AlbertoPN
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Questo forum è alquanto spento, e siccome io non voglio che si dica che il mio amico Gianni rimane senza nulla da fare, ho deciso di mettere giù una riflessione che mi balena un pò per la testa da qualche mese a questa parte.
IL CAR AUDIO E' MORTO ??
Leggo sempre le riviste del settore (ACS Audiocarstereo, Car Audio e Car Stereo) sebbene a rotazione mi propinino sempre gli stessi prodotti e gli stessi articoli. Si stanno inventando di tutto pur di riempire le pagine patinate di questi mensili o bi/mensili. Oramai anche mio cugino di tre anni e mezzo ha capito come calcolarsi un X-over passivo. Sa costruirsi perfettamente una cassa per il sub di tutte le forme, accordo e sensibilità (ma perchè poi sempre CIARE?
). Sa calcolare le dimensioni dei cavi per l'alimentazione, sa dove farli passare, come crimparli e come fissare le elettroniche all'interno dell'auto.
Però anche lui si è rotto le scatole di vedere SEMPRE le STESSE COSE!
Ieri leggevo (ahimè
) svogliatamente ACS e fra le news ho visto un amplificatore Autosonik a 5+1 canali con decoder DD, DTS e PL incorporati. OK, a noi appassionati di HT non fa molto effetto, ma cavoli, è il primo passo tangibile verso qualcosa di nuovo, di inedito. Ma a parte questo una piattezza sconsolante.
Come? Ci sono le sorgenti con HD interno per sentire "valanghe" di MP3 o VWA? COstano come mezzo inpianto accipicchia. Chi davvero se le compera non ha pensato che si riempie il bagagliaio con tutti i CD che vuole a metà del prezzo?
I sontomonitor/DVD/navigatori satellitari/Bluetooth/e chi più ne ha più ne metta? Belli, bellissimi. Ma servono davvero? Cioè (anche se è illegale) mi metto davvero a vedermi Mazinkaiser mentre torno a casa dal lavoro? O per quel viaggio/due che faccio in un anno, è giustificata la spesa per il navigatore?
Perliamo poi della qualità generale degli amplificatori e dei trasduttori. Il moderatore (ex giudice di gara, o ancora in attività?) con orecchio fino mi può supportare. Che cosa mi posso comperare oggi giorno se non voglio avere la massima qualità ottenibile? Mi vengono in mente solo tre nomi che sono rimasti davvero a questi livelli (e non fagocitati dalle multinazionali Asiatiche che li hanno sfigurati in ricordi di loro stessi) e sono:
Zapco, Zapco e Zapco.
La Macrom col suo Sinthesis 1000 (era SUPER) è defunta e quella di adesso vende robaccia coreana a prezzo da ipercoop.
La Soundstream naviga in cattivissime acque e non sforna nulla più di decente che non abbia 7 o 9 canali e sia grande come mezzo bagagliaio di un'auto normale.
La Phoenix Gold è entrata nell'orbita Boston (nulla da dire per l'amore del cielo) ma non produce più ampli di qualità da anni.
Cosa ci rimane? MTX (qualcuno sa che fine ha fatto?), Rockford Fosgate (ma fatemi un piacere), STEG (vedi commento precedente
) oppure uno dei 10.000 centri Masters dove praticamente ti riempiono la macchina di Audison, Hertz e Focal.
Prima che mi linciate, un attimo. Gli ampli Audison sono buoni sotto il rapporto prezzo prestazioni. Gli altoparlanti Hertz anche. I trasduttori Focal sono eccezzionali, anche se mi piacicono solo i mediobassi ed i sub. Ma non possono essere l'unica alternativa "seria" che un appasisonato Italiano può prendere in considerazione, no?
Alla fine se si vogliono ottenere prestazioni diu un certo livello si cade sempre su quei tre/quattro nomi ... Nakamichi (non tutti eh?), Zapco, Focal, Technology, JLAudio .. that's all.
Dove finisce la nostra voglia di inventare, di trovare quella combinazione "magica" che ci risveglia l'entusiasmo e la voglia di continuare a smontare e rimontare la nostra auto per l'ennesima volta? Come si può pretendere di risvegliare questo mercato da una fase di stallo più preoccupante del solito? A Pordenone quest'anno era una desolazione unica. Gli editoriali di Gianni Caserta (che stimo come persona, s'intenda) lasciano trasparire la voglia di trovare un input, qualcosa ... ma che non si sa cosa sia.... e che scadono nella retorica e nella piattezza più cupa.
Finchè ogni prodotto recensito sarà "eccezionale ma con qualcosina da limare" invece che dichiarare che "fa schifo" anche per quel poco che costa non ne usciremo più ....
Ok, devono vivere i giornalisti, gli importatori, i distributori ed i negozianti. Ma non a spese dell'appassionato, del "pirla" (ed io sono uno di questi
) che spende migliaia di Euro perchè mai soddisfatto del suo impianto e cerca qualcosa in più .... perchè poi altrimenti va a finire che nessuno upgrada più l'impianto "base" della propria autovettura
per non avventurarsi un qualcosa di buio e misterioso e così il Sig. Caserta e tutti i bei centri Masters d'Italia si troveranno qualcos'altro da fare.
Ma non me lo auguro proprio. E voi?
Mandi!
Alberto
IL CAR AUDIO E' MORTO ??
Leggo sempre le riviste del settore (ACS Audiocarstereo, Car Audio e Car Stereo) sebbene a rotazione mi propinino sempre gli stessi prodotti e gli stessi articoli. Si stanno inventando di tutto pur di riempire le pagine patinate di questi mensili o bi/mensili. Oramai anche mio cugino di tre anni e mezzo ha capito come calcolarsi un X-over passivo. Sa costruirsi perfettamente una cassa per il sub di tutte le forme, accordo e sensibilità (ma perchè poi sempre CIARE?
Però anche lui si è rotto le scatole di vedere SEMPRE le STESSE COSE!
Ieri leggevo (ahimè
Come? Ci sono le sorgenti con HD interno per sentire "valanghe" di MP3 o VWA? COstano come mezzo inpianto accipicchia. Chi davvero se le compera non ha pensato che si riempie il bagagliaio con tutti i CD che vuole a metà del prezzo?
I sontomonitor/DVD/navigatori satellitari/Bluetooth/e chi più ne ha più ne metta? Belli, bellissimi. Ma servono davvero? Cioè (anche se è illegale) mi metto davvero a vedermi Mazinkaiser mentre torno a casa dal lavoro? O per quel viaggio/due che faccio in un anno, è giustificata la spesa per il navigatore?
Perliamo poi della qualità generale degli amplificatori e dei trasduttori. Il moderatore (ex giudice di gara, o ancora in attività?) con orecchio fino mi può supportare. Che cosa mi posso comperare oggi giorno se non voglio avere la massima qualità ottenibile? Mi vengono in mente solo tre nomi che sono rimasti davvero a questi livelli (e non fagocitati dalle multinazionali Asiatiche che li hanno sfigurati in ricordi di loro stessi) e sono:
Zapco, Zapco e Zapco.
La Macrom col suo Sinthesis 1000 (era SUPER) è defunta e quella di adesso vende robaccia coreana a prezzo da ipercoop.
La Soundstream naviga in cattivissime acque e non sforna nulla più di decente che non abbia 7 o 9 canali e sia grande come mezzo bagagliaio di un'auto normale.
La Phoenix Gold è entrata nell'orbita Boston (nulla da dire per l'amore del cielo) ma non produce più ampli di qualità da anni.
Cosa ci rimane? MTX (qualcuno sa che fine ha fatto?), Rockford Fosgate (ma fatemi un piacere), STEG (vedi commento precedente
Prima che mi linciate, un attimo. Gli ampli Audison sono buoni sotto il rapporto prezzo prestazioni. Gli altoparlanti Hertz anche. I trasduttori Focal sono eccezzionali, anche se mi piacicono solo i mediobassi ed i sub. Ma non possono essere l'unica alternativa "seria" che un appasisonato Italiano può prendere in considerazione, no?
Alla fine se si vogliono ottenere prestazioni diu un certo livello si cade sempre su quei tre/quattro nomi ... Nakamichi (non tutti eh?), Zapco, Focal, Technology, JLAudio .. that's all.
Dove finisce la nostra voglia di inventare, di trovare quella combinazione "magica" che ci risveglia l'entusiasmo e la voglia di continuare a smontare e rimontare la nostra auto per l'ennesima volta? Come si può pretendere di risvegliare questo mercato da una fase di stallo più preoccupante del solito? A Pordenone quest'anno era una desolazione unica. Gli editoriali di Gianni Caserta (che stimo come persona, s'intenda) lasciano trasparire la voglia di trovare un input, qualcosa ... ma che non si sa cosa sia.... e che scadono nella retorica e nella piattezza più cupa.
Finchè ogni prodotto recensito sarà "eccezionale ma con qualcosina da limare" invece che dichiarare che "fa schifo" anche per quel poco che costa non ne usciremo più ....
Ok, devono vivere i giornalisti, gli importatori, i distributori ed i negozianti. Ma non a spese dell'appassionato, del "pirla" (ed io sono uno di questi
Ma non me lo auguro proprio. E voi?
Mandi!
Alberto