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Risultati da 16 a 25 di 25
Discussione: Ho fatto il Flambe' (Fiammate elettriche)
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18-10-2005, 13:27 #16Luigi Somenzari ha scritto:
Una domanda: ma se uno - per avventura - vuole verificare se su una qualche superficie scorre una corrente elettrica e non ha idea se sia continua o alternata come fa' a testarla senza esplosioni di sorta?
Le misure di tensione si fanno tra due punti fra i quali vi è una differenza di potenziale (una tensione appunto), non importase il tester è posizionato in DC od in AC, in ogni caso leggerà il valore per cui è impostato, ovvero se all'uscita del trasformatore leggi una DC ocnil tester leggerari uno zero, mentre se leggi una AC troverai il valore giusto (in questo caso 110/120 Vac); sullo stesso punto possono esserci sia una continua che una alternata e puoi leggerle entrambe con il tester.
Le misure di corrente si fanno con lo strumento in serie al carico di cui si vuole conoscere l'asorbimento, in questo caso hai messo in corto il secondario del trasformatore con il tester. Facilmente la portata di corrente più alta (10 A mi pare) non è protetta da fusibile, dovrebbe esserci scritto sull'apparecchio "unfused" in corrispondenza del morsetto di ingresso.
In questo caso hai sicuramente "fritto" il tester, il trasformatore non ha subito certo alcun danno, tantomeno l'amplificatore, anche se era collegato al trafo durante la misura con il testre lo hai bypassato, quindi no problem.Ciao
Alberto
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18-10-2005, 13:28 #17nordata ha scritto:
Non mi è chiaro il concetto di "superficie".
Comunque la vecchia e sana regola in fatto di misure dice: "utilizzare sempre la portata più alta a disposizione, poi scendere sino ad ottenere un valore leggibile".
Solitamente si ha una idea del valore e del tipo (AC - CC, nel dubbio partire in AC) di tensione che si può trovare in un circuito, o in un punto di esso;
Ciao
Il problema e' che chi come me avrebbe anche la passione di apprendere rudimenti e metodologie in campo elettrico (ad esempio) si trova con una formazione in tasca (liceo scientifico + laurea in giurisprudenza) totalmente inutile.
Che faccio? Mi iscrivo ai corsi serali di formazione promossi dalla Regione?
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18-10-2005, 15:43 #18
Purtroppo non c'è più la cara e vecchia Radio Elettra, almeno credo; nel bene e nel male qualcosa si imparava.
Neanche io ho fatto studi tecnici (Scientifico e Fisica) ma le mie conoscenze me le son fatte leggendo le riviste di elettronica del tempo (valide).
Purtroppo ora il panorama delle stesse è abbastanza scarso, impegnate più a pubblicizzare i propri kit che ad insegnare.
Da qualche breve occhiata che ho dato, mi sembra che la rivista edita dalla ditta Futura elettronica (che non ricordo se è Elettronica2000 o Fare Elettronica) mi sembra abbastanza valida, per il settore Hi-Fi sicuramente "Costruire HiFi"; ne esistono anche un paio ma prettamente dedicate ai radioamatori (trasmissione/ricezione radio e simili).
Io sono abbonato da anni a Elektor (edizione inglese), credo la migliore a livello europeo, edita appunto in vari paesi (per un po' anche in Italia).
Con l'imperversare dei PC e il cambio graduale dell'elettronica il numero di riviste dedicate a questo settore si è radicalmente ridotto, o hanno modificato il proprio contenuto.
Fino a pochi anni fa acquistavo regolarmente l'inglese Wireless World (credo la numero 1 al mondo - ora ha cambiato il nome e un po' il contenuto), Electronics Today, altra inglese, ottima, ora si è fusa con un'altra e l'americana RadioElectronics, idem come sopra e, per finire, la francese Haut-Parleur (cambiata un po').
Il bello di vivere in una grande città è che almeno un paio di queste le puoi trovare regolarmente in alcune edicole, tipo La Stampa, (costi a parte), prima si trovavavno tutte (e spendevo una fortuna).
Puoi iniziare con una di quelle italiane, leggi i vari articoli, non ci capirai molto, leggi le spiegazioni, cerca di digerirle e continua così, pian piano qualcosa incominci a mettere insieme.
Ci sono poi articoli divulgativi/costruttivi dedicati ai principianti.
Consiglio personale: evita Nuova Elettronica.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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18-10-2005, 16:16 #19nordata ha scritto:
Da qualche breve occhiata che ho dato, mi sembra che la rivista edita dalla ditta Futura elettronica (che non ricordo se è Elettronica2000 o Fare Elettronica) mi sembra abbastanza valida, per il settore Hi-Fi sicuramente "Costruire HiFi"; ne esistono anche un paio ma prettamente dedicate ai radioamatori (trasmissione/ricezione radio e simili).
Ciao
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19-10-2005, 01:00 #20
Quando ho iniziato ad appassionarmi di elettronica non avevo la benchè minima cognizione teorica sulla materia, qalche conoscenza ed esperimento fatto con quelle scatole tipo "Il piccolo elettricista" (siete pregati di non ridere).
Ho iniziato a leggere qualche rivista del settore (più o meno in seconda liceo), non ci capivo nulla, ma a forza di leggere la descrizione del funzionamento dei circuiti presentati e di smontare vecchie radio ho cominciato a mettere le prime pietre.
In effetti c'erano più articoli per i principianti, descritti bene, ecc.
Ora, con il digitale e i vari PIC e simili i circuiti sono diventati complessi; dovresti iniziare con articoli di base, che però non sono tantissimi.
Credo esistano dei libri per iniziare, ma non saprei indicarti nulla; dovresti provare in qualche libreria tecnica.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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19-10-2005, 18:37 #21nordata ha scritto:
Quando ho iniziato ad appassionarmi di elettronica non avevo la benchè minima cognizione teorica sulla materia, qalche conoscenza ed esperimento fatto con quelle scatole tipo "Il piccolo elettricista" (siete pregati di non ridere).
Ho iniziato a leggere qualche rivista del settore (più o meno in seconda liceo), non ci capivo nulla, ma a forza di leggere la descrizione del funzionamento dei circuiti presentati e di smontare vecchie radio ho cominciato a mettere le prime pietre.
In effetti c'erano più articoli per i principianti, descritti bene, ecc.
Ora, con il digitale e i vari PIC e simili i circuiti sono diventati complessi; dovresti iniziare con articoli di base, che però non sono tantissimi.
Credo esistano dei libri per iniziare, ma non saprei indicarti nulla; dovresti provare in qualche libreria tecnica.
Ciao
Oppure dopo il corso di cinese - che inizio quest'anno con due ore alla settimana - mi iscrivo al serale e ottengo anche la maturità presso un ITIS...
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19-10-2005, 19:08 #22
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19-10-2005, 19:11 #23
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19-10-2005, 19:27 #24
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19-10-2005, 19:56 #25