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Risultati da 1 a 14 di 14
Discussione: Domanda/Sondaggio: Coassiale o Ottico
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15-07-2006, 00:17 #1
Domanda/Sondaggio: Coassiale o Ottico
A parita' di prezzo...all' interno di un'impianto di fascia medio-alta, per il collegamento di una sorgente come un lettore DVD, è preferbile usare un buon coassiale o un buon ottico? Voi quale usate?
Ampli:Yamaha RX-A2080 - Frontali: JBL L890 - Centrale: JBL LC2 - Surround: CABASSE Alcyone - Subwoofer: B&W ASW-610
Player: Apple TV 4k - Cavi di potenza: HiDiamond Power+
Videoproiettore: Panasonic PT-AE4000 TV: LG 65C9
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15-07-2006, 08:10 #2
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un buon coassiale a impedenza costante (75ohm) lo ritengo sonicamente superiore a un ottico.
saluti,
MaurizioUltima modifica di mmoderni; 15-07-2006 alle 11:24
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15-07-2006, 09:49 #3mixersrl Guest
Originariamente scritto da mmoderni
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15-07-2006, 11:24 #4
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non ci sono dubbi: un buon coassiale suona sempre meglio di qualsiasi ottico e questo non tanto dovuto alla qualità intrinseca del cavo, quanto al fatto che per la connessione ottica è necessaria maggior circuiteria e una doppia conversione. Infatti nella connessione coassiale lo schema è questo:
segnale digitale --> cavo coassiale --> segnale digitale
mentre per l'ottico è così:
sengale digitale --> convertitore elettrico-ottico --> cavo ottico --> convertitore ottico elettrico --> segnale digitale.
Una circuiteria maggiore implica una degradazione del segnale, a meno di schemi complessi e molto costosi. Per cui, nella grande maggiornaza dei casi meglio usare sempre il coassiale.Gianluca "Dekyon" Rigotti gianluca.rigotti@me.com
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15-07-2006, 11:40 #5
Mah, io non so cosa dirti.
Tra teoria e pratica c'è sempre un mare di percezioni di mezzo.
Quanto ti è stato detto è formalmente corretto, anche se io sono del parere che un segnale digitale non subisca degradazioni "sonore".
Casomai la bontà della circuiteria digitale/ottico/digitale è indispensabile per non aggiungere ritardi nella elaborazione del segnale rispetto al flusso video (ma parliamo di audio/video, e non di solo audio).
Per la "qualità sonora" di un cavo digitale... mi astengo.
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15-07-2006, 12:31 #6
Mah...
Secondo me è indifferente, i due cavi si comportano nello stesso modo.
Unica differenza è il prezzo e la schermatura, l'ottico man mano che si sale in lunghezza aumenta pesantemente di prezzo ma non risente di interferenze; per contro il coassiale deve fare conto delle interferenze e quindi avere un'adeguata schermatura ma il prezzo è inferiore (sopratutto se si autocostruisce).
Per la "qulità sonora" mi associo ad obiwankenobiTV: TX-P65VT60T, TH-37PV60EH Ampli: Marantz SR4500 Diffusori: MS Avant 904, 2x MS 905C, MS 903S Cavo Audio: TNT Star Sub: Yamaha YST-FSW150 Sat: SKY Q Platinum + 2 Mini Alim.: Filtro GPM+UPS+Stabilizzatore Taratura: Spyder2 (Guida)+Merighi DVD Game: PS4 - WII
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15-07-2006, 13:46 #7
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Originariamente scritto da Riker
Il problema intrinseco dell'uscita ottica è la lunghezza d'onda di trasmissione e del materiale di costruzione del cavo stesso (che nei più economici è pessima, e induce moltissime riflessioni interne che interferiscono sulla qualità del segnale), questo è dimostrato anche dal fatto che in campo audiofilo la connessione ottica tradizionale non si usa quasi mai, e se la si usa, si utilizza una connessione ottica evoluta (AT&T) con lunghezza d'onda diversa e cavi in fibra di vetro anti-riflessione.
saluti
maurizio
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16-07-2006, 00:27 #8
Solitamente la "circuiteria" che fa la conversione da elettrico a ottico e viceversa è un semplice diodo emettitore da un lato ed un fotodiodo dall'altro, contenuti in apposito contenitore per la connessione, ovvero, non vi sono conversioni particolari o elaborazioni del segnale.
Concordo sul fatto che il cavo coassiale costa meno, specialmente se serve di una certa lunghezza ed è facile da costruire in proprio, mentre per l'ottico questo è quasi impossibile.
Riserverei l'ottico per percorsi molto lunghi in ambienti elettricamente rumorosi (o se esiste solo la possibilità di connessione ottica, capita).
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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16-07-2006, 08:29 #9
Originariamente scritto da mmoderni
), ma parlando di audio digitale l'ottica è sicuramente meno degradante rispetto al coassiale.
Inoltre in campo digitale eventuali disturbi, come quelli che hai riportato, non "colorano" il segnale ma al limite creano microinterruzioni o, nei casi peggiori, perdita di connessione ma nessuna alterazione udibile della qualità sonora.TV: TX-P65VT60T, TH-37PV60EH Ampli: Marantz SR4500 Diffusori: MS Avant 904, 2x MS 905C, MS 903S Cavo Audio: TNT Star Sub: Yamaha YST-FSW150 Sat: SKY Q Platinum + 2 Mini Alim.: Filtro GPM+UPS+Stabilizzatore Taratura: Spyder2 (Guida)+Merighi DVD Game: PS4 - WII
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16-07-2006, 10:09 #10
Le prove le abbiamo fatte tutti, io non sento la differenza con l'impianto cinema ma una volta quando avevo il cd (e ci credevo) Con i miei Micromega duo usavo il coassiale e c'era un abisso dall'ottico.
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16-07-2006, 11:18 #11
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Come dice Nordata, sicuramente il coassiale risente maggiormente di interazioni elettro-magnetiche che possono essere negative per il risultato finale, ed è per questo che la connessione coassiale si è evoluta nella connessione AES/EBU (bilanciata) in 110 ohm di impedenza costante che mi risulta essere la più usata in ambito professionale.
Non so...io continuo a sponsorizzare la connessione elettrica...
saluti
maurizio
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16-07-2006, 11:39 #12
Originariamente scritto da Mirko
Nel senso che le differenze sono da imputare, parere personalissimo senza velleità di verità assoluta, alla circuiteria di "contorno" che si comporta diversamente.
Penso che oggi comunque le due circuiterie, che si differenziano di molto poco, si siano evolute (dal punto di vista della qualità/prestazioni) e siano pressochè equivalenti.TV: TX-P65VT60T, TH-37PV60EH Ampli: Marantz SR4500 Diffusori: MS Avant 904, 2x MS 905C, MS 903S Cavo Audio: TNT Star Sub: Yamaha YST-FSW150 Sat: SKY Q Platinum + 2 Mini Alim.: Filtro GPM+UPS+Stabilizzatore Taratura: Spyder2 (Guida)+Merighi DVD Game: PS4 - WII
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16-07-2006, 11:45 #13
Originariamente scritto da mmoderni
La mia convinzione, un po' estremista temo, è forse una deformazione professionale dovuta al fatto che in informatica un segnale digitale è tale ed inalterato (gestione dell'errore compresa) indifferentemente dal substrato fisico che lo veicola.
Ovviamente purchè si rispettino le specifiche di realizzazione del caso.TV: TX-P65VT60T, TH-37PV60EH Ampli: Marantz SR4500 Diffusori: MS Avant 904, 2x MS 905C, MS 903S Cavo Audio: TNT Star Sub: Yamaha YST-FSW150 Sat: SKY Q Platinum + 2 Mini Alim.: Filtro GPM+UPS+Stabilizzatore Taratura: Spyder2 (Guida)+Merighi DVD Game: PS4 - WII
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16-07-2006, 11:51 #14
Nella stragrande, forse nella totalità, degli apparecchi consumer e, probabilmente, di quelli pro i chip dedicati all'invio e ricezione del segnale digitale dispongono di un unico ingresso elettrico, ovvero non c'è qualcosa di espressamente dedicato all'ottico.
Il segnale è elettrico, che va direttamente al connettore coassiale, in parallelo a questo viene inserito il diodo (trasmittente o ricevente), al più viene inserito un trasformatore di accoppiamento (sull'elettrico).
Il segnale in ricezione viene ripulito e rimesso in quadro dalla cicuiteria comune.
Controllando all'oscilloscopio lo stesso segnale ai due diversi ingressi si nota che quello ottico è un po' più arrotondato; non è però che quello elettrico sia poi tanto squadrato, specialmente se il cavo è di qualche metro.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).