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Discussione: esperimento con dei vumeter
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10-08-2014, 18:26 #1
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esperimento con dei vumeter
ciao a tutti! sto facendo qualche esperimento...
ho un vecchio ampli rotto e vorrei recuperare i vumeter di potenza (watts\8ohm). ho già in mano la scheda dei che gestisce i 2 vumeter stereo, solo che questa scheda ha solo 4 cavi di ingresso, uno per l'illuminazione delle lampadine, 2 positivi (Sx e Dx) e 1 negativo (tra l'altro è il ritorno del positivo dell'illuminazione!è normale?) ..ora vorrei collegarlo ad un ampli stereo, come faccio? dovrei mettere i 2 negativi che partono dall'ampli assieme? o brucio tutto?
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11-08-2014, 00:16 #2
Per prima cosa non dici se i VUmeter hanno un loro circuito di pilotaggio attivo o se sono semplicemente due strumentini con solo alcuni componenti passivi: un partitore resistivo, un diodo ed un condensatore (per ogni VU).
In ogni caso 4 conduttori direi che sia normale: uno è il positivo che serve ad alimentare le lempadine o i LED) per l'illuminazione (verifica la tensione necessaria), un altro è il comune che va alla massa del circuito, gli altri due sono gli ingressi di ciascun VU che, molto probailmente, vanno collegati ai rispettivi positivi (boccola rossa) dei due canali di uscita.
Questo modo di collegamento dà per scontato che le uscite per i diffusori abbiano il negativo (connettore nero) in comune e collegato internamente alla massa del telaio (cosa che si può verificare oltre che ad occhio, tramite un tester); alcune tipologie di finali hanno i negativi separati.
In questo caso dovresti modificare la tua schedina (dovrebbe essere cosa facile), collegando un negativo per ogni strumento, interrompendo i collegamenti che li uniscono tra loro e alla massa comune.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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11-08-2014, 15:48 #3
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ciao grazie per aver risposto! è tutto corretto mi hai illuminato! riassumendo è passiva ( ha un paio di diodi e qualche resistenza, non ha neanche un trimmer) e ha tutti i negativi in comune, roba da non crederci non pensavo fosse possibile una cosa del genere!! in base a cosa si distinguono queste tipologie di finali? quelle per auto ad esempio come mai non sono così? sarebbe tutto più semplice, si potrebbe collegare direttamente il negativo di ogni cassa al telaio dell'auto avendo cavi in meno.
quindi modifico la schedina, mi mandi un link o qualche guida con qualche schema semplice così non scoccio più? ne trovo solo complicati o a led e non ci capisco nulla. Vorrei modificarlo sopratutto per collegarlo alle uscite della scheda audio del pc, che sono a basso livello e le lancette quindi si spostano di pochissimo, potrebbe bastere modificare qualche resistenza o devo proprio stravolgere la scheda?
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16-08-2014, 00:27 #4
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la scheda è questa
20140816_011313.jpg
20140816_011227.jpg
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16-08-2014, 14:53 #5
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tutti in vacanza... Dai ma non c'è proprio nessuno? Le 2 resistenze in alto, rispettivamente da 2.2 Kohms e 5.6 Kohms sono una sorta di L-pad? devo sostituire quelle? inoltre ho misurato l'impendeza del vumeter ed è da 4 ohm
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16-08-2014, 17:51 #6
Calma! Non e che si debba rispondere a spron battuto, il Forum non è call center.
Comunque quello è il normalissimo circuito che si usa in questi casi, attenuatore in ingresso (quelle due resistenze, e un coppia di diodi per il raddrizzamento del segnale, molte volte si mette solo un diodo e neanche il condensatorino).
Quanto al fatto che ci sia la massa in comune tra i due canali è cosa normalissima, la maggior parte degli ampli con circuiteria non particolarmente elaborata o trucchi vari è collegato in tal modo.
Se vuoi usare delle masse separate basta interrompere sullo stampato la pista di rame della massa nei punti opportuni, isolando i due circuiti tra loro e mettendo poi un conduttore per il canale che ne rimarrebbe privo.
Circa il poterli collegare direttamente ad una uscita con livello di linea direi che non è possibile, il segnale sarebbe troppo basso, si può comunque fare qualche prova, variando il partitore di ingresso; puoi anche metterci un trimmer di valore circa uguale con il pin centrale del trimmer che va ai diodi.
Parti con inderito il valore massimo (cursore tutto verso il terminale a massa) e poi pian piano provo e regolare e vedi se con il segnale che userai riesci a farli muovere in modo soddisfacente. ci sarebbe però da tenere presente il carico che il circuitino porrà nel punto da cui preleverai il segnale, solitamente quando li si collega ad un pre o simili si inserisce un piccolo stadio separatore/amplficatore.
Per quanto riguarda l'Impedenza (con una "n" sola) che hai misurato direi che non è una Impedenza ma, probabilmente, la Resistenza Interna che da sola non serve a molto, in uno strumentino bisogna guardare la sensibilità ovvero il segnale che lo manda a fondo scala, in base poi alla Ri citata ed alla sensibilità si può calcolare la Resistenza Shunt o Serie (ma qui non è il caso di sbattersi tanto).
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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16-08-2014, 21:25 #7
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ciao, grazie! Scusa per la fretta, è che in genere o mi risponde entro qualche giorno qualcuno di passaggio oppure mi abbandonano. Alla fine ho fatto delle prove, credo di essere stato abbastanza fortunato, ho elimanto le 2 resistenze, le ho ponticellate e ora le lancette si muovono per quasi tutta la scala e sembrano abbastanza precise. Non è che tenendolo così rischio di bruciare tutto? è tutto collegato ai pin interni della scheda audio, quelli che poi andrebbero al pannello per il jack frontale.
sostanzialmente il vu-meter che ho io riproduce l'oscillazione del cono della cassa? mi da l'impressione che la lancetta oscilli come un woofer insommaUltima modifica di Flavio13; 16-08-2014 alle 21:38
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16-08-2014, 23:24 #8
Più o meno è così.
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).