Recentemente è stato aperto un altro 3d in cui si è dibattuto più o meno sulla stessa tematica oggetto di questa discussione.
Nell’intento di mettere in ordine i due 3d si sono inavvertitamente cancellati alcuni messaggi che johnny ed io riteniamo info interessanti ai fini di questa discussione.
Avendone fortuitamente effettuato una copia sul mio pc ho ritenuto opportuno inserirli in questo 3d.
Di seguito trovate i messaggi. Prima parte in questo post, seconda parte in quello successivo.
Saluti. Francesco.
Prima parte:
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inviato da Nordata:
Qualche considerazione personale.
Sono perfettamente d'accordo che il prezzo di molti prodotti per Hi-Fi/HT sia sproporzionato, in alcuni casi, al reale valore e qualità dell'oggetto e che qualcuno dei prodotti stessi sia di dubbia utilità o efficacia.
In questa discussione si parla di ampli finali "professionali", che è un termine più che abusato e utilizzato, il più delle volte, a sproposito.
Gli ampli in questione sono ampli per uso P.A. (sonorizzazioni dal vivo).
Il requisito principale in questi casi è la potenza, altro requisito dovrebbe essere l'affidabilità.
In campo professionbale, quello vero, questo secondo requisito dovrebbe essere fondamentale, assieme alla costanza dei parametri sull'intera produzione per l'intera vita del prodotto, anche nelle condizioni di lavoro più gravose.
I prodotti che rispondono anche a questo secondo requisito costano sicuramente di più di molti di quelli indicati nella discussione.
Realizzare un ampli potente non è costoso, specialmente se fatto in grandi quantità; basta un trasformatore potente (che non vuol dire di qualità), un po' di transistor di potenza in parallelo e, se il dissipatore non è sufficiente perchè il farlo di dimensioni adatte fa lievitare i costi, una o due ventole (pochi Euro).
L'ampli suddetto suonerà ed avrà grande potenza, anche di qualche centinaio di Watt.
Come suonerà ? In modo ottimo per l'uso cui è normalmente destinato: sonorizzare un Centro commerciale, sonorizzare una piazza durante un comizio, sonorizzare la stessa piazza durante un concerto rock.
E sonorizzare un stanza di ascolto pilotando un paio di diffusori di qualità elevata, magari ascoltando un brano di musica da camera ?
Suonerà, probabilmente, con la qualità di un integrato da 100 o 200 €, quindi benino, ascoltabile, sicuramente avrà un po' di coloriture qua e là, però avrà, magari, 300 W di uscita.
Ho detto un po' prima che realizzare un ampli potente non costa molto, costa invece molto realizzare un ampli potente E con qualità sonora elevata; il farlo richiede una complessità circuitale elevata, oltre che un background e Know How elevati, scelte e ottimizzazioni dei componenti con tolleranze minori, di qualità e costo superiori.
Mi è capitato tante volte di avere tra le mani ampli per uso P.A. e vi posso assicurare che il loro schema, nella stragrande maggioranza dei casi è molto semplice, lineare, di facile lettura; al contrario, schemi di ampli di pari potenza (o inferiore) per Hi-Fi, di un certo livello, rivelano una certa qual complessità, a volte è richiesto un piccolo studio, se è la prima volta che lo si vede.
Non credo che i costruttori di ampli H-Fi si divertano a complicare le proprie realizzazioni, aumentandone inutilmente i costi di realizzazione.
In altre parole, nessuno regala nulla, se gli ampli P.A. non costano molto non è perchè i loro costruttori sono dei filantropi e li vendono al prezzo di costo, ma perchè, più o meno, quello è il loro valore.
Che poi, come ho premesso, i prezzi di alcuni prodotti siano un po' sproporzionati, è un altro discorso.
Rimane il punto della potenza: certo sono potenti (molto) ma: serve tutta quella potenza ?
Vi siete mai chiesti quanti Watt, effettivi, utilizzate durante i vostri ascolti ? Certamente è meglio stare un pochino abbondanti ma, a meno che non dobbiate sonorizzare un grande salone (molto grande), vi assicuro che già con 70-80 W e diffusori normali non arriverete a sfruttare tale potenza.
Io ascolto, a volte, con livelli molto elevati durante qualche film, con diffusori che, dicono, non brillano per efficienza, e non sono mai arrivato a 20 W di picco (reali e misurati).
Ciao
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inviato da maciperu:
Ciao nordata, ho il piacere di conoscerti.
Prima di discutere sulle tue considerazioni personali volevo fare una premessa.
Poiché considero il Piacere l’emozione più importante dell’uomo, emozione che ha rivestito e riveste il ruolo fondamentale per l’evoluzione della specie umana, e che senza di esso molto probabilmente l’umanità si sarebbe estinta, ritengo perfettamente giustificato il perseguire con qualunque mezzo la massima intensità di appagamento per tale emozione.
Quindi ritengo del tutto legittimo che un audiofilo per raggiungere la massima intensità del piacere si circondi di oggetti per la riproduzione sonora molto belli e costosi (potendoseli permettere naturalmente).
Anch’io, avendo la possibilità (ma non credo l’avrò mai in questa vita), acquisterei un bel Mark-Levinson o un Krell, però il mio pensiero che accompagnerebbe l’acquisto sarebbe:
“lo so che quest’amplificatore riproduce il suono allo stesso modo di uno dal costo 20 volte meno, ma se la sua presenza può in qualche modo rafforzare l’intensità del mio piacere allora ben venga”
e non
“siccome quest’amplificatore costa 20 volte di più di tanti altri sono convinto che esso riprodurrà il suono altrettanto meglio”
Chiusa premessa.
A questo punto desideravo discutere su alcuni punti.
Si, gli ampli di cui stiamo parlando sono quelli per palcoscenico e chiaramente c’è ne sono alcuni costruiti meglio di altri (ma che comunque mantengono prezzi del tutto terreni). Non mi è ben chiaro invece cosa intendi quando parli di campo professionale, “quello vero”.
Hai scritto:
Mi è capitato tante volte di avere tra le mani ampli per uso P.A. e vi posso assicurare che il loro schema, nella stragrande maggioranza dei casi è molto semplice, lineare, di facile lettura; al contrario, schemi di ampli di pari potenza (o inferiore) per Hi-Fi, di un certo livello, rivelano una certa qual complessità, a volte è richiesto un piccolo studio, se è la prima volta che lo si vede.
Ti ricordo comunque di blasonati costruttori che si vantano di utilizzare nelle loro realizzazioni circuitazioni “semplici e lineari” proprio in favore di un minor possibile inquinamento del segnale.
Riguardo la potenza:
E’ vero che durante l’ascolto a volume sostenuto la potenza media in uscita da un finale si aggira intorno ai 10-20W. Quella media però, non quella di picco!
Questi picchi di potenza, perlopiù, sono a bassa e bassissima frequenza.
Per me è stato relativamente facile portare al clipping uno di questi amplificatori, oggetto della discussione, da 275+275W su 4 ohm utilizzato come finale per due sub autocostruiti.
Se quindi un ampli di modesta potenza è chiamato a riprodurre tutto lo spettro audio, è normale che esso, in presenza di tali picchi, vada in distorsione anche se la potenza media richiesta dalle medie ed alte frequenza non superi i 10W!
Anche tu, nordata, possiedi un bel sub che si avvale di un’amplificazione da ben 1250W, un motivo per tale potenza deve pur esserci!
A dopo.
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inviato da johnny:
Ciao Nordata, e grazie a te per la disponibilità.
Tornando al discorso ampli, su ciò che hai detto, posso essere parzialmente d'accordo, ma evito di entrare nel merito, considerando componenti e/o realizzazioni semplici o all'avanguardia, perchè le mie competenze tecniche, a quel punto mi abbandonerebbero...
Mi pronuncio solo per considerare che, come sottolineato da maciperu, di solito per realizzare un ampli il più possibile pulito e lineare, ricorrono proprio alla semplicità, per evitare che il segnale venga degradato da 1000 e più fattori. Poi sono d'accordo che anche in questo caso, per quanto semplice possa essere lo schema, a monte ci devono essere componenti di almeno accettabile qualità.
""" BASTI VEDERE QUELLI DI ULTRASOUND,che vendono a prezzi da ricovero psichiatrico i loro prodotti, dove ne vantano proprio la semplicità della realizzazione,....oltre ad aver scoperto l'arca dell'alleanza e il gral""".
Per quel che riguarda il prezzo, sul fatto che nessuno regala niente, sono d'accordo, ma non dimentichiamoci di quanto andiamo a pagare un ampli, per lo più integrati delle marche più commerciali che tutti noi conosciamo.
Riporto l'esempio di un pari categoria, come qualità, costruzione e componentistica, tra un cinese e uno blasonato: il cinese, se va male lo paghi 1000 euro, mentre il blasonato/commerciale lo paghi 4-5 volte di più! perche? Perchè oltre alla pubblicità, e tutti i passaggi della catena di vendita, dobbiamo anche pagare il prestigio della marca. Prestigio, che parlandoci francamente non riconosco! Non mi va di pagare un prodotto il doppio o il triplo di quello che realmente vale, perchè c'è una targhetta con scritto : Denon, Yamaha, Marantz, Harmn k. etc etc.
E' per questo che ormai da un bel pò, sto cercando delle alternative alle solite soluzioni. Alternative dove a parità di prezzo troviamo una qualità spaventosamente più alta, o dove a parità di qualità, troviamo un prezzo infinitamente più basso!
Ecco perchè avevo aperto anche discussioni tipo queste :
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=47264
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=51241 (questa già fatta presente qualche post fa).
Penso che la gente debba fare delle valutazioni su se stessi, e su ciò che vuole...non ultimo sul portafogli.
Se avere in casa un Denon da 1500 o più euro, una persona si sente in pace con se stesso, giusto perchè c'è quel nome stampato sul case, mentre il suo vicino con un terzo della spesa lo ridicolizza come prestazioni...contento lui,contenti tutti.
Mi viene in mente un certo Denon vs Jamo, ma non stento ad immaginare che avrebbe ridicolizzato anche molti altri nomi.