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Discussione: resistenza ossido metallo
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27-04-2010, 21:35 #1
Junior Member
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resistenza ossido metallo
salve vorrei sostituire le resistenze del crossover attualmete sono 10hom 5 w in ceramica , con altre che sarebbero 10hom 10 w in metallo , quindi con ben 5 w in piu', questa differenza puo' darmi problemi oppure no ? grazie per le risposte e scusate la mia ignoranza !
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28-04-2010, 10:14 #2
no, i watt indicano semplicemente la potenza che tali resistori potranno sopportare...
Sono comunque scettico riguardo i benefici che tale sostituzione possa portare in un cross-over per altoparlanti...
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28-04-2010, 14:50 #3
Teoricamente, ripeto e sottilineo: teoricamente (molto teoricamente) ci sarebbe una differenza.
Non data dalla diversa potenza, se è più grande dovrebbe, eventualmente, scaldare meno, ma dalla diversa tipologia di costruzione.
Quella indicata come "ceramica" in effetti è una resistenza realizzata avvolgendo a spirale un filo conduttore, di apposita lega, attorno ad un cilindretto di ceramica, che funge da supporto (in pratica come le resistenze delle stufette elettriche).
Essendo il filo avvolto a spirale, a tutti gli effetti diventa una bobina con più spire quindi, oltre ad avere una Resistenza (in Ohm) ha anche una Impedenza (in Henry).
Questa impedenza si va a inserire nel circuito del crossover e, pertanto, ha una sua influenza nel comportamento dello stesso al variare delle frequenze in gioco.
Nelle resistenze a strato, si stende un sottile strato di ossidi metallici o di carbone su un cilindretto isolante.
In questo caso non si ha l'effetto bobina cui ho accennato prima.
Detto questo, all'atto pratico il valore dell'impedenza che si ottiene è talmente esiguo e le frequenze in gioco sono talmente basse che la cosa rimane di puro interesse teorico, essendo le tolleranze dei componenti il crossover tali da non essere influenzate da questo elemento aggiunto.
Le resistenze a strato di potenza, come servono in un crossover, hanno il difetto di costare di più rispetto a quelle di pari potenza ma "mormali".
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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29-04-2010, 16:30 #4
Mi permetto di aggiungere (Nordata se sbaglio tanto puoi tagliare tutto quello che vuoi
), anche le resistenze a strato metallico e a impasto di carbone sono affette da una certa induttanza parassita.
Per esperienza personale posso dirti che se tali resistenze sono inserite in serie al tweeter si sente la differenza. Specifico, si sente la differenza tra una tipologia ed un altra, se poi sia meglio l'una o l'altra è questione anche di gusti.
Non affermo altro poichè a caratterizzare tali componenti ci sono anche altri fattori che possono incidere sulla qualità del suono. Nel loro insieme quelle in ceramica (cioè con filo avvolto a bobina) sono generalmente le peggio suonanti (sempre riferite all'uso in serie tw). Queste ultime però, possono essere costruite ricorrendo all'avvolgimento antinduttivo Ayrton-Perry) in modo da mostrare valori risibili di induttanza.
Esistono altri tipi di resistenze (generalmente ad impasto) che fanno di questa caratteristica la loro peculiarità, si chiamano ovviamente resistenze antinduttive e costano generalmente molto più delle corrispondenti standard.
Usa tranquillamente quelle a strato che sono quelle dal miglior prezzo prestazioni per questo tipo di applicazioni.Roberto