ha detto:Se incominciamo a affibbiare etichette a chi scrive temo che questo thread andrà in vacca molto alla svelta..
elche99 ha detto:Se incominciamo a affibbiare etichette a chi scrive temo che questo thread andrà in vacca molto alla svelta..
Ciavatta ha detto:Sicuramente ti riferisci al mio emozionarmi per UP!...
: Ma se per piangere guardi la vita è bella e per ridere il Marchese... Avatar, perchè lo guardi?![]()
C'è chi l'ha criticato però, ed io a quelli mi riferivo.GIANGI67 ha detto:Ma infatti mi pare che nessuno qui neghi il balzo gigante fatto dalla tecnologia cinematografica in questo film.
Non sono cmq d'accordo. Cmq non ho alcuna velleità di convincere gli altri del contrario, anche perché non sarebbe possibile, ma ampliare - questo sì, se posso - gli orizzonti del ragionamento.GIANGI67 ha detto:Solo ci si permette di sostenere che se il tutto non e' al servizio di una narrativa che,almeno ad alcuni,non coinvolge,si corre il rischio di un superbo esercizio di stile e non di un'opera che ha l'ambizione di rimanere nella storia.
chance ha detto:Vorrei ritornare sull'argomento dopo la seconda visione di Avatar, successiva all'anteprima milanese, questa volta nel posto giusto, vale a dire in Sala Energia insieme a mia moglie, alla quale era giusto facessi questo regalo indimenticabile. Leggo, naturalmente non solo su questo forum, delle cose per così dire singolari. Da un lato ci sarebbe una folla di gonzi, al momento qualche decina di milioni compreso il sottoscritto con consorte, che avrebbe abboccato ad una mera operazione di marketing andando a riempire le tasche di Cameron e della Fox, dall'altro i sacri depositari del sapere cinematografico che si sforzano invano di riportarci sulla retta via, mettendoci in guardia dall'ennesima baracconata hollywoodiana, al limite riconoscendo al filmettino in questione una certa rilevanza tecnica (e ci mancherebbe!).
Non che sia una sorpresa constatare quanto il cinema possa suscitare opinioni divergenti. Ho la memoria lunga e ricordo bene la reazione di certi soloni all'uscita di Blade Runner o del Gladiatore (tanto per citare i primi che mi vengono in mente). Qui però il problema è anche un altro, ed è l'ormai dilagante provincialismo culturale di questo paese. Per quanto mi riguarda Avatar non è un grandissimo film ma un capolavoro assoluto, che unisce come forse un paio d'altri film nella storia del cinema, tutte le risorse in quel momento a disposizione del regista e della casa di produzione (per la verità Cameron alcune cose le ha dovute inventare per l'occasione). Ed uno dei capisaldi della pellicola (mi viene ancora da usare questo termine) sta proprio nella sua formidabile sceneggiatura. Storie già raccontate, personaggi stereotipati, una trama ed un epilogo scontati. Ma di che cosa stiamo parlando? Dello stesso film che ho visto io ambientato in un pianeta diverso, con una fauna od una flora inventati di sana pianta?, Popolato da creautre blu alte più di tre metri?, Dove è possibile vivere in un corpo altrui?
Quanto ai personaggi stereotipati, devo dire che io passo la mia giornata accanto a personaggi stereotipati, l'edicolante sotto casa, la suocera, il mio caporedattore ecc... Sapete che vi dico? Il tran tran di tutti i giorni è un fottuto stereotipo, però qualcuno pretende dal cinema ben altro racconto degli esseri umani. Certo, se Cameron avesse accompagnato con la cinepresa il cattivone (sapete di chi parlo) alla toilette, magari avremmo letto il personaggio con ben altri livelli d'introspezione. Ma per favore!
Provincialismo culturale perché leggendo critiche e reazioni al film in altre nazioni, non dico che manchino gli atteggiamenti di cui sopra, ma sono in numero enormemente più esiguo. Provincialismo culturale perché non ci si accorge dell'infinità di messaggi contenuti in Avatar, non ultimo, per quanto paradossale perché totalmente indiretto, il più crudo rimando cinematografico al più colossale genocidio compiuto dall'uomo, anzi da noi cosiddetti occidentali, negli ultimi cinquecento anni, quello degli indiani d'America. Non penseremo certo che pellicole come Soldato Blu e Balla coi lupi abbiano messo veramente il dito nella piaga? Lì, al massimo i massacri vengono compiuti da militari più o meno esaltati. In quelle terre vivevano da 50 a 100 milioni di nostri fratelli, adesso ce ne sono sì e no 2/3 milioni, il resto, uomini, donne e bambini, se lo sono portati via pallottole e bombe per una precisa volontà politica ed economica che, tremenda ironia della storia scritta inevitabilmente dai vincitori, tuttora prende il nome di epopea del West. Insomma, né più né meno di quel che succederebbe a qualche sventurato alieno che per disgrazia venisse in contatto con noi avendo qualcosa di prezioso sotto la superficie del suo pianeta, naturalmente secondo il più scontato, stereotipato e reale dei meccanismi umani. L'America, l'Occidente, non ha ancora fatto i conti con il principale fantasma del suo passato, il film di Cameron è una frustata terribile anche se arriva da un altro pianeta.
Chiudo, citando quel che mi ha emotivamente più scosso:
Spoiler: l'abbattimento di albero casa utilizza il massimo coinvolgimento audio-visivo (pazzesco il rumore dei missili che esplodono) per moltiplicare il senso di sgomento di fronte all'uso della forza contro chi non ha alcun modo di difendersi
ed ancora:
Spoiler: alla fine del film la Na'Vi Neytiri trova il piccolo, esausto, indifeso Jake Sully e lo prende in braccio carezzandolo. Un gesto d'amore infinito, toccante, che travalica razze e pianeti.
Grazie mister Cameron, chissà che un giorno non abbia il privilegio di stringerle la mano.
Saluti da chance
asrpaoletto ha detto:la maggior parte di coloro i quali non hanno apprezzato il film stanno dicendo tra le righe che i "fan" di Avatar fanno parte della schiera dello spettatore medio acritico, abbastanza incolto e sempliciotto .
In post precedenti avevo già detto che non condividevo questa guerra santa ma è facile trovare allusioni in diversi post che fanno riferimento alla mancanza di gusto critico e alla giovane età degli estimatori di Avatar..ma questo poco importa.Dakhan ha detto:Veramente e' proprio il contrario....
E' questo il punto: l'esperienza è soggettiva! A te non avrà trasmesso niente e non ti ha isolato dal mondo esterno. Ok nessun problema ma altri, invece, forse meglio predisposti o meno concentrati sui clichè o sulla profondità dei dialoghi o sul cercare precedenti nella storia del cinema hanno vissuto il film più con l'istinto che con la testa e si sono lasciati trasportare da una ambientazione coinvolgente e da un ritmo cmq veloce ed appassionante.Insomma, a me personalmente mi sembra si esageri, ok, il film e' bello, scorrevole, piacevole, magari per qualcuno anche un capolavoro ma per favore non parlatemi di depressione post film o di altre esperienze mistiche.
elche99 ha detto:Edit: dimenticavo...
Per la cronaca, ho visto come vengono "sanificati" gli occhialini tra uno spettacolo e l'altro:
- occhiali tutti sfusi in un cesto
- straccetto delle dimensioni di MEZZO KLEENEX imbevuto di non so cosa
- prendono un occhialino danno una passata davanti e dietro le lenti (durata max 2sec al paio)
- buttano in un altro cesto da cui sono presi da un altro che li mette nel sacchetto con cui te li danno
- i ragazzi che facevano questo erano ovviamente a mani nude...
Ho quindi capito che le 3 persone che conosco che hanno preso la congiuntivite a vedere il 3D non sono certo un caso misterioso.
petshopboy ha detto:In Cina Avatar lo stanno ritirando dalle sale
http://www.corriere.it/esteri/10_gennaio_19/cina-vita-proiezione-avatar_cd195804-04d2-11df-aece-00144f02aabe.shtml
Ma vuoi discuterne o fare polemica?stealth82 ha detto:Allora è un aspetto inutile da citare se non è il punto
Ok, argomentiamo!!!stealth82 ha detto:Guarda, solo uno poco attento può dire una cosa simile. ma non è proprio possibile dire che con questo film, dal punto di vista del realismo, si sia segnata una svolta consistende
Io mi chiedo come si faccia a non rimanere sconcertati dal gradino raggiunto nel riprodurre quasi - e dico quasi perché pur sempre obbiettivo - fedelmente caratteristiche proprie del volto umano così come anche il dinamismo del corpo.
BARXO ha detto:Allora, queste immagini
cut
ti sembrano davvero credibili (non per i soggetti, ma per la realizzazione) quanto queste?
cut
E le immagini non colgono, purtroppo, l'artificiosità del tutto...
Guardatevi la featurette a questo link
La parte dei due personaggi a cavallo a 1:30 e 2:37 è inguardabile....
Poi, i gusti sono gusti...
Ma ci sono film in cui la parte CG è veramente indistinguibile dal girato...
Io vorrei discuterne ma tu fai polemica parlando di qualcosa che hai visto con la moviola e che hai dichiarato di non voler toccare nemmeno con la punta di un bastone visto che al cinema hai deciso di non andarciBARXO ha detto:Ma vuoi discuterne o fare polemica?![]()
Io non ho parlato di immagini statiche, ma di immagini in movimento. E' tutta un'altra cosaBARXO ha detto:Ok, argomentiamo!!!Mi piace un casino...
Mi piace parlare dell'aspetto tecnico delle immagini...
Perché puoi discuterne solo nella sua sintesi.BARXO ha detto:L'aspetto artistico della storia preferisco neanche citarlo...![]()
No, non lo sono, e non ho difficoltà ad ammetterlo.BARXO ha detto:Allora, queste immagini
ti sembrano davvero credibili (non per i soggetti, ma per la realizzazione) quanto queste?
Così come non ti permettono di cogliere il contrario.BARXO ha detto:E le immagini non colgono, purtroppo, l'artificiosità del tutto...
Ho visto proprio recentemente Titanic in HD. Credimi, conservavo ottimi ricordi dei suoi special FX. Non ho paura di dire che alla luce degli sviluppi della decade successiva la sua uscita non dico sembra dilettantismo ma l'artificio è piuttosto visibile.BARXO ha detto:Ma ci sono film in cui la parte CG è veramente indistinguibile dal girato...Solo per fare un esempio trovo la CG di titanic molto più credibile....
asrpaoletto ha detto:E' questo il punto: l'esperienza è soggettiva! A te non avrà trasmesso niente e non ti ha isolato dal mondo esterno. Ok nessun problema ma altri, invece, forse meglio predisposti o meno concentrati sui clichè o sulla profondità dei dialoghi o sul cercare precedenti nella storia del cinema hanno vissuto il film più con l'istinto che con la testa e si sono lasciati trasportare da una ambientazione coinvolgente e da un ritmo cmq veloce ed appassionante.