l'ho detto anche sopra come fai a chiarire scientificamente che il cavo
Suppongo tu stia scherzando.
Ci sono cose che non possono essere misurate strumentalmente, in toto o in parte, in particolare quelle che coinvolgono l'uomo (e anche la donna) eppure se ne sono ricavate regole, diagrammi, certezze, direi.
Si chiama metodo statistico ed è quello proposto da sempre proprio per effettuare le prove degli accessori di cui stiamo discutendo (non solo i cavi).
Guarda caso proprio il metodo sempre rifiutato da tutti coloro che affermano di non avere problemi a sentire differenze in meglio o in peggio.
Come fai a stabilire in modo scientifico e inequivocabile quanto hai scritto circa i due cavi che citi?
Direi che è cosa semplicissima, si prendono i due cavi (rodati, per carità, non sia mai che la prova venga inficiata), li si collega in modo da poterli collegare/scollegare in modo veloce (ma non è prioritario è solo per ridurre i tempi) in un impianto ad alto livello, si prendono un po' di persone scelte tra chi ha da sempre dichiarato di sentire le differenze, li si fa sedere, gli si dà in mano un foglietto e si inizia l'ascolto.
1° test: "segnate le vostre impressioni (del tipo, tanto per semplificare: "suono caldo", "suono freddo")". "Fatto? Andiamo avanti"
Si riparte con il secondo e via così, il tutto per un certo numero di volte, non basso, ovviamente.
Alla fine si ritirano le schede e si confrontano i risultati e li si abbina ai cavi che erano in prova ogni volta, in ordine assolutamente casuale e non noto.
Volendo si può anche cambiare l'impianto, magari in una seconda giornata, si possono anche ripetere i test con altri gruppi, ma il modus operandi deve essere quello, maggiori sono i test ed il numero di partecipanti e meglio è.
Ricordo che se ci sono differenze tra due cavi le stesse devono emergere comunque, saranno diversi forse gli effetti, ma se è vero che ogni cavo ha una sua caratteristica questa influenza tutto il resto, è impossibile che un impianto (ampli+diffusori) non venga influenzato o venga influenzato sempre allo stesso modo).
Ricordo inoltre che le affermazioni sono sempre state del genere: "cambiamenti epocali", "meravigliosi","differenze eclatanti", difficilmente ho letto "una piccola sfumatura avvertibile solo dopo lunghi ascolti e forse solo da orecchie molto affinate", pertanto non credo ci sarebbero problemi ad effettuare un test simile.
I fabbricanti di cavi dovrebbero essere i primi a non avere difficoltà ad effettuarlo, ma sicuramente non lo proporranno mai, anche se sarebbe un veicolo pubblicitario notevole (se le loro affermazioni risultassero vere), le riviste potrebbero farlo, ma qui la cosa diventa un po' spinosa.
Mi ricordo solo alcuni test tecnici di AR (vedi che si possono fare) le cui conclusioni non erano così eclatanti, c'erano le differenze che si potevano evincere dalle misure, se un cavo ha una capacità elevata è normale che tagli un po' le alte, pardon, il termine audiofilo è: "abbia un suono caldo", certo non si sono sbilanciati molto, ma se l'apporto era eclatante come sempre dichiarato dagli appassionati, avrebbe dovuto emergere.
Altre volte, sempre a mezze parole, era stato anche scritto che, be', sì, i cavi, insomma, però e finiva lì, il consiglio era stato quello di "leggere tra le righe", ma se sono così necessari non ci sarebbe bisogno di leggere tra le righe, ditelo chiaramente.
Ciao