Premesso che le differenze fra una corretta gestione o meno
si vedono il discorso è stato spiegato già nelle prime pagine di questo thread e precisamente qui:
http://www.avmagazine.it/forum/showpost.php?p=972734&postcount=29
Ti dico solamente di fare la prova come segue:
Imposta il lettore in uscita a 1080p 60Hz (la classica uscita con pulldown 2:3)
Imposta il lettore con uscita a 1080p 24Hz
Quello che dovresti vedere è quanto segue:
Nel primo caso una fluidità assolutamente inferiore a quella riscontrabile al cinema come assolutamente inferiore rispetto a quella riscontrabile nei corrispondenti DVD nostrani.
Nel secondo caso, posto che il display lavori in modo corretto, dovresti vedere una fluidità similare a quella dei tradizionali DVD nostrani (inteso quelli di area PAL ed assolutamente sovrapponibile a quella del cinema.
Se non noti differenze potrebbe essere che il tuo display non elabori correttamente segnali 1080p24.
Le tecnologie di interpolazione dei fotogrammi che elaborano il materiale originale (i 24fps) aggiungendo fotogrammi "inventati" hanno le loro controindicazioni.
Nel caso di Samsung io personalmente ho riscontrato formazione di pesanti macroblocchi ed aloni intorno alle figure in movimento.
La cosa personalmente mi da più fastidio della mancanza di fluidità nativa del materiale cinematografico (che non può essere tanto fluido come il materiale ripreso da telecamera a 50Hz interlacciati) che risulta visibile si, ma che è sicuramente meno invasiva della valanga di artefatti che nascono con l' interpolazione.
Personalmente trovo che la comparsa fastidiosa di mancanza di fluidità derivante dal basso frame rate nativo sia un vero e proprio errore di regia.
Il regista con la collaborazione del direttore della fotografia dovrebbero avere nel loro bagaglio tecnico la conoscenza e la consapevolezza che alcune velocità di pan in abbinamento con velocità di otturazione della cinepresa (ma anche telecamera che registra in progressivo) generano inevitabilmente mancanza di fluidità. Queste considerazioni derivano dalla consapevolezza che in qualunque lavoro
bisogna essere perfettamente consapevoli dei limiti delle attrezzature che si utilizzano per ottenere un buon risultato finale.
Un errore di pan vale esattamente come un errore nella scelta della pellicola o nella illuminazione (luci piatte o scena annegata nel buio)..
Fatto sta che la rappresentazione più fedele dell' opera non è quella con un numero di frame maggiore rispetto all' originale, specie se il meccanismo genera artefatti. IMHO non dobbiamo essere noi con i nostri display e/o VPR o processori esterni a sopperire agli errori dei registi...
Io comunque non demonizzo del tutto il sistema, trovo semplicemente che allo stato attuale, passata l' iniziale ebrezza da fluidità... cominciano ad emergere le magagne e gli artefatti, tanto che quando ho visionato display con questi sistemi , in meno di due minuti di fruizione ho individuato vistosi artefatti che personalmente ritengo inaccettabili.
Faccio presente che quello che chiedo ad un sistema audio-video è di rappresentare nel modo più fedele possibile quanto è contenuto nel supporto; affermazioni quali quella che l' introduzione di fotogrammi intermedi interpolati rende la fluidità "più reale", più simile alla realtà mi fanno un po sorridere; nei film quello che vedete è il frutto della mente e dell' occhio del regista; tutto quanto appare al cinema e a casa nei nostri impianti è pesantemente e innaturalmente piegato da filtri, illuminazione artificiale integrativa, fino alla post produzione (non parlo di computer grafica) persino i grandi film del passato non sfuggono a questa unica comune regola.
Il riferimento a questo punto si sposta... non è la natura con cui vediamo o il modo che più ci aggrada di vedere le cose che è il vero riferimento.
L' unico vero riferimento è il vero contenuto del supporto, che dovrebbe essere l' oggetto più vicino a quanto era nei pensieri del regista.
Tutto questo per dire che ritengo in linea di principio sacri i "pochi" 24fps nativi con cui sono girati fino ad oggi film; la grana della pellicola (che qualcuno vorrebbe spianare con appositi filtri); l' aspect ratio originale del film; se un domani decidessero di girare a 60 fps con aspect ratio 1,78:1 senza grana... questi nuovo standard sarebbe altrettanto sacro perché il film come opera artistica solo con quella modalità sarebbe fruito nel modo più completo.
Prova a pensare se un mattacchione come Tarantino che è abituato ad utilizzare i difetti del media con cui si esprime con finalità puramente artistiche decidesse delilberatamente di fare carrellate "sbagliate".
Oppure ancora, un regista attento e preciso che vuole un determinato effetto si ritrovasse ad averlo stravolto dalla azione eccessivamente fluida...
Per lo sport in TV invece ben venga l' interpolazione
se elimina gli artefatti dimostrati fino ad oggi
Ciao