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Discussione: Yamaha RX A3070 e Pure Direct
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29-08-2020, 21:19 #1
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Yamaha RX A3070 e Pure Direct
Buonasera,
Sono da poco possessore di un ampli in oggetto e sto cercando di capire come e quando va utilizzata la modalità PURE DIRECT!?
Mi potete dare qualche infarinatura?
Grazie
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29-08-2020, 22:09 #2
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la usi quando vuoi...
quando vuoi che il segnale audio emesso dalla sorgente non subisca alcuna variazione. Ne di livello, equalizzazione, ritardo, etc del sistema Ypao di calibrazione
se ascolti una sorgente a 2ch, avrai una uscita a 2ch. Se hai una sorgente che giàgenera un segnale multicanale (es un Pc in 5.1) avrai una uscita in 5.1 o quello che èLG C9 55", Yamaha Aventage 3070, Nad c268 ampli front. Front: autocostruiti, driver 18Sound 1030+xt120 e doppio Seas 22 rnx. Surrond e Atmos: autocostruiti, Faital 4fe35. Subwoofer: autocostruito Dayton Dvc388+ Behringer iNuke1000Dsp. Lettore BR Panasonic 450. Notebook: Asus Vivobook530
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29-08-2020, 23:17 #3
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Ok quindi si tratta solamente di far uscire la traccia audio esattamente come è non che pure attivato o disattivato aumenti o diminuisca la qualità dell’audio!?
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30-08-2020, 01:17 #4
Esclude dal percorso del segnale qualsiasi intervento escluso il Volume, inoltre in molti apparecchi spegne anche la sezione digitale e, in generale, tutto quanto non abbia a che fare con il segnale audio, per evitare che eventuali spurie vadano ad inquinare la tensione di alimentazione.
I puristi sostengono che in questo modo la qualità del segnale è la migliore possibile, personalmente ritengo che alcuni interventi in certe registrazioni o situazioni siano irrinunciabili, stesso discorso per il sistema di correzione ambientale.
Ovvero: è meglio lasciare che si creino risonanze o nulli a varie frequenze, anche di ampiezza di una decina di dB, oppure cercare di ottenere una risposta equilibrata pur se con il rischio ipotetico di"sporcare" un po' il segnale?"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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30-08-2020, 09:56 #5
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Parere da un non audiofilo , secondo me ha un senso il puredirect di yamaha , solo se la stanza è stata "preparata" acusticamente con tutti i vari sistemi pannelli basstrap etc etc ,e si ha una coppia molto performante di frontali , allora potrebbe essere una buona scelta per la musica , se di no di sicuro la modalità straight , è per me la scelta migliore , ovvero nessuna elaborazione salvo bass management e correzione ambientale
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30-08-2020, 11:47 #6
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io dico che a volte ascoltando musica provo ad inserirlo o no e valuto il risultato caso per caso
LG C9 55", Yamaha Aventage 3070, Nad c268 ampli front. Front: autocostruiti, driver 18Sound 1030+xt120 e doppio Seas 22 rnx. Surrond e Atmos: autocostruiti, Faital 4fe35. Subwoofer: autocostruito Dayton Dvc388+ Behringer iNuke1000Dsp. Lettore BR Panasonic 450. Notebook: Asus Vivobook530
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01-09-2020, 07:19 #7
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chiarissimi tutti.
faccio un po di prove ma considerando che il mio spazio non è preparata acusticamente ho la necessità di bilanciare con l'YPAO, ergo, niente Pure Direct....
Farò un po di test, grazie
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01-09-2020, 11:46 #8
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Anche io direi che il mio spazio non è "preparata acusticamente" e comunque spesso uso Pure Direct. Non vedo il problema. Certo ho una stanza con cucina, divano, libreria, altri mobili, tappeto, tende, quindi non è vuota che risuona come una campana...
LG C9 55", Yamaha Aventage 3070, Nad c268 ampli front. Front: autocostruiti, driver 18Sound 1030+xt120 e doppio Seas 22 rnx. Surrond e Atmos: autocostruiti, Faital 4fe35. Subwoofer: autocostruito Dayton Dvc388+ Behringer iNuke1000Dsp. Lettore BR Panasonic 450. Notebook: Asus Vivobook530
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01-09-2020, 15:39 #9
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Curioso , che la classica frase "un ascolto corretto " compra questo /quel sinto in base al miglior sw di correzione ambientale , poi quando si parla di musica il concetto viene stravolto .......
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01-09-2020, 21:05 #10
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il 95% degli ascoltatori analogici non hanno nessun sistema di correzione, ambiente domestico non trattato ed hanno diffusori "normali" da poche centinaia di euro a salire. Eppure si accorgono della differenza tra un cavo e l'altro...
Uno ascolta nelle due modalità e valuta. Il telecomando è fatto per quello
Nemmeno ascoltare in "straight" ha di per se senso, visto che poi dovresti variare la curva dell'equalizzazione tra uso HT e Musica
Più uso i sistemi integrati, che promettono meraviglie, più sono sospettoso su quello che riescono a fare. Si, riusciranno a rilevare il diverso livello tra i diffusori, anche le distanze più o meno. Ma già sulla risposta in frequenza, sono stati calibrati uno per uno? Per non parlare del "ridurre le riflessioni" .LG C9 55", Yamaha Aventage 3070, Nad c268 ampli front. Front: autocostruiti, driver 18Sound 1030+xt120 e doppio Seas 22 rnx. Surrond e Atmos: autocostruiti, Faital 4fe35. Subwoofer: autocostruito Dayton Dvc388+ Behringer iNuke1000Dsp. Lettore BR Panasonic 450. Notebook: Asus Vivobook530
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02-09-2020, 00:18 #11
Infatti è questo che mi sorridere: riescono a sentire le differenze di decimi di dB in gamma alta, vanno a colpo sicuro nel distinguere un cavo da un altro, colgono le differenze tra inserire una spina in un modo piuttosto che ruotata di 180° nella presa di corrente e poi rimangono perfettamente impassibili davanti a +12 dB a 32 Hz o altre simili variazioni.
Che cosa strana è l'orecchio, ovviamente i cavi vengono indovinati solo se si sa bene prima cosa si sta ascoltando, guai a chiedere di fare un ascolto ignorando questo piccolo particolare.
Ma già sulla risposta in frequenza, sono stati calibrati uno per uno? Per non parlare del "ridurre le riflessioni
Tutti i microfoni usati per questo scopo (e non solo) usano capsule ad elettreti, moltissimi, sino a non molto tempo fa utilizzavano lo stesso modello Panasonic, costo di qualche Euro e comportamento favoloso.
A parte questo la risposta di una capsula ad elettreti è contraddistinto da una risposta praticamente lineare in gamma bassa e media, proprio quella che è maggiormente interessante per le risonanze ambientali, mentre in gamma media-alta si ha una enfasi che poi ridiscende verso l'estremo di gamma.
Sapendo questo si può benissimo implementare una piccola rete di correzione che rende i risultati della lettura perfettamente idonei per l'uso che si vuole farne, questo eventualmente per la gamma alta, la gamma bassa è lineare già di suo.
In ogni caso non sono quel paio di dB di differenza che influiranno sul risultato.
Per quanto riguarda le riflessioni si lavora sui ritardi, quindi ampiezza/fase, i DSP attuali "fanno cose che voi umani....".
Come ho scritto in passato: resta da scegliere se è meglio ascoltare una risposta fatta di montagne russe (senza battere ciglio e illudersi che quella sia la vera musica, perchè "piace") oppure avere una buona linearità accettando il fatto che si deve ascoltare un segnale digitale (che poi è già tale all'atto dell registrazione, salvo casi rari già i mixer lavorano in digitale, il master sarà in digitale e poi, magari da tutto questo ci ricaveranno anche un vinile - salvo ovviamente il remastering di vecchi master, con tutti i difetti che avevano).Ultima modifica di Nordata; 02-09-2020 alle 00:20
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02-09-2020, 00:25 #12
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si certo sono d'accordo
la famosa capsula Panasonic, ne avevo sentito parlare.LG C9 55", Yamaha Aventage 3070, Nad c268 ampli front. Front: autocostruiti, driver 18Sound 1030+xt120 e doppio Seas 22 rnx. Surrond e Atmos: autocostruiti, Faital 4fe35. Subwoofer: autocostruito Dayton Dvc388+ Behringer iNuke1000Dsp. Lettore BR Panasonic 450. Notebook: Asus Vivobook530