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Risultati da 1 a 15 di 33
Discussione: Preamplificatore realmente sempre necessario?
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12-03-2015, 15:19 #1
Preamplificatore realmente sempre necessario?
Vado subito al punto: con sorgenti moderne quali lettori CD/SACD, DAC e lettori digitali vari che forniscono tranquillamente un segnale abbastanza potente da pilotare un finale e hanno un controllo volume di buona qualità (Es. quelli che lavorano direttamente su DAC a 32bit come l'ESS9018) un preamplificatore analogico ha ancora senso?
La mia non é una domanda retorica, sono sinceramente interessato alla questione e alle motivazioni tecniche alla base.
Perché spesso ho letto le solite trite e ritrite frasi sul genere "Suono più pieno con il pre" "Suono più analitico senza pre" "Suono più dinamico con il pre" "Il buffer nel pre migliora la dinamica" e poi l'immancabile "Con il pre suono più musicale" ecc. che mi dicono poco.
Nella mia recente esperienza, nella catena in firma c'era un pre Accuphase C-275v.
Ora, quello che apportava al suono (nel senso di cambiamenti in meglio/peggio) era a mio parere:
- veramente minimo,
- di almeno un ordine di grandezza inferiore a variabili molto più importanti quali ad esempio la risposta dell'ambiente,
- poteva essere tranquillamente annullato con un tocco di equalizzazione attiva.
In pratica buffamente (rispetto a quanto ho sempre letto) la gamma alta era *leggermente* più presente. Punto. Null'altro di tangibilmente differente.
Ah sì, c'era un *leggerissimo* rumore di fondo che si poteva sentire mettendo l'orecchio in pratica dentro all'altoparlante medio delle 801. Senza il pre non si sente nulla. Ma dal punto di ascolto la differenza é inudibile.
Quindi il mio discorso é: a parte la funzione di switch di sorgenti analogiche, a parte il volume analogico (con pregi e difetti del caso) veramente un pre porta qualcosa di positivo?
E se sì, perché, tecnicamente parlando?
Accuphase sostiene (in un'intervista) che i suoi lettori e DAC non "possono" pilotare un finale, che non é l'ideale.
Il pre secondo loro ci vuole (senza scendere in dettagli tecnici).
Ma Accuphase vende anche pre, e li vende a caro prezzo, quindi...Ultima modifica di Tiamat; 12-03-2015 alle 15:51
1) Sorgente Accuphase DP-75 | EQ/DAC Accuphase DG-58 | Pre Accuphase C-2420 | Finale Accuphase A-46 | Diffusori Pioneer/TAD S-2EX | Trattamento RPG Cinemusic
2) CD Accuphase DP-80L | DAC Accuphase DC-81L | FM Accuphase T-106 | EQ Accuphase G-18 | Pre Accuphase C-280V | Ampli Accuphase E-303x | Diff. B&W 801 S3
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12-03-2015, 16:17 #2
Quando ho fatto io le prove le differenze erano molto di più però io le ho fatte con un EAR Acute da 4000€ circa ed un pre spectral DMC20s2 da circa 10/12000€ che probabilmente e di molto superiore all'EAR.
Le differenze erano soprattutto nella tridimensionalità e nella naturalezza del suono ma la cosa era molto evidente.....
Poi nulla esclude che il tuo cd sia superiore al pre ma forse devi fare un'ascolto più attento ai micro parametri e non solo agli alti ed ai bassi.....
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12-03-2015, 16:29 #3
Grazie della tua opinione
Nel mio caso la situazione é inversa: il finale P-700 é di livello leggermente superiore al pre C-275v che avevo, ma veramente differenze molto meno marcate.
Poi il fatto che non ci fossero differenze significative può anche essere un bene: vuol dire che il pre in questione é trasparente e aggiunge poco del suo. E a quel punto dico: a che serve in fin dei conti se la sua funzione di switch non la uso e se il volume e ben regolato a monte?
Ma al di là di tutto sono interessato maggiormente agli aspetti tecnici: perché tu lo sentivi più "tridimensionale" con il pre? Perché più "naturale"?
forse devi fare un'ascolto più attento ai micro parametri e non solo agli alti ed ai bassi.....
Chi ha detto poi che ho prestato attenzione solo ad alti e bassi? Mica ho fatto mezza giornata di prove: in mesi di ascolti e prove penso di poter dire che un po' il suono delle mie attuali elettroniche ho imparato a conoscerlo.Ultima modifica di Tiamat; 12-03-2015 alle 17:01
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12-03-2015, 17:02 #4
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@Tiamat
E se le sorgenti sono più di una che fai, i finali al massimo hanno due ingressi per canale, uno xlr e uno rca.
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12-03-2015, 17:04 #5
L'Oppo 105 ha tre ingressi digitali, l'Accuphase DG-58 idem.
Per questo dicevo che la funzione di switching sorgenti analogiche di un pre analogico é inutile nel mio caso: lo userei comunque solo con un ingresso. In pratica controllerei solo il volume con esso.Ultima modifica di Tiamat; 12-03-2015 alle 17:11
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12-03-2015, 17:52 #6
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Anche un pre di ottima qualità aggiunge una piccola distorsione al segnale che arriva ad un suo ingresso e quindi la qualità del segnale in uscita non può che essere peggiorata. Io lo ho eliminato.
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12-03-2015, 18:07 #7
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12-03-2015, 18:09 #8
Interessato alla discussione
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12-03-2015, 19:12 #9Solo una è una hdmi.
Ah già, allora sono 4 in totale
Comunque la presenza di una HDMI non cambia nulla per me dal punto di vista dell'audio 2 canali (CD/SACD/DVD/Bluray gestiti direttamente dall'Oppo, Mac in USB verso l'Oppo, e mi restano ottiaca, coassiale e HDMI per scaler, PS4 e SAT -che tra l'altro possono essere switchati anche dallo scaler-).
Ma il mio discorso più che altro verte su cosa può portare tecnicamente un pre analogico ad un segnale analogico che già é in grado come livello e impedenze di pilotare adeguatamente un finale di potenza.
Ultima modifica di Tiamat; 12-03-2015 alle 19:41
1) Sorgente Accuphase DP-75 | EQ/DAC Accuphase DG-58 | Pre Accuphase C-2420 | Finale Accuphase A-46 | Diffusori Pioneer/TAD S-2EX | Trattamento RPG Cinemusic
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12-03-2015, 19:37 #10
Sei tu che dici che quello che hai notato e solo leggermente più presente, poi se hai fatto ascolti di mesi e mesi mica lo hai detto....
Non mi sembra di aver usato un tono aggressivo, se così e stato me ne scuso....il mio era solo un consiglio
Se non noti differenze togli il pre!!
e poi come fai se devi mettere il gira gira???
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12-03-2015, 19:55 #11
Nessun problema, figurati, incomprensioni da forum
Comunque sì, alla fine il pre l'ho venduto quando mi é capitato un interessato.
Ora però come sempre in questo campo minato che é l'audio, mi sta venendo il pallino di riprenderne uno
Però siccome come detto la funzione di switching source analogiche non mi interessa, e in pratica come detto userei solo la funzione di volume (in questo caso però l'ottimo AAVA di Accuphase), mi incuriosiva il motivo tecnico sul perché molti (mica solo tu eh) notano decisi miglioramenti al suono inserendo il pre nella catena.
In genere il commento più ricorrente é: "Un po' meno trasparente ma un po' più dinamico".
Ok sul meno trasparente, il motivo mi é chiaro, ma é il perché della maggior dinamica che tecnicamente mi sfugge.
Ripeto: si parla di sorgenti in grado per livello e impedenza di uscita di pilotare adeguatamente un finale.
Su un forum Accuphase che seguo, un utente con cui discutevo mi ha detto che notava miglioramenti con il pre (C-2420) se usava un certo finale (A-45), poi é passato al modello superiore di finale (A-70) a sua detta più trasparente: a quel punto preferiva il collegamento diretto col lettore SACD. Ma per finire, quando ha preso il pre top di gamma C-3800, a quel punto secondo lui il suono migliorava col pre. Boh?
Per quanto riguarda il giradischi, sarebbe un buon motivo per dotarmi di un pre analogico con entrate phono, oppure un preampli phono dedicato. Ma per adesso non mi interessa.Ultima modifica di Tiamat; 12-03-2015 alle 20:02
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12-03-2015, 21:45 #12
Ho esposto diverse volte la mia esperienza qui sul forum, attirandomi pure degli sfottò, ovviamente da gente che non aveva ascoltato il mio impianto:
1) 3/4 anni fa il mio impianto era composto da un dac Cambridge Dacmagic Plus, preamp Krell Hts 7.1 e finale Krell Kav 500.
Cambio il dac con un Nad M51 (listino 2.000€), dotato di controllo di volume a 35 bit. Dopo un mese dall'acquisto lo provo, per curiosità, collegato direttamente al finale.
Morale: il giorno dopo il pre Krell era già sul mercatino. Troppa la differenza in termini di grana sonora, precisione e raffinatezza.
Ho provato in seguito diversi altri pre, Bryston, Linn, Audio Research, ma il Nad da solo era sempre meglio.
Fino a quando ho provato (e poi comprato) un VTL 7.5...
2) Prima dello scorso Natale il mio impianto era composto dal Nad M51 di cui sopra, il suddetto pre VTL 7.5 e finale Sanders Esl.
Si ripete la storia. Cambio il Nad con un Ps Audio DirectStream DSD (listino 8.000€) , a sua volta dotato di controllo di volume, lo provo collegato direttamente al finale. Pre rivenduto.
Questo non vuol dire che ogni dac o lettore cd vada meglio senza pre.
Dipende da quanto bene venga implementato il controllo di volume.IMPIANTO 1: Mac Mini M1 + Tidal - Roon+Hqplayer - Dante DVS - Powersoft Ottocanali 8K4 Dsp Dante - PMC IB1s in triamplificazione
IMPIANTO 2: Mac Mini M1 + Tidal - Roon+Hqplayer - Naa - Rme Adi2 Dac - Mc2 s1400 - Wilson Sophia 2
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13-03-2015, 07:24 #13
visto che non noti differenza e lo utilizzeresti solo come selettore di ingressi prova con un pre passivo agisce solo come regolatore del volume e ingressi senza alimentazione....
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13-03-2015, 10:25 #14
Carletto,
interessante la tua esperienza: io sfottò di sicuro non ne uso, é quello che ho un po' sentito anche io ed é esattamente il percorso che ha fatto quell'utente di un altro forum di cui parlavo prima. Unica differenza é che ora col pre top di gamma Accuphase dice di sentir *leggermente* meglio rispetto alla connessione diretta (questo me lo ha detto dopo che gli ho rotto le scatole chiedendogli di fare una prova: DP-720 diretto nell'A-70 oppure con il pre C-3800 in mezzo).
Però considerato il salasso per prendersi il C-3800 (listino 31'000€), magari c'é anche un pizzico di autosuggestione di mezzo).
Luca,
(se era riferito a me) ma volendo io il volume lo regolo sull'Oppo o sul DG-58, però prima o poi un test con un pre passivo lo vorrei fare, giusto per sfizio.
Quello che mi interessa sapere é cosa può tecnicamente portare "in più" un pre attivo al segnale e perché a volte é così.
Ma proprio tecnicamente: buffer, annullamento problemi di impedenze e così via.Ultima modifica di Tiamat; 13-03-2015 alle 11:01
1) Sorgente Accuphase DP-75 | EQ/DAC Accuphase DG-58 | Pre Accuphase C-2420 | Finale Accuphase A-46 | Diffusori Pioneer/TAD S-2EX | Trattamento RPG Cinemusic
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13-03-2015, 23:33 #15
La parte di circuito che viene solitamente chiamata "pre" e che è presente in qualsiasi ampli integrato, oppure fornita separata in un case proprio, non ha nulla di magico o miracoloso e svolge alcuni compiti:
1 - portare eventualmente il livello del segnale della sorgente collegata in ingresso al livello che permette di pilotare a piena potenza la parte amplificatrice di potenza (o l'ampli finale separato)
2 - permettere la selezione di più sorgenti tramite commutatore
3 - permettere la regolazione del livello del segnale di uscita
4 - permettere la regolazione delle frequenze basse e alte (ora sta pian piano, finalmente, tornando di moda)
5 - adattare l'impedenza di uscita della sorgente a quella di ingresso del finale
6 - eventuali altri filtraggi o elaborazioni del segnale
Esaminiamo i vari punti:
1 -Ormai quasi tutti le sorgenti forniscono livelli di uscita sufficienti a pilotare direttamente senza problemi i normali ampli finali
2 - Se si utilizza una sola sorgente la cosa non ha importanza, in ogni caso il tutto si risolve con un normalissimo commutatore
3 - Se la sorgente è già dotata di controllo del livello di uscita anche questa necessità viene a cadere, ci sarebbe da discutere sulla qualità di questo controllo, nel caso di interventi nel dominio digitale la cosa potrebbe effettivamente avere aspetti importanti, in analogico ritengo molto meno, direi nulli
4 e 6 - Se non si desidera usare filtri o controlli di tono la cosa è irrilevante
5 - per le Impedenze vale il discorso fatto al punto 1 per i livelli, ormai esiste uno standard di fatto per cui le uscite hanno sempre una Impedenza la più bassa possibile, mentre gli ingressi la più alta; se gli apparecchi sono stati progettati secondo i sacri crismi e non secondo la posizione dei pianeti non ci dovrebbero essere problemi.
Tirando le somme, nel caso di apparecchi analogici, magari con una sola sorgente, direi che l'inserzione di un "pre" esterno sia abbastanza inutile, cosa farebbe? Probabilmente lavorerebbe a guadagno unitario ed inserirebbe sul percorso del segnale solo dei componenti attivi in più.
Qualcuno dirà: "Ma perchè allora si sentono delle differenze?", risposta semplice: "Perchè qualsiasi apparecchio elettronico posto sul percorso del segnale lo può modificare, poco o tanto.
Ho scritto "modificare", che non vuol dire per forza "migliorare", a qualcuno la modifica piacerà, ed allora il pre "è indispensabile", ma non perchè svolge una qualche funzione necessaria, ma perchè produce un suono che piace, stesso discorso per l'inverso.
Nel caso che la sorgente sia un lettore CD il discorso cambia poichè se esiste un controllo di livello questo influirà sulla risoluzione effettiva, più o meno significativamente, se la stessa sorgente fosse collegata ad un pre digitale dotato lui di un controllo di volume può darsi che questo sia migliore, ottenendo risultati migliori.
Ma anche in questo caso non è perchè il "pre" è indispensabile, ma solo perchè in quel caso fa un lavoro migliore di quello che fa la sorgente."Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).