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Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
    Data registrazione
    Sep 2002
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    milano
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    1.028

    Conversione digitale-analogica CD


    Avrei una curiosita' tecnica sulla conversione D/A dei lettori CD, che spero qualcuno possa soddisfare.

    Quando sono usciti i primi lettori di CD, circa 17 anni fa, i convertitori D/A montati erano a 10 bit, a fronte dei 16 bit con cui venivano quantizzati i campioni di segnale musicale sul CD: di conseguenza si perdevano 6 bit sulla qualita' musicale, ma nessuno sembrava accorgesene, nel senso che qualita' sembrava comunque buona.

    Adesso abbiamo convertitori a 16 bit, ma non solo, sono usciti i SACD con quantizzazione a 24 bit, se non erro.

    A questo punto mi domando:
    1) Ho detto qualche castroneria? oppure
    2) Se gia' con 10 bit utilizzati il segnale era comunque buono, che vantaggio effettivo ho utilizzandone 24? Non e' che si tratta solo dell'ennesima manovra commerciale, tesa a farci sentire sempre un po' inadeguati agli ultimi ritrovati tecnologici, e quindi a comprare, senza pero' portare reali "benefici"?

    Grazie a chi vorra' rispondere.
    Ciascun confusamente un bene apprende, nel qual si quieti l'anima e disira, per che di giugner lui ciascun contende.

  2. #2
    Data registrazione
    Dec 2001
    Località
    Teramo
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    14.937
    Beh, la prima castroneria sono i 24 bit del SACD che, in realta', ne utilizza soltanto uno

    Il campionamento del SACD e' totalmente differente rispetto al PCM utilizzato da CD e DVD (video e audio).

    Anyway, spero avrai pazienza poiche' in questo momento il tempo che ho a disposizione e' piuttosto limitato

    Mi riservo quindi di risponderti in modo piu' approfondito tra qualche giorno.


    Nel frattempo sono graditi altri autorevoli interventi


    Emidio

  3. #3
    Data registrazione
    Jan 2002
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    84
    Allora io avevo un Meridian MCD e mi sembra di ricordare
    che il chip di conversione fosse a 14 bit,
    sicuramente la risoluzione reale di meno.

    Oggi i chip utilizzati per i CD rasentano
    la perfezione teorica dello standard, ossia i 16 bit.

    I chip a 24 bit, magari usati per il DVD Audio,
    se raggiungono i 18 bit di risoluzione
    effettiva e' grasso che cola.

    Ad ogni modo, in 16 bit si puo' contenere una grande mole
    di dati, sicuramente sufficiente per suonare bene.
    Spesso il problema non risiede nel numero di bit
    ma nella bonta' delle registrazioni,
    troppo frequentemente ancora inaccettabile.
    linomatz

    Su AVMagazine dal 12.01.2002

  4. #4
    Data registrazione
    Jan 2002
    Località
    Inveruno (MI) Italy
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    10.625
    Parole sante Lino ......


    Saluti
    Marco

  5. #5
    Data registrazione
    Jan 2002
    Località
    Prato
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    2.732

    Re: Conversione digitale-analogica CD

    Originariamente inviato da fabio3
    Avrei una curiosita' tecnica sulla conversione D/A dei lettori CD, che spero qualcuno possa soddisfare.

    Quando sono usciti i primi lettori di CD, circa 17 anni fa, i convertitori D/A montati erano a 10 bit, a fronte dei 16 bit con cui venivano quantizzati i campioni di segnale musicale sul CD: di conseguenza si perdevano 6 bit sulla qualita' musicale, ma nessuno sembrava accorgesene, nel senso che qualita' sembrava comunque buona.

    Adesso abbiamo convertitori a 16 bit, ma non solo, sono usciti i SACD con quantizzazione a 24 bit, se non erro.

    A questo punto mi domando:
    1) Ho detto qualche castroneria? oppure
    2) Se gia' con 10 bit utilizzati il segnale era comunque buono, che vantaggio effettivo ho utilizzandone 24? Non e' che si tratta solo dell'ennesima manovra commerciale, tesa a farci sentire sempre un po' inadeguati agli ultimi ritrovati tecnologici, e quindi a comprare, senza pero' portare reali "benefici"?

    Grazie a chi vorra' rispondere.
    infatti i cd ad inizio era digitale suonavano una porcheria e anche ora solo pochissimi possono dire di avvicinarsi ai mostri sacri dell'analogico

    il SACD sembra che sia un ottimo compromesso per quel che riguarda la musica digitale, certo devo dare ragione a Lino quando dice che le registrazioni odierna fanno scappare da ridere per fortuna nostra che c'è ancora qualche casa editrice che ristampa vinili direttamente dai master analogici originali dell'epoca
    in compenso l'ultimo articolo sui DVD video/audio di TNT-Audio sembra aprire una nuova frontiera, audio a 24bit/96khz con compatibilità per tutti i lettori solo dvd-video, senza bisogno di cambiare macchina di lettura.

    ciao

    igor
    ps: eccoti il link

  6. #6
    Data registrazione
    Sep 2002
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    912
    Di sicuro i primi lettori di CD suonavano molto peggio di adesso, quindi le modifiche apportate negli anni non sono state solo manovre commerciali.

    Il SACD è un metodo di conversione digitale molto innovativo, i vantaggi sono difficili da valutare, oltretutto bisogna tener presente che ci saranno affinamenti e sviluppi futuri.

    Riguardo ai 24bit/96khz, è invece una logica evoluzione dello standard attuale, quindi porta sicuri vantaggi, grandi o piccoli che siano.

    E' però da tener presente che purtroppo la bontà della registrazione risulta sempre determinante sul risultato finale, al di là della tecnica di conversione usata. Questo probabilmente perchè, come dice Lino, 16bit se ben sfruttati, possono bastare ad ottenere validi risultati, e anche perchè a molte case discografiche non interessa registrare con la massima qualità (alcune forse sono convinte di farlo).

    Ciao.
    Ultima modifica di renato999; 11-11-2002 alle 01:39

  7. #7
    Data registrazione
    Jan 2002
    Messaggi
    84

    Re: Re: Conversione digitale-analogica CD


    Originariamente inviato da igor

    in compenso l'ultimo articolo sui DVD video/audio di TNT-Audio sembra aprire una nuova frontiera, audio a 24bit/96khz con compatibilità per tutti i lettori solo dvd-video, senza bisogno di cambiare macchina di lettura.
    [/URL]
    Queste cose furono dette sin dai primi momenti, ancor
    prima che uscisse il DVD Audio e l'SACD, solo che il buon
    senso ha nulla a che vedere con le logiche di marketing.
    linomatz

    Su AVMagazine dal 12.01.2002


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