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Risultati da 1 a 4 di 4
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18-02-2025, 19:16 #1
Junior Member
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Valutazioni del vintage a partire da un prodotto specifico: Accuphase E-206
Ciao a tutti
Per il mio impiantino hi-fi 2 sto valutando amplificatori vintage, tra cui l'Accuphase E-206.
La domanda a chi ne sa più di me è:
l'Accuphase E-206 come si pone rispetto ad amplificatori moderni dallo stesso prezzo?
Per rispondere alla domanda, pensavo di "perimetrare" il confronto alla sola parte musicale, ovvero
- Tralasciamo per il momento la parte affidabilità - assistenza - garanzie rispetto al nuovo.
- Facciamo finta che sia una scatola "Ampli1" che suona, in modo da eliminare le suggestioni e i ricordi personali.
- Mettiamolo poi a confronto con ampli con lo stesso tipo di "personalità" musicale,
- Valutiamo "solo" il risultato musicale
Al termine del confronto, sarebbe utile capire se le "pecche" dell'Ampli 1 rispetto ad altri ampli provati sono dovuti al progetto interinseco o sono da imputare proprio alla dimensione "vintage" (progresso delle tecnologie ecc. ecc.)
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19-02-2025, 13:38 #2
Ciao.
Nella mia limitata conoscenza a livello di tecnologie adottate, vedo che più o meno i progetti sono quelli da 30 anni. Sicuramente qualcosa di nuovo sarà stato apportato, ma da quel che leggo in giro si tratta più che altro di minestre riscaldate. Se vuoi approfondire con pareri ben più autorevoli puoi provare a scrivere a Bartolomeo Aloia (su Facebook) o a Mario Bon (nel suo forum), dovrebbero risponderti entrambi senza problemi,
Dal punto di vista sonoro, in genere i marchi stanno “spingendo sempre di più alla ricerca dell’ultimo dettaglio nascosto”, una prassi tanto inutile quanto spesso dannosa, anche perché lo stesso fanno i costruttori di diffusori (e lì in alcuni casi ci sono stati progressi, più che altro nei materiali degli altoparlanti, es carbonio berillio diamante).
Sommando queste caratteristicamente, vengono fuori catene talvolta inascoltabili, alle fiere è un must. Tanto buone con ottime incisioni quanto scarse il caso contrario. Quindi nessun vero progresso.
Nello specifico di accuphase, ho ascoltato se non quel modello uno analogo e mi è decisamente piaciuto (in abbinamento a delle Tannoy stirling). Il brand è anche famoso per il dimensionamento delle alimentazione impiegate. Non mi piacciono invece i prezzi/ricarichi sul nuovo e il quasi fanatismo legato a questo brand (come ad altri oggetto di status come McIntosh e Naim). Il rovescio della medaglia, in positivo, è l’altissima rivendibilta’.Soggiorno Rega P7/Rb700/Exact, EAR 834p + ecc83 TFK, Densen B400plus, Rega DAC, Klimo Merlino + ecc88 Valvo by Philips, Quad 909, Kudos C2, oled LG 55”. Studio Marantz CD16, Arcam A80, Tannoy R1. Mansarda JVC Rs49, S.I. Black Diamond 106” 21/9, Oppo 105d, Rotel Rsp1098/Rmb1066, 5.1 Audio Pro Level. Altro centralino Bticino + 2 ciabatte DIY + 2 linee dedicate per stereo e HT.
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19-02-2025, 13:49 #3
Junior Member
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Ciao.
Grazie della risposta, mi hai dato informazioni importanti su cui riflettere.
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19-02-2025, 14:15 #4
Premetto che non ho elevate competenze e di solito non l’intrometto in discussioni sul vintage ( discorso diverso per l'usato recente)
In casa ascolto normalmente 3 amplificatori :
Proton 520B vintage ( acquistato quasi 40 anni), Atoll IN50Se e un Denon PMA-600NE , come impronta sonora io non avrei dubbi a preferire il moderno Atoll seguito dal Proton e come ultima preferenza il Denon.
Per dire che , a parità di budget, si può nel vintage trovare qualcosa d'interessate e di livello, ma scegliendo bene con svariati ascolti non ho dubbi a preferire il nuovo o un usato recente.Ultima modifica di llac; 19-02-2025 alle 14:17