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Discussione: Libri e film, parliamone...
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11-04-2012, 13:52 #1
Libri e film, parliamone...
Cosa ne pensate voi del fatto che quasi sempre i libri sono superiori rispetto la loro controparte cinematografica?
Io ho ipotizzato che succede perché quando leggiamo un libro ci immaginiamo i luoghi, i personaggi e gli avvenimenti che vengono descritti, mentre quando guardiamo un film ci dobbiamo mantenere a quello che il regista ha immaginato leggendo il libro.
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11-04-2012, 14:15 #2
Questa è solo una parte, di certo la più importante.
Rispetto ad un libro un film deve mostrare luoghi più o meno reali ed attori in carne ed ossa per cui:
- l'aspetto di un personaggio non è mai come ci si immagina
- la voce non è quella che immaginiamo
- i luoghi non sono mai come ci si immaginano
In più i tempi cinematografici sono ben più ristretti rispetto ad un libro
- Una immagine non sempre vale più di mille parole, le lunghe descrizioni di Tolkien non possono essere realmente rese da una inquadratura.
- Non c'è il tempo di approfondire carattere e psicologia dei personaggi.
- Esigenze di sceneggiatura portano a tagliare/modificare parti e dettagli che paiono minuti, ma tolti dal complesso riducono lo spessore, la profondità, la completezza e l'atmosfera di un'opera letteraria.
- Spesso si deve scendere a compromessi per adattare un film ad un pubblico che non è (e non può essere) lo stesso del libro, specialmente quando si parla di megaproduzioni milionarie che necessariamente si devono rivolgere ad un pubblico più ampio possibile.
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11-04-2012, 19:32 #3
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Io credo che spesso le trame dei libri vengano storpiate nella trasposizione cinematografica (es. Io sono leggenda, Real steel, Dracula di Bram Stoker).
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13-04-2012, 08:28 #4
Sospeso
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Non è solo questo, si tratta di due LINGUAGGI diversi: in letteratura c' è la componente poetica, l'eleganza del linguaggio, nel cinema la fotografia, il ritmo del montaggio, le emozioni della musica ecc
E, soprattutto, in entrambi i casi il LINGUAGGIO può essere più importante della storia (basti pensare a Memento come film e a "L'urlo e la furia" di Faulkner con le su mitiche "prime 80 pagine" raccontate in soggettiva - con la tecnica del flusso di coscienza - da un demente che con linguaggio sconclusionato parla di ricordi, tempo presente, pura immaginazione mescolando tutto in una matassa inestricabile...)
C' è poi una questione di quantità: per un romanzo spesso sono necessarie 10 ore di lettura (calcolo 1 ora ogni 100 pagine) il film raramente dura più di 2 ore. A questo proposito posso raccontare di avere visto la versione TV de "Il maestro e Margherita" di Bortok, dove il rapporto quasi si inverte (10 ore di filmato x meno di 400 pg di libro) ed il risultato è decisamente [imho] straordinario.
Ultimo ma non meno importante: il cinema è lavoro collettivo, ed il regista (per non parlare del produttore!) ha l'ultima parola su tutto, anche sul testo letterario, e questo per lo più ha effetti disastrosi.