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Discussione: Quale differenza tra frequenza misurata a 3db o 6db?
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03-01-2005, 11:45 #1
Quale differenza tra frequenza misurata a 3db o 6db?
Spesso, tra le caratteristiche tecniche dei diffusori, alla voce "Risposta in frequenza", appare un valore in Hz misurato a ±3db oppure ±6db. Capisco che la frequenza riprodotta rappresenta la "banda" emessa, e so già che possiamo ascoltare grosso modo da 30 a 20.000 Hz ma quale differenza comporta la misurazione a ±3db piuttosto che quella a ±6db?
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03-01-2005, 16:10 #2
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Re: Quale differenza tra frequenza misurata a 3db o 6db?
Frigor ha scritto:
Spesso, tra le caratteristiche tecniche dei diffusori, alla voce "Risposta in frequenza", appare un valore in Hz misurato a ±3db oppure ±6db. Capisco che la frequenza riprodotta rappresenta la "banda" emessa, e so già che possiamo ascoltare grosso modo da 30 a 20.000 Hz ma quale differenza comporta la misurazione a ±3db piuttosto che quella a ±6db?
Per fare un esempio, se un diffusore ha una risposta in frequenza di 20Hz-20.000Hz ±6db significa che nel range di frequenze esaminato l'oscillazione della risposta non è mai andata sopra (o sotto) i 6db indicati. Lo stesso diffusore potrebbe quindi sui ±3db presentare una risposta in frequenza inferiore.
In altri termini minore è la tolleranza nella rilevazione, maggiore è la "difficoltà" del risultato.
Spero di essere stato chiaro.
Baron
P.s. (mica facile spiegarlo a parole senza un grafico!)
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03-01-2005, 16:38 #3
Forse ho capito...
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04-01-2005, 23:40 #4
Senza entrare nel difficile, si fa per dire, tieni presente il fatto che, poichè il dB è una grandezza logaritmica, nell'esempio che fai tu:
una differenza di 3 dB (che non sembrano tanti, p.es.: passare da 90 a 93 dB) significa il raddoppio della potenza, - 3 dB vuol dire che la potenza si dimezza; passando a 6 dB, per quanto appena detto, si parla di livelli 4 volte superiori o inferiori.
Occhio quindi a non farsi trarre in inganno da frasi tipo "...2 - 3 dB di differenza cosa vuoi che siano su 80 ?"
Ciao
p.s.: Prima che lo faccia notare qualcun altro, stiamo parlando di livelli sonori (per le tensioni il discorso è diverso)."Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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05-01-2005, 10:15 #5
Adesso forse NON ho capito!!!
Premesso che non sono un tecnico e che, sfortunatamente, non capisco molto di queste cose, mi sembrava di aver capito che:
1) la "risposta di frequenza" dei diffusori è la banda che i diffusori riescono ad emettere.
2) per misurare questa banda i tecnici verificano che non ci siano cali o aumenti di potenza sonora (? forse non è il termine giusto ?), di db insomma... o meglio, che questi cali siano compresi nella tolleranza di 3 o 6 db...
3) Avevo intuito che, se la tolleranza è maggiore, ovviamente la misurazione è di minore qualità ed è più facile per i diffusori ottenere una risposta di frequenza più ampia.
Adesso però mi sorge un dubbio: perchè ci sono questi sbalzi di potenza sonora?
Immagino che per fare la prova mandino un segnale che parte da bassime frequenze ed aumenti fino a quelle più alte. Quando il segnale viene emesso allora la cassa "emette" tali frequenze! Cosa centrano i DB?
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05-01-2005, 10:42 #6
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Adesso forse NON ho capito!!!
1) la "risposta di frequenza" dei diffusori è la banda che i diffusori riescono ad emettere.
[/QUOTE]
Parzialmente giusto. La risposta in frequenza di un diffusore è la "banda", come la chiami tu, di frequenze che il diffusore emette con una max attenuazione (misurata sempre con i db di tolleranza in oggetto). I diffusori riproducono frequenze ben al di sopra (e al di sotto) delle frequenze indicate nelle specifiche ma con attenuazioni tali da non renderle più udibili (all'esterno delle specifiche di progettazione si parla quasi sempre di attenuazioni e sono rilevabili solo strumentalmente).
2) per misurare questa banda i tecnici verificano che non ci siano cali o aumenti di potenza sonora (? forse non è il termine giusto ?), di db insomma... o meglio, che questi cali siano compresi nella tolleranza di 3 o 6 db...
[/QUOTE]
Giusto. Le misurazioni sono effettuate sulle singole frequenze emesse da cui il grafico di risposta che avrai visto certamente da qualche parte.
3) Avevo intuito che, se la tolleranza è maggiore, ovviamente la misurazione è di minore qualità ed è più facile per i diffusori ottenere una risposta di frequenza più ampia.
[/QUOTE]
Giusta la seconda parte. Non si tratta di una misurazione di minore qualità ma di un risultato peggiore. Le oscillazioni più ampie sono più compromettono la linearità di risposta con conseguenti "buchi" su alcune frequenze. La percezione del buco anche con attenuazioni di "soli" 3db può comunque essere consistente (come da mail precedente di Nordata).
Adesso però mi sorge un dubbio: perchè ci sono questi sbalzi di potenza sonora?
Immagino che per fare la prova mandino un segnale che parte da bassime frequenze ed aumenti fino a quelle più alte. Quando il segnale viene emesso allora la cassa "emette" tali frequenze! Cosa centrano i DB? [/QUOTE]
Come ho detto prima, la cassa "emette" in teoria tutto quello che le arriva come segnale elettrico (prima che qualcuno mi corregga, mi riferisco a segnale alternato BF e comunque nei limiti delle frequenze in esame) ma non linearmente. La misurazione dell'intensità acustica emessa totale e quindi anche le attenuazioni (o le esaltazioni) delle singole frequenze si misurano appunto in decibel.
Ora va meglio?
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05-01-2005, 10:50 #7
Ok. Capito tutto.
Grazie.
A buon rendere...