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Risultati da 31 a 40 di 40
  1. #31
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    Oct 2008
    Località
    Bologna
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    3.591

    Citazione Originariamente scritto da nordata
    Tu definisci che un timbro "caldo" è quello "caldo delle valvole"
    Veramente non ho proprio detto così. Il mio era solo un esempio per esprimere un concetto generico riferito al suono/timbro, ma se si va nello specifico ci sono valvolari e valvolari e non tutti hanno quelle caratteristiche timbriche, quindi sui valvolari non si può generalizzare dicendo valvolare=suono caldo. Sui cavi beh ce ne sarebbe da discutere all'infinito e come hai fatto notare anche tu, come poi è successo innumerevoli volte, non se ne caverebbe un ragno dal buco. Su quanto ho detto che "il mondo digitale" è un enigma chiedo scusa perchè mi sono espresso male, mi riferivo al "mondo audio" in generale, quindi anche teorie pro/contro cavi ecc.
    Citazione Originariamente scritto da nordata
    dovremmo invece discutere di quanto un suono sia reale, ovvero aderente allo strumento sentito dal vero (parlo di musica)
    Su questo sono d'accordo solo che c'è un "però". Ho preso recentemente una serie di CD Jazz col pianforte come strumento principale (trii, duo ecc..). Beh non ce n'è uno che inciampi nell'altro considerando che motli sono registrati dalla stessa casa discografica! Quindi spiegami come si fa a giudicare un suono neutro a partire da una registrazione che non lo è. Per non parlare poi delle elettroniche e diffusori che non ce n'è uno che non ci metta più o meno un pò del suo. Lo strumento reale va bene come punto di riferimento per avere una linea guida su come è il suono nella realtà, ma poi non deve essere anche il punto d'arrivo, ad es nella scelta di un impianto, perchè si rischia di non arrivarci mai (e più che un rischio è una ceretzza).
    Ultima modifica di nano70; 09-10-2010 alle 13:48

  2. #32
    Data registrazione
    Jun 2010
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    1.511
    per caso puoi rifare il test con 2 cavi uguali e switchare da uno all'altro col telecomando come hai fatto per questo test?

  3. #33
    Data registrazione
    Jun 2010
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    1.511
    Citazione Originariamente scritto da nano70
    Lo strumento reale va bene come punto di riferimento per avere una linea guida su come è il suono nella realtà
    io concordo, ma non ho ancora capito cos'e' per voi un suono nella realtà. io ho ascoltato musica nelle sale del conservatorio, a teatro, in piazza, in un castello, in cattedrale, nei vicoli e anche in una foresta. il suono reale per me è quello che arriva da queste esperienze. potrei cercare di modificare la mia sala in modo che suoni come una di queste esperienze vissute, ma non sarebbe suono reale. sarebbe solo l'imitazione di una delle sue tante manifestazioni.

  4. #34
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    Jan 2009
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    2.689
    Beh, stiamo parlando di impianti stereo, non di concerti o eventi musicali... Gli artefizi degli studi di registrazione sono ben noti ai più e da ex musicista/fonico part time posso dirlo senza timore di smentite e comunque dipende dai generi. In generale gli impianti tendono a essere iper rivelatori dell'evento sonoro più che riproduttori della realtà. Quando ad esempio si registra la voce di un cantante un buon microfono a condensatori riesce a cogliere anche il rumore che deriva dallo schiudersi delle labbra, diversamente dai nostri timpani che non sono così "raffinati"... a meno che non si ascoltino registrazioni molto particolari fatte con l'unico scopo di Riprodurre esattamente quello che è "accaduto", un disco rappresenta quel che ti vuol far sentire l'artista che te lo ha prodotto (non in senso commerciale). Fine della disgressione. se torniamo IT mi piacerebbe capire perché ci sono differenze fra l'utilizzo tra un cavo Coax e uno toslink visto che il segnale che li attraversa (digitale) dovrebbe essere identico....
    HT: JVC RS15 - Denon DVD3800 Apple TV4k Essence Evolve II-4K - Bryston SP1.7 -
    Crown cts 8200 - B&W 801f - htm matrix - 602 - Chario Hercules

    2ch Denon DVD3800 BD - NAD C350 - V&A Guregn l.e - Chario Hercules
    camera kortig ta220 - amazon firestick 4k - Grundig box 3060

  5. #35
    Data registrazione
    Jun 2010
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    1.511
    e così la riproduzione del suono reale diventa la riproduzione di quello che avviene in studio di registrazione, che tranne per gli addetti ai lavori, è quello che meno rappresenta il suono reale.

    comunque per tornare in topic, il tuo caso è interessante, se è vero che al DAC arriva praticamente la stessa informazione sia con un cavo che con l'altro (piccoli errorini di trasmissione a parte), deve avvenire qualcosa dopo. purtroppo qui enrta in gioco il tuo DAC, che andrebbe testato più a fondo su ogni entrata ed ogni uscita.
    alla prima occasione farò lo stesso test con il mio hw per provarlo sulla mia pel.. ehm membrana del timpano.

  6. #36
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    Jan 2009
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    vicenza
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    2.689
    Diciamo che in linea di massima è così. Le registrazioni di musica classica sono le più attinenti alla realtà di ciò che si esegue veramente, ma anche li dipende dai microfoni che si utilizzano dal tipo di prese che vengono effettuate e da molte altre cose non ultimo l'editing che si effettua praticamente sempre in fase di masterizzazione.

    Per quanto riguarda invece l'utilizzo dei vari ingressi del pre (due toslink un coax e l'analogico sfruttando quindi il dac del denon) le defferenze ribadisco che ci sono. minime magari ma apprezzabili. ovviamente tra tos link e coax, oltre a quella più marcata ma giustificata fra i dac del denon e del classé
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  7. #37
    Data registrazione
    Jun 2010
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    1.511
    Citazione Originariamente scritto da nano70
    Sul contatto in oro dei Toslink anch'io mi chiedo cosa possa servire (visto che transita della luce...).
    provo a dire la mia su questo argomento. i motivi potrebbero essere:

    1) resistenza: usare un metallo invece della plastica migliora la durata di vita del cavo
    2) innesto: l'innesto in metallo sarà più preciso e qualitativo
    3) estetica: rispetto al primo qed, il secondo ed il terzo sono esteticamente più belli
    4) abitudine: audiofili incalliti potrebbero comprare cavi in oro senza riflettere
    5) concorrenza: se una ditta si mette a fare cavi in oro va a finire che li fanno tutti per non restare indietro
    6) marketing: i cavi più costosi si devono differenziare da quelli meno costosi
    7) produzione: per una ditta che fa cavi in oro da una vita, potrebbe essere meno costoso proporre un cavo ottico con terminazione in metallo con lo stesso sistema dei cavi analogici (quindi in oro) piuttosto che introdurre una nuova linea di produzione ad esempio al tugsteno

  8. #38
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    41.397
    1) OK
    2) OK
    3) OK - ma la cosa non ha la minima influenza sul suono
    4) purtroppo vero, ma questo, unito al punto precedente, dovrebbe far riflettere molto
    5) OK
    6) tragicamente vero, anche questo dovrebbe far riflettere
    7) non necessariamente, la stessa ditta farà sicuramente anche cavi non dorati, per cui non ha bisogno di implementare ex novo una lavorazione non presente

    Da tutto questo emerge che l'unico motivo per dorare i connettori nelle connessioni TOSLINK è solo quello di farli sembrare "più professionali" all'atto della scelta.

    Non è un motivo estetico, perchè poi vengono sempre installati sul retro delle apparecchiature in modo da non essere visibili.

    Questo, come ho scritto, dovrebbe far riflettere su un certo mondo e su alcune scelte indotte solo dal marketing, anche nei normali cavi analogici, considerando che l'oro ha anche una resistività maggiore a quella del rame.

    Per quanto riguarda l'inattacabilità agli agenti atmosferici (vera) può essere raggiunta anche con altri materiali, però meno nobili e importanti nel comune sentire della gente.

    Poichè non si sta parlando di prodotti che devono lavorare in modo più che affidabile in condizioni estreme, tipo aerospaziali o su una piattaforma marina o nel centro dell'Amazzonia, si potrebbe benissimo fare a meno di impiegare tale materiale utilizzandone tranquillamente altri.

    Ma venderebbero meno, perchè "se non è oro non può suonare bene".

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  9. #39
    Data registrazione
    Jun 2010
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    aggiungo solo che i miei dispositivi tv, decoder, mediacenter, dac hanno tutti il connettore TOSLINK in plastica :-) tanto vale usare un cavo terminato con lo stesso materiale.
    se l'uso del cavo è quello da salotto, cioè mai grossi sbalzi di temperatura, praticamente nessuna possibilità di essere calpestato, pochissime modifiche al cablaggio, allora direi che un cavo di plastica con la certificazione medical va ben oltre le aspettative. infine secondo me vale la pena approfittare di qed nella sua fascia a basso costo, perchè qualitativa e non si rischiano brutte sorprese rispetto ai noname, anche se un noname potrebbe dare buone sorprese. andare oltre lo lascio valutare a chi ha impianti di fascia più alta.

  10. #40
    Data registrazione
    Jun 2010
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    1.511

    Citazione Originariamente scritto da redhot104
    le defferenze ribadisco che ci sono. minime magari ma apprezzabili. ovviamente tra tos link e coax
    bastava leggere wikipedia :-)

    S/PDIF lacks flow control and retry facilities, which limits its usefulness in applications outside of synchronous playback.
    Because the receiver cannot control the data rate, it instead has to avoid bit slip by synchronising its conversion with the source clock. This means that S/PDIF cannot fully decouple the final signal from influence by the analogue characteristics of the source or the interconnect, even though the digital audio data can normally be transmitted without loss. The source clock may carry inherent jitter or wander, and noise or distortion introduced in the data cable may further influence the process of clock recovery.[3][4][5]. If the DAC does not have a stable clock reference then noise will be introduced into the resulting analogue signal. However, receivers can implement various strategies which limit this influence[5][6].
    TOSLINK cables are widely reported to introduce jitter (essentially timing errors), which results is a less well articulated sound. However, many humans do not notice any resulting distortions. Time sensitive binary data (such as a pulse code modulated data stream) is sensitive to exactly when a signal, or bit, starts and stops, and variations in timing constitute jitter. Multi-strand glass fiber TOSLINK cables might cause less jitter than larger diameter, single strand cables. Also, TOSLINK cables do not work well (and may even suffer permanent damage) if tightly bent or squished by, say, a misplaced foot, and their high light-signal attenuation limits their effective range to 6.1 metres (20 ft) or so. On the other hand, TOSLINK cables are not susceptible to ground loops and RF interference, like coaxial cables.[7] Another deciding factor for many is cost: any standard 75 Ω A/V cable can be used for coaxial connectivity, while requires a specific cable which, until recently[when?], was not very affordable.

    probabilmente, come ho già scritto precedentemente, senti delle piccole differenze dovute al jitering. altri motivi sono leggenda :-)


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