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  1. #1
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    Switch automatico diffusori e/o segnali - p.1


    Qualche tempo fa un nobile ed eroico Cavaliere Jedi mi chiese se gli potevo buttare giù un circuitino che gli permettesse di commutare, automaticamente, due finali multicanale su uno stesso gruppo di diffusori (Misteriose le Vie della Forza sono).

    Di questo argomento e di altri analoghi si è già parlato su questo forum, per cui ho pensato di pubblicare qui il risultato delle mie elucubrazioni, in quanto il circuito può servire anche per altri scopi.

    Di per sè il circuito servirebbe a commutare due ingressi su una uscita, come due ampli su un gruppo di diffusori, poichè però la commutazione avviene tramite relè, la cosa è reversibile, quindi il circuito può essere usato anche come commutatore di un ingresso su due uscite, ad esempio per pilotare con la stessa sorgente due ampli distinti, o cose simili.

    Potrebbe anche essere utilizzato per entrare con due sorgenti multicanale in un ampli che abbia solo un ingresso multicanale.

    Basta sostituire i relè di potenza, necessari per commutare dei diffusori, con dei relè di segnale.

    Si può quindi dire che il circuito è indifferentemente uno switch due ingressi/una uscita oppure un ingresso/due uscite, di potenza o di segnale.

    Il numero delle vie commutate dipende invece da quanti moduli di commutazione inserirete.

    Il tutto può avvenire anche automaticamente, se è disponibile un segnale trigger, che molti ampli utilizzano.

    Iniziamo l'esame del circuito dal modulo di commutazione, il cui semplice schema è questo:



    E' costruito attorno ad un relè pilotato tramite transistor.

    Ho previsto di mantenere rigorosamente separate tutte le masse, che vengono commutate anche loro, in questo modo non ci sono possibilità di anelli di massa e l'impiego è universale e senza rischi.

    Il relè utilizzato è del tipo a due vie, (segnale e massa) pertanto ne serve uno per ogni via.

    Per utilizzarlo per lo scopo originale (due ampli su un unico gruppo di diffusori) in un impianto 5.1 occoreranno, pertanto, 5 moduli con relè di potenza ed un modulo con un piccolo relè stagno per il segnale LFE del Sub.

    Il circuito è alimentato a 12 Volt e al terminale "control" arriva la tensione di controllo fornita da un eventuale segnale trigger esterno o da un commutatore per l'uso manuale.

    Il transistor impiegato è sovrabbondante, ma in questo modo non avrete il problema di dover cercare dei relè sensibili e sarete liberi di utilizzare dei relè di potenza adeguati per la commutazione dei diffusori.

    Passiamo al modulo di controllo.

    Il segnale di trigger esterno può essere in tensione continua o alternata, indifferentemente, poichè è stato previsto un ponte raddrizzatore all'ingresso che, in ogni caso, fornirà una tensione continua al resto del circuito; tale tensione dovrà avere un valore massimo di 12 V, che è un po' lo standard per molte uscite trigger.

    Dopo tale ponte si trova un deviatore (S3) che permette di scegliere tra controllo tramite trigger esterno o manuale.

    In questo caso la commutazione avviene tramite il deviatore S2.

    In questo circuito è inserita anche una coppia di diodi LED per indicare lo stato del commutatore, nonchè che l'apparecchiatura è accesa.

    Ho utilizzato un relè anche per questo compito, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, in quanto in questo modo si potrebbe utilizzare i suoi scambi anche per altri scopi, ad esempio per inviare all'esterno una ulteriore tensione di controllo per altre apparecchiature o cose simili.

    Se si usa solo per accendere i due led basta un piccolo relè.

    Lo schema è questo:



    Se qualcuno è amante delle luminarie e volesse inserire un LED per ogni modulo di commutazione può inserire un LED con in serie la sua resistenza da 680 Ohm saldandolo in parallelo alla bobina del relè di commutazione, ma in senso opposto al diodo già presente.

    Per finire, lo schema dell'alimentatore, molto semplice e banale: il classico integrato stabilizzatore che si occupa di fornire i 12 V al resto del circuito.



    Fine della prima parte.

    link alla 2^ parte: http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=76605

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 06-06-2007 alle 14:41
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  2. #2
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    Citazione Originariamente scritto da nordata
    Qualche tempo fa un nobile ed eroico Cavaliere Jedi ...

    Citazione Originariamente scritto da nordata
    (Misteriose le Vie della Forza sono)
    Vero è.

  3. #3
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    Interessante.

    Nella prossima vita voglio fare ingegneria.

  4. #4
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    Intanto ringrazio Nordata x gli schemi,poi passo a fare la domanda:

    Dovendo fare esattamente quello di cui si parla (commutatore segnale di 2 amplificatori a una coppia di casse) vorrei sapere se x questo bastano i 3 schemi sopra descritti...

    Xcui io li stampo,acquisto tutto quello che il negoziante mi venderà,li porto dal mio amico ing. elettronico e lui mi fa la basetta esatto?

    Il deviatore è un pulsante come quello per le luci sotto relè della casa giusto ?

    Indicativamente il prezzo di tutto il materiale a quanto ammonta?

    Grazie!

  5. #5
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    Citazione Originariamente scritto da rgart
    Il deviatore è un pulsante come quello per le luci sotto relè della casa giusto ?
    No, sbagliato, altrimenti avrei scritto "pulsante" .

    Un "pulsante" è un dispositivo che se premuto chiude o apre un contatto (o fa una commutazione) in modo momentaneo e quando è rilasciato ripristina automaticamente la condizione di partenza

    Un "deviatore" (o commutatore) o un "interruttore" fa le stesse cose ma in modo stabile, in altre parole, lo stato rimane quello sino a quando non si ricompie la stessa azione spostando la levetta nella precedente posizione.

    Volendo si può modificare il circuito per usare un pulsante, il risultato finale sarebbe sicuramente più "figo", premendo un semplice pulsante si commuta da una posizione all'altra.

    Si potrebbe anche inserire, al posto dei LED un display che indica il numero dell'ingresso inserito, magari con la possibilità di telecomandare a IR il tutto, con autoapprendimento del codice di controllo; con un PIC, anche solo un semplice 16F84, appositamente programmato, si può realizzare il tutto in modo abbastanza semplice, però.......

    Per quanto riguarda il prezzo non posso dirtelo, in quanto dipende principalmente da quali relè scegli e dove li trovi.

    Alle fiere dell'elettronica se ne trovano di tutti i tipi a prezzi bassi, se li compri da RS li paghi molto salato, in un normale negozio di elettronica li paghi un po' meno.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 24-08-2007 alle 11:48
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  6. #6
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    Citazione Originariamente scritto da nordata

    Volendo si può modificare il circuito per usare un pulsante, il risultato finale sarebbe sicuramente più "figo", premendo un semplice pulsante si commuta da una posizione all'altra.

    Si potrebbe anche inserire, al posto dei LED un display che indica il numero dell'ingresso inserito, magari con la possibilità di telecomandare a IR il tutto, con autoapprendimento del codice di controllo; con un PIC, anche solo un semplice 16F84, appositamente programmato, si può realizzare il tutto in modo abbastanza semplice, però.......

    Ciao
    No grazie, io faccio già fatica a capire a cosa serve il relè nel circuito (e soprattutto cos'è un relè )percui uno switch meccanico il + semplice possibile va già benissimo...!

    Grazie per la spiegazione, ora mi metto a costruirlo e magari faccio un mini reportage sperando che alla fine funzioni...!

    Ciao!

  7. #7
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    nordata ciao
    volevo sapere visto che in materia sono - di 0 io dovrei collegare 2 pre usando lo stesso finale e le stesse casse questo tuo progetto mi puo' servire?

  8. #8
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    Va bene il circuito così com'è disegnato: due ingressi commutati su una uscita.

    Nel caso si tratti di commutare un finale stereo da un pre stereo alle uscite frontali di un pre HT (o un altro pre stereo) devi realizzare solo due moduli, uno per canale.

    Invece di utilizzare dei relè di potenza bastano quelli stagni, piccoli, da circuito stampato, come già scritto.

    Se uno dei pre ha una uscita trigger la puoi utiliozzare, altrimenti elimina pure questa parte e lascia solo l'interruttore per la commutazione manuale.

    Se però non sei un pochino pratico di montaggi elettronici, come deduco dalla tua domanda, dovresti farti aiutare da qualche hobbysta del settore.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 28-09-2007 alle 18:01
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  9. #9
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    Citazione Originariamente scritto da nordata
    CUT

    Ciao

    Ciao Nordata, ormai è arrivato il momento in cui non posso più andare avanti senza costruirmi questo switch per i cavi di potenza (2 ampli - 1 paio di diffusori)...


    Ti chiedo un'altra cosa, con un normale trasformatore per cellulari nokia - che penso chiunque ne abbia almeno 3 - si può alimentare il circuito? Le caratteristiche sono 5.7 V 800mA è troppo poco vero?
    “Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato
    quando l'ultimo albero sarà abbattuto
    quando l'ultimo animale sarà ucciso
    solo allora capirete che il denaro non si mangia."

  10. #10
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    Devi moltiplicare la corrente assorbita da ciasun relè per il numero degli stessi e vedere se ci stai dentro con quanto fornito dall'alimentatore Nokia.

    Dovresti utilizzare dei relè a 5 V o 6 V (leggi dopo), per due soli relè non dovresti avere molti problemi.

    Non so però come si comportano quegli alimentatori, essendo concepiti per fare da caricabatteria potrebbero fornire una corrente costante magari non molto alta ed una tensione che può variare durante la carica.

    Bisognerebbe provare.

    Mettigli come carico una resistenza da 6,8 Ohm /3 W e misura che tensione trovi ai suoi capi e che corrente ci scorre dentro; se hai 5 V e circa 700 mA la cosa può funzionare, utilizza due relè da 5 V che consumino al massimo 300 mA o un pelino di più.

    Se la tensione è maggiore, quasi 6 V, utilizza dei relè da 6 V, per la corrente max. siamo sempre lì attorno.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #11
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    Anche io vorrei realizzare uno switch per un sinto, un ampli 2ch e una coppia di diffusori.

    Per semplificare vorrei utilizzare l'alimentatore esterno, avrei bisogno del vostro aiuto per scegliere i componenti, magari suggerendomi anche qualche negozio on line.

    Quindi mi serve 1 contenitore, (non troppo costoso visto che va dentro un mobile), 2 relè di ottima fattura, 12 connettori di ottima fattura, 1 alimentatore esterno, sono indeciso se fare i collegamenti con fili oppure realizzare un PCB.

    Il tutto lo vorrei utilizzare in questo modo: l'ampli 2ch è sotto una multipresa, collego anche l'alimentatore, e quando accendo la multipresa i relè commutano l'ampli 2 ch, quando spengo la multipresa i relè commutano sul sinto.
    Che ne dite?
    Allego lo schema.

    Tv: Panasonic TH 50' PX8e BDP: Panasonic DMP-BDT700 Sinto: Marantz SR6007 Ampli: Accuphase E 250 + AD20 Front: ProAc Studio 140 MKII Rear: Axiom qs4 Sub: Velodyne CHT 12Q Remote: Harmony 700

    Trattative positive: sorte67, l4sty, Pfeifer, Punisher.

  12. #12
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    Non ho capito.

    E' esattamente quello che fa lo switch di Nordata, dettagliato per bene nel thread.

  13. #13
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    Cosa non hai capito?
    Tv: Panasonic TH 50' PX8e BDP: Panasonic DMP-BDT700 Sinto: Marantz SR6007 Ampli: Accuphase E 250 + AD20 Front: ProAc Studio 140 MKII Rear: Axiom qs4 Sub: Velodyne CHT 12Q Remote: Harmony 700

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  14. #14
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    Probabilmente si riferisce al fatto che riporti uno schema che praticamente è uguale al mio di 6 anni fa (anche perchè non ci sono molti modi per realizzare questo tipo di commutatore) chiedendo info in merito, credo che le risposte siano già nei post precedenti.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 31-08-2013 alle 14:57
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  15. #15
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    Esattamente.


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