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Risultati da 1 a 13 di 13

Discussione: Adattatore Line/Phono

  1. #1
    Data registrazione
    Dec 2006
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    9

    Adattatore Line/Phono


    Ciao a tutti sono nuovo del forum e avrei subito una domanda.
    C'è un modo per costruirsi un adattatore da line a phono?
    In pratica dovrei collegare un lettore cd ad un ingresso riservato al giradischi.
    La cosa è realizzabile?
    Grazie anticipatamente per l'aiuto.

    Ciao Valerio

  2. #2
    iaiopasq Guest
    credo sia possibile abbassando il livello del segnale in ingresso e mettendo un anti-RIAA se non sbaglio...Nordata è più ferrato in questo campo...

  3. #3
    Data registrazione
    Dec 2006
    Messaggi
    9
    Ma se dovessi connettere senza adattatore comunque il lettore cd la qualità decadrebbe parecchio vero?

  4. #4
    Data registrazione
    Nov 2004
    Località
    santeramo in colle ( bari)
    Messaggi
    151
    ascolteresti solo suono molto ( ma molto) distorto perche' i livelli elettrici di ingresso e uscita non sono compatibili, inoltre all' ingresso phono viene anche applicata una particolare equalizzazione che ti distorce ulteriormente il suono.
    per cui un adattatore ( se esiste) e' obbligatorio.
    bye
    Ampli: Yamaha dsp A2, finale sui front:Hafler 9270 ; DVD: pioneer 747; VPR: sharp Z91; dvd rec: Toshiba xs rd 32; VCR Mitsubhisi E82 SVHS; sat decoder : humax 5100 con dragon cam ( felicemente non piu' cliente sky ) ; CD: rotel rcd 990 ; cd rec: pioneer pdr 555 rw; diffusori 7.1 autocostruiti: ; telecomando :tprogress clever 7 .

  5. #5
    iaiopasq Guest
    ...il risultato sarebbe una vera porcheria...

  6. #6
    Data registrazione
    Aug 2005
    Località
    Roma
    Messaggi
    1.164
    Adattatori di questo tipo non mi sembra che esistano in commercio (mentre sono comuni quelli che permettono di fare il contrario, cioè collegare un giradischi ad un ingresso Line). Adattare il livello del segnale sarebbe semplicissimo, compensare l'equalizzazione RIAEE presente nel pre dell'ingresso Phono richiede invece un circuito specifico.

    Ciao, Marcello.

  7. #7
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
    Messaggi
    41.397
    E' tutto esatto quato è stato scritto sino ad ora.

    I problemi che si presentano sono due.

    Il primo, tutto sommato di semplice soluzione, è quello di ridurre, di molto, il livello del segnale da applicare a tale ingresso.

    Tipicamente un ingresso Phono è progettato per accettare segnali dell'ordine delle decine di mV, anche se deve poi essere in pratica capace di accettarne di anche di più elevati, mentre il segnale in uscita da un lettore CD può benissimo arrivare e superare il Volt.

    Come ho detto soluzione semplice, basta inserire all'ingresso Phono una rete resistiva attenuatrice, in pratica un paio di resistenze per canale.

    Il secondo problema, piùà complicato da risolvere, è quello di "neutralizzare" l'equalizzazione RIAA di cui sono sempre provvisti tali ingressi e che, in pratica, attenua moltissimo le frequenze alte ed esalta quelle basse, per cui si dovrebbe compensare tale curva con un circuito detto "anti RIAA".

    In rete si trovano molti esempi di tale circuito, non molto complicato, lo si può realizzare con un operazionale (o un paio di ransistor), qualche resistenza e condensatore.

    Il tutto può essere inserito all'interno dell'ampli o del lettore; lo si può realizzare anche esterno ma, in questo caso, bisogna provvedere alla sua alimentazione.

    Vi è anche una terza soluzione: intervenire all'interno dell'ampli e modificare opportunamente lo stadio di ingresso.

    Questo però comporta un po' più di impegno, l'ottimo sarebbe avere lo schema elettrico, in caso contrario bisogna fare un po' di "reverse engineering" e poi intervenire.

    Forse, ripeto "forse", esiste in commercio un tale dispositivo, dovresti provare a fare qualche ricerca in rete.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  8. #8
    Data registrazione
    Dec 2006
    Messaggi
    9
    Grazie mille a tutti dell'aiuto.
    Ho già provato a cercare ma non ho trovato nulla.
    Se qualcuno conosce gli schemi potrebbe postarli?
    Non mi sarebbe difficile costruire un dispositivo elettronico.

  9. #9
    Data registrazione
    Dec 2006
    Messaggi
    9
    Cercando ancora in rete ho trovato questo http://www.tkk.fi/Misc/Electronics/circuits/phono.html
    mi sembra quello che mi serve, sapreste darmene la conferma?

  10. #10
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    41.397
    Ad esempio, questo è un circuito completamente passivo, quindi veloce da realizzare e provare:

    http://www.epanorama.net/circuits/phono.html

    Rispetta solo i valori dati.

    Per provare puoi usare dei componenti a tolleranza normale, se il risulato ti va bene ti conviene poi utilizzare dei componenti a bassa tolleranza o misurarli prima di montarli.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 10-12-2006 alle 13:24
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #11
    Data registrazione
    Dec 2006
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    9
    Il progetto è lo stesso che ho linkato io.
    Il circuito è già in produzione
    Ora la basetta sta facendo un bel bagno nell'acido.
    Domani mattina faccio una visita all'itis faccio i buchi e saldo i componenti che lì hanno utensili più precisi dei miei.
    Appena posso (Sabato) lo testo per bene e poi vi faccio sapere...

    Quanto intendi per bassa tolleranza? 5% 2% 1% oppure ancora inferiore?

    Ciao e grazie a tutti dell'aiuto.
    Ultima modifica di Noia; 10-12-2006 alle 16:25

  12. #12
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    41.397
    Stavo scrivendo la mia risposta mentre tu inserivi la tua con il link, per cui poi non ci ho fatto caso.

    Per bassa tolleranza intendo 1% per le resistenze e 5% per i condensatori (per questi ultimi maggiore è difficile e costoso trovarli).

    Se puoi disporre di un tester digitale che possa fare entrambe le misure la precisione che ottiene è buona (se il tester non è proprio di quelli da 10 € ).

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  13. #13
    Data registrazione
    Dec 2006
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    9

    Proprio per questo domani mattina vado a far visita al mio ex professore di elettronica...
    Per scroccare trapano saldatore tester ecc ecc...


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