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Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    Roma 10° Gran Galà dell'alta fedeltà sab 29 dom 30 settembre 2018




    Patrìck/Trickfield (AVMag Roman Panel) provvidenzialmente mi ricorda che si avvicina la decima edizione della ormai tradizionale manifestazione romana curata dal Maestro Giulio Cesare Ricci, che è la XXXIV delle manifestazioni analoghe che finora si sono svolte in Italia. Seguiranno Padova, il 20 e 21 ottobre, e Milano, a novembre.

    La novità assoluta è che si tratta di una seconda edizione 2018 romana, essendosi già svolta la prima a marzo scorso, probabilmente creata per celebrare il 35° anniversario della sua avventura discografica con Fonè.

    http://www.grangaladellaltafedelta.c...263&Itemid=253



    http://www.grangaladellaltafedelta.com/

    La manifestazione si terrà, come da tradizione ormai consolidata, allo Sheraton Parco de Medici, padiglioni nn. 2 e 3, sabato 29 e domenica 30 settembre prossimi.

    SHERATON GOLF 2 - PARCO DE' MEDICI
    Via Salvatore Rebecchini n° 145

    SPECIALE: REGISTRATORI ANALOGICI Original Analog Master Tapes fonè

    I thread aperti sulle precedenti edizioni romane:

    III Edizione 2012 http://www.avmagazine.it/forum/39-ev...ight=grangale0

    IV Edizione 2013 http://www.avmagazine.it/forum/39-ev...-febbraio-2013

    V Edizione 2014
    http://www.avmagazine.it/forum/39-fi...014?highlight=

    VI
    Edizione 2015 http://www.avmagazine.it/forum/39-fi...-22-marzo-2015

    VII Edizione 2016 http://www.avmagazine.it/forum/39-fi...o-sheraton-pdm

    VIII Edizione 2017 http://www.avmagazine.it/forum/39-fi...sheraton-3-pdm

    IX Edizione 2018 http://www.avmagazine.it/forum/39-fi...-18-marzo-2018
    Ultima modifica di adslinkato; 04-10-2018 alle 09:33
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  2. #2
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    Jobsnews.it

    Ai tempi di mio nonno per certe donne dai capelli mossi appariscenti, vivaci e dallo spiccato carattere istrionico si abusava della frasetta vagamente maliziosa "per ogni riccio un capriccio". Il Maestro Giulio Cesare "Ricci" ha solo il nome in assonanza con questo antico mottetto, ma di capricci se ne è comunque sempre tolti tanti e possiede (eccome!) un carattere decisamente istrionico! Dovunque sia, la sua mise elegante e studiatamente rétro (con tanto di papillon) ne anticipa autorevolmente la "presenza" ancor prima che apra bocca per introdurre qualche sua ultima opera discografica, in Italia come a Monaco di Baviera (ad esempio - ma non solo -, nel lussuoso stand della prestigiosissima MBL, che da qualche anno sembra ormai averlo quasi adottato in pianta stabile).

    L'istrionico Maestro (che a Monaco ho scoperto essere stato nominato nel marzo del 2017 dal Presidente della Repubblica Mattarella Cavaliere della Repubblica al merito), quest'anno non si è accontentato di organizzare la tradizionale tappa romana del suo Gran Galà, ma per la prima volta ha voluto raddoppiare l'evento: dunque, alla nona edizione dello scorso marzo http://www.avmagazine.it/articoli/au...ma-2018_4.html ha voluto dare una sorella settembrina. Quando l'ho letto, ho trovato questa scommessa davvero coraggiosa! In una fase di, per così dire, stasi del mercato, voler replicare una manifestazione che ha già una contromanifestazione concorrente romana che si svolge a novembre mi è sembrato davvero ardito. Ma i fatti, come spesso accade, gli hanno dato ragione.

    Nel 35° anniversario della sua avventura discografica con Fonè (Φονή) http://fone.it/, anche questa volta il Galà si è svolto nell'ameno scenario dello Sheraton Parco de' Medici, ridente e verdissima struttura alberghiera romana non centrale, ma dotata di comodi parcheggi e facilmente raggiungibile da ogni dove, essendo situata in un luogo davvero prossimo al grande raccordo anulare. In effetti, a dispetto di quanto si poteva desumere scorrendo velocemente la locandina, la manifestazione si è svolta anche questa volta nel solo edificio n. 3, mentre nel 2 si è potuto comodamente parcheggiare.

    Ogni volta c'è una questione, nelle famiglie; questa settimana è stata la volta del ritorno a Roma del figlio grande che studia a Milano, per cui ho dovuto limitare e posporre temporalmente la visita al Gran Galà rimandandola al primo pomeriggio della domenica, comprimendola molto temporalmente; una "toccata e fuga" non "in re minore", insomma. Contrariamente al solito, invece, dell'AVMag Roman Panel questa volta hanno partecipato solo "Luca156a.r" e Fabio "l4sty", che comunque purtroppo non sono riuscito ad incontrare. Mentre ho incrociato un paio di volte l'onnipresente Fulvio di Gruppo Garman http://www.videoproiettoriroma.com/ (che, guarda caso, nella prima occasione conversava amabilmente al telefono con il nostro patron, Emidio Frattaroli) che mi ha preannunciato prossime presentazioni di novità assolute e shootout nel comparto della videoproiezione casalinga. Ho incontrato anche il mio amico Claudio con la sua bella moglie che, come da tradizione, costituiva - ahimè - una delle poche presenze femminili alla mostra.



    Il primo stand in cui mi sono imbattuto è stato quello di AudioVideoTeam e dunque della mia amata Audio Review https://www.audioreview.it/, rivista che acquisto praticamente dalla sua fondazione. Allo stand curiosamente ho incontrato addirittura il Direttore Responsabile Mauro Neri (che siede, senza farlo rimpiangere, sulla poltrona dell'indimenticato ing. Paolo Nuti)



    che, dopo la scommessa vinta con AudioGallery, ci sta riprovando con la riedizione di ACS (AudioCarStereo), la rivista del mondo del Car Audio, disaccorpata da Audio Review. Mi sono anche azzardato a perorare la causa della rinascita di Digital Video, che rappresentava un vero e proprio faro nella notte per molti di noi, magari con Mario Mollo al timone e la preziosa collaborazione di Andrea Manuti e di Nicola D'Agostino, ma - per fortuna - mi è come sembrato di aver scoperto l'acqua calda. Dopo una, come sempre, piacevole chiacchierata, mi sono in fine buttato sulla musica.
    Ultima modifica di adslinkato; 03-10-2018 alle 11:42
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  3. #3
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    Passiamo, dunque, alla musica.

    Come detto, lo scarsissimo tempo avuto a disposizione e l'età incalzante mi consentono solo qualche succinto ricordo delle impressioni che ho tratto sul posto. Mi si perdoneranno, dunque, colpose omissioni e la scelta stilistica di redigere semplici abstracts.





    Ho passato solo pochi minuti nella sala Fortebraccio allestita da Ethos, l'affermata, solida realtà romana di Via della Fonte Meravigliosa in cui nel corso degli anni ho ascoltato set di assoluta eccezionalità quanto a dimensioni e prezzo: http://www.ethosfineaudio.com/ Il set installato, con il software in riproduzione in quel momento donava una grande naturalezza al suono riprodotto, magari grazie a "Russell K", il nuovo marchio britannico di speakers creato da Russell Kauffmann. Purtroppo è stata la prima sala in cui mi sono imbattuto e questo stupidamente mi ha spinto a non approfondire quanto dovuto. Un vero peccato, perché mi piaceva farmi cullare là dentro...



    Poi è stata la volta di Hifight https://hifight.it/gran-gala-dellalt...18-marzo-2018/ che, in collaborazione con Hihfi D'Agostini https://www.hifidagostini.it/shop/ ha organizzato una sala con elettroniche Cyrus Audio, speakers Dynaudio e supporti SolidSteel. Il suono complessivo, nella situazione data, era decisamente neutro.
    Clip Hifight https://youtu.be/OZNMgU9mc_I
    Clip HiFi D'Agostini: https://www.youtube.com/watch?v=gb570eEcy00



    Nella tradizionale grande sala Lyrics http://www.lyrics.it/ ho trovato l'altrettanto tradizionale mega impianto, questa volta composto da due coppie di speakers Focal una da pavimento (presumibilmente le da me amate Sopra 2) e l'altra con form-factor bookshelf, alimentati da una batteria di elettroniche Audiolab. Qui l'emozione dominante derivava dalla scena, non puntiforme e con fonte inindividuabile. Posizionandosi nei posti centrali della sala, senza chiedere all'addetto era oggettivamente difficile se non impossibile comprendere se stesse suonando l'una o l'altra coppia di speakers, posizionati in modo particolarmente convergente l'uno verso l'altro. Sotto questo profilo, dunque, davvero un gran bel risultato.
    Mentre ero lì prima è stato riprodotto "Sekou Bunch" di Naima, poi una bobina della Fonè di Giulio Cesare Ricci, Fausto Mesolella, "Live ad Alcatraz", che mostrava un suono analogico naturalissimo nella totale assenza di fruscio e senza apparente compressione. E' stato davvero un bel sentire!



    Capecci Audio http://www.capecciaudio.it/ Il disco The Princess di Enzo Pietropaoli, vera e propria costante dell'evento, in questa sala suonava in modo affatto diverso girando su un Audiosilente Blackstone Reference, creatura di Simone Lucchetti. Era improvvisamente comparsa la gamma bassa (opera dei monblocco valvolari 34?) e questo inevitabilmente determinava una sorta di lieve mascheramento di medie e alte. Come sempre, ho udito in sala pareri discordanti, ma difficilmente Capecci delude...



    Import Audio http://www.importaudio.it/ faceva troneggiare in sala una coppia di pannelli Kingsound Prince III. L'emissione sonora, molto naturale, diventava improvvisamente immensa in senso verticale e orizzontale. La fonte era un Cocktail Audio X45 (dotato di uno splendido display anteriore), la sezione pre era curata dal solito caldo Audio Research, amplificato da un finale Europower EP2000. La gamma media/vocale, naturalmente, appariva in evidenza.



    L'ultima sala ascoltata (cavi forniti da LA Sound http://www.lasound.it/) era dotata del solito caldo pre Audio Research in unione a speakers Opera Callas Diva con Olympia Cable. Per quel niente di tempo che ho avuto a disposizione, ne derivava un suono insolitamente brillante.

    Ricordo, infine, gli altri stand di editoria di Suono https://www.suono.it/La-rivista e di Fedeltà del Suono http://www.fedeltadelsuono.net/, e quelli di software ed accessoristica, presenti in gran numero...
    Ultima modifica di adslinkato; 04-10-2018 alle 09:36
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  4. #4
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    io invece ho trovato nel complesso che ogni sala avesse decisamente dei problemi, specie quelle in cui erano presenti componenti che conosco particolarmente bene. ad esempio non ho mai sentito suonare così male le Opera Callas Diva come l'altro ieri nonostanre l'amplificazione AR/Pass, le Dynaudio Contour avevano un medio alto e alto che definire scuro è un eufemismo e quel tweeter è capace di ben altro, davvero deprimente sentirle suonare in quel modo.
    Amplificatore stereo: Synthesis Roma 510AC - Streamer: Wiim Pro+ - Giradischi: Technics SL1200GR - DAC: Laiv uDac - TV: Sony 65XR70 - VPR: Epson TW9400 - Schermo: Screenline Wave 100" gain 1.0 - Sintoamplificatore HT: Marantz SR7011 - Lettore: Oppo UDP-203 - Diffusori: Klipsch Forte IV - Sub: SVS SB2000

  5. #5
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    Ma all'apertura di una anonima porta posta in fondo al corridoio mi appariva all'improvviso la vera star della giornata. Si tratta di Enzo Pietropaoli in persona che aveva appena iniziato un concerto "solo" (come il titolo del suo disco pubblicato con Fonè). In effetti non mi sarei dovuto affatto meravigliare, perché è tradizione consolidata del Maestro Ricci far esibire artisti della sua scuderia in occasione dei Gran Galà. Nell'edizione di marzo scorso c'era Rita Marcotulli, nel 2017 Musica Nuda, nel 2015 Fausto Mesolella, nel 2014 Renzo Arbore e nel 2012, ancora, Enzo Pietropaoli: un vero e proprio parterre de roi, come si può notare, tutto on the jazz side...

    Insomma, sia come sia, mi sono ritrovato in una sala di media grandezza, gremita di gente assorta ad ascoltare un bel concerto di Enzo Pietropaoli per contrabbasso, vocalizzi e sequencer.



    Sono entrato sulle ultime note di "Preludio in Re". Hanno fatto seguito tributi a Lucio Dalla e a Fabrizio De Andrè.
    Usciere d'eccezione, il Maestro Giulio Cesare Ricci.



    Pietropaoli ha mostrato di padroneggiare un uso calibrato ma scanzonato del sequencer, con cui via via metteva su un vero e proprio gruppo virtuale che gli fungeva da base, con tanto di ritmica creata con la percussione delle mani e di percepito scivolamento di spazzole replicato con una bustina di plastica accartocciata sfregata anch'essa sulla tavola armonica, nei pressi dei fori armonici. Il concerto è proseguito con un tributo a Cole Porter, "I love you", con tanto di vocalizzi.

    Anche qui troneggiava la bella copertina gialla con balena del vinile di Enzo Pietropaoli, lo splendido "the Princess" (disponibile anche in CD, che ho acquistato, e in SACD, che avrei voluto acquistare ma solo dopo una comparazione diretta), realizzato in trio con Julian Oliver Mazzariello (piano) e Alessandro Paternesi (batteria).



    Qui tre minuti di autentico godimento tratti da The Princess, per gli amanti del genere: http://www.enzopietropaoli.com/album.../the-princess/
    Anche Apple Music offre preview: https://itunes.apple.com/it/album/th...s/id1282972930
    Presentazione dell'autore: https://vimeo.com/236036152
    Rece allaboutjazz: https://www.allaboutjazz.com/the-pri...rk-corroto.php
    Rece MinimAL: http://minimalessandro.blogspot.com/...sione-per.html



    Preview Fonè: https://foneshop.it/it/vinili-fuori-...aoli-solo.html
    Preview Apple: https://itunes.apple.com/it/album/so...ding/949863349

    Poi dal disco "Solo" Enzo eseguiva una antifona Mariana, Ave Regina Caelorum, impreziosita da alcuni cilindri ottonati posizionati in prossimità del ponticello, a la maniere de gli africani con la Kalimba contro gli spiriti, e dal suono di una campana "buddista" (i.e. probabilmente tibetana), così realizzando un prezioso potpourri sonoro mistico fra religioni diverse: per eseguire questo pezzo, ha ripreso l'uso dell'arco (alla base del quale era posto un minuscolo microfono wireless che all'occorrenza registrava le varie sequenze che componevano il tessuto campionato).



    Per festeggiare degnamente il 35° della Fonè, Pietropaoli attaccava un tributo nientepopodimeno che a Chet Baker, realizzato smontando le parole utilizzate in una intervista accordata ad un giornalista svedese/danese (Enzo non ha saputo sciogliere il nodo: per semplificare avrei detto "scandinavo") e rimontandole su ritmo hiphop: il pezzo si chiama "C like Chet".

    Il concerto sembrava ormai volgere al termine. Da attore consumato, Enzo Pietropaoli riparava dietro ad una tenda posta a fondo sala, come per uscire dalla scena. Ma veniva subito richiamato a gran voce sul palco da tutti i presenti.



    L'ultimo brano (di cui, curiosamente, non dichiarava il titolo) anche questa volta era tratto da "Solo" ed anche in questo caso era integrato con qualche sporadico vocalizzo, dal sequencer e dalla ritmica "manuale" realizzata con bustina e mani.

    Seguiva un breve epilogo officiato dal Maestro Giulio Cesare Ricci.



    Questa mezzora di autentiche, fortissime emozioni mi ripagava del salato costo del biglietto pagato per entrare a vedere questa X edizione "celebrativa" del Gran Galà! Oooopppsss, ma l'ingresso era gratuito, dimenticavo! Dunque grazie ancora una volta, Maestro Giulio Cesare Ricci, per il bel pomeriggio che ci hai offerto!
    Ultima modifica di adslinkato; 20-02-2019 alle 20:13
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  6. #6
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    C'ero anch'io domenica pomeriggio. Sabato ero stato stato al Music Day (fiera del vinile); chissà perchè questi eventi, che pure non avvengono tutti i giorni, poi finiscono per arrivare in concomitanza nello stesso weekend... . La prima sala visitata è stata quella di D'Agostini hifi con dimostrazione curata dal patron in atto: ascoltato il vinile di Pietropaoli e non solo, suono delle Dynaudio devo dire un pò impastato nonostante fossero ben posizionate e le elettroniche fossero di buon livello, il che mi ha portato a pensare che sia un problema legato all'acustica della sala. Eccellenti i diffusori Russel K in ascolto da Ethos e anche le elettrostatiche Kingsound. niente male nemmeno la sala di Capecci. Complimenti a Lyrics per l'impegno profuso con ben due sale, ottime le Focal. In definitiva un bell'evento anche se inferiore a quello dell'anno scorso quando gli Sheraton impegnati sono stati addirittura due.

  7. #7
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    Citazione Originariamente scritto da Doc_zero Visualizza messaggio
    io invece ho trovato nel complesso che ogni sala avesse decisamente dei problemi, specie quelle in cui erano presenti componenti che conosco particolarmente bene.
    Rispetto il tuo punto di vista, ma non credo di condividerlo.
    D'altra parte ti faccio notare che nel mio report per abstract sono stato non troppo circostanziato proprio in ragione del fatto che ho avuto troppo poco tempo a disposizione per esprimere giudizi più netti. Nelle ormai - ahimè - numerosissime manifestazioni viste in Italia e in Europa troppe volte, con grande sorpresa, tornando in una sala più tardi e ascoltando software diverso ho modificato un mio iniziale giudizio di perplessità in un giudizio positivo o viceversa.

    Del tutto inutile ricordare che quasi tutti gli impianti sono software dipendenti. Avere un "dimostratore" che sa il fatto suo, spesso ingenera negli ascoltatori opinioni magari addirittura più positive del dovuto o addirittura irreplicabili nel proprio ambiente, una volta proceduto nell'acquisto, anche a causa della cura - per l'appunto - con cui è stato selezionato il programma di ascolto e sono stati preparati, rispettivamente, l'ambiente e il set di elettroniche.

    Non dimenticherò mai un "presentatore" napoletano che al Monaco High End di un paio di anni fa rese la voce di un impianto Wilson Audio/Pass Labs/EMMLabs/Meitner Audio (dal costo comunque stellare) il più emozionante ascolto mai fatto in vita mia. Ho passato là dentro una mezzora davvero indimenticabile! L'anno successivo, nella stessa sala, con apparecchiature analoghe, ma con una persona diversa quella magia alla quale avevo pensato ossessivamente per un anno intero era andata del tutto perduta (non però la voglia di acquistare, prima o poi, un paio di Wilson Audio Alexia).

    Non è un consiglio, perché so bene che non è il caso di darne in quanto ognuno di noi sa sbagliare benissimo da sé, ma purtroppo concedersi tutto il tempo necessario, in queste occasioni, è fondamentale. Lo dico sapendo che si tratta di una operazione non sempre possibile, con i mille impegni personali e familiari che abbiamo, e non trattandosi di un lavoro, non essendo professionisti del comparto con tempo minimo di permanenza, per così dire, obbligatorio...

    Citazione Originariamente scritto da Doc_zero Visualizza messaggio
    Le Dynaudio Contour avevano un medio alto e alto che definire scuro è un eufemismo e quel tweeter è capace di ben altro, davvero deprimente sentirle suonare in quel modo.
    L'Esotar è il fiore all'occhiello di Dynaudio. In effetti, strano...

    Citazione Originariamente scritto da Artyziff Visualizza messaggio
    La prima sala visitata è stata quella di D'Agostini hifi con dimostrazione curata dal patron in atto: ascoltato il vinile di Pietropaoli e non solo, suono delle Dynaudio devo dire un pò impastato nonostante fossero ben posizionate e le elettroniche fossero di buon livello, il che mi ha portato a pensare che sia un problema legato all'acustica della sala.
    Quello proposto da Artyff potrebbe costituire "il" problema?
    Ultima modifica di adslinkato; 03-10-2018 alle 13:00
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  8. #8
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    Dico la mia su "richiesta" anche perchè essendo un neofita di tutto il mondo Hi-fi non pensavo di poter dare "contributi" validi

    Iniziamo va..

    SALA Ethos
    subito si è colti dalla posizione dei diffusori estremamente distanti tra loro. Parlando con il proprietario, pare che quella fosse la migliore posizione. La distanza infatti non influenza il "palcoscenico".

    Il suono è piacevole, direi "corretto". Bassi, alti, medi, ci sta tutto. Ma a mio parere nulla che impressiona. E' tutto al suo posto e forse proprio per questo non cattura l'attenzione appena entri. E' sicuramente un suono non stancante, che puoi ascoltare per molto e molto tempo senza problemi. Parlando con il proprietario scopriamo essere una macchina di altissima qualità e sopratutto di una importante "ricerca" dal punto di vista della soluzione di amplificazione. Una specie di classe D! I dubbi sorgono quando chiedo al gentilissimo proprietario il pricing dell'accoppiata....praticamente una utilitario accessoriata (10k + 10k credo). Per pochi, bisogna saper apprezzare

    SALA Hifight
    Forse la sorpresa più bella, quei diffusori da stand, (da 1,4k€ la coppia credo) pilotati dai cyrus (pre & finale e forse PSU sterna) sono stati i più interessanti della giornata. Un suono piacevole, bei bassi controllati, puliti, un medio-alto bello arioso...cattura l'attenzione appena entri, sopratutto perché ti accorgi che sono da stand!
    Passando ai fratelli più grandi, l'impressione è ancora migliore...l'Hegel spinge molto bene...i la sensazione è di avere lo stesso suono di prima più "pulito" ancora..interessante!! Ma il prezzo sale, sale proprio molto...parliamo di 3k per l'HEGEL (credo) e almeno un 4k per la coppia dei diffusori. Però complimenti!

    SALA Lyrics
    Qui l'hype era alto, essendo Focal addicted e cuorioso di sentire come il Luxman in questione "spingesse". Purtroppo devo dire che sono rimasto un po' deluso, almeno in parte.
    Il luxman sembrava non "riuscisse" a pilotarle bene. Abbiamo dovuto chiedere di alzare il volume perchè non sentivamo la "pressione sonora" che in altre sale era molto evidente...e pur alzando il volume...niente. In ogni caso il suono focal è sempre lui e i diffusori da pavimento si sentivano avere medio e alti presenti e delicatissimi!!
    Le piccoline (le utopia credo) mantenevano l'impostazione timbrica delle torri aria ma perdevano quel basso...ovviamente.

    SALA Capecci Audio
    In questa sala ho avuto divergenti sensazioni. Appena entrato mi accorgo che le torri strillano (?!) 0 bassi, alti e medio alti in evidenza? Aspetto un po', mi alzo, esco dalla SALA, ne visito altre, poi ritorno, cambia traccia ed adesso tutti bassi? Sicuramente ho notato una pressione sonora impressionante. Ma questo potrebbe essere dovuto alla sensazione in differenza con altre sale (vedi Lyrics, sala grande, luxman forse non all'altezza..). Però non mi ha "colpito". Anzi. Non lo reputavo un suono "piacevole". Non sono riuscito a "capirlo". Forse sono ancora troppo neofita per apprezzare...

    SALA Import Audio
    Partono le sorelle più grandi....ma i bassi? Non ho mai fatto ascolti "seri" su questo tipo di diffusori. Ma la sensazione che ho avuto è stata..."ma i bassi?". Suono "ampio", ovunque...ma solo medi e alti. E sembrava che l'ampli non riuscisse a farle esprimere al meglio.
    Le ibride (le sorelle più piccole) ovviamente avevano dei bassi, non wow, ma la differenza era netta. Meno apertura e più bassi. Ma non mi hanno coinvolto...anche dopo la 2 visita...

    SALA LA Sound
    E' stata la prima sala che ho visitato e sono tornato più di una volta per "capire". Anche qui...i bassi? Suono molto brillante ma non affaticante. Ma si percepiva una totale assenza di una gamma bassa...Su tracce con questa predominanza di affacciamo timidi ma nulla di "coerente" con il resto della trama che cmq era piacevole.

    SALA "bonus"



    Credo Sonus Faber, con una accoppiata di pre-finale(valvolare) Mcintosh (non ricordo i modelli). Davvero davvero ben suonante. Ma soprautto, quando hanno fatti partire il nastro...una cosa bellissima! Conoscevo bene le tracce che hanno messo e sono rimasto veramente colpito dalla delicatezza che i diffusori esprimevano. C'era tutto e tutto era piacevolmente proposto all'ascoltatore. Io ero abituato ad un suono Sonus Faber abbastanza "chiuso" e essendoci delle valvole come finale mi sarei aspettato un "teatro buio" ed invece è stato molto molto molto piacevole. Andrebbe riascoltato con tracce di carattere differente. Devo dire che, sembrerà strano, ma mi hanno ricordato la delicatezza in alto delle Focal.

    Questo sono le mie brevi e confuse impressioni di una giornata di ascolti!

    Cosa mi "porto a casa"? L'idea che molti suggeriscono, il miglior impianto non è quello che costa mille mila euri ma quello che ti piace di più...ma serve corrente per far cantare i diffusori!
    Ultima modifica di l4sty; 16-10-2018 alle 12:43
    "Prima di conoscere AVMagazine...avevo molti più soldi" (Cit.)
    Audio F FOCAL Aria 936 C FOCAL Aria C900 SR...wip...SW...wip...||AVR YAMAHA RX-A3060 ||Video LG OLED 55C7 - nvidia Shiled Pro||2CH Musical Fidelity M3si - Dac TCC-TC7510 - Tidal Hi-fi - FOCAL Aria 906 ||HTPC MSI z690 Tomahawk - Intel i7 12700k - Crucial Balistix 32GB - MSI RTX2070 - Sound Blaster Z - Samsung 980 pro 500GB+1TB - Seasonic PRIME PX-850 - Noctua D15+3 Noctua AF14 - Phanteks P600S

  9. #9
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    Grz per la tua disamina, FabioY. Interessante e tutto sommato non discordante con la mia: buon segno per me!
    Meno male che almeno te hai sentito la sala "Bonus", peraltro (te pareva ) pure bensuonante, che mi sono perso nella fretta...
    Fonti Digifast 4K HDR with inputs, Oppo UDP-205 NMT nVIDIA Shield Pro TV, AppleTV+ 2022 SAT-DTT Digiquest Q60 Pre decoder Acurus ACT-4 Finale Krell S-1500/7 e /5 Diffusori B&W: 802D2, HTM1D, 684, CCM7.3 S2 Sub Velodyne DD-15+ Wireless Speaker B&W Zeppelin Wireless NAS Synology DS1813+, Qnap TS-119, WD Mycloud EX2 Ultra TVUHD LG Signature 65W7V; Samsung The Frame 2019 QE65LS03RAUXT e UE49NU8000 VPR JVC DLA-NZ8 Schermo Screenline inceiling tensioned 138' 3.05 TLC Logitech Harmony Élite Cavi RCA Monster Cable Silver; XLR Canare Star Quad L-4E6S; PTZ Norstone CL600 e CL400, connettori Viablue


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