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Risultati da 16 a 30 di 40
Discussione: Cavo ottico digitale in un impianto stereo
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08-10-2010, 07:07 #16
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Si ora ci siam capiti e ora io stesso ho imparato qualcosa di nuovo... ma alla mia domanda nessuno ha risposto. ha senso investire tanti soldi(100 euro) per un cavo digitale ottico da 1 mt?
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08-10-2010, 08:11 #17
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se vuoi un buon cavo, bello, curato, qualitativo, terminato bene, hi-end, che dura nel tempo e che non ti frega eccessivamente sul prezzo vai su QED che ne ha 3:
http://www.qed.co.uk/199/gb/product/profile/optical.htm (18£)
http://www.qed.co.uk/102/gb/product/...ce/optical.htm (40£)
http://www.qed.co.uk/112/gb/product/...ce/optical.htm (55£)
il primo va bene, il secondo è a prova di maniaco e il terzo è potrebbe evitare un errore di trasmissione probabile tanto quanto un'invasione allienatu per 100€ a cosa pensavi?
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08-10-2010, 08:26 #18
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No nn pensavo nulla, nn avevo ide< di quanto potesse costare. Il secondo viene 60 euri e mi sembra sensato. Cm cavo rca che mi consigli con budget simile e lunghezza 70 cm?
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08-10-2010, 09:27 #19
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puoi andare sempre di QED. usa il cable finder per tutti i tuoi cavi:
http://www.qed.co.uk/cablefinder.htm
troverai sempre cavi con le caratterisriche che ti ho elencato sopra.
non credo però che troverai cavi sotto il metro.
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08-10-2010, 10:06 #20
Qualcuno mi spiega a cosa serve la "placcatura in oro" su un connettore TOSLINK ?
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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08-10-2010, 10:42 #21
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l'ho detto sopra: a risolvere problemi maniacali e prevedere errori nel caso di invasioni alliene :-)
il cavo da 18£ va benissimo, probabilmente li fanno anche in oro, perchè la gente li vuole così.
nel campo professionale si usano connettori metallici, per una questione di resistenza (fisica non elettrica, quindi non si spaccano nemmeno se li calpesti) e precisione dell'innesto (che otticamente ha un senso) comunque non viene usato l'oro.
inoltre un produttore di fibre mi diceva che nel caso in cui ci sia un problema nella terminazione, questa comincia a scaldare considerevolmente. Non ricordo le temperature che si possono raggiungere, comunque ben al di sopra dello scarso punto di fusione della plastica. Però stavamo parlando di collegamenti 10G, nei collegamenti SPDIF non viene usato certamente lo stesso laser.Ultima modifica di uainot; 08-10-2010 alle 10:52
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08-10-2010, 23:26 #22
Originariamente scritto da uainot
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09-10-2010, 00:20 #23
Originariamente scritto da nano70
In mezzo c'è un circuito di correzione degli errori, un DAC, una sezione di filtraggio antialias ed uno stadio buffer di uscita analogico.
Direi che c'è abbastanza carne al fuoco per giustificare il fatto che due lettori possano offrire una resa diversa, ma la discussione non è centrata su questo fatto su cui concordo, ma sulla differenza tra un cavo ottico e uno coassiale.
Personalmente ho fatto delle prove, stesso lettore, stesso pre, stesso brano, commutando tra i due tipi di ingresso e differenze non ne ho sentite, ma tant'è.
Poichè mi hanno sempre affascinato certe definizioni, mi potresti fare un esempio pratico, ovvero qualcosa che tutti possano riconoscere come tale, in modo che si sia sicuri di stare parlando delle stesse cose, con la stessa lingua, di: gamma alta fredda e gamma alta calda?
Ovverossia una definizione con termini di base che siano universalmente conosciuti.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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09-10-2010, 09:41 #24
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Originariamente scritto da nano70
non ci sarebbe nessuna differenza fra un lettore e un altro eppure non è così.
Come ho già detto non userei (e personalmente no l'ho mai usato) un cavo a fibra ottica bensì coassiale per le differenze che ho più volte riscontrato
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09-10-2010, 11:30 #25
Sul fatto del DAC sono d'accordo. Le prove con i cavi le ho fatte parecchi anni fa (sinceramente se volete ragguagli sui dettagli del confronto mi ricordo poco), poi notando leggere differenze scelsi il coassiale (alla fine una scelta bisogna farla). Quantitativamente le differenze erano a livello di leggerissime sfumature quindi niente di trascendentale, tuttavia vorrei sottolineare che non dipende solo dal cambio cavo ma anche dal tipo di lettore e l'impianto in generale. Feci prove con diversi lettori e in alcuni si sentiva leggermente di più altri di meno, inoltre dipendeva anche da quanto "rivelatori" fossero gli ampli e i diffusori e anche in questo caso con alcuni si avvertivano di più le differenze con altri di meno o nulla, quindi bisogna valutare caso per caso. Come ho detto la prova la feci parecchi anni fa e non sono uno che smanetta continuamente con i cavi, per cui ho fatto una scelta e ho optato per il coassiale. Su cosa intendo per suono "freddo" o "caldo" mi riferisco alla timbrica. Ad es. il timbro classico di un valvolare è caldo e rotondo, mentre, altro es., il classico timbro "alla francese" (tipo Focla per intenderci) tende ad essere un pò freddino soprattutto in gamma alta. Inoltre al digitale gli viene spesso imputata la colpa (più una volta che oggi) di avere, come dire, poca personalità, freddo a differenza del "calore" dell'analogico. Col cavo coassiale sentivo un leggerssimo miglioramento proprio sull'aspetto timbrico del lettore, ma ripeto solo piccole sfumature.
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09-10-2010, 11:38 #26
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In verita questa discussione era nata da me oer due motivi:
conoscere bene e in maniera piu approfondita la parte digitale di un lettore(ho un dac esterno e parlavo di collegamento meccanica - dac) e sapere se avesse senso investire anche solo 50 miseri euro(miseri se lavori, se studi non sono cosi pochi ma frutto di una serie di sacrifici) su un cavo digitale ottico, cavo che non fa altro che sparare una serie di 1 e 0 secondo un protocollo che mi è stato spiegato sempre in questo post. Era quindi una via di mezzo tra deformazione professionale(io mi fido poco di venditori e sedicenti guru online, preferisco avere un minimo di competenza tecnica supportata alla base dai miei studi per poter quantomeno classificare come attendibile o non attendibile il mio interlocutore) e richiesta di consiglio su uno specifico cavo random.
Se poi vogliamo entrare in tecnicismi, avevo scritto un altro post sulla follia del mondo hifi, su come esso non abbia nessun contatto con la realtà, su come ad esempio:
1) sIANO riusciti a usare la cable theory e una sua versione avanzata per modellizzare la conduzione nervosa su fibre nervose umane(usando maxwell,effetto pelle e quant'altro) e questo già in un modello di 50 anni fa(modello che usa per altro circuiti elettrotecnici per "disegnare" la permeabilità ad ognuna delle 3 speci ioniche che muovendosi creano una corrente, cosa molto simile a un cavo di segnale). Però nessuno riesce a esprimere in maniera oggettiva se un cavo sia migliore di un altro, tanto da arrivare a leggere che usando un saldatore e un cavo CAT5 si possa costruire un cavo migliore di cavi da 300-400 euri al prezzo di 15-20 euri alla coppia di metro(se solo sapessi usare un saldatore e non avessi paura di mandare tutto in corto e rovinarmi tutto)
2) uno scaffold polimerico per ricostruire i tessuti tramite cellule staminali costi 100 dollari mentre un tweeter in cartone e seta anche 2000 dollari
3) I computer che usano al politecnico di milano nella facolta di bioingegneria(quelli ho visto) per fare ricerca vera(roba che salva la vita, come ad esempio un nuovo tipo di esame per trovare tumori assolutamente non invasivo) sia computer della dell che costano il 30% del mio DAC.
E tutta una serie di altre cose(se volete possiamo ricominciare a parlarne).
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09-10-2010, 12:27 #27
Purtroppo in campo H-Fi, quanto meno in una certa parte di esso, l'argomento "cavi" è sempre foriero di discussioni a volte anche feroci, una vera e propria guerra di religione, nel senso più deteriore.
Ci sarà sempre chi dice che date e rispettate certe premesse a seconda che il cavo sia per segnali, per diffusori, per audio digitale, premesse dettate da sani e robusti argomenti tecnici tutto il resto è grande e sapiente marketing, auto suggestione (in buona fede) e nulla più.
Di contro ci saranno invece sempre coloro che assicureranno che i cavi assumono una importanza fondamentale nella realizzazione di un impianto, sino a spingersi ad affermare che i cavi eliminano risonanze, correggono la timbrica, equalizzano un ambiente e lo faranno affermando che i cambiamenti apportati dal cavo "giusto" rispetto ad un altro (buono solo per i criteri citati al paragrafo precedente) sono drammatici e riconoscibilissimi da chiunque in ogni momento.
Magari richiesti di fare una prova rispettando però alcuni parametri e con metodi statistici rispondono che è inutile farla perchè loro hanno sentito le differenze e non devono dimostralo a nessuno.
Come vedi polemiche a non finire.
Morale ?
Se dai ascolto agli appassionati della prima categoria acquisti un buon cavo dal costo umano, se di lunghezza inferiore al metro ed ottico credo che 10 o 20 € siano più che sufficienti, se dai ascolto agli appassionati della seconda categoria hai solo l'imbarazzo della scelta, i cataloghi di alcuni produttori di grido ne hanno di tutti i tipi, scegli quanto puoi spendere al massimo e dormi poi sonni felici, peggio del cavo del primo tipo non andrà.
Scegli a quale categoria vuoi appartenere.
Personalmente ho autocostruito tutti i miei cavi, di potenza e di segnale e digitali coassiali, usando quelli ottici solo nel caso in cui non erano disponibili uscite/ingressi coassiali; ora poi con la diffusione del protocollo HMDI la necessità di collegamenti SPDIF è diminuita quasi del tutto.
Probabilmente acquisterò un DAC esterno per il mio mediapleyer, posso scegliere tra le due tipologie di trasporto segnale e penso che utilizzerò un cavo coax, realizzato con il solito RG59 (come tutti gli altri), sperando che 30 cm. di cavo non rovinino del tutto il segnale.
Originariamente scritto da Nano70
Tu definisci che un timbro "caldo" è quello "caldo delle valvole", al che potrei chiedere: e cosa significa suono caldo delle valvole? E non ne usciremmo più.
Questa digressione solo per far notare una cosa, su cui alcuni anni fa avevo aperto una discussione proprio sull'uso della marea di termini, a volte molto stravaganti, di cui però molte volte non si sa dare un riscontro oggettivo, ovvero ognuno li interpreta come meglio gli aggrada.
Avevo infatti chiesto che venissero spiegati i vari aggettivi usati in questo campo, nessuno era stato in grado di darne una spiegazione, alcune volte le descrizioni cozzavano tra loro (ci fu solo un intervento degno di nota, di Puka, se ben ricordo).
Chiudo la digressione con un pensiero personale sul tema: per me, che sono abituato a ragionare terra terra, se sento dire che un suono è "caldo" penso subito "Mancanza di gamma alta o eccesso di gamma bassa, no buono" idem per il suono "freddo" (viceversa).
Secondo me un impianto/apparecchio/diffusore dovrebbe invece essere neutro e basta, però non sento mai dire: questo ampli/diffusore è favoloso, ha un suono neutro e non modifica in alcun modo il segnale originale.
Che poi un suono caldo sia più piacevole, che la distorsione delle valvole sia più piacevole non discuto, ma non dovremmo stare a discutere di quanto un suono o distorsione (che non ci dovrebbe essere) siano più piacevoli, dovremmo invece discutere di quanto un suono sia reale, ovvero aderente allo strumento sentito dal vero (parlo di musica).
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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09-10-2010, 13:02 #28
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@ nano70
ti consiglio (ma anche agli altri interessati all'argomento) questa lettura:
http://www.di.unipi.it/~romani/DIDATTICA/IAD/IAD4.pdf
consiglio di leggerlo tutto, non solo il documento, ma anche il corso di Francesco Romani, comunque in mancanza di tempo :-) va a finire sempre così ( e poi si dice che il mondo digitale è un enigma :-) leggi almeno il capitolo "Problemi di interfaccia". Vedrai che è stato eseguito un test scientifico, controllando bit per bit sorgente e destinazione, con diversi cavi.
Approfondimenti (la nuova versione del corso, ma senza l'interessante test) qui: http://www.di.unipi.it/~romani/DIDAT...2%20jitter.pdf
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09-10-2010, 13:23 #29
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Originariamente scritto da nordata
http://mariobon.com/Articoli/cavi.pdf
poi bisogna anche scientificamente smentire o cambiare idea :-)
Scegli a quale categoria vuoi appartenere.
io almeno la distinzione (o almeno mettere in dubbio che ci sia una distinzione) tra i nostri impianti che chiamiamo hi-end, ma sono entry level in questa categoria, i midrange e i veri hi-end, la farei.
Forse, se vogliamo fare confronti in base al prezzo, tra il cavo da 10€ e quello da 100€ tra un impianto da 10'000€ ed uno da 100'000€ si sente.
Dico forse, perchè non ho quello da 100'000 e probabilmente non l'avrò mai ;-) ma prendo atto che il signore che ha scritto il documento linkato sopra lavora con impianti di quella categoria e dice che le cose cambiano.
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09-10-2010, 13:26 #30
In merito alla prova con cavi diversi anch'io ho proceduto come nordata switchando in tempo reale col telecomando e le differenze aimè le ho sentite (minime a onor del vero ma sacrosante). la differenza nel suono mi risulta non la faccia il dac inteso come chip o quello che è ma la circuitazione che ci sta attorno che trasporta il segnale elettrico (molto più delicato)
in merito al "colore" del suono inteso come caldo, freddo, a volte ho sentito dire ambrato parlando di gamma bassa e altri aggettivi simpatici. Sebbene abbia una mia idea nel merito non vorrei andare ot
Edit: avevo cominciato il messaggio prima di pranzo ma postato solo ora e nel frattempo hanno scritto in molti onde per cui risulterà incomprensibile. chiedo veniaUltima modifica di redhot104; 09-10-2010 alle 13:31
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