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Risultati da 46 a 53 di 53
  1. #46
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    Apr 2014
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    Fara Vicentino
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    A me piacerebbe molto farle queste prove, in compagnia chiaramente di un sostenitore di tale tecnologia. Mi fermano due problemi:
    - non ho nelle vicinanze conoscenti che siano interessati a queste prove
    - soprattutto non ho migliaia di euro da investire nell'acquisto di un po' di cavi di cui sopra.
    Per inciso, credo sia necessaria una minima (ma minima, senza esagerare) qualità nei cavi rca, o comunque di interconnessione fra elettroniche. Sarà un caso che siano gli unici cavi sbilanciati?

  2. #47
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Giusto per chiudere la questione cavi, di qualsiasi tipo ed impiego:

    la domanda riguardante gli eventuali test fatti da chi è scettico non ha molto senso.

    Mi spiego: io, ad esempio, sostengo che non c'è alcuna differenza, mi sottopongo al test, fatto con tutti i crismi, ed a ogni prova rispondo: "non sento nulla" oppure: "sempre uguale", anche se la differenza è eclatante, poichè sono in malafede e sostengo la mia tesi a spada tratta e non ho alcun interesse a fare brutta figura, essendo un ben noto bastard inside.

    Se, invece, come è logico, la stessa prova viene fatta da chi sostiene di sentire le differenze questi avrà tutto l'interesse a porre la massima attenzione negli ascolti, segnalando cosa effettivamente sente di volta in volta.

    Pertanto l'onere della prova non spetta a chi asserisce che non sente nulla, ma a chi asserisce il contrario, ovvero che sente.

    Senti le differenze? Allora dimostralo!

    Questa dimostrazione però deve essere fatta in "ambiente controllato" cosa che comprende le modalità e le regole da rispettare, questo vuol dire che non basta dire: "IO lo sento, pertanto è vero" neanche ha valore di prova il dire: "Mia moglie, che non se ne intenende, stava stirando nell'altra stanza e quando ho cambiato i cavi, a sua insaputa, ha detto: "Ma hai cambiato l'impianto, ora si che si sente bene". (Letta sul forum, non me la sono inventata).

    No, esiste una metodologia collaudata che viene utilizzata da sempre nel mondo scientifico ogni qual volta si debbano fare ricerche su argomenti "non misurabili", ma che si basano sui sensi umani, si chiama test "in doppio cieco" (al limite anche solo semplice, senza doppio, basterebbe già).

    Cosa vuol dire lo descriverò per quell'unico lettore che ancora non lo sa :

    Nel nostro caso: si prendono due cavi, uno "normale" ed uno di "quelli buoni, audiofilo ed esoterico", non importa se di segnale, di potenza, digitale, il metodo è sempre lo stesso.

    Lo si inserisce in un impianto di qualità e quelli che partecipano al test ascoltano un pezzo di brano, SENZA SAPERE QUALE CAVO E' COLLEGATO, poi si cambia cavo, SEMPRE ALL'INSAPUTA DEGLI ASCOLTATORI, e si ascolta, si va avanti così per un certo numero di prove, i cavi sono scambiati con una sequenza casuale: A-B-A-A-B-A-B-B ecc. (sequenza fissata prima da chi conduce il test, all'insaputa di tutti e che se la segna su un foglio).

    Ognuno scrive le proprie impressioni ed alla fine di un numero di ascolti, diciamo almeno una ventina, meglio se di più, si confrontano i risultati con i cavi che effettivamente erano inseriti.

    Se i giudizi concordano con il tipo di cavo (buono, scarso o qualcosa di simile) per un numero statisticamente valido, quindi discretamente di più del 50%, diciamo almeno l'85% dei casi, allora vuol dire che i cavi influiscono veramente.

    Se le risposte coerenti sono in numero inferiorl, vuol dire che chi ascoltava tirava ad indovinare, pur essendo in buona fede e convinto di cosa stava ascoltando, purtroppo era solo suggestione.

    Troppo difficile? Assolutamente no, sono stati fatti test simili in passato ed i risultati sono sempre stati in favore della non rilevabilità.

    Putroppo quando si propone questo test ahche i più incalliti sostenitori dei cambiamenti eclatanti, mostruosi, che chiunque può riconoscere, anche al volo, spariscono ed adducono mille motivazioni per non poter eseguire il test: lo stress psicofisico (ma non erano differenze eclatanti?), la tensione nervosa, la congiunzione astrale non favorevole, un impegno improvviso proprio quel giorno (facciamolo tra un mese - mi dispiace, ho un impegno anche il mese dopo), ecc. ecc., qualcuno si è persino spinto a dire: "Ma se non so cosa sta suonando non vale! Come faccio a dare un giudizio?".

    Purtroppo, mi dispiace ripeterlo, ma il dire: "IO lo sento" non ha il minimo valore, tra i sensi umani l'udito è tra i più imperfetti e preda di suggestioni ed inganni, al pari dell'occhio, credo che tutti abbiate esperienza di illusioni ottiiche, eppure l'occhio dice una cosa che alla verifica reale non è vera.

    La frase che "l'orecchio è il miglior strumento di misura" è una gran panzana, tirata fuori alcuni anni fa dal direttore di una "celebre" rivista estera di Hi-Fi che voleva inserire nei test dei vari prodotti recensiti tutte le misure tecniche necessarie (come fa la nostrana AR), ma scoprì che attrezzare un simile laboratorio costava parecchio e, sopratutto, serviva una grande esperienza per effettuare le misure (non è cosa banale), pertanto abbandonò l'idea e scrisse la famosa frase, non si spendeva un soldo e si potevano dare tutti i pareri perchè, appunto, l'orecchio bastava.

    Come vedete non ho tirato in ballo Scienza o Fisica, che, volenti o nolenti, governano questo nostro mondo elettronico e con cui bisogna fare i conti, ma si affida tutto al giudizio dei sensi, ma lo si deve fare in modo da escludere la possibilità di qualsiasi condizionamento conscio ed inconscio.
    Ultima modifica di Nordata; 14-07-2019 alle 12:40
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #48
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    Apr 2014
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    Fara Vicentino
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    ...90 minuti di applausi... Nordata, hai tutta la mia stima.

  4. #49
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    Feb 2011
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    Da cavoscettico e quasi ...

    Mah e stra mah ... quello di Nordata è un punto di vista - criticabilissimo come anche condivisibile - lo ho già scritto più volte - la scienza e la tecnologia vanno avanti senza prove in cieco (mai incocciata negli studi di Ingegneria, Medicina e Biologia nella mia famiglia) - è indiziaria e basta - chi non crede ai cavi mai , mai e poi mai ammetterà di sentire differenze - chi come me o altri che non hanno partigianerie da difendere , a volte sentono differenze (minime si) a volte no - senza pregiudizi

    sono interazioni deboli come le forze di Van der Waals che tengono insieme anche loro la materia quando non vi sono interazioni forti come i legami chimici o cristallini - AR ha fatto interessanti articoli in merito e pure Bon ha degli scritti suoi in merito.

    Si può procedere meglio ..
    Lettore CD: Mecc Cambridge CXC + DAC 851 D (Rega Saturn) - ampli 2 ch: Sugden A21 SE - BC Acoustique -EX 362D - Parasound Halo - diffusori: Canton ref. 7K (S.F. Minima Vintage) - cavi: Vovox initio/ kimber cable 4TC/ VdH/ Nordost

  5. #50
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    Feb 2004
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    Citazione Originariamente scritto da jakob1965 Visualizza messaggio
    la scienza e la tecnologia vanno avanti senza prove in cieco
    Se si può procedere tramite misure non c'è bisogno di fare prove in cieco o doppio cieco.

    Mi pare di essere stato chiarissimo in merito, è un metodo che si adotta quando intervengono i sensi.
    mai incocciata negli studi di Ingegneria, Medicina e Biologia nella mia famiglia
    Proprio in medicina (farmacologia) è un metodo principe.
    è indiziaria e basta
    Assolutamente no, fornisce una risposta che viene scremata da suggestioni e condizionamenti.
    chi non crede ai cavi mai , mai e poi mai ammetterà di sentire differenze
    L'ho già scritto anche io, chiaramente, infatti l'onere della prova è di chi immancabilmente afferma di sentire, senza alcun timore di smentita tanbto il fenomeno è lampante.
    chi come me o altri che non hanno partigianerie da difendere , a volte sentono differenze (minime si) a volte no - senza pregiudiz
    Ora siamo già al "alle volte sì alle volte no" e "differenze minime".

    Appena si prospetta un test con un minimo di validità e serietà tutte le certezze: "Io sento benissimo, solo chi è sordo non sente le differenze tanto sono importanti" le certezze vacillano.

    Se ti prendi la briga di leggere la mia firma vedrai un parere di qualcuno che se ne intende un po' di più di test e validazione dei medesimi e che non è l'ultima ruota del carro, visto che mi pare abbia vinto anche qualche premio internazionale, quindi non un oscuro autoproclamatosi guru che scrive su un qualche blog.

    AR a suo tempo ha fatto deli articoli, ma in pratica hanno scritto che ci sono certi parametri fisici che possono intervenire sul risultato (nessuno lo ha mai messo in dubbio), ma mi pare che alla fine non abbiano mai fatto test per vedere quanto influscono e se influiscono i parametri suddetti.

    Ovvero, può darsi che a 20 KHz in certe condizioni ci sia un calo di 0.3 dB, ma il punto è: "è avvertibile?" in caso contrario rimane solo un fatto teorico ininfluente.

    Sempre su AR un lettore un volta scrisse facendo notare che nella sezione "Audio Club", dove si descrivono apparecchi, ma senza effettuate rest rigorosi, veniva lodato un cavo, chiedendo pertanto se AR aveva dimostrato la cosa con test.

    La risposta fu che "I vari autori sono liberi di esprimere le proprie idee", molto liberale, ma anche pilatesco.

    Poi si arriva al grottesco che in un ambiente affetto, come in tutti, da risonaze mostruose, si consigli il tal cavo che risolve tutti i problemi di equalizzazione. (E chi lo fa non lo fa per fare una battuta, ma ci crede veramente, è questo il dramma).
    Ultima modifica di Nordata; 14-07-2019 alle 18:12
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  6. #51
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    Che vi siano in certi ambiti specialistici situazione molto controllate dove persone esperte usano tal metodo questo è vero ,ma appunto insieme ad altre sperimentazioni

    Ripeto la scienza e tecnologia vanno avanti senza prove in cieco - non credo questo sia un forum di specialisti come scritto prima

    Io (parlo di me) ho sempre detto e scritto che a volte sento differenze e a volte no - odio le sette i comportamenti settari e i guru - ammiro invece le vere menti profonde che a volte si incontra ..

    Trovo un poco riduttivo l'approccio sistematico e un poco ossessivo del pretendere come punto di partenza per analizzare fenomeni magari leggeri e poco evidenti -.. le prove in cieco ...

    Quella ad esempio famosa che confronta strumenti moderni e antichi vi è parsa sensata? E' un procedimento scientifico?

    Non ha più senso intervistare i grandi violinisti a mente aperta e farsi raccontare sul perché hanno un preferenza? Sul connubio uomo - strumento ?

    Per me possiamo fare di meglio rispettando tutti
    Ultima modifica di jakob1965; 15-07-2019 alle 05:14
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  7. #52
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    Tu hai bisogno di sapere preventivamente che cavo è installato nell'impianto per dire se trovi differenze oppure no. Ecco. Questo è l'effetto placebo. Adesso, tu che sei avvezzo agli studi medici, come si procede nelle sperimentazioni di nuovi farmaci per escludere l'effetto placebo? Quanto agli strumenti musicali in legno, esistono differenze fra uno è l'altro: tipo di legno, stagionatura dello stesso, accoppiamento fra le varie parti, la forma della cassa di risonanza. Da ciò ne deriva la timbrica ed il sustain. Ricordiamoci che in una chitarra acustica, è la tavola superiore a suonare, sottoposta alla vibrazione delle corde. Ma io io questo paragone lo accosterei ai diffusori.

  8. #53
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    In altre parole: in uno strumento musicale entrano in gioco tantissime varianti di costruzione che possono influire sul suono dello stesso, ma il punto è proprio questo, ovvero si sà che la variazione di un parametro può influire sul risultato, un legno stagionato diversamente da un altro porta ad un risultato diverso, esiste una spiehazione.

    Non mi sembra però di avere mai letto nulla in merito alle cause che rendono un cavo diverso da un altro, ovvero perchè lo si è progettato in quel particolare modo.

    Solo una sfilza di aggettivi per lo più incomprensibili ed a cui ognuno dà un un significato diverso.

    Qualcuno mi può indicare la spiegazione del perchè il tal cavo di alimentazione (non schermato) lungo un metro, messo al posto di quello orignale produce: un ampliamento della scena, migliora i bassi e/o i medi, rende setosi gli acuti, cambia la grana e tutti quei bei paroloni che si leggono nell brochure del marketing?

    Ci sarà ben una motivazione del perchè questo avviene e del perchè cotanta meraviglia costa 500 € (ad esempio).

    Qualcuno sosterrà che non si può dire, è un segreto, se lo dicono poi altri lo copiano.

    Sommessamente vorrei dire che esiste una cosa chiamata "brevetto", che serve appunto a proteggere un inventore da azioni disoneste, non mi pare che esistano brevetti per i vari cavi miracolosi (forse perchè nel brevetto deve essere indicato molto chiaramente cosa si è fatto e perchè ).

    Tutto quanto avviene invece in modo nebuloso, mille parole, costo elevato e basta.

    Chi compra poi, magicamente, "sente".

    Un metro di cavo di alimentazione, speciale, aufiofilo, non schermato, posto al termine di una linea lunga anche centinaia di Km., che passa in cabine di trasformazione, trasformatori, sezionatori, tutti rigorosamente non audiofili, attraversa luoghi pieni di interferenze elettromagnetiche, magicamente trasforma la corrente in qualcosa di meraviglioso e cambia il suono dell'ampli cui è collegato al posto dell cavo originale.

    Non chiedo tanto, solo capire cosa quel metro di cavo fa e come lo fa.

    Oppure del perchè esiste un verso nei cavi, non parlo di quelli definiti "semibilanciati" ovvero con una schermatiura collegata solo ad un capo, ma di cavi, magari di potenza, in cui è indicato il "verso" del segnale.

    Ma il segnale non è alternato? Non cambia lui stesso verso migliaia di volte al secondo?
    E' cambiato qualcosa da quando, tanti anni fa, andavo a scuola ed un vecchio professore mi aveva spiegato cosa è la corrente elettrica alternata?

    Perchè un "verso"? Ci sarà bene una spiegazione tecnica, frutto di studi e ricerche.

    No, solo una bella brochure ed un prezzo elevato, però magari è venduto dentro ad una scatola di legno pregiato e foderata di velluto.

    La prossima novità quale sara? Un cavo che permette di utilizzare dislivelli maggiori tra l'uscita di un apparecchio e l'ingresso del successivo, così da minimizzare il rallentamento che gli elettroni subiscono in salita, cosa che, come tutti sanno, porta conseguenze nefaste all'ascolto, gonfiando la gamma bassa (in discesa si riscontra lo stesso effetto, ma in gamma alta).

    Per quanto riguarda invece dotte disquisizioni circa il colore della guaina ho letto qualcosa in merito molti anni fa su una rivista del settore (lo giuro, non sto scherzando, purtroppo ero giovane ed inesperto, ci avevo fatto sopra una risata e non ho tenuto l'articolo).
    Ultima modifica di Nordata; 15-07-2019 alle 11:59
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).


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