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Discussione: Pixel Clock: questo (non del tutto) sconosciuto
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09-01-2002, 14:57 #1
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Pixel Clock: questo (non del tutto) sconosciuto
Qualcuno mi potrebbe chiarire le idee sul pixel clock dei tritubo (Andrea? Romano?): in pratica da quel che ho capito non ha altro che il tempo (o la frequenza) fra la generazione di un pixel e l'altro (o la frequenza con cui questi vengono generati).
Se così fosse mi chiedo: un CRT tende a generare prestazioni peggiori quando il valore del pixel clock del segnale in ingresso è prossimo al massimo supportato dal CRT (neri meno fondi ecc...) oppure prestazioni peggiori sono date esclusivamente nel caso si entri nel tritubo con un segnale a frequenza orizzontale troppo alta?
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10-01-2002, 08:58 #2
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Michele,
visto che ne ho parlato e scritto solo mezzo miliardo di volte ()...
Scherzo! in realtà il discorso generale è piuttosto complesso, mi riprometto di approfondirlo in modo opportuno, magari in altra sede.
Comunque, in realtà il pixel clock rappresenta proprio il numero di pixel generati nell'unità di tempo, ed equivale quindi alla risoluzione orizzontaleXverticaleXfrequenza di refresh.
La max risoluzione supportabile (di un proiettore, ad esempio) viene solitamente espressa in termini di "banda passante" o "bandwidth", la quale in realtà NON corrisponde esattamente alla qualità del proiettore in termini di dettaglio.
Il pennello elettronico, quando è generato, produce un punto luminoso sulla superficie del fosforo di dimensione asimmetrica.
In verticale è semplicemente affetto da:
1.diffusione di luce nell'intorno del punto colpito (ricordiamo sempre che si tratta di trasformazione di energia. Energia cinetica degli elettroni che colpiscono la superficie del fosforo ed emissione di fotoni) - con andamento diciamo assimilabile a una gaussiana di distribuzione di luce nell'intorno del punto colpito (vedila sempre nel piano verticale);
2.effetto di focalizzazione del pennello elettronico (ottenuto per mezzo di un campo elettromagnetico che devia il percorso di elettroni - Lorentz - oppure di un campo elettrostatico, ma l'effetto è sempre lo stesso, un andamento a "ricciolo" del flusso);
3.effetto di correzione della forma iniziale del flusso di elettroni generato dal cannone elettronico (correzione dell'astigmatismo). Questo "modelllamento" avviene sempre per mezzo dell'intervento di appositi campi magnetici statici generati da appositi magnetini posti in prossimità del punto di generazione del pennello elettronico.
in orizzontale dobbiamo aggiungerci IL FAMIGERATO RISETIME dell'amplificatore RGB (o ampli di catodo), che purtroppo non può mai essere azzerato (a causa ad esempio della capacità interna dell'amplificatore, che non può mai essere annullata).
Proprio in questo contesto dobbiamo fare i conti con la qualità del proiettore!
man mano che aumenta la frequenza di generazione dei pixel, diminuisce il tempo disponibile per l'ampli di generare un perfetto "pixel" partendo dalla tensione di riferimento del nero, scendendo alla tensione di massima emissione luminosa, per poi risalire repentinamente alla tensione del nero (diciamo 140-160V, in alcuni casi più elevata).
per questo motivo, superato un certo limite i punti cominciano a "fondersi" tra loro (ovviamente soprattutto in risoluzione orizzontale), abbassando l'intervallo di modulazione della luce (in altre parole diminuendo la PERCENTUALE DI TRASFERIMENTO DI MODULAZIONE DELLA LUCE (MTF), concetto tanto amato dai fotografi professionisti ma che ha un enorme significato, in termini di resa ottica in qualsiasi campo, in quanto relaziona la RISOLUZIONE al rapporto di CONTRASTO dei due punti rispetto al nero che li separa, vale a dire, in una transizione tra due colori adiacenti, riesce a dare la misura in cui questi due colori passino per il "nero" esistente in mezzo a loro, oppure comincino a "fondersi" aumentando la luminosità di questo "nero".
Evidentemente si tratta di una percentuale.
un MTF del 100% ovviamente si riferisce alla generazione di due colori adiacenti che siano separati da nero assoluto, tra di loro, un MTF del 70% prevede ovviamente che si passi per una luminosità intermedia di circa il 30% a causa del fatto che i loro bordi "sfumati e attenuati" si cominciano a sovrapporre, generando una certa "luminosità residua" in mezzo...
la banda passante del proiettore deve quindi SEMPRE essere relazionata ad una certa attenuazione specifica. Ecco perchè si dice ad esempio "banda passante di 80 Mhz a -3dB". Certo che a 0 dB si considera una transizione di colore passante per il nero perfetto, mentre ad esempio, -3dB prevede il dimezzamento del valore rispetto a 0 dB (ricordiamo che una differenza di 3dB rispetto a un'altra rappresenta il raddoppio - o il dimezzamento - del valore, ad esempio, 6dB è superiore del doppio, come entità, rispetto a 3dB, questo vuol dire che a -3dB il risultato è una sorta di "ciofeca").
Nei proiettori digitali il discoso peggiora notevolmente, in quanto si ha a che fare con matrici di una risoluzione ben precisa, che produrranno un'immagine contenente ESATTAMENTE il corrispondente numero di pixel, mentre risoluzioni diverse in input verranno trattate per mezzo di apposite soluzioni di scaling interne, che provvederanno ancora ad aggiungere un peggioramento della qualità complessiva per mezzo di ARTEFATTI DIGITALI oppure, in ogni caso, di interpolazione dei colori adiacenti. Faccio un esempio. Se una matrice è a 1024x768 e gli si inviano 900x720 oppure 1440x864, ciò che si ottiene è un interpolazione dei colori presenti nel formato originale per "rimapparli" nel formato richiesto dalla matrice del proiettore!
Prestissimo produrrò almeno due articoli su tutto questo. Stay tuned!
ciao
Romano
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10-01-2002, 09:32 #3
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Mik,
ancora, vatti a leggere (se hai tempo) qualcosina che ho postato tempo fa su avsforum.com
http://www.avsforum.com/avs-vb/show...threadid=100786
http://www.avsforum.com/avs-vb/show...=&threadid=7606
http://www.avsforum.com/avs-vb/show...=&threadid=6081
http://www.avsforum.com/ubb/Forum2/HTML/007560.html
ciao
Romano
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10-01-2002, 11:35 #4
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Grazie Ro,
sempre praparatissimo e disponibilissimo.
Però non hai risposto alla mia domanda più "praticona": il mio ECP4100, per esempio, supporta una frequenza orizzontale di 80Khz e se vado a lavorare in prossimità di questa frequenza (Prove con NTSC a 1200P 60HZ) ottengo risultati poco soddisfacenti.
Ora se con un HTPC provo risoluzioni custom tipo 1440x864@50HZ o 1440x864@75HZ e queste supponiamo arrivino intorno al massimo pixel clock della macchina (non so se sia così non ho fatto i conti, ma è un esempio x capire), potrei avere anche in questo caso degrado dell'immagine?
Se è spiegato su AVS o lo farai negli articoli non perdere tempo a riscriverlo.
Un saluto
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11-01-2002, 07:34 #5
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Michele,
A mio parere con un ECP i risultati migliori si ottengono con 1152x864(50Hz).
Si tratta di un valore elevatissimo per un 7 pollici (un pò oltre il limite teorico "fisico" di un 7, però considerando la straordinaria qualità di quelle macchine ancora estremamente accettabile).
Io personalmente poi non lo "schiaccerei" in anamorfico. Per l'anamorfico preferirei il perfetto duplicato.
A mio parere poi le linee devono essere ancora visibili, a distanza minima, altrimenti il livello del nero nel microcontrasto va a farsi friggere...
ciao
Romano
ps. ma perchè non hai posto immediatamente la domanda in questi termini?
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11-01-2002, 20:50 #6
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Sai io ho un difetto: non riesco per niente a spiegarmi, a far capire cosa intendo.
Quindi tu mi consiglieresti da un HTOC un 1152x768@75HZ, ma dalla mia Cinematrix, che ora sto utilizzando a 864P in anamorfico cosa mi consigli?
Ora che ho un po' di tempo magari farò una taratura in 4/3 a 864P, ma come ho detto in un altro post la conversione da anamorfico in 4/3 e la successiva elaborazione della Cinematrix generano più artefatti della soluzione anamorfico + Cinematrix + schiacciamento analogico ottenuto col PJ.
Farò un po' di prove magari dopo aver centrato per bene il raster, ma prima leggo il tuo post, me lo imparo a memoria e se me la sento "opero".
Una domanda: io la correzione dell'astigmatismo l'ho vista fare da Simone Berti sul mio ECP, ma proprio non ho capito cosa devo guardare per capire quando l'astigmatismo è OK: cosa faccio pasticcio con astigmatismo, con le regolazioni individuali del fuoco finchè non ottengo il fuoco migliore?
O c'è qualche "trucchetto"?
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16-01-2002, 13:34 #7
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Originariamente inviato da Michele Spinolo
Una domanda: io la correzione dell'astigmatismo l'ho vista fare da Simone Berti sul mio ECP, ma proprio non ho capito cosa devo guardare per capire quando l'astigmatismo è OK: cosa faccio pasticcio con astigmatismo, con le regolazioni individuali del fuoco finchè non ottengo il fuoco migliore?
O c'è qualche "trucchetto"?
La procedura e' abbastanza semplice, anche se non immediata. Mi limito a spiegarti rapidamente la procedura. Romano sicuramente avra' da correggermi!
Prima di tutto la procedura prevede due regolazioni: flare e astigmatismo. In parole povere la prima serve per centrare perfettamente sia in orizzontale che in verticale il picco di luce (in altre parole, il picco della gaussiana di cui spesso parla Romano). La seconda serve per far si che le dimensioni di un punto siano identiche nelle due direzioni orizzontale e verticale e che questo appaia perfettamente circolare.
Apri il proiettore, manda a video il solito pattern dell'ECP (righe e punti), spara al massimo (o poco meno) il contrasto per indurre il blooming. Osserva SEMPRE il centro dello schermo quando fai queste tarature e MAI i bordi. Esegui la taratura un colore per volta spegnendo gli altri con gli switch sulla scheda del bias o con il telecomando (VBlank + 1 o 2 o 3).
Tariamo il flare.
Ruota il potenziometro del fuoco completamente in senso antiorario. Otterrai delle righe luminose al centro con un alone meno luminoso intorno, mentre i punti avranno un punto centrale piu' luminoso e un alone intorno. "Giocherella" con i due anelli del giogo posteriore, quello piu' vicino al posteriore del proiettore finche' non ottieni che le righe piu' luminose sono perfettamente centrate nell'alone. I punti piu' luminosi saranno centrati nel rispettivo alone. Muovi i due anelli indipendentemente. Dovrai fare numerosi tentativi, ma con un po' di logica e la necessaria calma non dovresti avre problemi.
Tariamo l'astigmatismo.
Ruota il potenziometro del fuoco completamente in senso orario. Otterrai delle righe belle ciccione di luminosita' uniforme e dei punti che sono diventati dei piccoli dischi. Ruota gli anelli centrali, quelli del giogo piu' vicini al frontale del proiettore, finche' non ottieni dei punti perfettamente circolari. Guarda SEMPRE il punto piu' al centro dello schermo. Di conseguenza le linee orizzontali e verticali avranno lo stesso spessore.
Se vuoi essere pignolo, ripeti di nuovo le due tarature in quanto potrebbe esserci una leggera interdipendenza.
Rimetti a posto il fuoco e ripeti tutto per gli altri due colori.
Se avrai eseguito tutto nel migliore dei modi e il tuo proiettore non ha problemi, avrai ottenuto una taratura perfetta che ti consentira' di ottenere il miglior fuoco possibile.
Non dimenticare di rifare tutte le altre tarature: centratura del raster sul tubo, toe-in, fuoco ottico ed elettronico, tutte nella giusta sequenza, perche' la taratura di flare e astigmatismo ti sballa tutte le altre e va fatta sempre per prima!
Per fare questa taratura, e' meglio farti aiutare da un amico vicino allo schermo o usare una videocamera per poter posizionare un monitor o un TV vicino a te che sei con le mani nel proiettore. Seleziona sulla videocamera il fuoco manuale, puntala verso il centro dello schermo e lanciati nella taratura piu' precisa possibile senza rompere le scatole a nessuno!
Spero di non aver dimenticato nulla e di esser stato chiaro.
Inutile dirti di stare attento a non farti male con l'alta tensione !
P.S.
Comunque sarebbe stato meglio aprire un altro thread per porre una domanda diversa dal subject originale.Ultima modifica di Alberto Longo; 16-01-2002 alle 15:40
Ciao,
Alberto
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16-01-2002, 14:48 #8
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Alberto, aggiungerei un paio di punti abbastanza importanti:
la verifica della corretta taratura dell'astig prevede anche il movimento continuo tra overfocus e underfocus per accertarsi che le righe rimangano perfettamente ferme sullo schermo. Se si muovono, magari in diagonale, occorre ricentrare la taratura del flare per poi rieffettuare anche quella diagonale.
altra cosa:
centrare PRIMA il raster sulla superficie del CRT, effettuare la taratura dell'astigmatismo e poi RIVERIFICARE che il raster sia perfettamente centrato, se non lo è (ma sarà spostato molto poco), occorre re-intervenire con il centraggio del raster.
ciao
Romano
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16-01-2002, 15:49 #9
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Originariamente inviato da Romano Consul
Alberto, aggiungerei un paio di punti abbastanza importanti:
la verifica della corretta taratura dell'astig prevede anche il movimento continuo tra overfocus e underfocus per accertarsi che le righe rimangano perfettamente ferme sullo schermo. Se si muovono, magari in diagonale, occorre ricentrare la taratura del flare per poi rieffettuare anche quella diagonale.
Per spiegarlo a chi non ha mai visto la cosa in azione, dopo aver tarato correttamente (o dopo che si crede di averlo fatto) astig e flare, si puo' provare a ruotare con continuita' e abbastanza velocemente il potenziometro del focus da un estremo all'altro. Se la taratura e' perfetta non si dovra' notare alcun movimento del pattern sullo schermo, ma solo una sfocatura che rimane sempre perfettamente centrata. Inoltre le righe orizzontali e le righe verticali dovranno andare a fuoco contemporaneamente, cioe' non dovra' succedere che le righe orizzontali sono a fuoco con il potenziometro in una posizione, mentre le verticali lo sono con il potenziometro in un'altra.
Michele, prova la procedura per capire esattamente cosa intendiamo.Ciao,
Alberto
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16-01-2002, 15:53 #10
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