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Discussione: Ancora sulla multiamplicazione (semi) attiva
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28-01-2013, 00:34 #16
Toglimi solo una curiosità, cosa intendi con "biamplificazione passiva"?
Così, a lume di naso, mi sembra che per fare una multiamplficazione si debba utilizzare un ampli per ciascuna via (l'ideale) o gruppi di vie (ad esempio: woofer e mid+tweeter).
Poichè gli amplificatori sono necessariamente componenti attivi, a quanto mi risulta, cosa sarebbe il "passivo"?
L'unica cosa che mi viene in mente è il crossover, poichè in ambito consumer si utilizza solitamente quello interno ai diffusori, mentre in campo pro o in impianti particolarmente sofisticati si utilizzano crossover elettronici, ma in ogni caso la multiamplificazione è fatta, per forza di cose, allo stesso modo: sempre e solo attiva.
Al più si può distinguere se si impiega una filtratura passiva o attiva, ma non c'entra nulla con l'amplficazione, sono due cose ben distinte.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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28-01-2013, 09:59 #17
Generalmente si intende biamplificazione (o multiamplificazione nel caso sistemi 3/4 vie) attiva quella in cui il segnale è filtrato da un crossover elettronico a monte dei finali, i quali lavorano solo sul rispettivo spettro di frequenze specifico determinato dal taglio impostato.
La biamplificazione passiva prevede che due (o più) finali ricevano dal pre l'intero spettro, senza interposizione di un crossover a monte, e alimentino singolarmente i morsetti di un diffusore predisposto per il biwiring.
Si può dedurre che nel primo caso le prestazioni saranno teoricamente superiori, in quanto i finali dedicati alla gamma alta non dovranno occuparsi di lavorare anche sulla gamma bassa e viceversa. Fermo restando le difficoltà legate al settaggio corretto del crossover elettronico.
È piuttosto frequente la biamplificazione con un finale a valvole sui medioalti e uno a stato solido per i bassi, in modo da godere dei pregi di entrambe le tipologie di amplificazione.
Proprio quello che sto cercando di fareUltima modifica di il Carletto; 28-01-2013 alle 10:04
IMPIANTO 1: Mac Mini M1 + Tidal - Roon+Hqplayer - Dante DVS - Powersoft Ottocanali 8K4 Dsp Dante - PMC IB1s in triamplificazione
IMPIANTO 2: Mac Mini M1 + Tidal - Roon+Hqplayer - Naa - Rme Adi2 Dac - Mc2 s1400 - Wilson Sophia 2
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28-01-2013, 11:28 #18
Grazie per confermato quanto avevo appena scritto, rimane solo quel "Generalmente" che hai utilizzato, direi che generalmente si usa il termine attivo riferendosi alla filtratura.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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28-01-2013, 12:42 #19
Allora: per consuetudine si utilizza il termine multiamplificazione passiva quando ci si riferisce alla filtratura passiva.
Da trent'anni che mi interesso di hi-fi ho sempre sentito riferirsi a ciò in quel modo, ovviamente sottintendendo quel che dici tu.
Anche Cadeddu in questo vecchio articolo parla di bi-amp passiva
http://www.tnt-audio.com/adeste/biwiring.htmlIMPIANTO 1: Mac Mini M1 + Tidal - Roon+Hqplayer - Dante DVS - Powersoft Ottocanali 8K4 Dsp Dante - PMC IB1s in triamplificazione
IMPIANTO 2: Mac Mini M1 + Tidal - Roon+Hqplayer - Naa - Rme Adi2 Dac - Mc2 s1400 - Wilson Sophia 2
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28-01-2013, 14:03 #20
Da oltre 45 anni in campo pro ho utilizzato e sentito usare terminologie differenti., compresi ponderosi testi di elettronica/acustica, poi non so cosa si scriva sui mille siti e blog in rete.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).